23. Conosci la mia anima
Christian
"Possiamo parlare?" mi avvicino a Olivier, teso come una corda di violino, cercando di non dare nell'occhio. Mi serve un consiglio, e lui è quello più indicato per aiutarmi. Per me è come un fratello maggiore, fin dai tempi del Chelsea mi sono affidato a lui in molte occasioni, e stavolta non sarà diverso. Ho aspettato a oggi, dopo la partita, per parlargli, in modo tale che fossimo tutti più rilassati e senza il pensiero in testa di dover fare bene. Per fortuna abbiamo vinto, perciò i nostri umori sono alti e io posso approfittare di questo anche per avere dei consigli.
"Pulisic, hai lo sguardo di un bimbo terrorizzato che non sa come risolvere il guaio. Dimmi tutto." mi indica il posto vuoto accanto a lui nella panchina dello spogliatoio e io mi accomodo immediatamente, strofinando le mani sulle mie cosce come per calmarmi. Che diavolo! Mi sento come un ragazzino inesperto, ma il fatto è che non voglio fare errori di nessun genere.
"Non sei autorizzato a prenderti gioco di me." lo avverto ancora prima che faccia qualcosa, mentre lui alza le mani in aria in segno di resa "Sto organizzando una serata carina per Nora... vedi, io e lei non abbiamo ancora fatto sesso, e voglio sia speciale. Però ho paura, penso che sia banale ciò che sto preparando, e invece voglio che sia perfetto, voglio che si senta a suo agio e abbia per sempre un bel ricordo."
"Tu che parli apertamente di queste cose, devi essere proprio in preda al panico." gli lancio un'occhiata fulminea, ricordandogli con un solo sguardo che mi ha promesso di non prendermi in giro, così annuisce capendo al volo e continua a parlare. "Senti Chris, non dovrei dirtelo, Jennifer mi ucciderebbe se lo sapesse, ma mi ha parlato di una cosa. Lei e Nora hanno affrontato l'argomento, perché la tua ragazza si sentiva distratta un po' troppo da te, non so se mi spiego... a quanto pare sta iniziando a fare fatica a starti lontana, voleva capire se fosse una cosa normale, pare non si sia mai trovata nella situazione. Non farti tutti questi problemi, lei ti ama e vuole che la sua prima volta sia con te. Fai quello che senti, prepara una dolce e romantica sorpresa come avevi pensato, non ci sarà niente di banale. Nora non ti giudicherebbe mai, ti vuole davvero. Apprezza tutto quello che fai per lei, è davvero una ragazza cristallina. Non vuole fronzoli o cose vistose, basta che tutto sia fatto con il cuore, niente di più."
Le sue parole mi fanno sorridere come un cretino e, anche se cerco di nasconderlo, so che mi si legge in faccia quanto io sia felice di sapere che Nora ha parlato così di me. Già a casa sua, qualche sera fa, ci siamo ritrovati sul punto di farlo, e sentivo quanto fosse smaniosa, così come lo sono io, ma non pensavo che addirittura ne avesse parlato con qualcuno. Trovo dolce che si senta così agitata quando le sono accanto tanto da indagare se sia normale o meno sentirsi così. È così pura che mi fa impazzire.
"Ok, d'accordo." respiro profondamente, cercando di tornare in me, poi mi alzo di scatto "Ora mi vado a fare una doccia veloce e poi corro a preparare le ultime cose. Davvero grazie Oli, ci sei sempre per me."
Lui muove la mano in aria come ad allontanare le mie parole, come se non ci fosse bisogno di scusarsi, poi mi lancia un'occhiata maliziosa e capisco così che il momento tregua è finito e sta per mettermi in imbarazzo. "Mi raccomando, cerca di dimostrare quanto vali. Il suo parere sul sesso si formerà sull'esperienza con te, non puoi deluderla."
"Sei assurdo, queste non sono cose che ti riguardano." cerco di non mostrare quanto mi metta a disagio tutto questo, mentre lui ridacchia "Volevo un consiglio sulla serata, non sull'atto."
"È un consiglio gratuito il mio, lo dico per il tuo bene, Pulisic." alza le sopracciglia in maniera idiota e io gli sferro un pugno sul braccio, per incentivarlo a smettere, poi sparisco dalla sua vista prima che abbia la prontezza di continuare questo stupido dibattito.
Ora voglio solo prepararmi e tornare a casa. Ho voglia di farla stare bene. Voglia di farle capire quanto vale per me. Voglia di vederla felice ed essere felice a mia volta.
Sto vivendo davvero una bellissima storia d'amore, e niente potrà cambiarlo.
*****
Nora
"Puoi aprire gli occhi." il mio ragazzo mi autorizza a guardare e io lo faccio all'istante, mossa dalla curiosità più pura. Mi ha quasi rapita davanti alla porta di casa mia e mi ha portato qua. Mi sono immediatamente affidata a lui, andrei sulla Luna se me lo chiedesse, mi fido ciecamente di lui.
Il suo appartamento è immerso nella penombra, creata dalla sola luce delle candele, tantissimi petali di rosa sono posate sul pavimento e un mazzo enorme di rose rosse è adagiato dentro a un vaso poggiato nel tavolino del soggiorno.
Spalanco la bocca davanti a questa meraviglia e poi mi giro verso il mio ragazzo che mi sta tenendo la mano e mi sta osservando in attesa di una mia qualsiasi mossa. Pare sia nervoso, come se avesse paura che possa non piacermi ciò che ha preparato.
"È magico... non dovevi fare tutto ciò per me. E poi da quanto ci hai lavorato se oggi avevi pure la partita? Non voglio che ti stanchi così tanto..." Christian afferra il mio viso con le mani e mi tiene ferma, fissandomi negli occhi, così io smetto con lo sproloquio e lo sto ad ascoltare.
"Piccola star, io sto bene. Volevo organizzare una serata perfetta per noi, perché tu la meriti. Con me non devi preoccuparti di nulla, se lo faccio è perché veramente ci tengo. Ti prego, goditi tutto questo e lasciati andare, non meriti di sentirti costantemente in colpa e in difetto." mi sorride in modo dolce e poi mi lascia un bacio sul collo, spostandomi i capelli sulla spalla destra per avere più spazio. È un bacio delicato, le sue labbra sfiorano appena la mia pelle, ma sento comunque un miliardo di brividi percorrermi completamente.
So che è questo il momento giusto, so che oggi passeremo al livello successivo. Io lo desidero da morire e lui ha preparato questa dolcissima atmosfera affinché fosse tutto perfetto, ma sarebbe stato bellissimo anche se non si fosse preoccupato di nulla, perché so che è lui la persona giusta, perché so quanto mi ama, perché ho bisogno di sentirlo più vicino che mai.
"Ti amo, grazie di pensare sempre a tutto e di essere come sei. Sei il ragazzo perfetto, mi sembra di essere una principessa delle favole, mi sento sempre capita e ricoperta di attenzioni. Sei arrivato al momento giusto e mi hai salvato da me stessa e dall'oscurità che c'è dentro di me." gli bacio il dorso della mano e poi faccio intrecciare le nostre dita "Io sono pronta, Christian. Sono sicura che è ciò che voglio." lo sussurro con le guance che si colorano velocemente di rosso, ma non mi importa. Voglio essere trasparente con lui, soprattutto dopo oggi, credo che stasera ci legheremo ancora maggiormente l'uno all'altra.
"Allora andiamo in camera, piccola." tiene la mia mano stretta nella sua, cercando di trasmettermi la sua vicinanza, e sorrido incantata quando mettiamo piede nella sua stanza. Anche qua ci sono tantissime candele profumate sparse ovunque e qualche petalo di rosa sul letto.
È qualcosa di estremamente romantico, non avrei mai pensato che la mia prima volta sarebbe stata davvero con qualcuno che amo così tanto e in una stanza preparata appositamente per me.
A un certo punto della mia vita mi sono chiesta se l'amore che cercavo non fosse solamente un'illusione, ho pensato che per me non ci fosse nessuno, ho pensato che sognassi qualcosa che non esisteva, finché ho incontrato Chris. Lui da subito mi ha fatto sentire quel sentimento importante ed enorme esplodere nel mio petto e poi mi ha fatto sentire amata e interessante. Ho capito che davvero voleva conoscermi e starmi accanto, che voleva ridere con me, che voleva condividere le giornate con me... non voleva qualcosa di superficiale, e mi sono innamorata, ricredendomi. C'è qualcuno per ognuno di noi, bisogna solo saper aspettare, e prima o poi il destino te lo mette nella tua strada.
"Grazie, è davvero magico."
"Mai come te, Nora. Ti amo anche io tanto." la sua mano si posa delicatamente sul mio viso e immediatamente mi bacia sulle labbra. Il mio stomaco si contorce come reazione naturale e ricambio all'istante il suo bacio. Riesco a sentire chiaramente i suoi sentimenti, riesco a sentire quanto è agitato, e posandogli la mano sul cuore ne ho la conferma. "Dimmi se davvero sei pronta. Non sei obbligata a fare niente, sentiti libera di fare ciò che senti dentro te."
Vedo dentro ai suoi occhi quanto vorrebbe andare avanti, perciò le sue parole mi fanno davvero sciogliere e capire totalmente che voglio arrivare fino in fondo. Mette me prima di se stesso, non mi serve nessun'altra dimostrazione per decidere.
Per tutta risposta, prendendo coraggio da non so dove, gli lascio un bacio sulle labbra e poi gli tolgo il maglioncino nero. Le mie dita accarezzano la pelle delle sue braccia, mentre lo guardo negli occhi, ma poi concentro l'attenzione sul suo braccio tatuato. Il suo aspetto dolce va in netto contrasto con questo, ma non stona, i suoi tatuaggi lo rendono ancora più affascinante e intrigante.
Lui dolcemente mette una mano sotto al mio mento e mi obbliga a un contatto visivo, mentre le sue mani si spostano sulla mia giacca. Tiene lo sguardo incollato al mio e mi sgancia delicatamente la cerniera, monitorando evidentemente le mie reazioni. "Sono a mio agio, Chris." lo rassicuro, accarezzandogli i capelli leggermente spettinati da come gli ho tolto il maglione "Mi sento bene con te, non vorrei essere da nessun'altra parte in questo momento."
"Nemmeno io, star." mi bacia ancora e ancora sulle labbra, per poi togliermi la canotta e lasciarmi con solo il reggiseno addosso. Il modo intenso in cui mi guarda dovrebbe mettermi in imbarazzo, insicura come sono, ma non lo fa. Mi sento bella e desiderabile, perché dai suoi occhi fuoriesce questo, mi guarda come la donna più bella che abbia mai visto.
Ora sono io che continuo a spogliarlo, levandogli la maglia nera a maniche corte. Mi beo della visione davanti a me e sorrido senza trattenermi. Ha un fisico che mi piace davvero tanto, non è eccessivamente muscoloso, direi che è perfetto ai miei occhi. Accarezzo i suoi bicipiti e poi i suoi pettorali, soffermandomi anche stavolta a tracciare il contorno del tatuaggio sul suo petto. Le mie dita tremano appena mentre esploro il suo corpo, inesperta ed emozionata come non mai.
Christian mi prende nuovamente per mano, distraendomi dai miei pensieri e mi fa sdraiare sul letto. Io respiro profondamente, con il cuore che va veloce come farebbe durante una maratona, mentre lui si sistema sopra di me. Incastra la gamba tra le mie e poi tiene una mano sul materasso per reggersi e con l'altra accarezza il mio volto, scendendo piano piano sui miei seni ancora coperti. "Sei così bella. Ti giuro che sento dentro così tante emozioni... immaginare questo momento non è nemmeno lontanamente bello come viverlo." sono d'accordo, nella mia fantasia non riuscivo a sentire tutti questi sentimenti che mi investono invece ora, e pensare che ancora non è successo nulla. Però anche solo spogliarsi a vicenda credo crei una connessione speciale. Inchina la testa e inizia a baciarmi sul collo, facendomi sospirare, infilo automaticamente le mani in mezzo ai suoi capelli e glieli accarezzo mentre lui continua questa dolce tortura.
La scia dei suoi baci scende piano piano fino a raggiungere il mio petto e, nello stesso momento, mi sgancia il reggiseno. Per qualche secondo mi guarda negli occhi, come per sincerarsi che io stia bene, poi mi accarezza e bacia il seno. Alcuni piccoli gemiti di approvazione abbandonano le mie labbra e mi rendo così conto di essere fin troppo sensibile a ciò che Christian mi fa, ma non mi vergogno, sono completamente me stessa, so che qua sono in un posto sicuro.
"Ora ti chiedo per l'ennesima volta se sei sicura, star. Voglio che ci pensi." accarezzo il suo viso coperto da un leggero accenno di barba e annuisco sicura, ma senza aprire bocca. Mi stanno investendo troppe cose affinché io riesca ad esprimere a voce ciò che ho in mente, cosa strana per una che lavora usando le parole. "D'accordo, va bene." mi bacia sulla pancia e poi le sue dita sganciano il bottone dei mie jeans neri e fanno scendere la zip, con delicatezza me li sfila e li lascia cadere ai piedi del letto, lasciandomi quasi nuda davanti ai suoi occhi. Ho solo l'intimo a coprirmi ora, ma ancora sono completamente a mio agio.
A questo punto lo imito, mi metto a sedere e lui si mette in ginocchio, in modo tale che riesca a sganciargli i pantaloni. Con goffaggine riesco ad aprire il bottone e con facilità riesco a far scendere la cerniera, dopodiché cerco di toglierglieli con fatica, così lui si alza in piedi e mi dà una mano, facendoli cadere a terra e tornando subito nel letto con me. Direi che si nota lontano un miglio che non ho mai spogliato nessuno.
Nuovamente mi fa sdraiare e si riposiziona sopra, mentre la sua mano accarezza delicatamente la mia intimità ancora coperta. Sussulto all'istante e spalanco la bocca per prendere fiato, mentre lui posa lo sguardo su di me. Davvero basta mi sfiori che vado in panne.
Lo bacio sulle labbra e inarco la schiena, facendo scontrare i nostri bacini. Lo sento sorridere appena, evidentemente non aspettandosi che fossi così impaziente, e poi si toglie i boxer, restando completamente nudo davanti ai miei occhi. Mi sento arrossire all'istante e sposto lo sguardo sul suo, che mi sta osservando con una dolcezza disarmante. "Sei bellissima quando diventi rossa." si sistema meglio tra le mie gambe e capisco che ci siamo quasi. "Fermami se ti faccio troppo male, dimmi se qualcosa non va."
Annuisco e sospiro profondamente, so che sarà magico, anche se non l'ho mai fatto. So che lui sarà tenero e si prenderà cura di me, non mi serve sapere altri dettagli. "Sono pronta."
Le sue labbra si posano sulla mia bocca e mi bacia con passione e dolcezza, le nostre lingue si scontrano e accarezzano all'istante, mentre nello stesso momento affonda in me con una spinta. Un bruciore si fa spazio nel mio ventre, perciò stringo forte le sue braccia, senza staccare lo sguardo da lui. Fa male, ma è sopportabile. "Ora inizierò a muovermi piano, amore mio. Farò attenzione." fa immediatamente ciò che ha detto e io lo stringo più forte per scaricare il dolore. È come se tante piccole fiammelle mi stessero scottando e tanti piccoli aghi mi stessero pungendo. È una sensazione davvero inspiegabile, ma per fortuna dopo alcune spinte il bruciore passa, lasciando spazio al piacere.
Mi rilasso man mano che il dolore svanisce e inizio ad accarezzare prima il petto del mio fidanzato e poi la sua schiena e i suoi capelli. Sono completamente coinvolta e mi ritrovo ad aprire maggiormente le cosce per avere di più.
"Puoi andare più veloce, sto meglio Chris." mi sorride e mi accontenta subito, facendomi rilasciare un gemito incontrollato. Le sue mani accarezzano i miei seni e il mio corpo, mentre le sue labbra baciano la mia bocca e ogni centimetro della mia pelle. È dolce e attento, proprio come avevo immaginato, osservando ogni mia reazione per capire come io stia.
D'altra parte io sto bene, mi sembra di essere su una nuvola. Sento miliardi di emozioni nel mio stomaco a causa sua, sento la mente al settimo cielo, sento il mio corpo ringraziare e urlare per la beatitudine di questo momento. Ogni cattivo pensiero è come se al momento non esistesse, ogni brutta cosa successa nella mia vita è lontana anni luce da me e pare non possa più ferirmi, non ora, non con Chris, non nella nostra bolla.
Lo osservo mentre, più bello che mai, si muove sopra di me. Ha la fronte imperlata di sudore e i suoi capelli ricci completamente spettinati a causa delle attenzioni che gli hanno dato le mie mani. Sembra un angelo, un angelo che mi sta conducendo velocemente al paradiso nel modo più profano che esista.
Inizio a ripetere il nome del mio fidanzato in un sussurro, con la voce affannata, quando la sua mano si posa sulla mia intimità e inizia a strofinare le dita. Questo suo gesto, unito alle spinte un po' meno dolci rispetto a prima, mi fanno nascere un calore nel basso ventre che si fa sempre più penetrante. "Piccola, ci sei quasi. Ora lasciati andare. Ti amo da morire." mi bacia a fior di labbra e, come se le sue parole fossero un incentivo, raggiungo il massimo piacere. Urlo il suo nome senza trattenermi, inarcando la schiena e graffiando la sua pelle. Mio Dio, non pensavo che sarebbe stato così spettacolare, soprattutto non durante la prima volta. Ma credo che la mia inesperienza sia stata coperta dal sentimento tra noi, lo amo così tanto che non sarebbe mai e poi potuto non essere intenso.
Lui continua a muoversi dentro di me, in modo meno regolare, mentre io lo accolgo maggiormente e giocherello con la collanina d'oro al suo collo.
Sono ancora così scossa da ciò che mi ha investito grazie a lui che ogni singolo movimento che fa dentro me riesce a farmi provare ancora mini scosse di piacere.
Alcuni versi gutturali abbandonano le sue labbra, donandogli un aspetto ancora più sexy, poi lo osservo mentre esce da me e mi raggiunge all'apice, riversando il suo piacere dentro il preservativo. Non avrei mai immaginato di trovare affascinante qualcuno in questo momento.
Mi bacia all'istante sulle labbra, più volte, sorridendo appena. Ha il viso rilassato e lo sguardo ancora più innamorato di prima. Credo che per me sia lo stesso, dopo questo lo sento ancora più vicino che mai, come se avesse sfiorato la mia anima. "Torno subito, mi sistemo un secondo." mi ribacia e poi entra dentro al bagno in camera.
Mi mordo il labbro inferiore, realizzando che davvero è successo. Non ci posso credere. È stato così magico, è stato come un sogno. Lui è un sogno, è davvero come un principe sempre attento a me.
Sento l'acqua scorrere dal bagno per qualche attimo, finché la porta si apre e Christian torna da me. Ha indossato degli altri boxer e devo ammettere che è davvero di una bellezza disarmante mentre la luce fiocca delle candele lo illumina.
Fruga nel suo armadio per qualche secondo e poi torna da me, porgendomi una sua maglia nera. "Tieni, star. Almeno potrai coprirti un po', non dovresti avere freddo stanotte, ho il riscaldamento acceso." lo ringrazio e la indosso, mentre lui torna a sdraiarsi accanto a me. "Vieni piccola, ho bisogno di tenerti stretta." senza farmelo ripetere due volte, mi sistemo accanto a lui. Poso la testa sul suo petto, rendendomi conto che ha ancora un po' il respiro affannato e il cuore accelerato, e lui mi cinge i fianchi con un braccio, sistemando poi il lenzuolo sopra di noi. "Stai bene? Per me è stato bellissimo..." riesco a scorgere una traccia di preoccupazione nel tono della sua voce, quasi come se temesse che possa essermi pentita "Sei in silenzio... se non è okay puoi dirmelo."
Alzo lo sguardo sul suo e accarezzo prima il suo viso e poi le sue labbra, scuotendo appena la testa. "Sto bene, benissimo. Sono in silenzio perché non sentivo la mia testa senza nessun pensiero da quando ero molto piccola, sto in silenzio perché mi sembra di essere in paradiso. Anche per me è stato bellissimo. Sono felice di aver fatto questo passo, rivivrei questa serata un milione di volte." la sua espressione si rilassa sentendo le mie parole e questo fa stare bene anche me.
Fa scontrare ancora le nostre labbra, in un bacio più maturo e meno spaventato, facendomi accelerare nuovamente i battiti, e io ricambio con urgenza, accarezzando il suo petto.
Ci allontaniamo solo quando il fiato si fa corto, dopodiché poso nuovamente la testa sul suo petto, lasciandogli un bacio all'altezza del cuore. "Mi hai salvata, Christian." lo mormoro appena, sentendo la stanchezza prendere il sopravvento, poi mi lascio cadere tra le braccia di Morfeo, felice e al sicuro come non mi sono mai sentita.
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