Cap:1 l'arrivo
Ciao a tutti ragazzi mi chiamo Clarissa e ho 10 anni non credo vi interessi il mio aspetto fisico sappiate solo che sono bassa,magra e ho i capelli castani non perfettamente pettinati e gli occhi verdi. È da quando sono piccola che vivo per le strade della città, sinceramente non so come ce l'ho fatta.
L unica cosa che so dei miei genitori è che mia madre è morta e che mio padre mi ha abbandonata, mi ricordo solo che trovó la scusa di portarmi a prendere un gelato e ovviamente i bambini di 3 anni ci cascano sempre.
Era pieno pomeriggio e stavo iniziando a sentire una fame da lupi,ma siccome la pizzeria in cui il proprietario mi faceva trovare sempre qualcosa era chiusa, decisi di entrare in un supermercato sotto gli occhi interrogativi della gente , pensai che forse era per via dei miei vestiti.
Mi avvicinai vicino ad uno scaffale ed iniziai ad arraffare un po' di cose ficcandole in una borsa sporca che mi portavo sempre dietro quando dovevo fare queste cose ma non notai che una signora mi stava guardando.
Uscii dal negozio e improvvisamente scattó l'allarme.
Rimasi ferma fino a quando non vidi alcuni vigilanti che si dirigevano verso di me; a quel punto iniziai a scappare più veloce che potevo.
Uscii di corsa dal negozio con quei maledetti alle calcagne.
Girai un angolo e prima che mi raggiungessero mi infilai in un bidone della spazzatura e fortunatamente riuscii a seminarli.
Dopo qualche secondo qualcuno aprì il coperchio del bidone e vidi il volto di una signora sulla trentina.
Maria: ciao tesoro come mai sei nella spazzatura?
Io: affari miei
Maria: che ne dici di uscire e di spiegare tutto ai poliziotti
Io: va bene
Uscii dal bidone e con la signora andammo in commissariato.
Non vi sto a dire l attesa e la lunga chiacchierata tra la signora è il commissario,comunque ottenne il mio affidamento.
Durante il tragitto in auto verso casa sua mi disse:
Maria: Clarissa vedrai che ti piacerà stare con me e con gli altri tuoi fratelli
Io non risposi mi limitai ad annuire, avrei preferito morire di fame mannaggia a me che sono entrata in quel supermercato!
Parcheggió l'auto e mi informó che prima di arrivare dovevamo fare un tratto a piedi.
Camminando per le strade di quel piccolo paesino notai che era molto diverso dalla città infatti sembrava uno di quei classici paesi medievali con le case un po' arrocate e tanti bambini che giocavano a nascondino nella piazza.
Arrivammo a quella che d'ora in poi avrei chiamato casa e la signora Maria chiamó a raccolta gli altri ragazzi per fare le presentazioni:
Ilaria che aveva la mia stessa età, Candida e Matteo di 8 anni, Marco di sette, Valeria e Matilde di 6 e infine Chiara e Mario di 5 .
Ilaria mi mostró il mio letto nella camera delle femmine, una stanzetta con 6 lettini tutta dipinta di un rosa cipria.
La signora Maria mi spazzoló i capelli e mi fece mettere dei vestiti puliti e da allora cambió tutto.
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