un luce per il mondo
Ho percorso questi corridoi milioni di volte, ma questa volta è diverso, la mamma con il pancione e dolori indicibili sono io.
Quante volte ho riso con i miei colleghi delle lamentele delle puerpere, ma ora so, ora capisco, ora preferirei una maledizione Cruciatus a questo.
"Elisabeth cara, speravo arrivassi quando ero io in turno!" esclama felice Melissa nel vedermi arrivare sorretta da Antheo, che impassibile ascolta le mie lamentele e mi incoraggia.
"Certo, non vedevi l'ora di ridere di me. Nessun tirocinante, però, dovrà essere presente. Mi vergogno" rispondo sicura tra una contrazione e l'altra. Non pensavo fosse così dura diventare mamma. I racconti che sentivo pensavo fossero delle esagerazioni di donne che nella vita non aveva patito il vero dolore; invece, mi sbagliavo eccome se si sbagliavo.
"Non voleva neppure venire senza sapere chi fosse di turno, ma poi si è convinta" ridacchia il mio fantastico marito, mentre io lo fulmino e spero in qualcosa che mi faccia passare questo male.
Senza perdere tempo vengo accompagnata in sala parto, sono giunta al limite e la mia piccola sta per venire al mondo. Se fossi io la guaritrice di turno con una mamma qualsiasi l'avrei sgridata, invece Melissa sorride e cerca di aiutarmi.
Antheo mi sorregge e mi posa piccoli baci sulla tempia, so che per lui è tutto strano, la nascita di una bimba, la sala parto, io che mi lamento così tanto, però questo momento gli sta restituendo ancora di più la gioia e la speranza nella vita che tanto abbiamo lottato per avere in questi anni.
"Forza Elisabeth ci sei un ultima spinta!" e mentre mi concerto su queste parole di Melissa, il pianto della mia piccola creatura mi manda un'ondata di gioia ed emozione indescrivibile a parole.
Percepisco chiaramente il mix di emozioni, simile al mio, di Antheo che non è riuscito, per una volta, a schermare mente e cuore. Credo sia impossibile anche per lui trattenere l'amore che sta pervadendo i nostri animi.
Avvicina il volto la mio e mi bacia, sento il sapore delle lacrime di gioia sulle sue labbra, ma sono certa che, a differenza mia, le ha nascoste agli altri ma non a me.
"Ecco la piccola Lestrange-Black. Come la chiamiamo?" Melissa mi guarda con un sorriso mentre sta avvicinandosi con la piccola, guardo Antheo negli occhi e senza dubbi esclamo "Lucylle, Lucylle Penelope Lestrange-Black!"
Melissa sorride e adagia la piccola sul mio petto "ecco Lucylle, questa è la tua meravigliosa mamma, forte e coraggiosa, e questo gigante è il papà, uomo di grande pazienza e forza." Sorride nel vedere Antheo spostarsi appena per abbracciare entrambe le sue principesse.
Siamo soli noi tre e il mondo sembra essersi fermato.
Quel mondo, che fino a qualche anno fa mi sembrava triste e vuoto, ora è pieno di amore per mio marito e la mia piccola bimba appoggiata al mio petto.
"Sei stata unica Lise" mi sussurra all'orecchio posando poi un dolce bacio sulle mie labbra. "lo siamo stati in due" rispondo con infinita dolcezza e amore.
"Allora in tre, la nostra guerriera è venuta al mondo con la determinazione della mamma e la forza del papà" esclama lui riuscendo a stringerci al suo petto.
Un Kender ci accompagna in camera e mi addormento certa che domani mattina avremo le due famiglie qui e non sarà facile gestirle, ma io e lui saremo come sempre una coppia unita e forte.
Il sole del mattino che filtra dalla tenda mi sveglia, guardo per vedere la bimba, ma nella cullina c'è solo il mio unicorno di Peluche.
Un'ondata di amore e di emozione mi colpisce appena li vedo. Antheo è seduto sulla poltrona con la camicia aperta e la nostra piccola Lucylle appoggiata a lui, che dorme tranquilla al sicuro dal mondo, cullata dal ritmo regolare del respiro del suo papà.
"Buongiorno amore mio" sussurro quando vedo gli occhi blu aprirsi leggermente e guardarmi. "Sembra ancora più piccola in braccio a te" finisco ridendo.
Lui si muove appena, infastidendo la bimba che mugugna indispettita.
"Non sarai stato così tutta notte vero? Sai che poi non si staccherà più" lo sgrido, ma spero che lo abbia fatto, fa bene ad entrambi.
"Bhe non tutta la notte, ma nulla di male." Mi risponde serio ma con un sorrido colpevole.
"Per me no, ma sei tu quello che sosteneva che avremmo dovuto imporre regole da subito. Ricordi?" sorrido dolcemente nel vederli insieme.
"Beh ho cambiato idea, l'hai vista quanto è bella, volevo stringerla a me come faccio con te, Lise. Non mi sembra vero che io mi sia meritato tanto dalla vita. Prima te e ora lei" mi risponde emozionato e malinconico. So cosa sta pensando, so quanto si incolpa per non essere riuscito a fermare quel pazzo del suo capo prima, ma non importa, non più per me. È passato, lui è diverso ora.
Abbiamo lottato tanto perché il mondo fosse migliore e ora abbiamo una ragione in più.
Lo guardo camminare per la stanza con Lucylle in braccio per tentare di riaddormentarla e capisco quanto siano importanti per me. Ricordo ancora la faccia di Antheo alla visita in cui abbiamo scoperto il sesso, era incredulo e io per un attimo ho temuto di averlo deluso. Poi la certezza che mai per lui facesse differenza, quando insieme lo abbiamo comunicato alla famiglia.
"ma i Lestrange hanno sempre avuto maschi" aveva esclamato indignata e stizzosa Bellatrix e lui con un dolce sorriso aveva risposto, "ma io mamma ho preso da te, i Black generano più donne, forti e più longeve dei maschi" convincendola che la bimba avrebbe preso da lui e da lei.
Ora guardandola, seppur con poche ore di vita, è una copia del padre, non fosse chè ha pochi capelli in testa non si noterebbe differenza.
"Non ne vuole sapere di dormire, forse a fame, tieni!" mi comunica passandomi la piccola così da poterla attaccare al seno.
Come in sala parto lui si siede sul letto vicino a me e mi circonda con le sue braccia, riuscendo a tenere entrambe vicine e trasmettendomi un senso di protezione e sicurezza. Anche se non lo ha mai espressamente detto so che darebbe la vita per me e per la piccola, non permetterà a nulla e a nessuno di farci del male.
Mi lascio coccolare da queste sensazioni e pensieri positivi, mentre la natura fa il suo corso. Osservo la bocca piccola e delicata di mia figlia mentre si sfama e appoggio la testa al petto di mio marito. Non so cosa mi prenda, calde lacrime scorrono sul mio viso ora che ho la piccola tra le Braccia e Antheo che ci tiene strette.
"Ehi Lise, cosa ti prende, cosa sono queste lacrime?" mi domanda sconcertato, credo non sappia degli ormoni e della naturalezza di questa reazione post-parto. Quindi, con un dolce sorriso, rispondo "gioia amore mio, una gioia e una felicità troppo grande da trattenere. Mai avrei pensato che aiutare un prigioniero di Azkaban, mi avrebbe cambiato tanto la vita. Ma si sa a volte le cose migliori arrivano dove e quando meno te le aspetti."
Le sue calde labbra si appoggiano sulle mie trasmettendo tutto il suo amore.
"E a dispetto di tutto e di tutti siamo qui: io, te e lei. Una splendida nuova famiglia" scherza guardandomi fissa negli occhi.
"Ti amo piccola Lise" mi sussurra con una forte emozione che traspare chiara dal suo tono leggermente tremante.
Il grande condottiero, indomito, combattivo e impietoso si trasforma in docile amante ogni volta che ci guardiamo negli occhi.
"Ti amo anche io amore mio" rispondo per poi continuare nel bacio passionale che ci ha uniti prima, interrotto, mio malgrado, dalla piccola che sembra estremamente gelosa del suo papà.
"Ora però non piangere, o vedi si dispiace" mi sussurra lui ridendo della reazione della piccola. Sorrido felice e ribatto sicura "non è agitata per quello, ma credo non voglia che io ti baci, ti vuole già tutto per lei." Rido passandola per farla cambiare.
Antheo con un lieve e veloce colpo di bacchetta la sistema e la riprende in braccio per addormentarla.
"Permesso!" sentiamo dire da un enorme mazzo di fiori che cela papà e mamma.
Sorrido nel vedere mamma lanciarsi dalla piccola e papà abbracciare me e complimentarsi per come io sia stata brava. Antheo, per nulla imbarazzato dall'atteggiamento iper-affettuoso di mamma le lascia Lucylle che però piagnucola nel non sentire più il calore paterno addosso.
"Riuscirò ad interpretare i suoi pianti?" sopirò un po' spaventata dal mio nuovo ruolo, ma certa che non sarò mai sola.
"Certo piccola, lo facevi da guaritrice ti verrà naturale da mamma." Mi rincuora papà, mentre invita la mamma a lasciar riposare la piccola e a venire da me.
Un rumore ci fa sobbalzare ma l'arrivo di Bellatrix seguita da Rodolphus ci fanno solo immaginare cosa possa essere successo nel corridoio.
"Mamma che piacere vederti così felice" la apostrofa Antheo mentre lascia che gli venga stappata per la seconda volta la piccola dalle braccia.
Rodolphus scuote appena la testa nel vedere la moglie e si avvicina per abbracciare suo figlio.
Resto immobile, vicino ai miei a guardare la scena, nessuno di noi tre fiata, ma io percepisco senza filtri l'affetto del padre verso il figlio e la nipotina, ora tra le braccia della moglie che, inaspettatamente per tutti, lascia che una lacrima solchi il suo viso.
"Mi sembra di tornare indietro nel tempo, quando tu eri così piccolo e indifeso e io la tua mamma" esclama la più terribile mangiamorte con una dolcezza inimmaginabile.
"Suvvia Bella, Antheo era gigante anche da neonato, ora lascia la bimba tranquilla a mamma e papà e congratulati con loro" il tono di Rodolphus è calmo e deciso, ha una autorevolezza naturale. Vederlo interagire con la moglie mi fa capire, una volta di più, quanto sia stato un esempio per Antheo che riprende la bambina e si avvicina a me.
"Già in piedi vedo, complimenti" sono le uniche parole che Bellatrix mi rivolge, ma so che è tantissimo per lei. Poi guarda papà e mamma e, con il suo solito piglio di superiorità che tanto mi fa ridere di lei, esclama "Comunque la piccola è chiaramente e inequivocabilmente una Black, con qualche tratto dei Lestrange, mi dispiace per voi" finisce soddisfatta.
Sento mamma irrigidirsi, ma papà che conosce in profondità Bellatrix risponde con un sorriso tanto simile al mio "fisicamente nulla da dire, questo vorrà dire che da parte nostra avrà preso intelligenza dei Kinghore e Dolcezza dei Prewett. Ma soprattutto Andromeda ne sarà felice" sorride sicuro riuscendo a strappare un sorriso anche al consuocero e ad Antheo.
"Mi sono sentita chiamare in causa!" la voce di Andromeda arriva alle mie orecchie come un canto melodioso e Teddy salta sul letto per salutarmi.
"Elisabeth, Antheo, non potevo resistere, il bene che nutro per voi è tale e tanto che sono dovuta venire oggi" poi guarda la bambina e sorride commossa "oddio quanto è bella, un Black sicuro!" confessa poi facendoci ridere e rilassando l'atmosfera.
Mi ritrovo con la bimba in braccio che dorme, Antheo seduto accanto me a guardare i nonni e la zia Andromeda che chiacchierano sereni mentre raccontano aneddoti e storie del passato come dei vecchi amici.
"Lo avesti mai detto che sarebbe successo un giorno?" domando sottovoce a mio marito che ha lo stesso sguardo perplesso che devo avere io.
"In tutta onestà no, ma nulla di quello che mi è capitato da quel giorno in cui sei giunta da me, mi sarei aspettato, e nulla poteva essere più perfetto!" mi risponde stringendomi a lui e posando un bacio sulla mia tempia.
Forse davvero l'amore è la magia più forte e oggi ne abbiano la dimostrazione, l'amore che circonda la piccola Lucylle è tale e tanto, che ha scalfito i cuori più duri come quello di papà, Bellatrix e Andromeda che ora parlano e si guardano come prima di tutta la stupida guerra che aveva colpito il nostro mondo.
"La nostra bambina ha fatto un miracolo" mi bisbiglia Antheo prima di baciarmi e stringerci a se.
"Il primo di una lunga serie" rispondo lasciandomi coccolare e cullare da lui, mentre Teddy sta dormendo sulle mie gambe tendo con la mano un piedino di Lucylle Penelope Lestrang-Black
amica mia, questo è un piccolo regalo per te.
buon compleanno
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