#una partita a nascondino non così facile
#una partita a nascondino non così facile.
-allora, cosa vogliamo fare?- chiese Jason, guardando i bambini.
-giochiamo a calcio!- urlò Mark.
-andiamo a nuotare!-propose Hurley.
-no a tutti e due-ribatté Jason, guardando entrambi affievolirsi.
-allora non abbiamo una palla, e l'unica fonte d'acqua nei d'intorni è un fiume e al di là di esso la maestra Anna ha detto che non ci si può andare- li ammonì Jason, guardandoli entrambi.
-qualcuno a qualche altra idea?- chiese Jason, guardandoli.
-e se giocassimo con le mele?- propose Sylvia, Jason era già pronto a strapparsi i capelli.
-no, il "gioco con le mele" non si può fare Sylvia...e tu non darle appoggio Asuka- disse Jason, indicando la mora.
Asuka alzò le mani, come a dire che lei era del tutto innocente alle idee della sorella.
Come no.
Se non era statalei, chi aveva insegnato quel gioco a Sylvia.
Il gioco in questione era, in realtà molto semplice: qualcuno si metteva una mela in testa e qualcun' altro sparava alla mela.
Semplice, pericoloso ed il gioco preferito di Asuka.
Chi mai glielo aveva insegnato?
Nei quattro anni prima della nascita di Sylvia, Asuka aveva giocato a quel gioco un sacco di volte con Jason e Hurley, ma adesso che stavano diventando grandi e capivano la pericolosità del gioco avevano deciso che non ci avrebbero più giocato.
O almeno Jason aveva deciso per entrambi, Hurley non ci era ancora arrivato al fatto che quel gioco fosse pericoloso.
-possiamo....giocare con il fango- propose Cammy.
Appena tutti si voltarono per ascoltarla, la violetta si nascose dietro Xavier.
Per timidezza non era ai livelli della loro amica Andromeda, uno spirito stellare, ma stare al centro dell'attenzione la metteva un po' a disagio.
-che hai detto Cammy?- chiese Shanw, che stava accanto a lei.
-ha detto se potevamo giocare con il fango, io ci sto!- riferì Xavier.
-perché non ricopriamo di fango il porcospino?- chiese Aiden, guardando Axel con un sorriso da parte a parte.
-sai salmone, c'è un fiume lì, non è il tuo habitat naturale? E poi i Porcospini non stanno tra il fango!- disse Axel, guardando il bambino ed indicando il fiume lì vicino.
-hai ragione, ma il fango è l'Habitat naturale dei maialini.- disse Aiden, guardando la sorella.
-AIDEN!!- disse Victoria, inseguendolo.
Aiden scappò e i due iniziarono a rincorrersi in un cerchio in cui in mezzo ci stava Darren.
Poi videro entrambi Shanw e lo raggiunsero, inseguendosi intorno all'albino.
Il povero Darren venne lasciato con il mal di testa.
-bella idea Cam...però...se torniamo sporchi i genitori ci uccidono.- disse Jason.
-hem...e se giocassimo a nascondino?- propose Natan.
Improvvisamente venne osservato da tutta la combriccola.
-io ci sto- disse Bobby, che reagì per primo.
-pure io!- disse Erik, entusiasta.
-sì facciamolo- concordò Mark.
-buona idea Nat- disse invece Nelly, guardandoli.
-si mi piace.- acconsentì Sylvia.
-ci stiamo anche noi- disse Shanw a nome dei fratelli che ancora si rincorrevano.
-l'idea piace anche a me, e pure a Darren- disse Hurley, mentre cercava di far passare il mal di testa dell'altro bambino.
Jason annuì.
E propose che si sarebbe messo lui a contare.
Dopotutto era il più grande, se non si considerava Asuka naturalmente.
-guarda che hai solo dieci anni...lo sai vero?- lo prese in giro Asuka.
-beh, sono circondato da bambini che arrivano al massimo a sei anni- la ripreseJason.
-e Hurley?- chiese Asuka furbetta.
-Hurley vale tra i bambini- disse Jason, fingendo di pensarci.
-hey! Io ho più di sei anni! E poi ne ho fatti dieci prima di te!- disse Hurley, offeso.
-scherzavo! Volevo solo prenderti in giro- si scusò subito Jason.
Lui stava solo scherzando, non voleva che l'altro ci rimanesse male sul serio.
Hurley si voltò, per non mostrare al biondino che in realtà non e l'era presa affatto.
-mi dispiace Hurl, non penso affatto che tu sia un bambino...scusami tanto. Non volevo offenderti. Sei mio amico, un importante amico e non volevo farti stare male o altro...scusami tanto.- disse Jason, veramente dispiaciuto.
-Jason guarda che Hurley sta sorridendo in realtà. Non è affatto offeso.- disse Nelly, interrompendo il gioco del rosato.
Il quale pensò solo che anche lui voleva solo fare uno scherzo al suo amico, magari senza che quella dannata mocciosa stesse in mezzo come al solito.
-ehhhhh? Davvero?-chiese Jason, guardando l'amico.
Hurley si voltò e lanciò un occhiata divertita al biondo.
-beh...diciamo che non me la sono presa-
ora, un qualsiasi ragazzino se la sarebbe presa per l'inganno.
O si sarebbe arrabbiato.
Invece Jason sorrise, guardando Hurley.
-beh, meglio! Anche perché io scherzavo davvero!-
Jason aveva questo potere, oltre alle classiche magie del dragon slayer del fulmine, di riuscire a far sentire in colpa chiunque per una presa in giro nei suoi confronti.
Nel mentre Nelly aveva gonfiato le guance infastidita.
La verità?
Le dava fastidio che Hurley prendesse in giro Jason in quel modo.
-avete finito? No perché io sto per mettermi a contare.- disse Asuka, guardando i tre.
Hurley alzò il pollice, Jason arrossì e Nelly annuì.
-bene!- disse la più grande delle sorelle Connel, voltandosi verso un albero e appoggiandoci la fronte sopra.
- Allora uno...- iniziò a contare, chiudendo anche gli occhi.
-99...100! pronti o no, sto arrivando!- disse Asuka,, voltandosi.
Gli uccellini cinguettavano, e quello era l'unico rumore udibile.
Bene.
Bravi, almeno per il momento sapevano non farsi scoprire.
Peccato che lei fosse un passo avanti a loro.
Asuka fermò il suo sguardo in un cespuglio vicino al fiumiciattolo.
Hurley, vista la sua fissa per l'acqua, si sarebbe palesemente nascosto lì.
In più quel cespuglio si muoveva appena.
Si avvicinò e guardò il cespuglio accanto a quello in movimento.
-tana per Shanw!- disse Asuka, guardando il maghetto del ghiaccio sorriderle imbarazzato.
-mi hai trovato-disse Shanw sorridendo, appena prima che la corvina piegasse la testa di lato.
-eh no, non ho beccato solo te. Infatti Tana per Aiden!- disse, spostando lo sguardo ad un altro cespuglio.
Dall'altro lato di quello ancora in movimento.
Il rosato bofonchiò qualcosa: palesemente infastidito da ciò.
-e se voi due siete qua...- disse Asuka, scavalcando i cespugli sotto lo sguardo dei gemelli.
Dal cespuglio in movimento uscì un piccolo coniglietto di ghiaccio che si buttò tra le braccia del piccolo Shanw, mentre Aiden si avvicinava.
La pistolera si avvicinò ad un albero, non troppo distante dai due cespugli, ma abbastanza da non essere visto.
-e tana per Victoria- disse Asuka, beccando anche la maggiore dei tre Vastia.
-ah! Uffa!- brontolò Victoria, andando a seguire i due fratelli.
Asuka ghignò.
Bene, tre andati.
Non che fosse troppo difficile: Shanw odiava stare da solo, quindi Aiden si nascondeva sempre molto vicino al gemello e Victoria sceglieva sempre posti dove poter vedere i due essendo molto protettiva nei confronti dei fratellini.
Quindi, se li si conosceva bene, i posti dove nascondersi diventavano un po' ovvi.
-bene, quindi...-
dove si sarebbero potuti nascondere gli altri?
C'erano diversi posti...
ad un certo punto, l'attenzione di Asuka venne attirata da un piccolo cespuglio pieno di fiori.
Si avvicinò, come a volerli annusare.
Mentre sentiva il dolce profumo di quei fiori dall'acceso colore vermiglio, la corvina mise le mani nel mezzo e aggrappò per i capelli un certo bambino dalla capigliatura scarlatta.
-e tana per Xavier.- disse ghignando, tenendo sollevato il bambino.
-va bene, ma lasciami Asu!- si dimenò il rosso.
-come preferisci.- disse Asuka, lasciandolo all'improvviso, facendolo cadere a terra.
-ahia.- fece Xavier, guardandola.
Il bambino, di nemmeno sette anni, incrociò le braccia al petto, ovviamente offeso.
Asuka ghignò divertita, ma poi lo lasciò perdere.
Bene, e fuori quattro.
Vagò un po' con lo sguardo, erano in tanti e sapevano di non potersi allontanare più di tanto gli uni dagli altri, quindi il campo si era un po' ristretto.
In più c'erano alcuni che non si separavano neanche a giocare a nascondino.
Camminò un po' a casaccio, fino a pensare che c'era sicuramente qualcuno che non si era nascosto dietro ad un albero...
-tana per Erik!- chiamò Asuka, guardando il bambino seduto su di un ramo.
Vece un versetto infastidito, ma si lasciò portare in basso, facendo vagare lo sguardo fino ad un cespuglio lì accanto, per poi tornare a guardare la ragazzina e guardare un altro po' di alberi lì attorno.
E mentre era ancora in braccio ad Asuka, la corvina mise una mano sulla spalla ad un altro bambino, il quale era nascosto proprio dietro al tronco dell'albero.
-e tana per Bobby!-
cinque trovati, ne mancavano solo dieci.
E poteva tranquillamente ridurre la lista in pochi secondi.
Mise a terra Erik, lasciando che lui ed il cugino si mettessero ad osservarla.
Con la coda dell'occhio, vide che lo sguardo di Erik era caduto di nuovo su quel particolare cespuglio, mentre Bobby gli tirava una gomitata.
Troppo facile così.
Si diresse nella direzione opposta a quella tenuta d'occhio da Erik, e agguantò qualcosa nascosto in un altro cespuglio.
-sorellina, la prossima volta, prima che ti faccia tana, non nasconderti vicino ad Erik e Bobby...mi rendete le cose un po' troppo facili.- disse Asuka, mentre Sylvia le sorrideva amabilmente.
Era fortunata che la verde le volesse troppo bene per offendersi dalla sconfitta a nascondino.
Bene, ne restava nosolo nove.
Asuka si mise nuovamente a ragionare.
Allora, sicuramente Cammy non era troppo distante da Xavier, Nelly e Mark erano molto probabilmente insieme oppure Nelly era con Jason mentre Mark con Natan...
poi c'erano Hurley, Darren e Axel.
Poteva tranquillamente escludere Axel da quelli che si erano nascosti nei cespugli: aveva sentito sua zia Lucy dire che tra gli esperimenti culinari di suo zio Natsu e quelli di Happy si era ritrovata a fare il triplo del lavoro per lavare i vestiti, nonostante tutta la buona volontà del marito di non farla affaticare.
Asuka era certa del fatto che il discorso non fosse passato in osservato al giovane Dragoneel che (oltre a stravedere per i genitori) aveva il buon senso di tentare di non sporcarsi.
Quindi...
un illuminazione la colpì travolgendola.
Come aveva fatto a non pensarci prima?
Asuka tornò indietro, seguita dagli altri bambini.
Shanw stava ancora accarezzando il coniglietto di ghiaccio che aveva creato, mentre Aiden e Victoria discutevano per qualche cavolata, ma l'attenzione della corvina era attirata dalla chioma dell'albero dietro cui si era nascosta Victoria.
-bravo Ax, mi avevi fregata, ma ti ho trovato...tana per Axel!- disse mentre il biondo usciva dal suo nascondiglio.
-e ne mancano solo otto.-
lasciati i bambini seduti a godersi il sole di quel pomeriggio, Asuka di addentrò di nuovo nel boschetto.
Stava andando bene, ed era certa che non ci avrebbe impiegato troppo per trovare gli altri.
-quindi...avete finito di giocare?- chiese Zoe, guardando la giovane Asuka molto vicina ad una crisi di nervi.
Il sole era ormai già calato da un po' e Zoe era stata mandata dagli adulti a controllare che quelle pesti avessero finito.
-ancora no zia Zoe. Asuka deve ancora trovare Nelly e Mark- disse Axel, mentre Jason ghignava.
Non poteva non essere fiero che Nelly non si fosse ancora fatta trovare... cercando di ignorare il profondo senso di panico che cresceva per aver perso Nelly e Mark.
Intanto gli altri bambini si stavano addormentando: i gemelli si erano già addormentati e gli occhi di Victoria si stavano chiudendo, Sylvia e Cammy, con le loro ghirlande di fiori in capo, si stavano addormentando l'una sull'altra, Erik sbadigliava rumorosamente mentre Bobby già russava.
In tutto questo Darren era addormentato un braccio ad Hurley mentre Natan era disteso a russare leggermente.
Zoe alzò gli occhi al cielo.
-Asuka forse questo è il momento di dichiarare fine al gioco e far uscire fuori Nelly e Mark...-
-no! Sono due bambini, sicuramente nascosti nello stesso posto, quindi DEVO trovarli!- vece Asuka, infastidita.
Non si sarebbe fatta battere da due bambini di sei anni.
No signore!
-credo che la sorellona sia impazzita- disse Sylvia, mentre le sue palpebre si facevano sempre più pesanti.
-si credo anche io...Asuka, dai è solo un gioco- cercò di calmarla Jason.
Se uno sguardo potesse uccidere, Jason sarebbe già morto a causa dell'occhiataccia lanciatagli da Asuka.
-va bene! Adesso dobbiamo solo trovare Nelly e Mark. Asuka tu rimani qui con gli altri bambini, sei già abbastanza stanca. Jason, Hurley, venite ad aiutarmi. In tre faremo prima.-
le stelle brillavano, mentre i tre iniziavano le ricerche.
Ovviamente Darren era stato posato.
-Jas, tranquillo. Li troveremo- disse Hurley cercando di tranquillizzare l'amico, sempre più in ansia.
-e se non li trovassimo? E se fosse successo loro qualcosa? Avremmo dovuto interrompere la partita ore fa! Perché abbiamo aspettato tanto? Perché? E se-
Hurley sbuffò.
Era già partito.
E chi mai riprendeva Jason quando partiva per i suoi film mentali?
Nessuno, semplice.
-Jason ora ti calmi. Se sei così in ansia ovvio che non li troveremo. Quindi...- disse Hurley, prendendolo per le spalle e iniziando a scuoterlo.
-trovati!- disse Jason, indicando un cespuglio.
Il profumo di pesche e rose di Nelly e quello di arance e cioccolato di Mark si faceva sentire, indirizzandolo in quella direzione.
-e a questo serve avere un amico dragon slayer...il vostro olfatto è peggio di quello di un cane-
scherzò Hurley, avvicinandosi al "nascondiglio dei due bambini"
Jason sorrise, felicissimo.
I due se ne stavano lì addormentati, mano nella mano.
Jason si avvicinò e prese in braccio Nelly, ma Mark non sembrava intenzionato a staccarsi dalla mano della compagna.
Il biondo guardò Hurley che scrollò le spalle.
Avrebbe dovuto prendere in braccio Mark e camminare così.
Messi entrambi i bambini sulle loro spalle, le mani dei due non si erano ancora staccate, con sommo stupore di Jason e Hurley.
-chissà se le stelle sono uguali dall'altra parte del mondo- disse Jason, guardando il cielo.
-perché vorresti saperlo?- chiese Hurley, guardando l'amico.
-beh, un giorno ci voglio andare! Dall'altra parte del mondo, intendo.- disse Jason.
-ma dai? Io pensavo volessi andare sulle stelle!- scherzò il rosato.
-quello è il passo successivo!- rispose a tono il biondo.
-un giorno, partirò e vedrò il mondo! Oltre Magnolia, oltre Fiore....andrò lontano e poi tornerò qua, a casa!- disse Jason sognando le mille avventure che potevano attenderlo.
Avrebbe visto posti nuovi, avrebbe conosciuto un sacco di persone e chissà, magari si sarebbe pure innamorato.
Però...il suo cuore sarebbe sempre rimasto a Fairy Tail.
Era quello il posto a cui apparteneva e che chiamava casa, come poteva non tornare poi?
Sorrise ad Hurley.
Ed il tempo si fermò.
Quel sorriso, fatto proprio nel momento dove una stella cadeva dal cielo, diede al rosato una sensazione strana.
Qualcosa di viscerale, come se il sorriso di Jason valesse più di tutto l'oro del mondo e fosse più luminoso di tutto il cielo con tutte le sue stelle.
Ma infondo era solo un bambino, se poteva capirne lui?
Non poteva immaginare, che quel sorriso avrebbe cambiato tutto nel suo rapporto con Jason...
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