#la partita dopo Natale.
#la partita dopo Natale.
"Caro Jason,
buon natale!
Oggi è il primo natale di Damon, ed è ufficialmente passato più di un anno da quando te ne sei andato.
Qui non stiamo benissimo senza di te, ma...ti aspettiamo.
E io aspetto quelle cuffie che volevo.
Nel frattempo nascondo il tuo regalo di natale, assieme a quelli che tutti ti hanno fatto.
Raru oggi ci ha mandato una lettera dove ci augurava un buon natale, lo abbiamo invitato alla partita che faremo il ventisette, come ogni anno...anche se l'anno scorso non l'abbiamo fatta per ovvie ragioni.
Poi ti racconto com'è andata,
Elettra"
"BUON NATALE JASON!
Spero, ovunque tu sia che tu possa festeggiarlo felice e con tanti nuovi amici che ci dovrai far conoscere!
Qui ci manchi tanto, ma da quando ho suggerito di scriverti è come se tu fossi qua, almeno una parte di te.
L'anno scorso non l'abbiamo fatta (la partita naturalmente) perché non ce la sentivamo....ma quest'anno più che mai dobbiamo rimanere uniti: anche perché sarebbe la prima partita di Caleb e Jordan!
Non vedo l'ora di giocare!
Le mie carte oggi sono buone, quindi spero che la giornata mi vada bene!
Ora devo andare, mamma mi sta chiamando.
Un abbraccio,
Mark"
"Buon Natale idiota,
qui Victoria a rapporto, passo.
Come va?
Immagino non così bene, perché altrimenti saresti già tornato, anche se Hurley dice che probabilmente hai già incontrato la tua "anima gemella" e per questo che non sei tornato subito.
Ora, non per dare colpe ad Hurley, gli manchi da morire quindi posso passarci un attimo sopra, ma vorrei ricordargli che non è al centro della tua esistenza: anche se tu avessi incontrato la tua anima gemella, non avresti mai evitato tutta la tua famiglia e i tuoi amici solo per una ragazza.
O un ragazzo o chiunque sia.
Noi siamo tuoi amici, e saresti sempre tornato da noi con le unghie e con i denti (il Jason che conosco e a cui voglio bene lo avrebbe senz'altro fatto).
Quindi non arrenderti Jason, Fairy Tail, Lamia Scale, Sabertooth e Blue pegasus sono tutte con te!
Ora, dovrei andare, Shanw e Papà stanno per aprire i regali.
Alla prossima lettera!
Victoria- passo"
"Auguri Jason!
Qua sono le 7:30 del mattino, mio padre e Bianca stanno russando, Lector si è preso il mio letto (maledetto exceed, ma non può stare nel suo? Che poi devo sentire Axel e Natan per sapere dove dormono Happy e Lily...spero che non facciano come Frosh che dorme nel lettone con zia Minerva e zio Rouge!) e mia madre sta facendo i biscotti con zia Sorano.
Io invece sono qua in camera mia, nascosto da occhi indiscreti a scriverti gli auguri prima di passare da Erik per scappare da questa casa.
Papà e Bia diventano tremendi a natale, peggio dei bambini (sì, lo so che Bia è una bambina, ma dettagli).
Qui va tutto bene, complessivamente.
Zia Sorano non ha ancora ucciso papà, il che è un gran traguardo visto che tenta di avvelenarlo da quando lui si è messo con mamma (quindi da prima che io nascessi insomma), Bianca e Skiadrum non ho capito se litigano sempre o se si vogliono bene, insomma ripeto il normale a cui eri abituato anche tu.
Io sto facendo progressi con la mia magia, e pure Erik che io sappia.
Poi...mh, vediamo....ah sì, appena finisco qua andrò da Erik per svegliarlo di soprassalto, magari gli butto addosso dell'acqua fredda oppure sarei troppo cattivo?
A bho, poi ci penso mentre vado.
Per oggi abbiamo in programma di festeggiare alla gilda, come se non ci vedessimo tutti insieme quasi tutti i giorni (quasi perché tantissimi vanno in giro a fare gli incarichi, tra cui io e Erik ovviamente!).
Non che mi lamenti, Sabertooth non sarebbe Sabertooth se fosse convenzionale (l'effetto Fairy Tail si è fatto sentire anche da noi ovviamente!)
bene, detto questo devo andare, altrimenti va a finire che Erik si svegli da solo.
Con affetto Bobby."
...
due giorni dopo, l'aria eccitata che veniva respirata a natale non era ancora finita :infatti erano solo all'inizio.
-falli contenti Jordan, fai prima- disse Sylvia, indicando il gruppo di ragazzi e bambini scalmanati.
-bah, a me sembra una cosa stupida- disse Caleb, guardandoli.
-probabilmente lo è, però i ragazzi si divertono- disse Cammy, sorridendo.
-e alla fine è questo che conta- disse Erza, avvicinandosi al gruppo composto dalle ragazze e da Caleb e Jordan.
-ALLORA? VENITE? QUA MANCANO GIOCATORI!!- urlarono in coro Mark e Erik, facendo alzare gli occhi al cielo a Nelly e a Sylvia.
-va bene, noi intanto andiamo a sederci e a prendere della cioccolata calda.- disse Celia, prendendo a braccetto le amiche.
-a ma quindi noi sudiamo e voi nulla? Cos'è sta storia?- chiese Caleb infastidito, prima che Cammy gli facesse una linguaccia.
-ovviamente!- disse la violetta, attaccandosi al braccio di Sylvia, la quale le sorrise.
-per quanto mi riguarda, non ho mai veramente capito cosa ci trovino nel rincorrere un pallone, ma se Mark dovesse sentirmelo dire probabilmente potrebbe non parlarmi più- disse Nelly, scuotendo la testa a Jordan che le aveva fatto una muta domanda.
Come detto, a Nelly non interessava più di tanto il calcio, ma rispettava il fatto che Mark ne fosse innamorato...e questo le bastava.
Non ci capiva nulla, ed ad un'altra partita di calcio qualsiasi si sarebbe messa a leggere senza prestare minimamente attenzione (oppure si sarebbe inventata una scusa per non andare), ma quando erano Mark e i loro amici a giocare, lei non si perdeva un solo movimento: solo e unicamente perché a giocare e a divertirsi erano quelle persone della sua famiglia.
Il quartetto di ragazzine, assieme a Erza, si avvicinarono agli altri adulti e ai bambini, guardando con dei sorrisi sulle labbra delle scene a loro dire molto tenere.
-ma quindi come si dividono le squadre?- chiese Raru, guardando i ragazzi.
-Darren con la magia Archivio tira fuori i nomi con delle combinazioni casuali per le due squadre, anche se Mark e Darren sono gli unici due che non possono essere scelti casualmente perché sono gli unici portieri- disse Ivy alzando i suoi occhioni rossi al cielo.
-...e che succede alla squadra che perde?- chiese ancora il principe.
-niente principastro, lo fanno solo per il gusto di giocare- disse Metallicana, scuotendo il capo.
-..ma allora c'è un premio per i vincitori- disse Raru, cercando di capire la loro logica.
-per l'ultima volta, no, non c'è un premio. Giocano per il puro gusto di giocare, senza premi o penitenze. È solo un modo per passare il tempo assieme-disse Elettra, vicino a Ivy.
-Raru un consiglio da parte mia, non crucciarti troppo- disse Storm, mettendo al verde una mano sulla spalla.
Il principe annuì, anche se effettivamente non aveva ancora capito.
Alla fine si arrese, infondo la logica con i maghi di Fairy Tail non funzionava mai.
E andava bene così.
-però...-ricominciò il bambino -voi per chi tifate?-
come lanciata la mela della discordia, i bambini, sempre molto uniti, risposero incoro tutti nomi diversi.
-Axel- -Jude- -Natan- -Xavier- -Bobby- -Erik-
-la squadra che mi ispira di più- disse infine Elettra, guardando i compagni tifare ognuno per il proprio fratello.
-prevedibile....e voi?- chiese Raru, guardando le ragazze, che si erano appena avvicinate.
-mh....direi Jordan-disse Nelly.
-ma da che mondo è mondo tu tifi per Mark- disse Celia, ridacchiando.
-sì, ma Jordan è mio cugino e è la sua prima partita, quindi tiferò per lui.- disse Nelly, con disinvoltura.
Proprio in quel momento, come se avesse sentito la conversazione, Mark si voltò verso di loro facendo due occhioni da cucciolo a Nelly.
-...magari mi toccherà tifare per entrambi allora- disse la ramata, alzando gli occhi al cielo, mentre Mark tornò a sorridere eccitato.
Accanto a lui Axel aveva uno strano sorrisetto, come se lo stronzetto non avesse riferito le parole di Nelly a Mark.
Oh, ma la maghetta si sarebbe vendicata, poco ma sicuro.
-io invece tiferò per Erik e Bobby- disse Sylvia, battendo il cinque sia Bianca sia Skiadrum.
-penso che io rimarrò per Darren e Jude- fece Celia, dando un bacio sulla guancia di Storm, solo per infastidirlo come ogni brava sorella maggiore.
-penso che io rimarrò per Xavier e Caleb- disse invece Cammy, scompigliando i capelli a Justin.
-ragazze, non vorrei dire, ma sta iniziando- disse loro Erza, tenendo in braccio la piccola Fine che batteva le mani eccitata.
Non che fosse effettivamente possibile per una bimba di poco meno di un anno, ma tant'è.
Ai fischi di Mira e Sting, i due master presenti, ci fu il calcio d'inizio.
E tutto il resto è storia.
Quando un ora e mezzo dopo la partita fu finita, senza ovviamente un vero risultato visto che dopo il secondo pareggio si smise di tenere conto dei gol, le due squadre erano egualmente distrutte e sudate, e tutti furono mandati a fare delle docce prima della cena.
Xavier, prima di andare a farsi quella meritata doccia, era perfettamente a conoscenza del fatto che puzzava da morire, diede uno sguardo al lacrima-telefono.
Lì, un messaggio nuovo.
Lo guardò e non poté fare a meno di sorridere.
-XAVIER VATTI A FARELA DOCCIA- urlò sua madre, dall'altra stanza, mentre si preparavano per la cena tutti insieme che sarebbe stata fatta da lì a poco.
-ORA VADO!- rispose il rosso, prima di mandare una veloce risposta al mittente del messaggio.
Poco dopo che Xavier fu lindo e profumato, Erza notò un sorriso nuovo tra le labbra di suo figlio e non poté fare a meno di chiedersi chi fosse la persona per cui il suo bambino si era preso una cotta (perché sì, quel sorrisetto per Erza era inequivocabile, dopotutto era lo stesso sorrisetto che Gerard le aveva riservato per anni).
-Sicura di non avere un qualche spettacolo di Natale? Non vorrei rubarti ai tuoi preziosi fan- disse Kate, guardando Jean bersi la sua cioccolata calda.
-lo dici solo perché ti ho rubato la cioccolata, vero?- scherzò la maggiore, mentre Kate sbuffò infastidita.
-MAMMA! JEAN MI HARUBATO LA CIOCCOLATA!- urlò la minore, mentre Jean sussurrava uno "spiona".
Gwen alzò gli occhi al cielo, guardando le sue figlie litigare per l'ennesima volta.
-Tesoro, mi spieghi perché lo fanno ogni volta?- le chiese Mia, avvicinandosi alla moglie e prendendole i fianchi.
-perché sono sorelle, e le sorelle si prendono in giro ogni volta che possono-disse Gwen.
-sì, ma Kate passa letteralmente quasi ogni sera a lamentarsi sul fatto che le manchi Jean e adesso che c'è si stanno punzecchiando da quando è arrivata....prima che partisse non erano così- disse la rossa, mentre Gwen le dava un tenero bacio.
-come ti ho già detto, sono sorelle.- disse Gwen, guardando Jean e Kate continuare a battibeccare.
C'era uno scintillio negli occhi di entrambe, che sicuramente sentivano la mancanza di poterlo fare dal vivo.
Il lacrima-telefono di Jean squillò, facendo adombrare leggermente Kate....la più grande però non sembrò accorgersene e guardò il telefono, sentendo vagamente il rossore sulle guance.
Oh oh.
-chi è?- chiese la dodicenne mentre Jean alzava gli occhi.
Ora anche le altre due donne si dimostrarono interessate alla conversazione.
-nessuno- disse Jean, scuotendo il capo e posando la tazza.
Le dita smaltate di turchese e di rosa pallido correvano velocemente il dispositivo, mentre Kate, sempre più curiosa si avvicinava sempre di più alla sorella.
-quindi, "tizio della granita" è un altro sinonimo di nessuno?- chiese maligna Kate.
-MAMMA KATE MI STADANDO NOIA!- urlò Jean la sua faccia si imporporava.
Gwen e Mia risero ancora di più e si vedeva che nonostante il tempo e la lontananza di Jean, quel posto era casa.
-comunque tesoro, tua sorella ha ragione, chi è "il tizio delle granite"?- chiese Mia, avvicinandosi alla figlia.
-nessuno di importante, davvero- rispose Jean, ruotando gli occhi mentre Gwen e Kate tentavano di nascondere delle risatine.
-per "nessuno di importante" intendi il tuo fidanzatino?- chiese Gwen, maligna.
-ma cosa! No! Siamo solo amici!- continuò sempre più imbarazzata la giovane cantante.
-oh, certo! Un po' come Kate che ha un "amico"- disse Gwen, guardando con la coda dell'occhio la sua secondogenita.
-CHI?!- chiese subito Jean, guardando subito la sorella.
-Shanw e io siamo veramente solo amici!- disse Kate aprendo di nuovo l'ultimo libro che stava leggendo.
-Shanw? E chi è questo? Perché non me ne hai mai parlato al telefono?- chiese subito Jean, buttandosi addosso a Kate.
Peccato che il tappeto avesse da ridire e le due sorelle Ross caddero entrambe interra.
Kate sbuffò, prima di iniziare a cercare con lo sguardo il suo bambino, gli occhi color lillà di Jean si accesero di malizia e decise di passare ad un nuovo grado nel suo interrogatorio.
-rispondimi!- disse la maggiore, prima di iniziare a fare il solletico alla sorellina.
-NO, NO JEAN PERFAVORE....AHHAHAHAHAHAHAH....MAMMA! AHHAHAHA FERMATELA.....AHHAHAAH BASTA PER FAVORE AHAHHAHA- cominciò a dire l'altra ridendo sempre dipiù.
Poi fu Kate a fare una faccia maliziosa e in qualche modo iniziò a vendicarsi con Jean.
La lotta del solletico "natalizia", con due giorni di ritardo, tipica di casa Ross era appena iniziata.
Qualche ora dopo Mia passò davanti alla stanza di Kate, ancora illuminata.
Si aspettava di dover rimproverare la dodicenne per smetterla di leggere, invece sul letto, illuminate dalla candela, si trovavano sia Jean che Kate, e stavano sussurrando l'un altra di qualcosa.
Mia sorrise e lasciò alle due sorelle l'intimità che si meritavano.
Quello di cui parlavano erano affari solo loro.
Angolo Autrice
BUON NATALE!
Ah no, aspettate....
mi sa che mi sono confusa!
Buon Halloween, e mi sto mangiando le mani per non aver fatto uno speciale di Halloween con le sorelle Ross (perché le signorine sono molto legate alla festa delle streghette e del terrore) ma tant'è.
è andata così.
dunque sono tornata, mi spiace tanto per il ritardo ma non riuscivo davvero a scrivere questo capitolo e Settembre e Ottobre mi hanno risucchiata.
comunque cercherò di rimediare e di scrivere qualcos'altro.
nel frattempo vi saluto e vi lascio nuove domande: dove dormono Happy e Lily? chi è il "tizio della granita"?
ah no, la sua identità è già facilmente nota.
ah ben, un bacione a tutti,
Matilda
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