#Freed inizia a desiderare disperatamente un libro su...

#Freed inizia a desiderare disperatamente un libro su "come relazionarsi con dei tredicenni"




Tutto iniziò al primo compleanno di Nelly Raimon.

Freed non ce la faceva a tenerla assieme ai suoi rimpianti, quindi chiamò qualcuno a farsi aiutare.

Quel qualcuno era Megumi, l'altra sua sorella maggiore.

Ebbene sì, Freed Justine aveva due sorelle, Megumi e Nelly.

Nelly era purtroppo morta di parto, dando alla luce la sua unica figlia (figlia che in quel momento stava crescendo lui e che aveva chiamato come la defunta sorella) mentre Megumi si era sposata sei anni prima della morte di Nelly.

E ovviamente lui non era venuto al matrimonio perché era impegnato...

ok, no, in realtà stava combattendo contro Zeref e il suo impero il giorno del matrimonio di Megumi, quindi era stato perdonato in fretta dai due coniugi.

Però comunque aveva un po' perso i contatti con le sorelle negli anni a venire, finendo per vedersi solo durante le feste (alle volte...perché in una gilda come Fairy Tail non si poteva stare tranquilli neanche a natale).

Fatto sta che il primo compleanno di Nelly (II, o comunque la nipote) fu l'occasione per far riavvicinare Megumi e Freed, e venne subito sfruttata da entrambi.

Megumi infatti prese il primo treno e corse dal fratello assieme ad un altra sorpresa.

Una sorpresa dai capelli verdi e dagli occhi marrone scuro tenuta in braccio dal marito di Megumi.

-ciao Freed- disse Megumi, prima di abbracciare forte Freed.

Stare di nuovo tra le braccia di sua sorella diede a Freed una sensazione di calore che lui aveva quasi dimenticato, quindi fu naturale per lui ricambiare l'abbraccio.

Rimasero abbracciati sul portico di casa per un bel po', poi la "sorpresa" decise che era il momento di attirare l'attenzione su di se.

Fu in quell'istante che Megumi sorrise, per la prima e unica volta in quel giorno, e disse -Freed ti presento il tuo nuovo nipote: Jordan Greenway. -

inutile dire che anche Freed fece un sorriso luminoso, sentendo che sua sorella aveva finalmente avuto la possibilità di essere felice.

Alla fine il padre di Jordan passò la sua giornata dietro ai due bambini, mentre sua moglie e suo cognato passavano il tempo a piangere e a ricordare la sorella scomparsa.

Si diedero un po' di sollievo a vicenda, tentando di voler dare inizio ad una nuova tradizione.

Tentativo che fallì dopo il quinto anno.

Freed e Nelly andarono insieme alla città dove abitava Megumi, ma non per il motivo classico.

Il verde strinse la sorella non appena si videro, ed ella lasciò chele lacrime uscissero assieme ai singhiozzi trattenuti fino a quel momento.

Nelly invece si avvicinò a Jordan, dopo essere uscita dal suo "nascondiglio" (il retro delle gambe di Freed, perché Jason non c'era).

Gli occhi scuri di Jordan erano diventati rossi a causa delle lacrime.

Nelly lo guardò senza capire, ma fece ciò che Jason e Mark le avevano insegnato :abbracciò Jordan, perché sembrava che lui ne avesse bisogno.

Jordan pianse ancora di più, ferito dalla tavola apparecchiata per due e i vestiti neri che tutti e quattro indossavano.

I bambini alle volte capiscono molte più cose degli adulti e Jordan aveva scoperto presto cosa effettivamente fosse successo.

Il padre di Jordan non sarebbe mai tornato dalla miniera dove lavorava.

Quella casa era appena diventata troppo grande.



-sfigato, muoviti-una voce femminile invase il suo bellissimo sogni, e Jordan voleva sclerare.

Non poteva essere lei.

Non anche quella volta!

Perché le sue mattine dovevano iniziare così?

Non c'era, tipo, una legge della privacy che impediva a sua madre di lasciarla entrare?

-ohi! Sveglia!-continuò la voce, mentre Jordan continuava a tenere gli occhi chiusi.

Forse fingendo di dormire, la presenza indesiderata sarebbe svanita.

-Alice forse dovresti lasciarlo in pace- disse una voce maschile appena sopraggiunta.

-lo lascerò in pace non appena lui si sveglierà.- disse Alice con tono prepotente.

Jordan si ripromise di ringraziare colui che aveva tentato di salvarlo da Alice.

-Ali...che stai facendo?- chiese titubante l'altro ragazzino presente, mentre Alicesi affrettava a togliere le coperte di Jordan.

Per traumatizzare ancora di più il risveglio di Jordan, Alice decise di colpirlo con il cuscino fin quando il povero verde non si arrese.

-ma ti sembra il modo di svegliare una persona?!- urlò il ragazzino, guardando l'amica.

Alice Wonder era la vicina di casa di Jordan da sempre, era sempre lei a svegliarlo la mattina e a trascinarlo nei peggiori guai e avventure che le venissero in mente.

Di fianco a lei ci stava Gregory Blast, il "salvatore" di Jordan.

Alice, Gregory e Jordan erano soliti cacciarsi nei guai assieme da quando erano piccoli,

o meglio, Alice rapiva e trascinava Jordan e Gregory ovunque da quando erano piccoli.

Ora, quello che sto dicendo fa sembrare Alice una tiranna che pratica atti di bullismo nei confronti dei due ragazzini, e in quel momento ciò sembrava assolutamente corretto.

Però si sa, la gente è sempre molto più complessa di quanto non sembra.

-sì- disse Alice facendo la linguaccia e rispondendo alla domanda del verde.

Gregory alzò gli occhi al cielo e prese Alice per il braccio.

-la porto di sotto Jordan, tu fa pure con comodo. Noi ti aspettiamo.- disse Gregory, trascinando la corvina di controvoglia.

Rimasto, finalmente solo nella sua stanza, Jordan sorrise.

I suoi amici erano....beh Alice era...qualcos'altro.

Lei era capace ditra sformare tutti i giorni in qualcosa di nuovo e in una avventura nuova.

In effetti Jordan sperava di essere come Alice, un giorno.

Lei era coraggiosa, forte, curiosa, sicura di sé, testarda e sempre alla ricerca dell'avventura.

Tutte cose che lui non sarebbe mai stato, nonostante gli incoraggiamenti che Alice e Gregory gli davano, sempre.

-Tesoro, sei pronto?- chiese una voce gentile sull'uscio della porta.

Megumi Greenway era una donna incredibile.

Nonostante avesse perso la sorella e il marito a cinque anni di distanza, non si era arresa.

Grazie, in parte, al supporto del fratello, era riuscita a sollevarsi e a restare quella di un tempo.

La dolce e premurosa sarta di paese.

-si mamma!- disse Jordan, sorridendo.

-ottimo, perché è pronta anche la colazione. E Alice e Gregory ti stanno aspettando. -disse sorridendo la donna.

Sentendo quella frase, Jordan si precipitò a tavola, sedendosi tra Alice e Gregory, che avevano anche loro un posto apparecchiato.

-bene, allora buon appetito.- disse Megumi, battendo le mani e dando il permesso ai tre ragazzini di mangiare.

-buon appetito!-dissero i tre in coro.

-solo una cosa!-disse Megumi, facendo fermare tutti e tre i commensali.

Gregory non aprì le labbra per bere il succo di frutta, tenendo però il bicchiere proprio sulle labbra.

Jordan smise di inzuppare il biscotto nel latte e Alice fermò a mezz'aria la forchetta.

Megumi rise, trovando parecchio divertente il patos che aveva creato con quella singola frase.

-Alice cara, ti vorrei ricordare che oggi non potrai andare all'avventura, visto che mi dovrai aiutare in negozio, cara la mia apprendista- disse Megumi, facendo l'occhiolino alla corvina.

Gli occhi color foglia di Alice si illuminarono e lei fece un grandissimo sorriso.

Jordan e Gregory sbuffarono divertiti, tornando a mangiare.

-DAVVERO? SONO PORNTA? SUL SERIO? DAVVERO DAVVERO DAVVERO?- chiese Alice eccitatissima.

Alice, quando non era impegnata a cacciare nei guai gli altri due, era l'apprendista di Megumi, la quale le stava insegnando tutti i trucchi del mestiere.

Sentendosi dire che era finalmente pronta a aiutare Megumi in negozio, quindi a preparare e confezionare i vestiti, la rendeva molto orgogliosa.

Gregory e Jordan non avevano mai capito la passione di Alice dei vestiti.

Visto il suo comportamento da maschiaccio, davano entrambi per scontato che sarebbe diventata un soldato, o qualcos'altro di forte!

Invece la corvina voleva fare la stilista, disegnando e cucendo abiti per tutti.

Buffo quanto possono sorprendere le persone.

-comunque Jordan, hai riflettuto su quella cosa di cui ti avevo parlato?- chiese Megumi, facendo lievemente diminuire la larghezza del suo sorriso.

-...ehm....- fece Jordan, guardando disperato Gregory.

Il biondo scosse il capo, non aveva idea di cosa parlasse la donna.

Jordan provò a guardare Alice, ma lei era già partita nel suo "paese delle meraviglie" fatto di stoffe e merletti.

Insomma anche lei era andata.

-non mi hai nemmeno ascoltata ieri sera, giusto?- chiese canzonatoria Megumi, mentre Jordan arrossiva.

Non è che andasse fiero di non aver sentito cosa sua madre gli aveva detto.

- Jordan! Sono settimane, anzi mesi, che te ne parlo!- disse Megumi, mentre la vergogna di Jordan aumentava.

-Megumi sono abbastanza sicuro che non sia stata completamente colpa di Jordan se non ha potuto ascoltare completamente quello che lei gli ha detto- disse Gregory, cercando di giustificare l'amico. 

Sia Jordan che Megumi lo guardarono, il primo confuso, la seconda divertita.

sia madre che figlio si stavano facendo la stessa domanda: dove voleva arrivare Gregory?

-insomma sono certo che il 50/60% della colpa sia di Alice!- disse Gregory, facendo scoppiare in una grande e grossa risata sia Jordan che sua madre.

Alice nel frattempo sembrò riprendersi, guardando il biondo di malocchio.

Ma alla fine si unì anche lei alle risate.

Quando le risate scemarono, Megumi riprese parola.

-dunque Jordan. Adesso che ho la tua completa attenzione, ti ripeto una cosa che in teoria dovevi sapere da mesi: Jordan tra tre giorni andrai a stare per un po' da tuo zio Freed.-

forse era per quella notizia che avrebbe dovuto conservare il "patos".

Ma beh, oramai era andata così, l'effetto "statue" tanto lo aveva ottenuto comunque.



-come scusa?-

Jordan non era il solo a non aver sentito bene la notizia.

Nemmeno Nelly aveva ben inteso la situazione fino a quando non trovò Freed a rimettere a posto una stanza "degli ospiti" che non era praticamente mai stata usata.

Quando quella mattina la ramata aveva chiesto spiegazioni, Freed aveva tranquillamente spiegato che Jordan sarebbe stato con loro per qualche mese.

-chi?- chiese Nelly, cercando di ripensare a tutti i Jordan che aveva conosciuto.

Gliene veniva in mente uno solo, ma abitava in un altra realtà.

-tuo nipote, il figlio di mia sorella Megumi....il ragazzino che hai visto di tanto in tanto...- cercò di spiegarle Freed, mentre Nelly pareva sempre più confusa.

-Nelly, capisco che quest'anno sia stato pesante, per certi versi...- disse Freed lasciando la frase in sospeso, senza sapere bene come intavolare il discorso.

Era giusto ritirare fuori l'argomento Jason?

Oppure era troppo presto?

E Chris?

Di certo lei era un argomento tabù.

Forse era meglio ignorarli entrambi.

-...però è da marzo che te ne parlo. E siamo a luglio- disse Freed.

Cercò di ignorare il fatto che probabilmente se fosse stato Jason a dirle certe cose, lei se ne sarebbe ricordata.

-...mi dispiace di non averti ascoltato zio- disse Nelly, soppesando bene cosa dire.

-ma...- disse Nelly, prima che Freed potesse dire qualcos'altro.

-ma non sono d'accordo di ospitare per sei mesi un tizio di cui non sappiamo praticamente niente.- fece la ramata, guardando lo zio.

Facciamo un piccolo salto dentro la testa di Nelly.

C'è da dire che alla maghetta non dava veramente fastidio il fatto che Jordan venisse a stare da loro per qualche mese, dopo lo smarrimento iniziale aveva fatto mente locale ricordando che sì, aveva come cugino Jordan Greenway (e si era sentita stupida a non farlo presente quando erano finiti nell'altra realtà) che aveva incontrato cinque o sei volte nella sua vita, ma sapeva anche che se suo zio le avesse chiesto un'opinione lei se ne sarebbe ricordata.

Ergo: Freed le aveva parlato del fatto come già deciso, e questo le aveva dato fastidio a livelli estremi.

Sarebbe anche da dire che l'umore di Nelly era parecchio instabile a causa di Jason, che sarebbe tornato il mese successivo, e del suo primo ciclo(arrivato proprio quel giorno di Luglio).

Emozioni amplificate e confuse, che si mischiavano l'un l'altra e che attendevano solo una goccia per far traboccare il vaso della calma di Nelly.

E Freed, come Pandora, aveva inavvertitamente aperto il vaso.

Conclusione?

I vicini sentirono, per la primissima volta in tredici anni, delle urla di rabbia da casa Justine, appena prima che Nelly sbattesse la porta uscendo.

I vicini pensarono anche che qualcuno avesse rotto l'ordine dell'universo per aver fatto "sbattere la porta a Nelly Raimon".

Probabilmente neanche l'universo si aspettava tale reazione.

-....e presto avrò due tredicenni in casa! Che dovrei fare?- chiese Freed, raccontandogli avvenimenti a Luxus e al resto del team.

I tre si guardarono negli occhi, prima di rispondere in coro.

-chiama un'esorcista.-



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