#errori in buona fede ed errori dettati dalla fretta.

#errori in buona fede ed errori dettati dalla fretta.


" giorno x marzo.

Caro Jason,

oggi tutto bene.

È stata una giornata tranquilla.

Come ti ho detto, due settimane fa è nato il mio fratellino Igneel.

È un bambino molto bello e bravo e io gli voglio tanto tanto bene.

Per questo al tuo ritorno dovrai dire a mamma che tenermi in punizione per due settimane a causa di un minuscolo errore fatto in buona fede, è esagerato.

Quel piccoletto mi ha tolto il primato di "più piccola della casa", ma non è questo il problema.

È da quando è arrivato che Igneel  da problemi.

Piange tutta la notte e il giorno guai a chi lo sveglia.

Papà e Happy non giocano più con me perché quel piccoletto ha bisogno di cure.

E poi Axel litiga con mamma perché lo vuole sempre in collo!

Uffa!

All'inizio pensavo fosse divertente avere una sorellina a casa, visto che ho solo un fratello...ma ora che è nato un maschietto e che questo piange tanto, non ne sono così sicura.

Così l'altro giorno mi sono fatta coraggio e ho studiato tanto il nuovo arrivato.

Alla fine sono arrivata alla conclusione più ovvia: ci hanno truffati.

Una volta fatta questa scoperta, l'ho riferito alla mamma e le ho detto che il mio fratellino nuovo era rotto e dovevamo andarlo a cambiare!

Lei si è messa a ridere.

A ridere!

Io le ho detto che Igneel era rotto perché piangeva la notte (e tutti sanno che la notte si dorme) e dormiva il giorno (e tutti sanno che di giorno si gioca).

La mamma mi ha spiegato che non è rotto e che questo fanno i bambini piccoli, quindi ho deciso di dare un altra possibilità a Igneel.

Per questo il mio piccolo sbaglio è stato fatto in buona fede!

Cosa ho fatto?

Beh, niente!

Papà mi ha fermata prima!

Ma non stavo facendo niente di male!

Igneel aveva freddo e io volevo riscaldarlo.

Mi sono anche comportata da buona sorella maggiore!

Quindi non è giusto che non possa uscire a giocare con Elettra e Ivy per due settimane.

E cosa dovrei fare per due settimane?

I compiti?

Beh, la maestra Anna ne sarebbe contenta....

però io non ne ho voglia!

Poi per un ingiustizia come questa!

Una si comporta da persona matura lasciando correre il fatto che quel bambino le avesse portato via tutte le attenzioni, e che riceve in cambio?

Una sgridata e una punizione!

Come potevo sapere io che Igneel, che è il nome del nonno (ovvero il drago che ha cresciuto papà), non è un dragon Slayer o un mago del fuoco e che se lo metto sopra il fuoco non si riscalda ma rischia di ustionarsi?

Volevo solo riscaldarlo visto che aveva freddo!

Con me e Ax funzionava!

Converrai con me che era un errore nato dai più nobili principi, ovvero salvare dal freddo il mio povero fratellino.

Bastava una settimana per farmi capire l'errore.

E di certo scrivere cento volte "non metterò il mio fratellino nel fuoco" non aiuterà.

Detto questo ti saluto,

un abbraccio

Julia.

P.S. Che poi mamma dice così, ma sono certa che anche papà e Axel avrebbero prima o poi fatto il test per scoprire i poteri di Igneel. E di certo loro non sarebbero finiti in punizione!"


Julia sollevò la penna dal foglio di carta e lo ripiegò con cura, mettendolo nel cassetto delle "lettere per Jason".

Poi quel Weekend Virgo le avrebbe prese tutte e radunate riorganizzandole.

Infatti da quando avevano iniziato quella tradizione epistolare, lo spirito della vergine tendeva a prendere tutte le lettere scritte (quindi anche quelle delle altre gilde) e organizzarle in modo tale che Jason potesse leggerle tutte una volta tornato.

La rosata sospirò e guardò il fratellino.

Aveva delle manine piccolissime che apriva e chiudeva e guardava tutto con i suoi occhioni verdi.

Aveva qualche pelucchio biondo sulla testa, ma non poteva di certo chiamarli capelli ancora.

Alla fine Julia si avvicinò al nuovo venuto, esaminandolo più di quando non avesse già fatto.

Il piccolo Igneel le sorrise e vedendo quella smorfia fatta con la sua boccuccia sdentata, poté apprendere che no, non era rotto se sapeva fare un sorriso così bello.

Forse, nonostante volesse fare qualcosa di carino per lui, non aveva agito nel modo giusto.

Ed in effetti si poteva fare davvero male.

Julia lasciò un bacio sulla testa dal suo fratellino, decisa a impegnarsi davvero per essere una buona sorella maggiore.

E il primo passo sarebbe stato scrivere mille volte "non metterò mai e poi mai il mio fratellino nel fuoco".

Di sicuro da lì in avanti sarebbe stato un percorso tutto in discesa vista la grande impresa di scrivere 1000 frasi.





Purtroppo per lei, Julia scoprì che scrivere una frase mille volte era molto più semplice che fare la sorella maggiore....


...


" giorno x marzo

Caro Jason,

ho fatto una cazzata.

Sono rovinato.

Sono andato troppo di fretta e ne ho pagato il prezzo.

Come diceva il detto?

L'exceed frettoloso fece gli exceed ciechi?

Ecco, è esattamente ciò che mi è successo oggi...

ma Nathan, quando Ivy e Metallicana erano piccoli, come diavolo faceva?

Comunque tutto è iniziato una settimana fa, quando mamma ha partorito...."

se Xavier avesse saputo quanti guai gli avrebbe procurato quella mattina di inizio Marzo, di certo non si sarebbe alzato dal letto.

O forse si, visto che sua madre lo stava minacciando di alzarsi.

Comunque, quella mattina si era alzato, aveva fatto colazione, si era lavato i denti e aveva aiutato il suo fratellino a vestirsi.

Poi Justin e suo padre erano andati a comprare comprare qualcosa per il pranzo mentre lui e Erza erano rimasti a casa.

Proprio quando Xavier era sull'uscio della porta per uscire insieme a Cammy, o meglio per aiutarla nel suo progetto "salviamo Caleb", aveva sentito sua madre chiamarlo.

Il rosso e la violetta videro dell'acqua uscire da Erza.

I due dodicenni andarono nel panico, decidendo di correre ai ripari.

Xavier sarebbe rimasto con la madre e Cammy sarebbe andata da Polyushika.

E poi avrebbero chiamato Gerard.

Il giorno dopo, mentre pioveva a dirotto, nacquero le gemelle Fine Ul Fernandez e Rain Tear Fernandez.

Xavier era certo di aver pianto prendendone una in collo.

Erano bellissime: una di loro aveva i capelli rossi tipici della loro famiglia e gli occhi marroni della madre, che nessuno dei due fratelli maggiori aveva ereditato, mentre l'altra aveva i capelli blu e gli occhi azzurri paterni.

Erano adorabili quanto Justin.

E proprio quelle due piccole e adorabili creature erano state la vera causa scatenante del suo errore.

Una settimana dopo, Xavier aveva le occhiaie e un gran mal di testa.

Xavier non era abituato a dei bambini che non lo facevano dormire la notte, perché Justin era stato bravissimo, ma quelle erano due.

Se Fine doveva essere cambiata, Rain che magari stava mangiando, voleva essere cambiata a sua volta.

Se Rain dormiva ma Fine era sveglia, allora anche Rain doveva svegliarsi.

Se Rain mangiava e Fine faceva il bagnetto, allora anche Fine voleva mangiare.

E se le mettevano in due lettini separati, apriti cielo!

Dopo appena una settimana, tutti a casa Fernandez avevano bisogno di una pausa.

E di quelle lunghe!

Quella sera i due coniugi radunarono due dei quattro figli in cucina.

Le gemelle, per qualche mistero del destino, stavano dormendo ed anche Justin, stremato dal casino delle sorelle.

-dobbiamo parlare- sussurrò Erza, guardando il figlio maggiore, che faceva da cuscino a Justin.

-si, anche secondo me...- disse Xavier, guardando di rimando i genitori.

-...va bene, sappiamo che la situazione è leggermente stressante...-

-leggermente? Quelle due non fanno altro che urlare e piangere...capisco che non sia colpa di nessuno ma....-

-qui ci stiamo uscendo pazzi, è vero. Quindi pensiamo di aver trovato, almeno temporaneamente, una soluzione...- disse Erza.

Amava le sue figlie come amava i suoi figli, ma lì stavano impazzendo tutti.

Ed era anche giusto che Xavier e Justin avessero qualche giorno di riposo.

-anche io. E se prendesi un incarico? Magari qualcosa di facile come fare da guardia del corpo per un certo periodo di tempo. Non troppo a lungo da perdermi un anno intero delle gemelle ma abbastanza per potermi riposare mentre Justin sta da qualche amichetto.- propose Xavier.

-beh, volevamo proporti di stare qualche settimana da Cammy o da un altro dei tuoi amici, ma credo che si possa fare anche così- disse Gerard, chiedendo l'approvazione di Erza.

-beh- disse la rossa. -credo che si possa fare-

-ottimo allora....-fece Xavier, già pronto a prendere l'incarico e partire.

-però...- lo interruppe Erza.

-non potrai stare via per più di un mese.- disse la rossa.

Xavier si morse il labbro, e la sua idea di prendere quell'incarico di tre mesi su quell'isola tropicale era andato a farsi benedire.

A beh, aveva comunque avuto il permesso per svolgere metà del suo piano.

-va bene, accetto il compromesso.-

i due rossi si strinsero le mani e poi, dopo aver messo a letto il fratellino, Xavier sfrecciò alla gilda, a guardare la bacheca degli incarichi.

Se era fortunato avrebbe trovato un incarico che faceva a caso suo.

Guardò tra i vari annunci qualcosa che dicesse che l'incarico doveva essere svolto per un determinato periodo di tempo.

Facendo sfrecciare gli occhi tra un incarico e l'altro, vide uno perfetto e, senza finire di leggere la richiesta, sfrecciò al balcone per avvisare della sua scelta.

Kana, che in quel momento stava sostituendo Mira che era in maternità, approvò la scelta ma non ebbe i tempo di dire altro che il rosso era già scappato.

Il tempo di mettere roba nella valigia, salutare Justin e i genitori e salire sul primo treno lasciandosi, finalmente, abbandonare al dolce e agognato sonno.

Qualche ora dopo aveva finalmente recuperato un minimo di energia e fu pronto ad andare dal suo cliente.

Vagò per un po'prima di trovare, finalmente, il grande edificio dove era atteso.

-salve...sto cercando il signor...Yukimura Ongaku...sono il mago di Fairy Tail che ha accettato l'incarico...-

-oh, finalmentee! Ed io che credevo che si fossero dimenticati!- urlò un signore, entrando.

Era circa sulla quarantina, indossava un completo in giacca e cravatta molto sobrio ed elegante, mentre sembrava squadrarlo dalla testa ai piedi.

-quanti anni hai?-chiese poi, dopo qualche minuto di ispezione.

-dodici, ne compio tredici quest'anno.- disse poi, sentendosi nervoso per nessun motivo apparente.

-ottimo! Avevo detto che non volevo un adulto. Prego seguimi...- fece alla fine entusiasta il signor Ongaku.

-Xavier- disse paziente il rosso.

-ottimo Xavier! Seguimi.-

il signor Ongaku lo accompagnò al suo studio, facendolo sedere.

-bene, allora. Ti ho assunto perché io e la mia cantante di punta andremo in tour per tutto il paese per circa un mese, ma visto che non vorrei le capitasse niente di grave, voglio che tu le rimanga sempre vicino e evitassi qualche tipo di fan molesto o altro. Non volevo un adulto semplicemente perché la mia cantante ha la tua stessa età così non si sentirà troppo a disagio con un adulto sconosciuto. Tutto chiaro?- chiese poi, dopo aver spiegato le "condizioni".

-si signore, non sarà un problema. Non succederà niente alla sua cantante.- disse serio Xavier.

I maghi di Fairy Tail erano casinisti e tremendi, ma quando si trattava di lavoro, raramente lasciavano qualcosa al caso e diventavano iper-professionali (solitamente a loro modo ma nessuno si era mai lamentato per qualche incarico svolto a metà).

-ottimo, allora direi di fare entrare la nostra cantante. Penso che stia arrivando. Così intanto fate amicizia e vi abituate alla presenza reciproca. Il tour inizia la prossima settimana e durerà tre settimane- spiegò Ongaku, facendo sospirare di sollievo Xavier.

Sarebbe tornato in tempo senza far arrabbiare sua madre.

Dalla porta dell'ufficio si sentì bussare, e a Ongaku si illuminò lo sguardo.

-oh eccola-

-Ongaku-sama, mi avevi fatta chiamare?- chiese una voce stranamente familiare.

A Xavier si gelò il sangue nelle vene e guardò un attimo il foglio degli incarichi.

Le quattro letterine del nome che aveva sulla punta della lingua erano lì, stampate sulla carta.

Xavier avrebbe voluto tirarsi una mandata in fronte dandosi mentalmente dello stupido: questo succede se non si legge bene gli incarichi prima di accettarli!

Dalla porta però comunque entrò la figura con i capelli blu come la notte e due ciocche azzurre e lilla.

Gli occhi lilla di lei e gli occhi azzurri di lui si incontrarono e dalle labbra di entrambi uscì un unisono

-TU?!-

-oh, vi conoscete? Jean potevi dirmi che conoscevi un mago! E pensare che eri super contraria all'idea di avere una guardia del corpo- fece Ongaku.

-tu sei un mago?-chiese Jean, guardando Xavier stupita.

Nonostante si scrivessero di tanto in tanto da qualche mese, l'argomento non era mai saltato fuori.

-beh si.- fece Xavier sconvolto.

Come diavolo era stato possibile che andasse a prendere proprio l'incarico di stare appiccicato a Jean per quasi un mese?

-non me lo avevi detto.- fece, risentita la bluetta.

-tu non me lo hai mai chiesto.- disse Xavier risentito.

Ed era vero!

Se era per questo Jean non gli aveva mai neanche chiesto il suo cognome da quando si conoscevano.

-su, su...non hoi dea di cosa sia successo ma vedete di andare d'accordo.- chiese Ongaku, guardando i due ragazzini annuire.

-bene allora, riproviamo. Sono Genevieve Ross, piacere di conoscerti.- fece Jean, tra lo scocciato ed il divertito, offrendogli la mano

-io sono Xavier Fernandez e da oggi sarà la tua guardi del corpo, lieto di conoscerti.- fece Xavier, prendendo la mano che gli veniva offerta e stringendola.


"...

e così adesso sono in una stanza a studiare il percorso del tour di Jean.

Anche se l'unica cosa che vorrei in questo momento è poter dormire un po'.

Ma alla fine è meglio così: mamma è papà avevano bisogno di concentrarsi solo sulle gemelle, che sono molto impegnative, e io e Justin stavamo iniziando ad essere di troppo in casa.

Quindi adesso potranno stare dietro a Rain e Fine senza preoccuparsi di star trascurando me o Just.

Io nel frattempo sono finito a dover lavorare fianco a fianco con Jean...

ma il lavoro è lavoro e io devo prenderlo seriamente, ne va dell'onore di Fairy Tail!

Detto questo ritorno a guardare la cartina, e poi dormirò un po'.

Un saluto,

Xavier"


Angolo Autrice.

ed eccomi! sono ritornata! 

dopo due settimane infernali sono finalmente riuscita a tornare...e con questo capitolo! 

non vedevo l'ora di farlo fin da quando ho creato Jean, anche se ha fatto un cameo in un altro capitolo era questa la sua seconda apparizione "ufficiale".

povero Xavier che si ritroverà la vendetta di Jean per avergli tenuta "nascosta" la sua identità.

e poi, un piccolo pensierino al piccolo Igneel che sì, passerà la sua vita succube della sorella che sta "imparando" ad approcciarsi al piccolo di casa (preparatevi, perché siamo solo all'inizio...) 

beh, che altro dire...

buona settimana a tutti!

dai che tra un po' saremo di nuovo a giugno!

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