# diecimila grammi di promesse mancate, un pizzico di bugie ed un pizzico di verità, un chilo di paure, mettere in forno per circa due ore et voilà: il compleanno è servito.
Le stelle brillano,si sa.
Quella sera le stelle brillavano nello stesso spettacolare modo in cui avevano sempre brillato.
Brilleranno ancorale stelle, anche se forse qualcuna di loro si spegnerà e qualche d'un altra si accenderà, ma vi assicuro che per Freed le stelle non brilleranno mai nello stesso modo in cui brillarono quella notte.
Il verde osservava una foto, con le lacrime agli occhi.
Le 11:57.
tre minuti.
Tre stupidissimi minuti che per lui avevano un significato diverso.
Per lui quei tre minuti simboleggiavano molto.
Volevano dire che da allora erano passati dieci anni.
Ma come poteva, dopo dieci anni, fare ancora male?
Come poteva essere ancora doloroso guardare le loro foto?
Santa Mavis, sperava che Shanw potesse evitare di avere questo tipo di problemi...
anche se in fondo al cuore, sapeva che ne avrebbe sofferto anche lui.
Infondo loro erano simili: entrambi avevano perso una persona cara che non li aveva mai lasciati completamente.
Ed anche se Freed era più adulto rispetto a Shanw, questo non voleva dire che non faceva male.
Il mago verde la rivedeva nei suoi sorrisi, leggeri eleganti ma luminosi.
La rivedeva nei suoi capelli setosi e del medesimo colore.
La rivedeva nei suoi gesti, nelle sue azioni...
la rivedeva in lei.
E questo faceva male.
11:59
un minuto.
Sotto sotto, lui non riusciva a vedere altro che colei che aveva perso.
E questo lo rendeva una persona pessima?
Forse aveva fatto un errore... un grosso errore.
Non avrebbe dovuto...
avrebbe dovuto provare a darle una vita migliore senza di lui.
Senza un uomo che la vede, ma che non la guarda.
Che sotto sotto ha paura della paternità.
00:00
Mezzanotte, ed un nuovo giorno d'Aprile era iniziato.
Mezzanotte ed era iniziato un altro anniversario della morte di Nelly Raimon, nata Justine.
Quello che Freed non stava, volutamente, considerando era che durante quella mezza notte Nelly Raimon "seconda" stava compiendo gli anni.
Ma l'anno dopo sarebbe riuscito a dare a Nelly il compleanno di cui aveva bisogno.
Il compleanno che si meritava...
ma non quell'anno.
Quell'anno si sarebbe ricordato della sua Nelly... di quella vera...
avrebbe fatto esattamente come tutti gli anni passati....
Ci sono due tipologie di persone al mondo per quanto riguarda i compleanni.
C'è la categoria di chi non aspetta altro per undici mesi e trenta giorni (o ventinove) e ci sono quelli che fanno finta di non averlo neppure un compleanno.
Ora, Nelly Raimon di quale categoria credete faccia parte?
Di quella che neanche si ricorda di avere un compleanno ,se non fosse per Jason chele fa un particolare frappè e Mark che se presenta alla sua finestra per essere il primo a farle gli auguri.
(in realtà c'è da dire che Mark andava spesso sotto casa dei suoi amici il giorno dei loro compleanni... )
c'è anche da dire che Nelly non era una che si dimenticava il compleanno di uno dei suoi amici, semplicemente non voleva ricordare di quel giorno d'Aprile per cui provava sentimenti contrastanti.
A dire il vero, a parte i bambini, nessuno festeggiava effettivamente il compleanno di Nelly.
Essendo nata lo stesso giorno della morte della madre, gli adulti non avevano cuore di festeggiare, sapendo che Freed soffriva ancora della perdita della sorella.
Questo non voleva dire che i membri di Fairy Tail fossero indifferenti al compleanno della piccola ramata, anzi.
Mentre il verde non vedeva (cosa facile da attuare, visto che in quella giornata il verdefaceva di tutto per evitare la vista della nipote), tutti le facevano dei regali (un vestito nuovo, un libro di magia oppure dei fiori) e preparavano una torta che i più piccoli portavano al parco per mangiarla.
Eppure, sotto sotto Nelly voleva ricevere qualcosa solo dallo zio.
Un "buon compleanno" le sarebbe bastato.
Le sarebbe bastato uno sguardo.
A Nelly non era mai importato nulla dei regali o della buonissima torta (ora, il mandorlato di Mira e Jason era comunque sempre apprezzato)... non erano questi i motivi per cui, alla fin fine apprezzava il suo compleanno.
E questi motivi erano solo due: il sorriso dei suoi compagni e le loro marachelle che cercavano di organizzare per distrarla e farla festeggiare.
Era capitato un paio di volte che si radunassero nell'immensa casa di Chris e che mangiassero la trota e bevessero il the , che Erik, Bobby e Victoria bevevano solo per compiacere la festeggiata, perché a loro il the non piaceva mentre Den solitamente prendeva il latte senza degnare di uno sguardo il the ai frutti rossi.
In quelle giornate capitava che Nelly scoppiasse a ridere semplicemente per le facce di Viky, Erik e Bobby...
e mentre passava i pomeriggi con i suoi amici, Nelly adorava veramente anche il suo di compleanno.
Poi tornava a casa e vedeva su zio Freed addormentato sul divano con un album di fotografie sul ventre e le lacrime secche sulle guance.
Lì correva in una stanza, prendendo una coperta scarlatta e coprendo l'uomo.
Poi correva il più velocemente possibile nella sua cameretta e si malediceva per la sua stessa esistenza.
Perché era colpa sua se suo zio Freed stava così male.
Era colpa della sua nascita se sua madre, la vera Nelly, era morta.
Magari senza di lei pure suo padre biologico, sarebbe stato ancora vivo.
Così Freed non avrebbe avuto più paura della paternità.
Magari avrebbe trovato una fidanzata, o un fidanzato, e si sarebbe sposato.
Magari avrebbe avuto figli suoi...
o magari no, ma Nelly per quanto matura era pur sempre una bambina e non riusciva a vedere tutte le possibilità.
Non riusciva a vedere i mal celati sorrisi orgogliosi che Freed faceva quando le riusciva una magia.
Non lo sentiva mentre le accarezzava i capelli quando dormiva, oppure quando la portava a letto dopo che era crollata sul divano.
Nelly era troppo piccola per capire le lotte interne di Freed per staccare la nipotina dal ricordo della sorella, sapendo che non era giusto nei confronti della piccola.
Le lotte tra l'amore paterno che lo zio provava nei suoi confronti e il senso di colpa nei confronti di Sonny Raimon, il padre biologico di Nelly.
Dell'indecisione che ogni anno si faceva viva nell'animo dell'uomo, l'indecisione nelfarle o meno gli auguri.
Ma tutto questo Nelly non lo sa.
Quindi, dal punto di vista della ramata, se il suo compleanno non ci fosse stato,
se la sua nascita non ci fosse stata, suo zio starebbe stato bene.
Sarebbe stato felice anche in quel giorno d'Aprile.
Il giorno del decimo compleanno di Nelly, si capiva che c'era qualcosa di diverso.
Per prima cosa, Mark non si presentò sotto casa della ramata, e allora la bambina nemmeno si rese conto di che giorno fosse.
Poi Freed si fece trovare in cucina, mentre preparava latte e biscotti per colazione.
Ancora la piccola non ricordava che giorno fosse, perciò lo scambiò per un semplice giovedì.
Perché il giorno del suo compleanno Freed le lasciava sempre un bigliettino, dove le diceva che sarebbe stato via tutto il giorno e che Mira la aspettava alla gilda.
-pronta Nel?- -certo zio mi metto le scarpe!-
mente camminava verso le scarpette lillà (le uniche che aveva trovato in quel momento) l'ultimo suo pensiero era che avrebbe compiuto nove anni quel giorno.
Perché? Beh, perché Freed in quella occasione non la chiamava mai Nel.
Ma allora come mai questo cambio di atteggiamento?
Beh, il motivo era una certa ex- signorina di buona famiglia che si era stancata di questa falsa, sapendo bene cosa provava Nelly.
Eh, già!
Lucy Dragoneel, nata Heartphilia, che aveva passato sedici anni nella stessa situazione della ramata (con un padre che non riesce a vederla perché soffre per una perdita e che quindi passa il giorno del suo compleanno a fare tutt'altro) , era passata a fare una bella ramanzina a Freed (più o meno nello stesso momento in cui Mark era corso a fare gli auguri all'amica).
E se Lucy Heartphilia Dragoneel ti viene a fare una sgridata, visto il marito ed i figli, voleva dire che eri fregato.
E poiché la bionda aveva una grande esperienza la scena fu più o meno questa:
Lucy e Mark si incontrarono davanti alla casa, il piccolo brunetto pronto a fare un piccolo fuoco d'artificio sotto la finestra della ramata per attira nell'attenzione e la donna bionda davanti alla porta pronta per suonare.
mentre i due si guardavano, osservandosi negli occhi dello stesso colore.
E proprio in quel momento Freed si preparò ad uscire, aprendo la porta e trovando i due.
Sempre nello stesso momento la bionda spinse il verde dentro casa, mentre il piccolo Alberona seguiva la zia.
Avendone capito le intenzioni, voleva regalare a Nelly ciò che più voleva: l'augurio da parte di suo zio.
Nelly era una sua amica e Mark Alberona avrebbe fatto tutto il possibile per far star bene i suoi amici, visto che non riusciva ad aiutare Shanw e non aveva potuto aiutare Aiden.
Parola di un mago di Fairy Tail.
Comunque la maga degli spiriti stellari spinse l'amico sul divano e gli puntò il dito contro, il tutto mentre al suo fianco Mark la copiava.
-ascoltami bene Freed, questa situazione non va più bene. Nelly è anche la mia nipotina, una mia compagna, e tu sei mio amico, sei un mio compagno da più tempo di lei. Quindi tu sai benissimo che a me è toccata la stessa sorte che tu stai facendo patire a lei, e questo perché? Perché hai paura. Hai paura e stai affogando nel ricordo di tua sorella. La stessa cosa ha fatto mio padre, pensando a mia madre. È questa la vita che vuoi dare a Nelly? Vuoi farle credere che non sia amata da te? Vuoi lasciarla veramente con una sola/ due se consideriamo la vecchietta con cui passa la maggior parte dei suoi pomeriggi, figura genitoriale?.
E l'altra figura genitoriale è un ragazzino di dodici anni! Andiamo! Capisco che faccia male, ma sono passati nove anni! Nove! Ora basta, devi pensare a lei! Devi pensare alla Nelly Raimon che abita in questa casa, a quella che ti vorrebbe come padre. Se non inizi ora....potrebbe essere tropo tardi...-
l'ultima frase fu un sussurro, ma l'uomo sembrò capirlo bene.
Il tutto mentre Mark imitava la zia con il ditino alzano, con fare accusatorio.
Freed aveva ascoltato ogni parola detta dall'amica e si rese conto che quello era l'anno in cui avrebbe fatto qualcosa.
L'anno in cui avrebbe fatto gli auguri a Nelly e le avrebbe dato il miglior compleanno della sua vita.
E con queste promesse il mago si incamminò verso la gilda...fermandosi a metà.
Non poteva farcela...
perché il ricordo della sua Nelly lo tormentava ad ogni passo.
Come poteva gioire nell'anniversario della sua morte? Come poteva anche solo pretendere di essere felice dopo una vita passata ad ignorare quella sorella che gli aveva dato tutto?
Quando quella Nelly bambina si voltò verso di lui, con lo sguardo preoccupato, l'uomo non disse niente.
Semplicemente i ricordi si sovrapponevano e le immagini delle due Nelly lo stavano facendo impazzire, ricordandogli quanto fosse stato ingrato nei confronti di sua sorella maggiore e di quanto ingrato fosse nei confronti della nipote.
Neanche quell'anno sarebbe riuscito a darle il compleanno che meritava.
Ma forse quell'anno sarebbe riuscito a darle qualcosa che di certo avrebbe voluto.
-vieni Nelly, ho una cosa da mostrarti.-
dieci minuti dopo erano di nuovo a casa, a guardare delle vecchie foto della madre di Nelly.
Una dei due fratelli Justine riuniti, una con la famiglia Justine, una con il sesto compleanno della sorella di Freed ed una del suo matrimonio.
A vederla a Nelly si gelò il sangue nelle vene e delle lacrime si formarono sul suo viso.
La sposa, sua madre, con un grazioso abito bianco e con i capelli legati in una treccia.
Suo padre, lo sposo, con un'elegante giacca ed una cravatta rossa.
E accanto alla coppia, la suocera di lei, nonché madre di lui: un anziana signora dai capelli bianchi come le meringhe e dagli occhi rosso rubino esattamente come i suoi...
a farla piangere non fu la foto in se, non fu il fatto di avere qualcosa dei suoi genitori biologici, come erroneamente pensava Freed.
No,a farla piangere fu il fatto che lei quella foto l'aveva già vista.
L'aveva vista mille volte, tutte le mattine fino all'ora di pranzo negli ultimi sei anni.
Quella foto era la stessa del matrimonio del figlio di Chris.
E la donna anziana della foto era proprio Chris.
Quindi lei... era la nipote di Chris.
Ma, non era possibile, no?
Poteva esserci un errore.
-zio, vado qualche minuto...mi sono ricordata di avere una cosa da fare...ci vediamo alla gilda.-
senza neanche aspettare la risposta dello zio, la bambina si fiondò a casa dell'anziana, mentre questa faceva colazione insieme alla signora Isabella, la vicina di casa.
-buongiorno Nelly, come stai? Vuoi unirti a noi per colazione?- -un'altra volta signora Isabella, grazie. Ora sono venuta a chiedere una cosa a Chris...- -chiedi pure Nel- disse allora la nominata, alzando un sopracciglio.
Se Nelly non si fermava neanche per un colazione, allora la cosa doveva essere seria.
-...qual è il tuo cognome?- chiese Nelly con voce ferma.
Le due donne fecero un espressione confusa.
Dopo anni che si conoscevano, Nelly non aveva mai letto il nome scritto sul campanello?
-è Raimon, perché?-
-per una sfida tra me e Jason, infatti devo immediatamente tornare da lui. A dopo!- urlò la piccola, uscendo dalla casa.
Le due donne, ancora più confuse di prima, decisero di continuare la colazione come se nulla fosse.
Nelly camminò con il suo solito passo fiero ed elegante fino al fiume,sapendo bene che nessuno a quell'ora andava o passava di lì.
Intravide un sasso perfetto per farle da sedia e, dopo averlo spazzolato un po', ci si sedette sopra.
Quando fu seduta, la schiena ritta si incurvò mentre piegava le ginocchia,in modo tale che fossero all'altezza del petto.
Piegò anche il capo, come un riccio che si ripiega su se stesso.
In quella posizione, dove nessuno le poteva vedere, lasciò andare le lacrime che aveva trattenuto per tutto il tempo.
Il fatto di aver scoperto che Chris fosse sua nonna non l'aveva resa felice come ci si poteva immaginare.
Beh sì un po' era felice che una donna a cui voleva bene fosse sua parente, ma le aveva fatto venire il dubbio che suo zio potesse preferire lasciarla a lei, ora che aveva un altro parente ancora invita.
Per carità, lei amava Chris e forse una vita cresciuta da lei non sarebbe stata male.
ma...abbandonare Fairy Tail?
Abbandonare i suoi amici?
La sua famiglia?
Abbandonare Jason?
E Mark?
no...
no, avrebbe fatto ancora più male.
Passò così Nelly il suo nono compleanno.
I bambini e gli adulti pensavano fosse andata a festeggiare insieme a Freed, zio e nipote da soli, Freed penso fosse andata da Chris e Chris pensava che fosse con Jason e gli altri bambini.
E che Nelly si trovava da sola a piangere lacrime di paura nessuno di loro lo sa
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top