lacrosse
--------------------AVVISO----------
Penso di cambiare un po' le cose, nel senso mettere dei personaggi come il Coach e la madre di Scott a conoscenza del Sovrannaturale.
Detto questo vi lascio al capitolo
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Finite le lezioni della giornata andai sugli spalti per vedere come i miei amici se la cavavano; Scott, con i suoi sensi da lupo se la cavicchiava abbastanza; lo stesso però non si poteva dire del povero umano Stiles.
All'improvviso una matricola sbagliò il tiro e lanciò la palla verso il mio volto. Io la presi pur guardando verso il bosco che era al lato del campo.
"Avanti tira... Che aspetti?" mi disse un altro giocatore
"Whittermore a cuccia" gridò il coac Finstoach, poi si rivolse a me "hei ragazzo, bella presa. Che ne dici di entrare nella squadra?"
Io non ci pensai molto e accettai.
"Allora il test è molto semplice... Devi smarcarti da tutti i giocatori e segnare un punto nella rete prottetta da Danny; il nostro miglior portiere. Pensi di farcela?"
Io ghignai, in fondo, era solo un po di divertimento.
"Secondo me cade a terra dopo neanche il primo che supera"
"Sta' zitto Jackson" gli intimai io
"Scusami ci conosciamo?" mi chiese lui
"Oh si certo. Il povero Jackson Whittermore che alla scuola elementare si nascondeva nei bagni per non essere picchiato. Che dici Jackye, ne vogliamo parlare?"
"Aspetta mi ricordo di te... Sei Alec Mikaelson, giusto? Il ragazzino solitario che incuteva paura solo con il suo sguardo"
"Oh be ho perso un po' di smalto da allora ma posso sempre ricominciare" gli dissi io prima di posizionarmi sulla linea che aveva segnato il Coach.
Si sentì il fischietto esplodere e la sfida iniziò; Jackson si buttò per primo e provò a buttarmi a terra con una spallata; io le evitai all'ultimo e lui cadde per terra "oh andiamo Jackie, tutto qui?" lo sbeffeggiai prima di saltare una carica da parte di un altro giocatore.
Ad un tratto mi si piazzarono davanti sei giocatori, non c'era modo di superarli a meno che...
Lanciai la stecca in aria con la palla ancora nel sacchetto cucito dietro il sostegno, presi la rincorsa e mi lanciai verso gli avversari. Appena vidi che mi caricarono sorrisi; scivolai sotto le loro gambe; mi rialzai e feci leva sulla schieda di uno dei sei, balzai in aria, afferai la stecca e tirai. La palla andò a infrangersi nella rete della porta.
"Ben fatto ragazzo, sei dentro" mi disse il coach per porgermi successivamente una maglia siglata con il numero 28.
"Grazie Coach" dissi io per poi continuare l'allenamento.
Tre ore più tardi un fischio decretò la fine dell'allenamento
Andammo nello spogliatoio a cambiarci
"Stassera c'è la prima partita del campionato. La formazione sarà... Danny in porta; Stilinsky e Portman in difesa; Nael... Tu sarai al centro assieme a Pole, Sprous Lahey e Boyld... Jackson tu affiancherai MacCall e Mikaelson all'attacco... Tutti gli altri sarranno in panchina come riserve. Ora andate dalle vostre ragazze e divertitevi, questa sera dovrete avere occhi solo per la partita. Sono stato chiaro?"
"Si Coach" esclamammo all'unisono
Uscii dallo spogliatoio e mi diressi verso la macchina; vidi un gruppo di persone che si erano seduti sul cofano
"Hey voi andate via, la rovinerete"
"Che ca**o vuoi ragazzino, lasciaci finire la nostra birra in pace" mi rispose uno. Ubriaconi, avrei dovuto aspettarmelo.
"Ho detto andate via dalla mia macchina"
"O sennò che fai?" si misero a ridere.
Spezzai il braccio a quello più vicino, mentre ad un altro mollai un calcio in pieno stomaco. Il terzo prese un coltellino svizzero "Maledetto ragazzino, mi hai rovinato la serata. Ora la pagerai"
"Accomodati" gli dissi io prima di piantargli un pugno sotto il mento
Li lasciai lì per terra doloranti mentre me ne andavo da Derek.
Derek stava parlando con il suo branco "Abbiamo provato con Jackson, ma il test è risultato insoddisfacente. L'ultima opzione è Lydia" era la voce di Isaac "Bene allora la uccideremo" rispose Derek.
Voleva seriamente uccidere Lydia
Spalancai la porta.
"Tu cosa credi di fare a Lydia Martin. Non sai neanche se è lei il Kanima" e ti assicuro che non lo è pensai.
Derek era paralizzato "Lo sai che non si origlia"
"Non cambiare discorso HALE. TU VUOI UCCIDERE UNA PERSONA SOLO PERCHÉ PENSI CHE SIA COLPEVOLE. CREDEVO CHE VOI HALE FOSSE CAMBIATIE INVECE MI SBAGLIO" ero furioso. I vetri iniziarono a tremare, così come il tavolo. Le vetrate esplosero in mille pezzi. Tutti rimasero muti. Andai nello spazio libero dove avevo ragruppato le mie cose in attesa di un po' di tempo per sistemarle. Le rimisi nei borsoni e feci per uscire.
Derek si piazzò di fronte alla porta "Dove credi di andare?"
"Ovunque. Basta non avere il tuo viso davanti" e con la mano feci il gesto di spingerlo via, Derek fu sbalzato contro una colonna e cadde tra i detriti di vetro.
"Non provate a fermarmi" dissi ai Beta.
Oramai era tempo della partita, mi diressi al campo; avrei pensato dopo ad un posto dove stare.
Dopo novantacinque minuti la partita terminò con una vittoria schiacciante per la nostra scuola.
"Hey Scott... Hai un posto libero a casa" chiesi
"Si certo accomodati, perchè? Da Derek non ti andava?"
"Non dopo che ho sentito che vuole uccidere Lydia perchè pensa che sia il Kanima"
Ci cambiammo e lo seguii con la mia macchina.
Arrivati a casa MacCall Scott mi disse di aspettare fuori
"Hey ma' indovina chi è tornato?"
"Non lo so Scott"
Decisi di entrare "Ciao Melissa, ne è passato di tempo"
"Ommioddio Alec. Che bello vederti dopo tutto questo tempo. Spero ti fermerai per molto?"
"Infatti, sono tornato per restare"
"Mi fa piacere sentirlo, dove hai intenzione di dormire?"
"Pensavo di dormire nella camera degli ospiti se è ancora libera, finchè i ragazzi dell'impresa non avranno finito il trasloco. Sempre se per te non è un problema"
"Oh figurati... Ma adesso che dite di mangiare qualcosa?"
"Grazie ma'. Ho una fame da lupi"
Passammo una bella serata.
"Allora, sei cambiato dall'ultima volta che ti ho visto"
"Beh ecco un po' si"
"E avrai molte cose da raccontare"
"Vai tranquillo Alec. Mia madre sa già tutto del Sovrannaturale"
"Oh be tutto è una cosa grossa" disse lei "so che Scott è un Beta; Allison è una figlia dei Cacciatori e che Derek adesso è l'Alpha"
Le raccontai tutto. Lei rimase sbalordita.
"Beh, se ti serve acqua per innaffiare il prato basta chiedere allora" sdrammatizzai e ci mettemmo a ridere.
"Adesso andate a letto voi due... Domani sarà una giornata faticosa per entrambi"
"Ma mamma. Domani è domenica" borbottò Scott
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