29. Finalmente...
Quattro mesi dopo
Harry era seduto sul letto di Louis e osservava quest'ultimo camminare per la stanza appoggiato al suo bastone.
Louis ce l'aveva fatta!
Dopo sedute interminabili di fisioterapia e ore e ore di esercizi, era riuscito a camminare.
Certo, la sua andatura era ancora piuttosto lenta ed incerta, ma i medici che lo seguivano avevano parlato di un recupero portentoso.
" Dove ho messo la cravatta beige a pois marrone scuro?" borbottò inviperito il conte.
" Tesoro....dobbiamo andare a fare una passeggiata in Oxford Street per guardare le vetrine addobbate per Natale, non ad un ballo a Buckingham Palace " rispose Harry sospirando.
" Prima o poi mi toccherà anche andare a trovare la Regina e quel barbagianni di suo marito, ma, in ogni caso, io mi vesto sempre elegante e mi serve quella cravatta "
" Ma non puoi metterne un'altra?"
" No! Sono vestito con colori che richiedono quella cravatta. Io so abbinare le tinte fra loro e non compro assurde camicie la cui stampa ricorda le tovaglie che usava la mia prozia che abitava nelle Antille!"
Harry osservò la camicia hawaiana che indossava e imbronciò le labbra come un bambino.
L'occhio, però, gli cadde su Pongo, che dormiva sul letto e un sorriso si dipinse sul suo volto.
Il cagnolino era raggomitolato su un paio di pantaloni di Valentino di Louis, su un suo maglione di Gucci e anche sulla sua cravatta beige.
" Se osservi Pongo vedrai dove è la tua cravatta..." disse allora con ironia Harry.
Louis osservò il cagnolino ed un sorriso enorme si aprì sul suo volto.
" Beh " bofonchiò " metterò un'altra cravatta, in fondo quella beige a pois non è indispensabile "
Harry scosse la testa esasperato e si disse che il suo cane e il suo compagno messi insieme formavano una coppia davvero fenomenale.
Mezz'ora dopo erano finalmente in macchina e Louis, come al solito, teneva Pongo sulle ginocchia e lo accarezzava con amore.
" Hai sempre avuto cani? " chiese Harry di colpo.
Louis lo guardò un istante e rispose:
" Nella mia famiglia ci sono sempre stati, ma io li ho sempre odiati. Non si avvicinavano mai a me e io mi tenevo alla larga da loro.
Pongo, invece, mi ha voluto nonostante l'avessi chiamato sacco di pulci, ma Pongo è il cane più bello, buono, bravo e intelligente del mondo, vero piccolo?"
Il cane sollevò lo sguardo e uggiolò felice, accomodandosi meglio sul grembo di Louis.
Harry sorrise e appoggiò la mano su quella del conte che, subito, gliela strinse.
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