6 - FINE DEI GIOCHI


Arrivai alla festa con un po' di ritardo, ma fui subito accolto dalla festeggiata che mi saltò al collo. "Temevo non venissi più ..."

Io sorrisi seducente "Non ti ho ancora dato il mio regalo ..."

Aya ampliò il suo sorriso e mi prese sottobraccio per portarmi a conoscere i suoi amici, si stringeva a me tutta contenta mentre mi presentava, io mi sentivo come un trofeo e la cosa mi dava molto fastidio.

Se non fosse stato per il mio proposito di togliermi Kian dalla testa, avrei già levato le tende...

Fra tutti gli invitati conoscevo solo poche persone, però erano quelle conoscenze superficiali che più che parlare del tempo non potevi fare e io odiavo parlare del tempo.

Così provai a distrarmi buttandomi sul bere, con mia somma gioia erano presenti anche bevande alcoliche, nonostante fosse il compleanno di una minorenne.

La festa si svolgeva nel giardino della casa di Aya che per l'occasione era stato addobbato con tantissime luci, le casse sparavano musica J-pop di qualche gruppo a me sconosciuto.

Stavo bevendo qualcosa di sfruttato decisamente alcolico quando vidi Aya ritornare a prendermi, scolai il mio drink e ne presi un altro prima di seguirla.

Quello che stavo ingurgitando non mi piaceva particolarmente, però mi avrebbe aiutato a non andarmene dalla festa prima di arrivare al vero motivo per cui ero lì.

Mi trovavo al centro della pista a ballare, quando vidi arrivare Kian e Keiko.

Sentii un forte irritazione, perché nessuno dei due aveva avuto la decenza di avvisarmi?

Cercai di calmarmi, la cosa non doveva in alcun modo toccarmi.

Per me, quella sera, lui non doveva esistere, dovevo stare concentrato sulla ragazza che avevo di fronte.

In quel momento partì una canzone lenta e Aya mi circondò il collo e prese ad ancheggiare strusciandosi su di me, io le misi le mani sul sedere e la strinsi maggiormente, poi mi abbassai a baciarle il collo, sperando di essere visto dal nuovo arrivato.

Quando rialzai la testa guardai nella sua direzione e incontrai due pozzi neri che mi osservavano decisamente irritati.

Ghignai soddisfatto.

Finita la canzone le amiche di Aya la vennero a chiamare perché era richiesta la sua presenza per non so quale gioco a cui io non avevo nessuna intenzione di partecipare, così ne approfittai per dileguarmi e riprendere ad alzare il mio tasso alcolico.

Non feci in tempo a bere il mio drink che fui raggiunto da Keiko e Kian.

"Ciao fratellino non sapevo ci fossi anche tu"

Io alzai le spalle cercando di nascondere il fastidio che mi provocava la loro presenza "Già..."

Keiko sorrise "E non sapevo nemmeno stessi con Aya ..."

Io mi affrettai a mettere le cose in chiaro, non sapendo nemmeno io perché "Non sto con lei ..."

Vidi apparire sul volto di mia sorella la stessa espressione che usava mia madre quando mi rimproverava qualcosa "Non dovresti illuderla se non ti interessa"

Non la sopportavo quando faceva così, perciò fui più cattivo del solito "Non illudo nessuno ... è lei che come regalo vuole il mio cazzo!"

Mia sorella rimase a bocca aperta, anche se era abituata alla mia "stronzaggine", si indignò e preferì andarsene dicendo che andava a salutare Aya ed a farle gli auguri.

Rimasti da soli, Kian disse sarcastico "Dovresti metterci un bel fiocco rosso ... "

Lo guardai ghignando "Geloso?"

Lui rise divertito "Perché dovrei? Ho la tua cara sorellina e visto che tu non onori il patto ..."

Quelle parole mi colpirono e mi fecero incazzare, io e mia sorella per lui eravamo la stessa cosa?

Finora io ero stato solo una valvola di sfogo?

Feci trapelare tutta la mia rabbia e gli sibilai "Vaffanculo", bevvi tutto quello che avevo nel bicchiere in un sorso e me ne andai dandogli una spallata.

Come avevo fatto a pensare che fosse attratto da me?

Io per lui ero solo un esperimento, una cavia con cui provare fin dove si poteva spingere la sua libido ...

Mi ero stancato, quella sera Keiko se la doveva cavare da sola e forse finalmente avrebbe capito con chi aveva a che fare ... altro che principe azzurro!

*****************

Avevo deciso di prendere parte alla festa perché sapevo che Keita ci sarebbe andato per farsi Aya.

Dopo che per giorni avevo cercato di convincermi che non mi doveva interessare chi si scopava quell'idiota, alla fine avevo ceduto.

Per illudermi che non andavo alla festa per Keita e soprattutto per non farlo capire a lui avevo invitato anche Keiko.

Quando però lo avevo incontrato e lui aveva confermato i miei dubbi spiattellandomi in faccia le sue intenzioni, la mia rabbia era affiorata senza che riuscissi a fermarla.

Un conto era immaginarlo, un altro averne la certezza.

Non capivo perché mi facesse così infuriare ...

Ero stato un bastardo, ma le parole erano uscite da sole.

***************

Era ora di il mio premio, quella festa mi era arrivata alle "palle".

Iniziavo a non essere più tanto lucido, quell'ultimo bicchiere di coca e rum che mi ero premunito di fare bello carico mi aveva dato una bella botta.

Andai alla ricerca di Aya, ma mi imbattei in Nami e Saori.

"Ciao Kay"

"Ciao ragazze, avete visto Aya?"

Si guardarono sorridendo e poi Nami mi rispose "È laggiù"

Mi indicò il lato opposto del giardino dove erano radunati quasi tutti gli invitati "Sta aprendo i regali e poi sarà il momento della torta ... sarà impegnata per un po'"

Io feci un'espressione contrariata e sbuffai.

Saori sorrise "Se vuoi possiamo tenerti compagnia noi"

Questo sì che era un risvolto inatteso, per me una valeva l'altra, non era Aya in particolare che volevo, l'importante era che fosse una ragazza, se erano due anche meglio. Avrei dimostrato loro e a me stesso cosa sapevo fare.

Io le guardai con un sorriso famelico "Sarà un vero piacere"

Le ragazze mi condussero dentro casa e poi al piano superiore, trovammo una camera che doveva essere degli ospiti, perché non vi era niente di femminile.

Appena dentro le ragazze mi furono addosso, si spogliarono con urgenza, quasi come facessero a gara e poi passarono ai miei vestiti. Io le lasciai fare, baciavo prima una e poi l'altra e le mie mani vagavano sui loro corpi ormai nudi. Le loro curve morbide erano così diverse dal corpo che tormentava i miei pensieri.

Finimmo sul letto, fortunatamente era molto grande.

Avevo la mente annebbiata per l'alcol e le due ragazze si confondevano nella mia testa.

Una delle due aveva preso ad armeggiare con i miei pantaloni, in quel momento sentii una voce "È comodo il mio letto?"

Guardai in direzione della porta, mentre le ragazze cercavano di coprirsi.

Vidi entrare un ragazzo moro non tanto alto con due bicchieri in mano, doveva avere qualche anni in più di me, cercai di scusarmi "Scusa non lo sapevamo ... adesso ce ne andiamo"

Lui sorrise e si avvicinò a noi "No, non fatelo"

Mi porse il bicchiere, che io presi indeciso.

Le ragazze sicuramente l'avevano riconosciuto, perché si rilassarono e sorrisero al nuovo arrivato.

Lo sentii dire "Ciao io sono Shiro il fratello di Aya e vorrei unirmi alla vostra festa"

La cosa non mi ispirava per niente e anche con la poca lucidità che mi rimaneva preferii mantenere le distanze "Non mi interessa vedere un ragazzo nudo"

Il suo sorriso stranamente non vacillò "Come preferisci. Allora un brindisi e poi vi lascio continuare"

Io bevvi il contenuto del bicchiere tutto d'un fiato, perché lo sguardo di Shiro non mi piaceva e non vedevo l'ora che se ne andasse.

La testa mi prese a girare pericolosamente e lo sentii dire "Devo ancora andarmene?"

Non so cosa successe di preciso, ma l'attimo dopo ero nuovamente nel letto e questa volta mi sembrava molto più piccolo, sentivo le mani ovunque e non mi sembravano più solo quelle delle ragazze.

Saori era sul mio bacino e si stava strusciando sul mio sesso facendomelo indurire. Portò le mani ai miei boxer per togliermeli pronta a cavalcarmi.

Sentii una voce maschile inserirsi nella nebbia che avevo in testa "Sbrigati a scopartela così poi ti farò provare il vero piacere"

Guardai verso la voce e vidi Nami distesa a pancia sotto e su di lei Shiro che la stava prendendo da dietro.

In quel momento si aprii la porta e udii una voce conosciuta "Che accidenti succede qui dentro?"

Era Aya.

E un'altra ancora più familiare "Kay!?" Mia sorella Keiko.

Probabilmente erano venute a cercarmi.

Ci fu del movimento attorno a me, Saori mi si mise di fianco e Nami cercò di coprirsi dopo che Shiro si fu alzato ancora completamente nudo. Ridendo si rivolse a sua sorella "Aya arrivi sempre a rovinarmi la festa"

Aya quasi urlò "Perché Kay è qui con te?"

Io non risposi ero troppo intontito e scioccato, però dal tono della ragazza capii che doveva sapere qualcosa che io ignoravo.

Shiro alzò le spalle "Si stava svolgendo un'orgia nel mio letto e io ho solo chiesto di unirmi alla festa"

Aya guardò male le sue amiche che cercarono di giustificarsi, fu Saori a parlare "Non fare quella faccia Aya tu volevi fare lo stesso"

Nami aggiunse "Non è la prima volta che Shiro cerca di scoparsi il tuo ragazzo, noi abbiamo colto l'occasione per divertirci un po'"

Mi girava la testa cosa voleva dire Nami, mi ritornò in mente quello che mi aveva detto Shiro che sul momento non avevo colto.

Cazzo! Quel ragazzo voleva farmi il culo!

Solo allora mi accorsi di Kian dietro a mia sorella, si avvicinò al letto e mi afferrò per un braccio per farmi alzare, mi girava tutto così gli dissi "Fai piano altrimenti vomito"

Kian guardò male Shiro "Cosa gli hai dato?"

"Qualcosa per farlo rilassare, non pensavo avesse già bevuto così tanto"

"Sei uno stronzo"

Sentii Shiro dire "Dovrebbe decidere lui se vuole restare"

Kian quasi ringhiò "Non credo possa essere consenziente"

Shiro sorrise "Se vuoi puoi prendere tu il suo posto"

"Ti ho già detto una volta che i ragazzi non mi interessano"

Lui rise "Non si direbbe"

Kian raccolse i miei vestiti e mi portò fuori senza aggiungere altro.

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Avrei dovuto lasciare che si rovinasse con le sue mani, ma quando avevo visto Shiro seguirlo non ero riuscito a fare finta di niente sapendo esattamente con che persona avrebbe avuto a che fare quell'idiota.

Quando avevo trovato Keita in quel letto, completamente ubriaco, stranamente ero riuscito a controllarmi, seppur sentivo la rabbia esplodere e la voglia di picchiare Shiro farsi quasi incontrollabile.

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Fuori dalla camera Kian mi diede i miei pantaloni ordinandomi "Vestiti" senza però lasciare la presa dal mio braccio, come se avesse paura potessi ritornare indietro.

Io con non poca difficoltà riuscii a metterli, mi sarei sentito ancora peggio se avessi avuto bisogno del suo aiuto...

sentii Keiko dire "Possibile devi sempre fare queste cazzate? Non puoi avere una relazione normale?"

Il pensiero di lei e Kian invase la mia mente annebbiata, mia sorella voleva sbattermi in faccia la sua relazione perfetta?

Diedi uno strattone liberandomi dalla presa di Kian "Lasciami! Non avete niente di meglio da fare? Vi siete stancati di scopare e adesso rompete le palle a me?"

Cercai di ritornare indietro, ma Kian mi afferrò "Non fare l'idiota. Se non lo hai capito Shiro era pronto per violentati"

Io risi "Non è il solo mi sembra ..."

Lui fece finta di non capire e mi trascinò fuori da casa di Aya fino alla sua macchina, mentre io scalciavo per liberarmi.

Mi prese le chiavi dalle tasche e le diede a Keiko "Io riaccompagno lui, non ti lascio farlo da sola, potrebbe cercare di opporsi e potrebbe essere pericoloso"

Keiko prese le chiavi, gli diede un bacio e montò sulla mia auto.

Kian mi caricò a forza nella sua, poi montò anche lui.

Sentii il suo sguardo su di me, mi accorsi di essere ancora mezzo nudo con i pantaloni non completamente allacciati.

L'aria fresca mi aveva fatto bene, però da lì a dire che ero lucido ce ne passava ...

Lo guardai sorridendo "Keiko non ti ha soddisfatto?"

Lui si riscosse, come se non si fosse accorto di essersi osservarmi "Sei un idiota. Keiko non l'ho nemmeno sfiorata ..."

Quella frase mi fece stranamente felice, poi mi ricordai il motivo per cui ero andato a quella maledetta festa.

Tutto era andato a puttane ... adesso ero nuovamente da solo con lui e tutto il mio essere anelava un contatto, abbassai lo sguardo "Perché non mi hai lasciato lì?"

Lo vidi irritarsi "Ma allora sei proprio scemo! Shiro ti avrebbe scopato, che tu lo volessi o meno. Lo conosco, ci ha provato anche con me. Un giorno ero in camera con Aya, lui è arrivato e ha detto che si univa a noi. Da come mi guardava ho intuito che era me che voleva fottere non la sua cara sorellina. Se poi si sbatte anche lei, non lo so e non mi interessa. So solo che quel giorno lei non aveva avuto niente da obbiettare, così io me ne andai. Questa sera forse Aya era arrabbiata perché lei non era stata chiamata a partecipare alla vostra orgia"

Metà del discorso me lo ero perso dissi solo. "Non è quello che vuoi fare anche tu? Cos'è vuoi essere il primo?"

Si avvicinò e mi baciò infilandomi subito la lingua in bocca mentre una mano si intrufolava nei miei pantaloni massaggiandomi il sesso e facendolo risvegliare.

Io non riuscivo a pensare a niente, volevo solo che quel contatto non finisse, mi lasciai sfuggire un gemito.

Quando si staccò mi fissò con i suoi bellissimi occhi neri in cui potei leggervi un desiderio intenso "Hai ragione non ho il diritto di parlare. Tu mi ecciti e vorrei scoparti più di qualunque altra cosa al mondo ... anche adesso fatico a non saltarti addosso. Quindi andiamo che è meglio"

Non lo capivo, ma lo desideravo "Perché non lo fai? Non ti fermerò."

Lui mi guardò serio "Perché non sei lucido. Quando lo faremo mi dovrai desiderare veramente"

Se fossi stato lucido le sue parole mi avrebbero fatto piacere, ma in quel momento mi fecero solo incazzare, prima io cercavo di dimenticarlo e lui veniva da me, adesso che lo volevo lui si tirava indietro.

Mi girai verso il vetro e non parlai più per tutto il viaggio.

Arrivati davanti casa mia feci per scendere, ma mi girò la testa e per un momento vidi tutto nero, così dovetti risedermi sconsolato.

Kian mi si parò davanti "Cosa credi di fare ... non mi sembri in grado di andare da nessuna parte da solo"

Io non risposi, non volevo ammettere di avere bisogno di lui.

Mi lasciai afferrare per un braccio e trascinare fuori.

Appena entrammo vidi mia sorella sul divano, evidentemente ci stava aspettando.

Ci venne incontro "Tutto bene?"

Io continuai a fare l'offeso, come se mi avessero portato via da un posto meraviglioso, anziché avermi salvato il culo ... in tutti i sensi.

Kian rispose per me "Si tranquilla, vai pure a dormire. Io lo aiuto a salire in camera e a mettersi a letto. Poi vado a casa"

Keiko sorrise "Grazie per tutto quello che hai fatto per questo testone"

"Ehi!?" Dissi solo prima che il ricordo di ciò che Kian aveva fatto per me mi invadesse la mente ... Keiko lo avrebbe ringraziato ugualmente sapendo come la sua bocca si prendeva cura del mio cazzo ... un sorriso increspò le mie labbra prima di vedere il bacio tenero che mia sorella diede a Kian.

Il fastidio che provai fu tale che con uno strattone mi staccai dalla sua presa e cercai di andarmene da solo barcollando verso le scale, sibilando "Vaffanculo"

Kian mi raggiunse subito e mi riafferrò "Lasciami! Non ho bisogno di te! Puoi restare con la tua fidanzata"

La voce mi uscì talmente acida che solo un idiota non avrebbe scorto la nota di gelosia.

Forse Keiko se ne era accorta o forse no, fatto sta che ci superò e se ne andò nella sua camera augurandoci "buona notte"

Salimmo le scale con qualche difficoltà cercando di fare meno rumore possibile per non svegliare i miei genitori.

Appena dentro la mia camera Kian mi scaraventò sul letto e avvicinandosi a me ghignò "Geloso ..." chiaramente non era una domanda.

Mi sentii scoperto e vulnerabile, ebbi paura e cercai di difendermi.

Lo guardai male per quanto l'alcol che avevo in corpo me lo permetteva

"Geloso? Non potrei mai essere geloso di un bastardo approfittatore come te!"

Lui si allontanò "Penso che tu sia capace da solo a toglierti i pantaloni. Buona notte"

E uscì dalla mia camera lasciandomi spiazzato.

Pensavo, forse addirittura speravo, che si sarebbe approfittato del fatto di essere da soli nella mia camera e invece se ne era andato evidentemente arrabbiato.

********************

Era stata una notte molto strana, carica di tensione.

Mi era ormai chiaro che Keita provasse qualcosa per me, ma mi era altrettanto chiaro che non era pronto ad accettarlo e che cercasse in tutti i modi di convincersi del contrario.

Questa constatazione mi fece terribilmente male, tanto da portarmi a prendere una decisione completamente opposta alle mie intenzioni iniziali.

Non gli avrei più dato delle scuse a cui aggrapparsi, mi sarei tenuto a distanza finché non fosse stato disposto ad ammetterlo.

Ero sicuro sarebbe stata dura, vista la forte attrazione che provavo per lui ... anche poco prima avevo sentito forte l'impulso di saltargli addosso e farlo mio senza ma e senza se ...

Ma ero anche certo fosse la cosa giusta da fare, visto che quello che sentivo non era più solo semplice impulso sessuale...

non era più solo un capriccio o una curiosità ...

questa consapevolezza mi lasciò senza fiato...

per la prima volta avevo trovato qualcuno capace di sconvolgermi e non era una ragazza ...

Mi addormentai sfinito con un'unica certezza: avrei dato un taglio a tutto ... anche alla mia insulsa storia con Keiko ...

Basta giochi ... o stava con me o senza di me ...o bianco o nero, per la prima volta in vita mia il grigio mi andava stretto ...


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