Pov's Percy
Ah!
Quanto è dura la vita da fratello maggiore!
Soprattutto se tu hai 19 anni e hai una sorellina di soli quattro mesi.
Quanto è cambiata la mia vita in così pochi mesi.
Dopo la guerra contro Gea ci siamo presi tutti una pausa.
Ne avevamo tutti bisogno.
Nico e Will sono rimasti al campo mezzosangue.
Dalle ultime notizie mi sembra che si siano messi insieme da poco.
Sinceramente sono molto contento per loro.
Hazel e Frank saranno sicuramente al campo giove per fare delle cose complicate da romani.
Da quello che ne so Jason è Piper sono al campo mezzosangue ma non ne sono certo.
Invece ho sentito che Leo è Calipso sono con Apollo o meglio Lester per un'impresa.
È da tanto che non vedo Annabeth.
Siamo entrambi molto impegnati con lo studio per entrare al college di Nuova Roma.
Adesso lei è a San Francisco dalla sua famiglia.
Mi manca vederla, sentire il suo odore.
Ma soprattutto mi manca la sua voce.
Però adesso basta pensare a queste cose o diventerò anche nostalgico oltre che assonnato.
Ora sto camminando pe rla cucina con la mia sorellina, Estelle, in braccio.
Mamma e Paul sono andati a fare una vacanza di un week-end.
Avrei tanto voluto andarci anche io ma fra poco avrò un esame perciò non posso.
Per questo mi sono offerto di occuparmi di Estelle così che potessero avere un po' di tempo per loro.
È stato un grandissimo errore.
Non credevo che occuparsi di una bambina di pochi mesi fosse tanto difficile.
Mi sono detto.
Ma si dai, le dai da mangiare la cambi, la metti a dormire ed il gioco è fatto.
Invece ho scoperto che non basta questo.
Infatti è da circa venti minuti che sto cercando di farla addormentare ma senza alcun risultato.
Dopo l'ennesimo giro per la casa ritorno nella sua cameretta.
Abbasso lo sguardo per controllare se si è addormentata.
Si!
Finalmente!
Con delicatezza la metto nel lettino.
Mi siedo sulla sedia lì accanto e la guardo.
Non saprei dire quanto tempo è passato ma so che resterei a guardali fino all'alba.
(Questa è la cameretta di Estelle
disegnata da me.
Spero si capisca ☺️).
All'improvviso sento dei versetti provenire dalla culla.
Ecco lo sapevo.
Mi alzo Maledicendomi di aver consentito di farle il baby-sitter.
Mi piego per prenderla e farla riaddormentare.
Ma mi blocco prima.
No.
Non puo essere vero.
Estelle sta ridendo e nel mentre dalle sue mani esce esce
Esce dell'acqua...
Ma non può essere.
Per farlo dovrebbe essere una figlia di Poseidone come me.
Ma è impossibile.
Mamma ama tanto Paul.
Non lo avrebbe mai tradito.
La prendo in braccio incredulo di quello che vedo.
Lei intanto mi guarda sorridendo e battendo le mani spensierata e divertita.
Mi perdo nei suoi occhi ed è come se la vedessi crescere.
Un attimo prima diventa una bambina di sette o otto anni fa dei giochi dell'acqua con me.
Mentre quello dopo la vedo come una ragazza completamente diversa.
Nei suoi occhi leggo molte emozioni negative come la tristezza e il rimpianto.
Mi scorrono anche degli eventi davanti agli occhi.
Come quello in cui Estelle vuole partire per un'impresa.
Io le nego il permesso perché non voglio che viva il mio stesso dolore.
Lei si arrabbia con me e comincia a dire molte cose e darmi colpe he non ho ma che mi ferscono lo stesso.
Dopo poco vengo a sapere che lei e suoi due amici sono partiti lo stesso.
Mi sento deluso perché non me lo aspettavo da lei.
Poi arriva un'altra scena.
È differente dalle altre.
Sono alla Casa Grande e Chirone è davanti a me con e tiene lo sguardo sul pavimento.
-"dov'è mia sorella?" gli chiedo lentamente.
Lui rimane zitto.
Proprio quando sto per spazientirmi ed urlargli contro lui apre la bocca.
-"Adesso ascolta quello che ti devo dire Percy. Lo so che sarà molto difficile da accettare ed è normalissimo, ma per favore, non distruggere l'intero campo mezzosangue".
Gli faccio segno di continuare abbastanza preoccupato.
-"L'altro ieri sono tornati i ragazzi che erano partiti senza permesso".
-"sono riusciti a portare comunque a termine la missione ma a caro prezzo". Si ferma un momento e poi riprende.
-"Te lo dirò chiaro e tondo Percy e voglio che tu sappia che non è assolutamente colpa tua".
-"Con grande dispiacere devo riferirti che durante la battaglia contro un mostro, ne viaggio di ritorno, Estelle è morta".
All'inizio non comprendo il significato delle parole che mi ha appena detto.
Comincio a pensare.
Morta.
Ma come può essere morta.
-"Ma è impossibile Chirone. Ti starai sicuramente sbagliando con qualcun'altra!" dico deciso.
Luj mi guarda negli occhi e vedo compassione e dispiacere nei miei confronti.
È in questo momento che realizzo.
Lei è morta.
Estelle se n'è andata per sempre e non tornerà mai più!
Cado in ginocchio.
I miei occhi diventano lucidi e sento le prime lacrime scendere.
Dopo poco sto singhiozzando senza ritegno.
Intanto Chirone molto probabilmente è andato via per lasciarmi sfogare.
Passa molto tempo e alla fine riesco a calmarmi.
Mi alzo per andare verso la porta.
Esattamente mentre sto er girare la maniglia un suono attira la mia attenzione.
Lo riconosco subito.
Qualcuno sta piangendo.
D'un tratto è come se tornassi alla realtà.
Sono di nuovo nella cameretta di Estelle.
Quindi questo era tutto un sogno.
O meglio un incubo.
Passo qualche secondo resto nei miei pensieri e poi mi ricordo che lei sta ancora piangendo.
Prendo e la cullo dolcemente.
-"Shh Shh stai tranquilla Shh. Era solo un sogno".
Lei si calma e torna a dormire.
Questa volta continuo a tenerla sopra di me.
Non voglio lasciarla.
Sono ancora scosso dall'incubo.
Infondo per noi semidei non sono sempre solo sogni.
Questa volta spero di sì perché non voglio che le succedano quelle cose.
Si ne sono sicuro.
Questo era solo frutto della mia immaginazione.
Un'immaginazione che ha riflesso una mia grande paura.
Quella di perdere per sempre la mia sorellina e di vederla soffrire.
Ma io sarò sempre accanto a lei per proteggerla.
Con questi pensieri mi addormento di nuovo.
Seduto sulla sedia e con Estelle in braccio.
Negli anni seguenti scoprii che la mia affermazione era giusta.
La mia sorellina crebbe sana e forte ma soprattutto come una ragazza normale.
Quando fu abbastanza grande le dissi dei miei poteri e della mia natura da semidio.
Lei mi accettò per quello che ero e continuiammo ad essere una famiglia unita per sempre.
Fine.
Angolo autrice
Buon pomeriggio a tutti e tutte ma soprattutto buona Santa Lucia!
Ho deciso di pubblicare questa one-shot come regalo per tutti voi.
Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta.
Ciaoooo
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