~16~

Eppure non sono agitata... Ma ad un tratto mi trascina via dalla pista fino a fuori dalla discoteca dove ci sono delle persone che stanno facendo la fila per entrare, io continuavo a farmi trascinare fino a quando non ci trovammo in un vicolo tutto buio vicino alla discoteca. Non capivo perché mi avesse toccata in quel modo, del perché mi ha trascinato fuori dalla discoteca tanto meno perché mi ha portato qui cioè non ci sto capendo nulla, o almeno fino a quando realizzai una cosa, una cosa determinante a cui rispondeva a tutte le domande che mi giravano nella testa ovvero che quello che ho davanti non è affatto Fede, il mio fede che non mi toccherebbe mai in quel modo senza che io lo voglia davvero e che mi proteggerebbe contro tutti e tutto, ma che è lo stesso tizio che mi guardava strano insieme ai suoi amici sia all'entrata della discoteca a inizio serata, che lo stesso che ci stava fissando quando io e il mio Fede stavamo ballando poco prima che mi lasciò in centro alla pista per andare a prendere da bere... Quindi se non è Fede chi cavolo è questo e che cosa vuole da me!? Cercai di liberarmi dalla sua presa ma ottenne solo che lui mi sbatté più forte al muro facendomi anche una ferita alla testa che sanguinava molto...
"Ooh lasciami subito, sennò..." iniziai a dire io a denti stretti
"Sennò cosa, eh stai zitta va che lo so che ti piace..." mi disse tenendomi stretti i polsi sopra la testa e posando il suo corpo addosso senza neanche preoccuparsi che mi stava facendo male.
"Ti ho detto di lasciarmi testa di ca**o"
"Devi stare zitta tr*ia che non sei altro" disse iniziando a leccarmi da tutte le parti per poi infilarmi la sua schifosissima lingua in bocca e ricominciando a toccarmi abbassandolo il vestito fino alle ginocchia lasciandomi solo in intimo.
"Come ca**o ti permetti stro*zo che non sei altro"
"Ti ho detto che devi stare zitta"
"Lasciami" dissi con un groppo in gola
"Che fai prima ti vesti da tr*ia e poi piangi perché ti toccano? Sei solo una bambina"
Girai la faccia verso destra così che non lo guardassi in faccia proprio mentre lui con un gesto feroce mi aveva strappato le mutandine e le aveva gettate via, subito dopo vedi un'ombra familiare venire verso di noi e io cominciai a piangere come non avevo mai fatto... Era proprio lui era venuto a salvarmi... Prese l'uomo che mi stava addosso e lo buttò per terra e incominciò a picchiarlo, io lo pregavo di fermarsi, non per pietà ma perché non volevo che andasse nei guai per me, piangevo sempre di più sempre più forte fino a quando non caddi a terra e vidi solo l'ombra di Fede correre verso di me e poi buio...
Mi svegliai in una stanza tutta bianca e blu, c'era un terribile odore di disinfettante, mi trovavo in un letto di ospedale e accanto a me c'era Fede che dormiva sembrava davvero stanco, fino quando non posai gli occhi sulla sua mano destra dove tutte le nocche sanguinavano ancora, quindi era successo veramente, iniziai ad respirare in modo affannoso sembrava che lo avessi ancora addosso quel tizio e che mi stesse toccando di nuovo al solo pensiero iniziai a piangere di nuovo, fino a quando due braccia mi strinsero dolcemente questo era lui.
"Tranquilla ora sei al sicuro nessuno ti farà del male, ci sono io e non me ne andrò sta volta"
"È tutta colpa mia, non avrei dovuto ballare, non avrei dovuto vestirmi così e non avrei dovuto andare da nessuna parte" dissi tra un singhiozzo e l'altro.
"No è vero poi vestirmi come vuoi, con nessun diritto le persone dovrebbero fare certe cose, hai capito?" mi prese la faccia con le sue mani enorme e mi asciugò le lacrime
"Si mah"
"Nessun ma, ora vado a chiamare il dottore così ti riporto a casa"
"Si ma poi non lasciarmi sola" dissi per poi affondare il mio visino nel suo petto.
"Mai, te lo prometto"
A quelle parole mi spensi tanto da non ricordare neanche che fosse andato a chiamare il dottore e che quando tornarono mi diede la notizia che potevo andare a casa.
Quando mi ripresi notai che Fede stava mettendo via le mie cose dentro la valigia e mi venne un dubbio...
"Ma come ci sono arrivata qui, come fai ad avere le mie cose e cosa mi metto per andare a casa se le uniche cose ce avevo quell'uomo me le ha buttate via?!" dissi tornando a piangere
Fede mi raggiunse in due secondi e mi disse solamente queste parole "ti spiegherà quando saremo a casa, ora sbrigati e vestiti"
Mi vestii e uscimmo dall'ospedale, speravo solo di arrivare a casa il più presto possibile così da sapere tutto...

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top