Capitolo 4 incantesimi, un invito, sangue
Capitolo4 incantesimi, un invito, sangue
Domenicapomeriggio, ore 16:00 Anna era arrampicata su un folto ramo di unalbero aspettando Diego e i suoi amici, la sera prima al ritornodalla punizione, lui le aveva detto che si sarebbero incontrati lì.
Ilsuo zaino all'interno il libro d'incantesimi era appoggiato aipiedi dell'albero con Foot il gatto nero che dormicchiava lìsopra, era arrivata con quindici minuti di anticipo e aveva deciso diarrampicarsi su, sopra i rami nascosta dalle foglie ingiallite, erain attesa, guardando il resto del cortile.
Inlontananza le c'erano le risate dei ragazzi, che si avvicinavano alluogo dell'appuntamento.
"Nonè ancora arrivata siamo in anticipo?" chiese Paolo uno dei duegemelli, "No, siamo in perfetto orario!" rispose il fratelloVincenzo.
"Sicuroche viene?" chiese Kevin guardando male a Diego "Ha detto di si,quindi verrà." Ripose irritato "Beh dai si sa le ragazze sonosempre in ritardo" Kevin la sapeva lunga su questo la sia ragazzaAlessia lo faceva sempre aspettare per qualunque cosa, e così moltevolte dovette rimanere indietro per andare a lezione perché i suoiamici non volevano aspettare con lui.
"Vedeteche è già qui!" esclamò Nicola "Dove, dove?" incominciò asaltellare e a muoversi come uno scimpanzè impazzito Kevin"scricciolooooooooo" incomiciò a urlare.
Diegosi sbatte una mano sulla fronte, sicuramente Anna sarebbe scappataper via di Kevin. "Come fai a dire che è qui Nic?"
"Perchéquello sopra lo zaino lì a terra è il suo gatto, che tra altro cista guardando veramente male! Può un gatto guardar male qualcuno?"Nicola osservava il gatto con preoccupazione.
"Giusto!E il suo gatto, vieni qui micino miciòòò quanto sei caruccio!"Kevin sempre saltellando si avvicinò al gatto con la mano, Foot acui non piaceva avere a che fare con la gente soffiò e a graffio ilGigante, un urlo lancinante che scaturì da Kevin che si lancioaddosso ai due gemelli urlando "Salvatemi quel gatto malefico vuoleuccidermi", tutti ridevano come dei pazzi, Diego era sempre piùconvinto che Anna sarebbe scomparsa come un Demiguise*.
Annaosservava la scena dal suo ramo, cercando di soffocare le risate.Saltò giù ammorbidendo il terreno prima di atterrare per unrischiare di farsi male, "Come fa un tipo grande e grosso come tead aver paura di un gatto?" chiese tutti si girarono verso la ragazzina. "Il tuo gatto è un assassino!" esclamò con faremelodrammatico Kevin lanciandosi a terra continuando a urlare daldolore. Anna alzò il sopracciglio guardandolo accigliata Diego le siavvicinò sfiorandole il braccio con una mano e le disse "Ignoralo,è tutta scena per attirare l'attenzione, ogni tanto ha mancanze diaffetto."
"Capito,all'incirca, quindi, come si ferma?"
"Selo ignori, si ferma ma solo per due minuti poi ricomincia a farel'idiota quindi, noi abbiamo deciso di accettarlo così com'è!"disse Nicola avvicinandosi a lei con la mano tesa "So che Diego tiha detto i nostri nomi, ma dire che forse è meglio presentarcidecentemente, io sono Nicola" lei sorrise e gli strinse la mano.
"Anna,quindi, non si ferma? Ne siete proprio sicuri?" Kevin stava ancorarotolando per terra preso dai lamenti.
"No,non si ferma, abbiamo provato di tutto, io sono Paolo comunque" siavvicinò il primo gemello "Però alla fine ci diverte, quindiforse non abbiamo provato proprio tutto, Io sono Vincenzo!" Sorriseai due gemelli stringendoli la mano. "Posso provare io?" chiese atutti ma guardando in fine Diego, come se il suo permesso fosse lacosa più importante.
"Certofai pure." Anna prese il gatto con una mano, tenendo la bacchettanell'altra si avvicinò a Kevin che ora era sdraiato per terra conla testa fra le braccia e non mugolava più lamenti ma spiava laconversazione.
Prontoad alzarsi per far prendere paura alla ragazzina, aspettava insilenzio sentendo i suoi passi avvicinarsi, ma lei comunque tenendosia debita distanza con la bacchetta fece sputare scintille rosse versoil suo sedere, pronunciando un incantesimo sottovoce senza farsisentire da nessuno. Kevin saltò in piedi guardandola con orrore"Aiutooo" urlò tastandosi il sedere "Sei un assassina come iltuo gatto!" la guardava fisso
"Logicoil gatto è mio ha preso da me!"
"Haitentato di darmi fuoco!"
"Seavessi voluto darti fuoco a quest'ora saresti già cenere, eranosolo scintille niente di dannoso." Disse con ovvietà la piccola,intanto tutti ridevano come dei matti.
"Sehai finito di fare il bambino possiamo incominciare, e poi sarei ioquella che ha 11 anni!"
Diegorichiamo tutti all'ordine si sedettero a terra e Anna prese il suotomo d'incantesimi e cominciò a sfogliarlo cercando la paginaesatta.
Lessela pagina in inglese, tutti loro la guardavano senza dire una parola,poi lei chiese "Are you understand?"
"Sinceramentenon abbiamo capito niente stai parlando in inglese e noi non losappiamo" disse Diego
Leiarrossì leggermente, non si era accorta del cambio momentaneo dilingua, era molto più abituata all'inglese che all'italiano.
"Oh,giusto scusatemi, non me ne sono accorta" così incominciò atradurre cosa dicesse il libro.
Dopoun po' di tempo capirono tutti la teoria, dovevano passare allapratica, piccolo problema non avevano una cavia, Ad Anna uscì sullafaccia il ghignò più malandrino mai visto fino ad ora e indicòKevin "Dato che Diego ha detto che ti piace stare al centrodell'attenzione, potresti essere tu la cavia" sorrise sadica lapiccola
Kevinindietreggiò e incominciò a fare di no con la testa.
Diegoveni in suo soccorso è uscì un peluche dallo zaino "Possiamousare questo, e dato che è di Kevin, lui sarà pur sempre al centrodell'attenzione"
"NO!Il mio povero Teddy!" tutti incominciarono a ridere
"Questopuò andare! È perfetto! Dai incominciate!" disse Anna ignorandoKevin
Feceroi loro esercizi con un Kevin lamentoso, i due gemelli che sispingevano per poter essere i primi a praticare l'incantesimo,Nicola che immortalava i vari momenti.
Mentresi esercitavano, Diego che era riuscito subito nell'incantesimo enel controincantesimo prese Anna per un braccio allontanandolaleggermente dal gruppetto "Tranquilla, riusciranno anche senza latua supervisione, hai fame? Ho portato dei panini, noi possiamo fareuna pausa." "Si direi che se la possano cavare senza di noi, esi ho una fame nera" e così si sedettero con le spalle all'alberoincominciando a mangiare.
"Ehiperché a noi niente!" esclamò Kevin, che proprio non riusciva anon stare al centro dell'attenzione.
"Voiavrete i panini, a incantesimo imparato, continua ad esercitarti,forza e coraggio mangerai prima o poi!"
"Seiun cugino cattivo, e vicino a lei lo diventerai ancora di più!"
"Lascialimangiare, e lavora forza! Noi siamo a buon punto solo tu non riesci afare nulla!" tirandoli un orecchio Nicola lo rimise in regola.
Dalontano un ragazzino li osservava da dietro un albero, spiando ognimovimento di lei, aveva una lettera in mano che doveva consegnare enon aveva il coraggio di fare.
Eragià un'ora che stava lì a guardarla insieme a quei ragazzi piùgrandi di lei, aveva promesso a suo padre che l'avrebbe tenutad'occhio e che avrebbe dovuto dirli se lei si fosse avvicinata agente con parenti non maghi. Ma in quella scuola era difficilecapire chi avesse solo parenti maghi, e di quei ragazzi più grandidi lui proprio non ne sapeva nulla.
Allafine si decise ad uscir fuori dal suo nascondiglio e a dirigersiverso di lei con la sua solita camminata da persona importante, conil suo collo tirato e il naso su per aria.
"Black."Disse guardando la ragazzina che rideva insieme a quel ragazzo piùgrande, tutto il gruppetto si girò a guardare il nuovo arrivato.
"Cimino."Anna sorrise in maniera malandrina alzandosi di colpo facendosobbalzare Diego.
Ilragazzino le tese la lettera e Anna la prese, l'aprì e si accorseche era un invito al compleanno di Anthony a casa sua fra tresettimane sabato 3 novembre weekend.
Iragazzi dell'Aristin almeno fino a quelli del quinto anno potevanotranquillamente lasciare la scuola nei Weekend ma prelevati daipropri genitori e con permesso scritto lasciato in presidenza. Perquanto riguardava quelli dal terzo anno in su potevano uscire neiweekend alla città vicina l'importante era che tornassero primadel coprifuoco, quelli invece dal sesto in su potevano star via tuttoil weekend anche senza essere prelevati dai propri parenti ma semprecon il permesso. Quelli dell'ultimo anno che in Italia era l'ottavo anno scolastico potevano recarsi all'istituto anche solo perseguire le lezioni senza rimanere nel dormitorio.
"Sonoinvitata al tuo compleanno?" chiese scettica lei
"Sii miei hanno detto di darti l'invito, c'è scritto lì, c'èbisogno dell'abito da sera, non puoi venire sporca di terra o fangoo con i tuoi vestiti modificati da casa." Disse secco
"Ok.Non hai detto nulla però sul riempire te di fango e terra."
"Misembrava scontato che non fosse una cosa da fare. Ma se hai bisognodi sentirtelo dire, allora va bene. Non puoi riempire nessuno difango e terra."
"Saràcome la festa dell'anno scorso? Tutta pomposa e noiosa a parte latorta?" chiese lei malandrina
"Saràcome l'hanno scorso e tu non ti potrai avvicinare alla torta, tuazia non te lo permetterebbe. Dovresti scrivere ai tuoi così tipossono mandare il permesso. Puoi portare un'amica se vuoi, ma nouno di questi balordi." Disse indicando il gruppetto
"Ehimoccioso noi non siamo balordi chi ti credi di essere!" Kevin sistava avvicinando a lui
"Nonti immischiare Kev, sono affari di Anna." Diego lo fermò capendoche la ragazzina, non avrebbe gradito.
"Notranquillo non porto nessuno, ora se hai finito puoi pure andare."Disse lei secca.
"Nonposso andare, mio padre e mio zio mi hanno detto che devo tenertid'occhio. Sai che non ti è permesso stare con gente con il sanguenon magico. Loro sono tutti puri?"
"Nonsono affari tuoi! Sei noioso Anthony fai sempre quello che ti dice iltuo paparino e mio zio, sei proprio un idiota. Va' via!"
"Nofinchè non mi dici che tipo di sangue hanno."
Annasbuffo irritata, "Non ne ho idea, va via o ti affatturo." Siavvicinò pericolosamente a lui con la bacchetta.
"Falloe dirò tutto ai tuoi, sanno già della tua punizione, appena glidirò che mi hai affatturato ti renderanno la vita impossibile."
"Pensiche mi importi di quanto possano rendermi la vita impossibile, ecomunque sei uno spione, lasciami in pace io e te non siamo niente,perché non ti vai a fare la tua vita lontano dalla mia."
"Perchéi miei genitori hanno detto di tenerti d'occhio e io lo farò, ameno che tu non faccia un qualcosa per me."
Annaalzò il suo sopracciglio e lo guardò male, cosa avrebbe mai dovutofare per quel deficiente proprio non sapeva
"Cosavuoi?" chiese per pura curiosità
"Cheporti alla festa con te Ambra, Ho controllato il suo sangue èapposto."
"Sela porto con me, tu la smetterai di rompere e di spiarmi?"
"Peril momento si, e non dirò a nessuno di questa amabile confronto tranoi due."
"Perfettoaffare fatto, parlerò con lei stasera, ora va via." Disse seccadandoli le spalle.
Ilragazzo sorrise e prima di andarsene disse "Dovresti realmentecontrollare il sangue dei tuoi amici, prima dei tuoi zii così dapoterti allontanare da loro." E se ne andò.
"Stupido,idiota, spia di un ragazzino pomposo, altro che i vermi nella tortaquest'anno ci finisce lui dentro!" e si sedette a terra di nuovovicino al suo gatto in silenzio imbronciata.
Iragazzi si avvicinarono a lei "Tutto bene? Immagino che quello siail famoso Anthony." Diego si sedette vicino a lei e le accarezzo latesta.
"Si."
Anchegli altri ragazzi si sedettero vicino a lei, Nicola la guardavaintensamente "Cosa era tutto quel discorso del sangue?" chiese
Leialzò gli occhi dal gatto e lo fissò " secondo i miei zii esistonovari tipi di sangue quello puro che lo hanno le famiglie nobili ed èinteramente sangue magico, e poi c'è quello sporco che ce l'hannole persone che hanno sia sangue magico che sangue non magico."
Spiegòla piccola.
"Esecondo i tuoi zii, tu dovresti frequentare solo persone con ilsangue magico?"
"Si,secondo loro si, mi hanno fatto studiare sin da piccola le *28famiglie nobili, dell'Inghilterra il mio sangue è Black ed Fawey,quello di mio zio è Rosier, ai miei zii non piace molto l'Italiaspecie perché non c'è differenza qui ed è difficile trovarefamiglie interamente pure, anche perché qui la gente non si sposatra cugini per mantenere la purezza."
"Sisposano tra cugini?" chiese Kevin orripilato
"Si,ho mi hanno fatto studiare anche gli alberi genealogici quando avevo8 anni, e poi mi ripetono sempre il sangue, tu hai sangue puro, nonpuoi stare con la feccia, appartieni alla nobile casata dei Black, ecose così" disse le frasi con il tono asettico della zia per poitornare al suo tono normale
"Etu la pensi come loro?" Chiese Paolo
"No,Paolo sinceramente non do molto caso a ciò che dicono i miei zii"disse lei
"ehi!Come fai a sapere che io sono Paolo e non lui"
"Loso!" sorrise lei
"Behti sbagli!" disse l'altro gemello "Io sono Paolo!"
"Nonche non lo sei, Paolo ha un neo sul collo tu no!" disse lei ridendogli aveva studiati appena si fossero presentati e aveva notato quelparticolare così da poterli distinguere.
Idue gemelli sbalorditi la guardavano a bocca aperta. Lei rideva einsieme agli altri alla faccia sbalordita dei due.
"Possofarti un'altra domanda?" Era sempre Nicola a chiedere
"Certo"Anna riprese la sua espressione seria e lasciò perdere le risate
"Cosasuccederebbe se i tuoi zii saprebbero che hai amici non del tuttocon il sangue magico, perché mia mamma non è magica e anche igenitori dei gemelli non lo sono, e sicuramente anche Diego e Kevinavranno dei parenti non magici nella loro famiglia"
Annaaggrottò la fronte "mmmh, urla strepiti e punizioni penso, ma nonso bene, non ha molta importanza sono abituata, alcune volte mi hannopunita come l'hanno scorso al compleanno di Anthony era palese chefossi stata io a fare quel enorme danno, mi hanno messa in cantinaper un paio di giorno potevo uscire solo per andare in bagno, nulladi chè!" disse lei facendo spallucce, poi si rese conto dellefacce dei amici, ormai aveva capito loro sarebbero stati i suoi amiciper parecchi anni
"Ehmdai tranquilli! Non è grave!" cerco di alleggerire la tensione"Volete sapere che ho combinato? Ero in cucina, non dovevo esserelà ma ero curiosa di vedere la torta dato che Anthony si stavavantando che sarebbe stata buonissima, e a quattro piani e quindisono andata a vederla e ho pensato intensamente che sarebbe statodivertente che il ripieno fosse pieno di vermi, e poi puff, al tagliodella torta sono usciti una valanga di vermi enormi verdi e marroni,è stato divertentissimo tutti scappavano e questi vermi strisciavanodalla torta a terra diventando giganteschi!" e lei che stavatrattenendo le risate al ricordo non ce la fece più e incominciò arotolarsi per le troppe risa.
Tuttii ragazzi ridevano insieme a lei Nicola fece un bleah, finite lerisate Diego disse "Ma non sono stati un po' severi?"
"Dai,non fare quella faccia preoccupata ormai è passata!" e Anna per laprima volta si sentiva tanto spontanea da tirare un pizzicotto sulbraccio a Diego, lui sorrise e decise di spettinarle i capelli.
Tornaronoa esercitarsi, Nicola rimase con loro due a terra dato che ormaiaveva imparato anche lui l'incantesimo.
"Secondome dovevamo invitare anche il professor Davis per questa lezioned'incantesimi!" esclamò Nicola
"oh,si sarebbe stato divertente, vedere una ragazzina insegnare a unprofessore!" incominiciò a ridere Diego
"Iolo trovo strano, specie per le sue camicie con i fiori venerdì alezione ne aveva una con diverse tonalità di rosa e violetto!"esclamò la piccola
"Ame piace!" disse Nicola
"Daiera orrenda nessun maschio metterebbe una cosa del genere!" risposeDiego
"Iola metterei!"
"Lametteresti? Serio? Ho veramente degli amici strani, che diavolo stafacendo mio cugino?" Diego era perplesso guardava quel gigante diKevin saltellare come un pazzo
"Sisarà dato fuoco da solo il genio!" disse Anna con ovvietà
"Stannoarrivando"
"Cel'abbiamo fatta!" Disse Paolo ridendo buttandosi a terra etrascinando il fratello con lui, Kevin dietro di loro improvvisava unvalzer con l'orsacchiotto, si avvicinò a loro e anche lui si buttòa terra "Piccolo mio, nessuno più ti farà del male promesso!"strinse l'orsacchiotto a se e gli diede un bacio! " Dato che seistato bravo meriti un bacio da tutti loro!" e avvicinò il peluchea Nicola
"Baciami,baciamiiiiiiiiiii" incominciò a strillare dando voceall'orsacchiotto, Nicola per giusta risposta lo spinse e lui caddesopra i due gemelli che stavano ridendo e così incominciarono unalotta a terra.
Annagli fissava con gli occhi spalancati "Sono completamente matti"afferrò il gatto che si stava avvicinando a loro. "No, Foot,potrebbero essere infettivi."
Nicolarideva di gusto alla battuta della piccola, Diego scuoteva la suafaccia rassegnata
"Forsedovremmo fare delle ricerche per una cura, deve esserci qualcosa perfarli diventare normali!" esclamò Anna
"Pensoproprio che non ci sia cura, sono fatti così! E Dai smettetela!"invece di smetterla Vincenzo si avvicinò a Diego e lo trascinònella valanga di corpi a terra "Ragazzi no!"
Annache aveva visto lo sguardo di Vincenzo e aveva già capito il tuttosi era leggermente allontanata da Diego avvicinandosi di più aNicola e attaccandosi al suo braccio, e incomincio a ridere mentrevedeva Diego trascinato via, Nicola faceva invece ciao con la mano"Divertiti Diego!" rideva anche lui.
"Diciche dovremmo aiutare" chiese lei guardando Nicola, non si era resaneanche conto che si fosse attaccata al suo braccio, come se nientefosse.
"Ancorano prima devo fare qualche foto, vuoi provare tu ad usare lafotocamera?"
"Sicerto! Mi insegni?"
Nicolale spiego come usarla e lei incominciò a fare un paio di foto, perla prima volta in vita sua si stava divertendo, come una ragazzinanormale, finalmente si sentiva normale e no un pesce fuor d'acquacome sempre.
Finitele foto Nicola decise di far fermare i suoi amici dall'uccidere ilpovero Diego, e disse la parolina magica "è ora di CENA!"sentendo la parola Cena, sia Kev che i due gemelli lasciarono perderela loro vittima, saltando all'impegni, catapultandosi verso i lorozaini.
"Potevifarli smettere prima eh!" Rimproverò Diego dando una mano a Nicolacercava di tirarlo su, Anna era ancora presa dalla fotocamera escattò una foto a Nicola di nascosto appena si girò per richiamarela sua attenzione.
"Vienia cena con noi?" chiese
"Mipiacerebbe ma devo parlare con Ambra della festa." Disse leiimbronciata, "E poi non credo di essere pronta a vedere Kevinmangiare deve essere disgustoso." Rise infine lei, prese lo zaino eil gatto e si avvicinò a loro "Ti stanno bene i capelli così"disse trattenendo le risate a stento.
Diegosi tasto la testa, cercando di aggiustarli, con scarsi risultati datoche aveva perso l'elastico in quella baraonda che si era creata aterra.
Siaccorsero che gli altri e tre se n'erano già andati e si avviaronoanche loro in sala mensa, Anna salutò entrambi e si avviò al suosolito tavolo.
Notedell'autrice
*Demiguiseè una creatura magica, vista in animali fantastici e dove trovarli,simile a una scimmia che può rendersi invisibile quando vuole.
*Le28 famiglie sono le sacre ventotto fanno parte di una lista scrittatra il 1930 e il 1940 in maniera anonima è una lista con tutte lefamiglie purosangue.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top