2 capitolo Fine primo mese, capelli verdi
Il primo mese passo in fretta, adorava le materie, era bravissima sia in trasfigurazioni ed eccellente in incantesimi, sapeva già pronunciare la maggior parte degli incantesimi che la professoressa insegnava dato che aveva avuto la bacchetta a inizio Giugno ed era stata tutta l'estate a sperimentarne alcuni.
Molti studenti la invidiavano, anche perché già dal primo mese si era inteso che sarebbe stata una delle più bravi studentesse applicandosi poco e niente. Naturalmente non era brava in tutte le materie ad esempio Storia della magia, in cui non c'era niente di pratico l'annoiava terribilmente, e aveva anche difficoltà in erbologia, infatti, lei sospettava avesse il pollice nero anziché verde.
Passava le giornate a seguire le lezioni chiacchierare con le sue compagne di stanza, evitare Anthony per cui una sua compagna si era presa una cotta, cosa che lei non capiva proprio.
Nei weekend si esercitava a scovare nuovi incantesimi utili, passava il suo tempo nel cortile e ogni tanto gironzolava per la biblioteca in cerca di qualcosa su Hogwarts, dato che non si era dimenticata, di dover indagare a tal proposito.
Un venerdì dell'ultima settimana del primo mese di lezione girovagava per i corridoi diretta alla Biblioteca, quando a un certo punto vide un ragazzo molto tarchiato e grande prendersela con un ragazzino, che lei conosceva di vista, era un ragazzino che si spaventava per tutto e che era quasi svenuto a lezione di volo.
Agì d'impulso, lanciò la sua borsa in aria, tolse la bacchetta che aveva utilizzato per legare i capelli e con uno svolazzamento di quest'ultimi la punto verso il ragazzo la fece roteare puntando ai capelli è urlo "virdis capillus incrementum" dalla bacchetta fuoriuscirono scintille verdi, e il bullo si ritrovò i capelli crescere in maniera fin troppo velocemente diventando di colore verde acceso, il ragazzino che era a terra a piangere rimase scioccato, guardò Anna impaurito sempre più, un gruppetto formato da 5 ragazzi si trovo a passare in quel corridoio nel momento in cui la piccola stava dando spettacolo e la guardarono con occhi sbarrati senza capir bene cosa stesse succedendo, un ragazzo tale Diego a capo del gruppetto lanciò alla scena uno sguardo misto di shock e di ammirazione specie perché il bullo su cui si era scagliata Anna, tale Michele era suo acerbino nemico da 2 anni e vedendo il ragazzo stava per intervenire lui.
Ma Anna aveva fatto prima, con un vero ghigno maladrino dipinto sul volto si godeva la scena.
A un certo punto però il suo ghigno si dovette trasformare in una faccia orripilata nel momento in cui i capelli del bulletto incominciarono ad avvilupparsi sul volto, come fossero tentacoli di un polipo pronti soffocarlo. Diego ripreso dallo shock inziale dell'essere stato battuto dalla piccola vide, il panico nella faccia di quest'ultima si avvicinò per interrompere il suo incantesimo "finitem incatatem".
Si guardarono per un attimo, lei grata di averli impedito di uccidere qualcuno, lui con la faccia strafottente.
Dei professori videro la scena a metà e corsero in soccorso. "Cammileri che cosa stai combinando!" urlò La vicepreside e insegnate di pozioni "Io, nulla signora vice preside stavo dando una mano!" disse con tutta la calma possibile Diego, ammiccando, e lisciandosi le pieghe della camicia inesistenti.
"Punizione Cammileri! Per una settimana! poteva morire soffocato dai capelli!" urlò la vicepreside
"Ehm, al dire il vero non è stato lui, a colpirlo l'incantesimo è mio, lo stava interrompendo" disse Anna guardando la donna in difesa del ragazzo.
"Tuo? Ma quanti anni hai di che anno sei?" chiese guardando la ragazzina che era più capelli che altezza.
"11, sono del primo anno, Anna Black, e si è mio, ma l'ho lanciato solo perché stava importunando quel ragazzino che ha spinto a terra!" disse indicando il bambinetto, e rivolgendosi a lui disse "Forza, dì alla vicepreside che ti stava importunando!" Anna si aspettava che venisse in suo favore ad aiutarlo ma invece il ragazzino incominciò a tremare sempre più e a guardare sia Anna che Michele il bullo.
"i-oo-io-ioo, non m-ii- ha- fa-tt-oo nuu-l-l-aaaaa si-gn-ora!" disse balbettando
"Cooome????" esclamò Anna "Ma se ti ha spinto e stavi piangendo!" il suo colorito si stava facendo sempre più rosso per l'indignazione
"Signora l'ho fatto per difenderlo e il ragazzo qui vicino a me non ha fatto nulla!" esclamò con le mani sui fianchi guardando prima la vicepreside e poi il ragazzino.
A quel punto Michele si avvicino al bambino gli mise un braccio sulle spalle ghignò ed esclamò "Signora! Io non ho fatto nulla, no piccolo? Ti stavo aiutando a trovare la strada giusta." Disse guardandolo e stringendo la presa sulla spalla il bambino che tremava e continuava ad annuire, voleva solo scappare, Anna lo guardava con riproverò con il sopracciglio innalzato, e il bullo continuò indicando Diego e Anna "Loro mi hanno attaccato!"
Anna stava per andare su tutte le furie incomincio a tamburellare con le dita sulla bacchetta avrebbe voluto ficcargliela su per un occhio ma dovette respirare guardare l'insegnate ed era pronta a parlare di nuovo ma fu subito azzittita.
Diego da parte sua aveva l'aria scocciata sapeva che Michele se la sarebbe cavata di nuovo dato che era il nipote della vice preside, come sapeva che sarebbe passato lui come sempre per il cattivo della situazione, quella orrenda donna aveva le fette di salame sugli occhi quando si trattava del suo adorabile nipote, cosa c'era di adorabile in lui proprio non lo capiva, era grosso, brutto e puzzava come un troll.
"Mi è tutto chiaro. Black, Cammileri vi voglio dopo cena nel mio ufficio per la vostra punizione che durerà tutta la settimana!" Anna stava per ribattere ma la Vicepreside la fermò " Signorina Black se fa un altro fiato la sua punizione aumenterà un giorno in più per ogni parola detta da lei, e mi costringerà a scrivere ai suoi genitori!" Anna ammutolì improvvisamente e guardò Diego che aveva fatto roteare gli occhi in su per la noia e l'aveva presa per il braccio per bloccarla, se la piccolina avesse parlato sarebbero stati veramente in punizione per tutto l'anno, e poi una settimana non era poi molto per lui abituato anche a di peggio.
"Buona giornata ad entrambi, Michele ti accompagno in infermeria così ti aggiustiamo i capelli." Dicendo questo con tono parecchio zuccherino prese il nipote e se ne andò.
"Per le mutande di Merlino!" esclamò la piccola appena la vice preside avesse girato l'angolo con Michele.
"Signorina Black, linguaggio!" l'ammonì, ridacchiando, altro professore Davis di difesa contro le arti oscure che era arrivato insieme alla vicepreside e aveva osservato il tutto senza dire una parola, aveva capito che la colpa era di Michele ma nessuno poteva far niente in tal senso per risolvere la situazione.
"Mi scusi professore ma è un'ingiustizia!" Esclamò Anna
"è così che va il mondo piccolina, Michele è il nipote della vicepreside e quindi fa quello che vuole ed è intoccabile." Cerco di spiegare Diego mettendole una mano sui capelli e dandole delle pacche come se fosse un cagnolino, Anna alzò gli occhi su di lui è lo guardò in modo strano, no per quello che gli avesse detto, ma per il gesto, non era abituata a tutta quella confidenza fisiche specie da qualcuno che non conoscesse.
"Farò finta di niente è andrò via, bell'incantesimo Black mi dovrà spiegare come si fa" dicendo questo Davis andò via fischiettando lasciando soli tutti i ragazzi che stavano in quel corridoio.
Anna arricciò il naso per la frase appena sentita non capendo proprio quel Davis che era un professore proprio bizzarro.
Poi si ricordò del ragazzino giro su se stessa per guardarlo "TU!" lo indicò, il ragazzino preso dallo spavento urlò in maniera isterica e incominciò a correre via.
Lei strabuzzo gli occhi, e Diego vedendola si mise a ridere, il suo gruppetto si avvicino a lui.
"Beh sei stato un mese senza punizioni è un record! No? Amico!" esclamò un ragazzo dai capelli corti castani a spatola alto quanto una montagna dandoli una generosa pacca sulla spalla.
"Avrei tanto potuto dargli una lezione io a quel verme!" Rispose Diego.
"Dovevamo fotografarlo quel demente, stava meglio con i capelli verdi si intonano alla sua faccia da vomito" disse ridendo un ragazzo con i capelli biondi appoggiandosi a un altro uguale a lui dandosi il cinque
"Ah secondo voi non l'ho fatta?" esclamò il quarto ragazzo del gruppetto con capelli ricci color pel di carota e la fotocamera appesa al collo "Pensavo stessi per far qualche incantesimo dei tuoi quando ti sei fiondato vicino a loro e ho scattato la foto, penso di essere riuscito a beccarlo con quella tinta!" disse rivolto a Diego
Anna guardava i ragazzi ridere e scambiare battute, sarebbe dovuta essere in biblioteca ma non sapeva come congedarsi quindi era rimasta lì immobile ad osservare la scena con la bacchetta ancora tra le mani, ma con il nervoso scemare dato le risate del gruppetto e il loro prendere il tutto alla leggera.
"Scricciolo devi per forza insegnarci quell'incantesimo!" disse il ragazzo montagna come lo denomino lei appena visto, avvicinandosi alla sua faccia piegandosi notevolmente dalla sua altitudine.
Lei lo guardò perplessa, dovevano essere tutte così le persone normali e no come quelle mummie dei suoi tutori, che non si avvicinavano neanche per sbaglio "Va, bene quando volete." Disse allontanandosi dalla sua faccia, non era proprio abituata al contatto fisico e non sapeva se le piaceva oppure no, e poi non capiva perché si stavano prendendo tutta quella confidenza, lei non sapeva neanche i loro nomi.
"Comunque sia, non sono scricciolo ma mi chiamo Anna!" disse con disappunto guardandolo fisso negli occhi.
"Beh in confronto a me lo sei, scricciolo." Ghignò il ragazzo
Si sentiva notevolmente a disagio in mezzo a tutti quei ragazzi quindi decise di filarsela, si rivolse a Diego e disse "Mi dispiace che ti sia preso una punizione a causa mia, beh io vado, scusa ancora" che tranquillamente le sorrideva, e lei penso che avesse veramente un bel sorriso che gli faceva brillare gli occhi neri come pece come i capelli di lei.
"Tranquilla sarei intervenuto io se non fossi stata così veloce, la punizione l'avrei presa comunque." E si avvicinò a lei,
"Toglimi una curiosità perché l'hai fatto?" le disse guardandola fisso negli occhi grigi.
"Quel ragazzino, lo conosco si spaventa per tutto, anche per un manico di scopa, cosa c'è di aver paura di un manico di scopa proprio non lo so! È tanto bello volare!" su rese conto che stava straparlando e cerco di chiudere il discorso "Comunque, volevo aiutarlo tutto qui. Beh io vado ciao!" si giro con una svolazzata di capelli e andò verso a recuperare lo zaino, e poi i ragazzi la videro andar in maniera molto composta.
"Fantastica quella scricciola! Visto che fattura!" disse il rosso
"Si Nicola, ho visto! È spuntata all'improvviso!" rispose Diego anche lui su di giri come tutto il gruppetto, capitava di raro una scena così assurda.
"Primo anno ho sentito? Sarà un piccolo Genio!" Nicola era super eccitato da quella scoperta.
"è una tipa strana però, avete visto come si è allontanata quando mi sono avvicinato e se l'è presa per lo scricciolo, un po' suscettibile la bimba, io volevo essere carino!"
"Forse lei non l'ha vista in quel modo sai com'è sei un..." disse uno dei gemelli "Gigante, avrà pensato che volessi mangiarla! L'hai fatta scappare è colpa tua!" finì la frase l'altro gemello
"Io volevo essere gentile! Perché nessuno mi capisce! Diego almeno tu difendimi sono tuo fratello!" disse con far melodrammatico il ragazzo montagna appoggiandosi alla spalla di Diego con la testa facendo finta di singhiozzare.
"Schifo, mi stai sbavando sulla camicia, togliti d'addosso, e poi hanno ragione gli altri l'hai fatta scappare, e comunque sia non sei mio fratello, siamo cugini. Idiota!" dicendo così se lo scrollò d'addosso
"Uhh vedilo a Diego, ammettilo volevi che rimanesse con noi quella piccolina! Ti sei innamorato no?" il rosso ghignò verso di lui, Diego di sua risposta sbuffo annoiato e disse
"Ecco un altro idiota, primo io non penso alle ragazze, secondo ha 11 anni, è una bambina. Cosa dovrei fare con lei? " Disse con ovvietà
"Il maniaco sessuale!" disse il primo gemello "Il Pedofilo!" continuò il secondo
"Smettetela! E poi è stato Kevin che le ha chiesto di farci insegnare l'incantesimo no io!" Diego incominciava a irritarsi e a perdere la sua compostezza
"Ma io già ce l'ho la ragazza! Lei è piccola e poi non mi mettere in mezzo mi hai già spezzato il cuore oggi, cuginooooo!"
"Va bene basta ora parlare di lei, andiamo in cortile dovevamo finire il tema d'incantesimi!" così dicendo diede una gomitata a Kevin e si incominciò ad avviare dal lato opposto in cui era andata Anna con tutti i suoi amici che lo inseguivano e facevano i versi e lo prendevano in giro sul fatto che avrebbe passato la sera con la ragazzina.
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