Capitolo 13 (sì, è davvero il capitolo 13)

Harry mi guarda con fare spavaldo, i suoi addominali mi guardano seducenti, Lorenzo mi guarda come se non ci stesse capendo un cazzo e Pieralfia guarda le patatine fritte come se fosse un senzatetto che non mangia da una settimana.

- Che gioco? - chiedo un po' spaesata ed intimorita.

Harry non risponde, semplicemente mi porta ad un tavolo, attorno al quale sono sedute un numero imprecisato di persone e sul quale spicca una bottiglia di birra vuota.

- Che significa? - domando ancor più sconvolta.

- Semplice, - mi risponde lui - si gioca ad obbligo o verità.

Guardo l'arrogante ragazzo con incredulità,  aggrottando le sopracciglia per lo stupore.

- Scusate ma alla vostra età fate ancora 'sti giochi? - chiedo - Ma drogarsi come fanno tutti pare brutto?

- È il nostro gioco preferito, dopo le battaglie di cuscini ed il gioco della campana. - mi risponde un ragazzo, troppo cesso perché valga la pena menzionarne il nome.

Mi nostro titubante. Ho paura di quello che possa accadere. Giocare significherebbe essere costretta ad eseguire un obbligo spiacevole o, peggio, dover rivelare a tutti una verità imbarazzante. Purtroppo credo di non avere scelta.

- Va bene, giochiamo.

- Ma Ariana, - mi interrompe Pieralfia - guarda che puoi pure dire di no.

- Purtroppo non posso, Alfy.

- Ma basta dire di no ed andarcene.

- Vorrei fosse possibile.

- Ma è possibile.

- Pieralfia, gioia, te lo dico chiaro: A RUTT U CAZZ!

Mi siedo al tavolo, ostentando una sicurezza che non ho. Qualcuno imprime una spinta alla bottiglia, che inizia a vorticare su sé stessa, in un moto che pare infinito. Dopo alcuni interminabili secondi, si ferma. Il destino, il fato, le congiunzioni astrali, Dio, Buddha e la sfiga che mi porto dietro da sedici anni fanno in modo che il collo punti dritto verso di me (in realtà le cose non potevano andare diversamente, sennò come cavolo faceva sta storia assurda ad andare avanti e a reggersi in piedi?).

Temo che, se scegliessi obbligo, qualcuno potrebbe impormi di leccare gli alluci del professor Francaldo, perciò opto per una sicura e certamente priva di imprevisti verità.

- Allora Ariana, dicci, - è uno degli amici idioti di Harry a parlare - sei forse vergine? - cala il silenzio.

- Lascia perdere Ariana, - mi dice Pieralfia - non devi rispondere per forza.

- Alfy te lo dico una volta sola, se non la smetti di intrometterti ti do fuoco alle sopracciglia!

Mi volto poi verso il gruppo di ragazzi che mi sta fissando con morbosa curiosità. Qualcuno mette in sottofondo una musica triste, suonata con il pianoforte, che fa tanto tragedia greca. Guardo il soffitto con gli occhi ricolmi di lacrime, la voce riesce a stento a lasciare le mie corde vocali e a diffondersi nell'aria. Quasi non riesco a credere a quello che sto per dire.

- No, non sono vergine. In realtà io sono... Capricorno! - una goccia salata e solitaria mi solca il viso.

- Non mi sembra una cosa così grave. - Lorenzo tenta invano di rassicurarmi.

- Ma non capisci?! Non capisci quanto sia terribile?! L'oroscopo del capricorno questo mese fa schifo!

Estraggo la mia fedele copia di TV Sorrisi e Canzoni dalla tasca dei jeans e...

Ah, dite che non sto indossando dei jeans ma un vestito? Vabbè è uguale!

Estraggo la mia fedele copia di TV Sorrisi e Canzoni dalla tasca del vestito e la sfoglio finché non trovo l'oroscopo di Paolo Fox.

- Guardate qua! Leggete qui! Sfortuna in amore e nel lavoro! Ma vi rendete conto! I pesci questo mese hanno tutte le fortune del mondo! Hanno un culo sfacciato! E a me tocca la sfiga!

- Ariana, - Harry mi fissa negli occhi, io lo fisso nei muscoli - la domanda era un po' diversa...

*****

Ed eccoci alla fine di questo nuovo, entusiasmante capitolo! Che dite, miei budini di broccoli, vi aspettavate questo colpo di scena? Io ero assolutamente convinta che Ariana fosse bilancia!

Insomma, segni zodiacali a parte, lasciate un commento o una stellina se vi piace la storia. Fatelo, altrimenti dico a Paolo Fox di scrivervi un oroscopo di merda ❤

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