CAPITOLO QUARTO

Le giornate Le passavo in genere nello stesso modo, giocavo fuori, rientravo per mangiare, ritornavo fuori e poi andavo a dormire. Però andavo anche all'asilo e là giocavo con bambini che a volte erano fantastici altre volte un pò noiosi, pk una volta imparato un gioco, giocavano sempre quello, il che appunto era un pò noioso. Però anche se piccolina, avevo il mio cavaliere a guardarmi le spalle.
Visto che sono passati tanti anni non ricordo il suo nome, ma era un ragazzino fantastico,  aveva la mia stessa età e un desiderio di proteggermi incredibile.
Se capitava che qualcuno anche solo volesse un gioco che volevo io, lui era praticamente sul posto facendo cambiare idea al bambino. Non è mai stato un peso, anche se a volte era forse un pò troppo protettivo.
A 7 anni invece cominciai la prima elementare e diciamo che grazie al mio modo di fare diventai subito amica di tutti, però ebbi anche una migliore amica, Elisa, una ragazza spettacolare con la quale andavo d'accordo sempre.
Purtroppo però con l'inizio della scuola iniziarono anche i primi problemi amorosi. C'era un ragazzo che diceva di essere innamorato di me, aveva qualche anno in più e onestamente parlando non era nemmeno bello! Che poi a 7 anni chi pensa a fidanzarsi?! Cioè io proprio no, e se mai avrei dovuto pensarlo di certo lo avrei fatto con un figo pazzesco no?!
Ad ogni modo questo ragazzo continuava a dire a tutti di essere innamorato di me, all'inizio non gli davo peso, però poi la cosa sfuggì di mano.
Oltre al fatto che tutta la scuola lo sapeva, aveva cominciato anche a fare battute squallide su quello che mi avrebbe fatto una volta fidanzati, il che aveva cominciato a darmi fastidio.
Quando uscivo da scuola tornavo a casa da sola o con la mia migliore amica e lui con due suoi amici facevano la stessa strada il che appunto era iniziato a diventare una tortura. Era proprio quello che oggi si definisce stalker,  non avevo mai pace e all'età di 7 anni non sei nemmeno tanto coraggiosa da tornare a casa da sola con uno più grande di te che vuole farti restare incinta!!!! Ok che non poteva, ma sentire tutti quei discorsi aveva qualcosa di inquietante. 
Decisi così di parlare con mio nonno ( visto che abitavo con loro) e così un giorno quando questo ragazzo passò davanti casa mia, mio nonno disse tante di quelle cose che lui smisse di anche solo guardarmi.
Avevo un nonno fantastico!!!

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