Sono passati sei  anni da quando mia madre mi ha lasciato e non ho rimpianti. È bello vivere qui. Io insieme ad Arianna e Rufus sono diventata la padrona di casa: sono arrivati altri bambini e insieme ai miei due fedeli compagni li picchiamo e facciamo in modo che la " macellaia" venga a sapere dei loro danni. È bello vederli piangere! Quanta soddisfazione! Che belle le urla di dolore! Che bello il rumore della frusta che si schianta sulle loro pelli!

25 giugno 1998

Il giorno in cui ho imparato cosa vuol dire AMARE

Il lavoro sta procedendo bene. Io, Rufus e Arianna facciamo in modo che i " cani" si comportino da bravi soldati, che non piangano o facciano capricci. La " macellaia" è fiera di noi e ce lo dimostra offrendoci ricchi pasti a tutte le ore.

Una mattina vengo chiamata dalla " macellaia": "è strano perché lei non mi chiama mai se non per una grave emergenza":
Io:
<< Mi  voleva signora macellaia? >>
Macellaia:
<< Sì cara, questo giovanotto qui vuole portarti a casa tu non vuoi vero? >>
Io:
<< No, questa è la MIA casa! Non esiste altro luogo che io possa definire tale: Viva l'odio! Viva la guerra! Viva la macellaia! Viva l'orfanotrofio del mattatoio! >>
Dico mettendomi sull'attenti. Il ragazzo mi scruta per poi dire:
<< Come puoi dire certe cose! Ma chi te l'ha insegnato? Tu hai bisogno di una VERA famiglia. Senta signora io le porto via questa bambina perché ha necessità di capire i veri valori della vita che non sono di certo questi. Lucy tu non sei un autonoma e nemmeno un soldato, ma una persona con un cuore e dei sentimenti che però tu hai nascosto per non soffrire. Io ne so qualcosa >>
Io:
<< I sentimenti sono per i più deboli e per gli scemi >>
Lui:
<< Non è vero! I più deboli sono in realtà i più forti, ma tu fin da neonata sei stata ispirata a questi valori che sono sbagliatissimi. Ora ti porto via da qui e non sento storie! >>

Quando lui mi prende in braccio inizio a piangere e a strillare gridando tutto il mio dolore. Una volta che lui mi ha messo in macchina mi addormento.