12. Morte

P. V. Lucy

Io mi sono ripresa dal dolore vivendo con mio padre che è l'unica persona di cui mi importi veramente.

La vita a Encino è tranquilla, passiamo il nostro tempo a giocare a nascondino o sull'altalena.

Papà ci porta anche a fare dei Pic nic e io sto bene.

2009

Da quest'anno papà ha ricominciato a lavorare dedicandosi alle prove del suo ultimo tour, il This is it Tour.
Questo suo ultimo tour lo vuole fare in mia compagnia quindi alle prove ci esercitiamo a ballare.

Il ballo è veramente liberatorio: quando la musica parte ti senti travolgere ed entri in un altro mondo dove non esiste dolore o sofferenza.

Ma purtroppo nella realtà non è così.

Da un po' di tempo mio padre prende abitualmente il propofol datogli dal medico Conrad Murray e io sono seriamente preoccupata per lui: mangia pochissimo, è magro come un chiodo e la notte non riesce a prendere sonno. Quando mi parla mi sembra di stare con uno sconosciuto e quando sorride non vedo più il suo magico sorriso che ti scaldava il cuore, ma un sorriso sofferente di una persona ormai distrutta psicologicamente e questo mi distrugge.
La notte di nascosto piango sfogando tutto il mio dolore interiore.

24 - 25 giugno

Siamo alla fine delle prove e torniamo esausti all'Holmby Hills Hotel, dove alloggiamo prima della partenza per la tournée che si terrà tra poche settimane, e io e mio padre prendiamo l'ascensore per arrivare al nostro piano. Una volta arrivati io mi infilo velocemente sotto la doccia, mi metto il pigiama e una volta toccato il letto mi addormento.
Alle 10:40 vengo svegliata da Michael che mi chiama: << Tesoro non riesco a dormire puoi chiamare Conrad per farmi dare il latte? >> << Papà sei in condizioni tremende quasi non sei più tu e vuoi quello stupido anestetico?! Mi vuoi lasciare pure tu?! Mi avevi promesso che per me ci saresti stato sempre e ora tu vuoi morire! Io sto soffrendo quanto te ma non mi lascio andare! >> << Per favore! Se mi vuoi davvero bene chiama Conrad. Sei tutta la mia luce piccola Lucy ma se non prendo quell'anestetico non potrò affrontare il tour. In caso non ce la facessi ricordati che ti ho sempre voluto un bene dell'anima e che sarò sempre al tuo fianco anche se tu non mi vedrai >> << No, no, non lo chiamo e ora io vado a dormire. Lo sai che se tu morirai il mio dolore psicologico sarebbe troppo da contenere e potrei cadere in una terribile depressione da cui non potrò più uscire? Lo sai questo? >> << Lo so piccola mia ma tu ti sottovaluti, in realtà dentro di te c'è una grande leonessa che vuole soltanto liberarsi e so che riuscirai ad affrontare la mia morte con coraggio. Ora vai a dormire piccola mia, buonanotte. Ti ho sempre amata e ti amerò per sempre >>.

Detto questo io me ne torno nella mia stanza e sento mio padre addormentarsi nelle mani del l'anestetico mentre io crollo psicologicamente.

14:26

Mi sveglio perché sento delle ambulanze e subito il mio cuore si ferma: corro nella stanza di mio padre e vedo dei medici caricarlo su un lettino mentre lui non respira e ha gli occhi chiusi:
Io:
<< Papà, papà, ti prego svegliati! Svegliati! Ti prego! Ti prego! Non mi puoi lasciare! >>

Lui non si sveglia e io mi abbandono alla più totale disperazione.

Una volta che l'hanno portato via aspetto ulteriori notizie dall'ospedale.

Dopo una straziante eternità arriva mio zio Jermaine che mi dà la notizia che mi distrugge psicologicamente... Mio padre è morto per un attacco cardiaco.

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