XIII. Pacific Wheel
È L'ALBA. I MIEI OCCHI STANNO FRIGGENDO.
MA DOVEVO FINIRE QUESTA STORIA.
INSOMMA L'ANTICO VASO ANDAVA PORTATO IN SALVO DANNAZIONE.
MI SONO USCITI DUE CAPITOLI.
VOGLIO ESPLODERE.
E DORMIRE.
Buona lettura carissime 😇
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I successivi due giorni passarono più in fretta di quanto potessi immaginare.
Il giorno dopo mi aveva portata prima per le strade di Hollywood, avevo camminato sulla walk of fame, e mi ero anche fatta prendere in giro da un impersonatore di Johnny Depp.
Infatti stavo camminando al fianco di Robert per quella strada, con lo sguardo rivolto al pavimento per non perdermi nessuna di quelle stelle, finché qualcosa, o meglio, qualcuno non bloccò la mia strada. In realtà gli ero finita addosso come un'ebete, ed ero davvero pronta a scusarmi, ma quando sollevai lo sguardo le uniche parole che mi vennero fuori furono:
"Ec-ecco... I-io..." sia l'uomo che Robert mi guardavano incuriositi "mi vuoi sposare?"
Dannazione quell'uomo era davvero uguale a Johnny Depp! CIOÈ! NON POTEVO NON COGLIERE L'OCCASIONE. E POI AVEVA SORRISO E IO... AAAAA CAPITE?
Robert invece sbuffò sonoramente.
"Magari prima potremmo vederci per un caffè, dolcezza."
E mi lasciò un foglietto con scritto il suo numero, foglietto che Robert prese subito dalle mie mani accartocciandolo e buttandolo dall'altro lato della strada.
"QUESTO NON È JOHNNY DEPP." Così dicendo afferrò i suoi baffi tirandoli di scatto.
Pensai sul serio che stesse per strappargli mezza faccia, ma essi vennero via come ceretta, fu come scoprire che babbo natale non esiste.
E a gionni peppe dei poveri la cosa non piacque per niente.
"COME SE TU FOSSI IL VERO ROBERT DOWNEY JR!" Così dicendo afferrò i suoi occhiali da sole e il berretto convinto di scovare Roberto Paperino dei poveri. "Ah..."
"Vuoi un autografo, caro?"
Poi a pranzo mi fece pagare la mia idiozia precedente facendomi fare figure ridicole davanti a tutti, eravamo andati al sushi, ed era la prima volta per me.
"Ti consiglio di provare questa salsina verde, è la fine del mondo! No aspetta quello sono io, però devi assolutamente provarla!"
"Sei sicuro...? È verde..."
"Anche il guacamole è verde, ma con i nachos è buonissimo, no?"
"Hai ragione!"
Non feci in tempo a dirlo che inzuppò un nigiri nel wasabi e me lo infilò in bocca.
Potete immaginare il seguito.
"SEI UNO STRONZO!"
"Hai chiesto a un imbecille di sposarti, davanti a me! Cioè, hai l'uomo più sexy del mondo e chiedi a un eunuco simile di sposarti?!"
"Da quando sei l'uomo più sexy del mondo?! Johnny Depp lo è!"
"Come hai detto, vuoi dell'altro wasabi?"
"Sai dove te lo metto il wasabi?"
"Ah dunque ti piace violento..."
"IO NON... TU NON... IO TI-"
"Signori, lo spettacolo sta per iniziare..."
Ci voltammo entrambi verso la voce, effettivamente eravamo in fila per prendere i biglietti per vedere un film totalmente a caso all'Arclight Cinema di Hollywood.
Ed ecco l'ennesima figura da idiota.
"Non sono io lo spettac-"
Gli tappai la bocca e rivolsi un sorriso forzato al tizio.
"Due biglietti perfavore!"
"34$"
"MA MI PRENDI PER-"
Stavolta fu Robert a tapparmi la bocca, pagando per entrambi. Non gli avevano nemmeno fatto uno sconto! Insomma era RDJ!
MA POI 17 DOLLARI A TESTA! E I POP CORN QUANTO COSTANO? UN RENE?
Per fortuna il film era Pretty Woman, quindi mi dimenticai presto della vicenda.
Il resto della serata passo tranquillamente, cenammo e poi andammo a Santa Monica, al Pacific Park. Un sogno. L'ho già detto per altri luoghi?
"VOGLIO LO ZUCCHERO FILATO!"
"Vuoi anche il palloncino?" Rispose divertito Robert.
"SIIII. ROSSO!"
"Stavo scherzando!" Ma mi bastò poco per convincerlo... "Mphf... Aspetta qua. NON FI MUOVERE PER NESSUN MOTIVO."
Sparì in mezzo all'immensa folla, io mi attaccai a un palo per non farmi portare via dalla gente, finché finalmente davanti ai miei occhi si palesò dello zucchero filato e... Un palloncino... Di Iron Man.
"Dammi la mano, te lo lego al polso, così mi avrai sempre con te!"
"NON HO 4 ANNI."
"Non volevi il palloncino? Ti ho preso il più figo di tutti!"
Sono sicura che presto su tutti i notiziari girerà la notizia "Downey pedofilo."
"Roooooobeeeert!"
"Dove vuoi salire stavolta? Sul bruco mela?!"
"No! Lì!" Puntai il dito verso la ruota panoramica emozionatissima.
"Pacific Wheel... Solo se giunti in cima mi baci!"
"L'avrei fatto comunque!"
Senza neanche aspettare la risposta corsi verso la fila infinita.
"Che ne dici di sfruttare i poteri da star?"
Solitamente sarei stata contraria, ma di quel passo il luna park avrebbe chiuso con noi due ancora in fila. "Solo per questa volta!"
Sparì nuovamente, lo vidi scambiare due parole con l'addetto alla ruota, ero tipo a 200 metri di distanza ma intuii che dovevo raggiungerlo quando agito le braccia in alto come una cheerleader.
"Potete salire!"
"Si ricordi quella cosa..."
"Certo Mr. Downey!"
Seguii Robert in silenzio sulla cabina della ruota. "Quale cosa?"
"No, nulla... Non morivi dalla voglia di potermi baciare?"
"NON HO MAI DETTO NULLA DI SIMILE."
"I tuoi occhi si però!"
QUALCUNO MI ACCECHI.
"E-Ehm... Si vede casa di mia zia da qui!" Indicai un punto a caso della città non appena iniziammo a sollevarci, mentre lui mi prese la mano spostandola dal lato opposto.
"Semmai è quella casa di tua zia!"
"Gnegnegne!" Gli feci una smorfia, probabilmente avevo davvero 4 anni. "Casa tua dov'è?"
"Vedi quelle luci là in fondo? Poco più su c'è un viottolo che porta alla mia umile dimora."
"Umile come le tue utilitarie immagino! È bella?"
"Domani ti ci porto!" Diede un pugnetto sul palmo dell'altra mano come se avesse appena avuto un'idea brillante. "Comunque tutto ciò che è mio è bello. Tipo te."
-...-
C-cervello?
-BACIALO.-
Non me lo feci ripetere due volte, anche se aveva appena detto una frase scontatissima, ma era lui, viveva di queste frasi.
Ci baciammo a lungo, e forse troppo intensamente, finché uno strano rumore non attirò la mia attenzione, poi la ruota di bloccò e si spense, proprio mentre noi eravamo nel punto più alto che potesse raggiungere la cabina.
"ODDIO. SANTA GIUGGIOLA. CHE È SUCCESSO."
"Niente di che, si è solo bloccata la ruota!"
Intanto la gente nelle altre cabine iniziava a impanicarsi.
"COME FAI AD ESSERE COSÌ TRANQ- ASPETTA. SEI STATO TU!!! IO TI UCCIDO!"
Una voce, probabilmente al megafono si rivolse a tutti gli sfortunati malcapitati.
"La ruota sarà ferma per un po' a causa di un problema elettrico! State tutti tranquilli e approfittatene per godervi il panorama!"
Non oso immaginare i tizi nella cabina più in basso che scazzo...
"Dov'eravamo rimasti?"
"Che volevo buttarti giù da questa cabina... Ma poi ho visto il panorama, e alla fine forse non è stata una cattiva idea... Per quanto staremo fermi?"
"Finché non gli faccio segno io." Rispose fiero ammiccando.
"Sei un idiota!"
"Voglio godermi quanto più possibile ogni momento con te, senza il timore che qualcuno mi riconosca o senza la paura di baciarti perché qualcuno possa vederci."
"Mancano due giorni..."
Mi strinse a sé tanto forte da togliermi il fiato, e poi riprese ciò che il presunto guasto aveva interrotto.
Le mani correvano ovunque, era come se si stesse liberando qualcosa che era stato tenuto in catene troppo a lungo. La mia mente era annebbiata, non capivo più nulla, volevo solo lui.
"S-se continuiamo così ci arrestano per atti osceni in luogo pubblico!"
"Ma si può sapere perché devi rovinare sempre tutto?!"
La ruota ripartì mentre noi ci davamo un ultimo bacio.
Quella sera tornai a casa più tardi del solito, dormivano tutti ed eravamo rimasti ci saremmo visti il pomeriggio così che io potessi recuperare le energie. Probabilmente mi nascondeva qualcosa, iniziavo a riconoscere le sue minch- cavolate.
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MADONNA
Sto per pubblicare l'epilogo.
Non ci posso credere voglio piangere.
Vado a pubblicarlo subito adieu.
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