capitolo ventitré
SOPHIE
Osservò la sala da pranzo nella penombra, tenendo il volto fra le mani: non aveva assolutamente idea del tempo che aveva passato in quella posizione. Aveva fatto colazione e poi si era seduta lì, con il pungolo costante di avere qualcosa da fare ma senza riuscire ad alzarsi dalla sedia.
Il rumore di qualcuno che bussava ai vetri della porta d'ingresso la fece voltare, notando il volto sorridente di Eloise dall'altra parte: si alzò e andò ad aprire, tornando poi a sedersi mentre l'amica la salutava e trascinava dentro la casa un numero non preciso di buste.
Era certa di averne contate almeno sette.
"Allora, ti ho portato un po' di roba" dichiarò Eloise, posando sul tavolo le borse e cominciando a tirar fuori una discreta collezione di contenitori di plastica: "Immagino che tu non abbia tanta voglia di cucinare, adesso" aggiunse, sorridendole e posandole una mano sulla spalla, quando ebbe finito di tirar fuori tutto, indicando con l'altra mano un paio di scatole dal tappo azzurro: "Quelli te li mandano le mogli di Vincent e Garcia."
"Grazie" mormorò Sophie, sospirando pesante e lasciando andare l'aria: "Non ho tanta voglia di fare qualcosa in questi giorni."
"Penso sia anche normale" commentò l'amica, stringendole con affetto la spalla e dandole poi una lieve pacca: "Come fai con il canale?"
"Avevo registrato un po' di video in anticipo, li sto editando e caricando" Sophie storse la bocca, lasciandosi andare contro la spalliera della sedia: "Giusto per riprendermi un attimo da questa batosta."
I video erano l'unica cosa che stava facendo: l'incendio di qualche giorno prima sembrava aver divorato ogni cosa positiva dentro di lei, assieme a una parte dei suoi campi.
La casa era risultata agibile fin da subito: grazie ad Adeline e al suo hobby di spionaggio, le fiamme erano state fermate prima che giungessero all'abitazione e alla rimessa dove c'erano gli animali.
Tutti erano sani e salvi.
Tranne una parte considerevole dei campi.
"Che bastardi!" borbottò Eloise, facendo piegare a Sophie le labbra in un sorriso appena accennato: "Se ti consola Fabien non ha un attimo di pace, è deciso a trovare chi ha fatto questo."
"Lo so" Sophie annuì con la testa, ben consapevole dell'impegno che l'uomo stava mettendo nel prendere chi aveva appiccato l'incendio: "In pratica lo sto solo sentendo al cellulare."
Era anche passato di lì un paio di volte, accertandosi delle sue condizioni e dicendole, ogni volta, che avrebbe preso i colpevoli: sapeva che stava lavorando con alcuni pompieri che erano giunti la sera dell'incendio, studiando il rapporto e rileggendolo più e più volte.
Tutte informazioni che le erano giunte grazie ad Adeline.
"Com'è la situazione?"
Sophie inspirò profondamente, guardando l'amica e storcendo la bocca: "Da non mettermi in ginocchio, ma da farmi piangere un po'" scosse il capo, guardandola negli occhi: "Diciamo che dovrò fare un po' di conti, pensavo di riuscire a non toccare i miei risparmi con quello che avrei preso dalle coltivazioni e i fondi che mi ha lasciato la nonna, ma dopo questo..."
Si fermò, sentendo i versi di Tulipe nel cortile e, poco dopo, l'oca entrò nella casa con le ali allargate e il collo che si muoveva da destra a sinistra, starnazzando e sibilando come se le avessero distrutto la casa.
"Che c'è, piccola?" mormorò Sophie, alzandosi e avvicinando all'animale.
Tulipe uscì di casa sempre starnazzando, rientrando e battendo le ali, allargandole bene e muovendole nell'aria, prima di andare nuovamente fuori l'abitazione: "Ti giuro, se hai di nuovo infilato Luigi da qualche parte, lo tiri fuori te" sospirò Sophie, seguendo l'oca all'esterno.
Non era la prima volta che Tulipe faceva qualche scherzo ad altri animali della fattoria, con il risultato che Sophie doveva correre in aiuto del malcapitato.
"Luigi?" le chiese Eloise, tallonandola.
"Ho dato ai conigli i nomi dei re di Francia" dichiarò Sophie, seguendo Tulipe e vedendo che usciva dal cancello.
"Carina come idea" sentì dire all'amica, mentre lei seguiva l'oca: Tulipe ballonzolò verso i campi, circumnavigando la zona dove sorgeva la fattoria e facendole raggiungere velocemente la parte posteriore.
Alberi ed erba dominavo quel piccolo pezzo di terreno ed erano ciò che delimitava il giardino posteriore della casa dal resto dei campi: il trio dentiera le aveva proposto di abbattere e pulire tutta quella zona, ma a lei piaceva e non le sembrava male che ci fosse qualcosa che dividesse il tutto.
Inoltre, poi donava al giardino un'aria molto rustica e si era anche immaginata come avrebbe adombrato il tutto durante l'estate.
Tulipe starnazzò di nuovo e Sophie la vide infilare il becco fra la fitta vegetazione, tirandolo fuori e poi infilandolo nuovamente: alla fine sospirò, chinandosi accanto all'animale, pronta a recuperare la povera vittima dell'oca ma, mentre scostava le fronde, notò qualcosa che non ci doveva essere lì: plastica bianca che risaltava contro il verde scuro delle foglie, adesso che era stata scoperta.
"Ma questi...?" mormorò Sophie, scostando maggiormente le foglie e tirando fuori le piccole taniche.
"Benzina" mormorò Eloise, aprendone una e annusandone il contenuto: "Possibile che chi ha appiccato l'incendio li abbia lasciati qui?"
"Un po' stupida come cosa" mormorò Sophie, tirando fuori anche il resto e ritrovandosi quattro taniche ai piedi: com'era possibile che nessuno dei pompieri, che erano stati lì, non se ne fosse accorto? Certo, erano state nascoste veramente bene fra la vegetazione e da quella parte le fiamme non erano giunte.
Forse avevano tralasciato quella parte proprio perché era stata più sicura rispetto a tutto il resto...
"Non se sperava che le fiamme divorassero tutto prima che qualcuno se ne accorgesse" dichiarò Eloise, incrociando le braccia al seno generoso: "Una fortuna che la nonna di Fabien sia una stalker perfetta!"
Sophie annuì, tirando fuori il cellulare dalla tasca dei jeans e digitò velocemente un messaggio a Fabien, dicendogli che aveva trovato qualcosa nella fattoria e di raggiungerla velocemente.
Tornò davanti l'abitazione con Eloise e, poco dopo, sentì il rumore di una macchina che si avvicinava, vedendo il SUV di Fabien fermarsi davanti al cancello: "Che cosa hai trovato?" le chiese l'uomo, una volta sceso dall'auto.
Sophie le fece cenno di seguirlo e lo portò nel luogo del ritrovamento: "Questo" dichiarò, indicando le taniche e poi l'oca: "Comunque le ha trovate Tulipe."
"Brava ragazza" Fabien si chinò, complimentandosi con l'oca e Tulipe gorgogliò, strusciando il lungo collo contro la spalla dell'uomo, facendolo ridacchiare: "Siamo amici adesso?"
"Si vende facilmente" borbottò Sophie, scostandosi una ciocca di capelli dal volto: "Pensi possa essere utile?"
"Si tratta di roba tua?"
"No" dichiarò Sophie, negando con la testa.
"Il trio dentiera?"
Incassò la testa nelle spalle, mordendosi il labbro inferiore: "Che io sappia no, ma possiamo chiedere" disse Sophie, anche se non le avevano mai detto di taniche abbandonate nella sua proprietà.
"Allora abbiamo qualcosa che ci può aiutare" decretò Fabien, tirandosi su e guardando le taniche: "Spero solo che chi le ha lasciate qui non fosse così intelligente da non lasciare impronte" si fermò, allungando un braccio e tirandola a sé, lasciandole un bacio sulla fronte: "Devo fare un po' di richieste alla centrale di Auch. Ci vediamo stasera?"
"Va bene" bisbigliò Sophie, nascondendo il volto contro il suo petto e aspirando il profumo del dopobarba che usava.
"Fai la brava, ok?" Fabien la scostò da sé, dandole un veloce bacio sulle labbra e poi indicò l'oca accanto a loro: "Tu, tienila d'occhio" le ordinò e Tulipe sbatté le ali, quasi in segno di assenso.
a/n: e il premio di MVC (Most Valuable Character) va a Tulipe! Senza di lei, questi umani, sarebbero ancora a brancolare nel buio...
Ad ogni modo, Un posto speciale si sta avvicinando alla sua fine: mancano ancora due capitoli, prima di salutare Sophie, Fabien e tutta l'assurda popolazione di Fourcès. Devo dire che mi mancheranno, è un'avventura che ho vissuto in prima persona un anno fa, mentre la scrivevo, ma che ho rispolverato mentre la stavo postando, capitolo dopo capitolo.
Detto ciò, come sempre vi ringrazio per tutto il sostegno che mi date, mi scuso per gli errori e ci vediamo giovedì prossimo con un nuovo capitolo!
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top