24. La Vertelch

Merlino, attonito, non era certo di aver sentito bene; Gilbert rimproverò bonariamente la strega.

"Priscilla! Non volevo dire questo. Cioè, so che è anche tua sorella in fondo, ma dobbiamo procedere per gradi: così, confondi il ragazzo."

In effetti, quest'ultimo stentava a credere che la responsabile di tutto fosse la sorella della piccola strega dagli occhi color ametista davanti a lui: certo, Priscilla aveva un bel caratterino ed era un po' suscettibile, ma non era maligna o pericolosa e doveva essere ben diversa dalla sorella. Pertanto, chiese delucidazioni.

"Non l'ho mai sentita nominare, chi sarebbe?"

"Non mi meraviglia: ben pochi al di fuori di Bre Bile sono a conoscenza di questo nome, per quanto esso corrisponda a un ruolo di estrema importanza fin dai tempi più remoti. Per ragioni di sicurezza, esistono pochi libri riguardo a ciò e quasi tutti sono riuniti qui sotto. Qualche druido dalle tue parti potrebbe saperne qualcosa, ma è un argomento che, di fatto, circola tra pochi eletti."

"Ragioni di sicurezza?"

"Già: se tutti i maghi assetati di potere aspirassero anche solo a una minima parte della forza che la Vertelch custodisce, vivremmo tutti quanti sotto una minaccia costante."

"Un attimo, avete detto la Vertelch di quest'epoca prima? Volete forse dire che cambia di tanto in tanto?"

"Precisamente. Ma procediamo con ordine. Quel che volevo dire, prima che qualcuno mi interrompesse, è che la Vertelch è la custode degli elementi; più specificatamente, protegge e controlla l'equilibrio della fonte dei quattro elementi, che ben pochi hanno avuto il privilegio di vedere. La fonte è una grossa vasca divisa in quattro parti uguali, in cui sono custoditi, sotto forma di flussi mobili, i poteri dell'acqua, della terra, dell'aria e del fuoco: nessuno deve prevalere sull'altro invadendo lo spazio altrui, ma devono essere sempre in equilibrio tra loro; in caso contrario, gli effetti sono gli eventi più catastrofici immaginabili. Un esempio facile: se prevale la terra, si verificano violenti terremoti e frane impreviste, oppure i terreni si inaridiscono, perdendo fertilità. Se, invece, predomina il fuoco, si diffonde la siccità, la vegetazione muore e scoppiano improvvisi incendi."

"Fatemi indovinare: se prevale l'acqua, inondazioni e forti tempeste?"

"Esatto, oppure mari che s'ingrossano improvvisamente."

"E l'aria? Ma certo, quelle strane raffiche circolari che ho visto prima non sembrano naturali."

"Sì, ma ora non sono niente rispetto alla forza e alla velocità che possono raggiungere. Sono in grado di distruggere in poco tempo interi villaggi."

"Ho sempre pensato che si trattasse solo di eventi naturali che devono talvolta succedere."

"Sì, talvolta è necessario che succedano: è uno dei modi con i quali la Vertelch può ripristinare l'equilibrio tra le parti nelle situazioni più gravi, quando non c'è alternativa. Ma, se prima si trattava di eventi sporadici, ultimamente avvengono ogni giorno. Parecchie zone sono in ginocchio, i cambiamenti improvvisi di clima hanno messo a dura prova flora e fauna, al punto che molti animali sopravvissuti ai disastri muoiono per la denutrizione. La stessa triste sorte colpisce gli uomini, tra i quali si sono diffuse anche nuove pestilenze."

Priscilla lo interruppe.

"Già, molti parlano della fine del mondo, l'Apocalisse la chiamano, o tirano in ballo la congiunzione malefica dei pianeti: come se fosse colpa di Marte o Venere..."

"Per giunta, le aree meno colpite subiscono attacchi da parte dei popoli che le invadono nella vana speranza di trovare salvezza."

"Come se falcidiarsi a vicenda fosse utile... Non c'è via di scampo, prima o poi la terra diventerà invivibile ovunque."

"Ma perché la Vertelch starebbe facendo questo? Non c'è modo di fermarla?"

"Per risponderti, devo ancora raccontarti diverse cose. Prima di tutto, come ti ho detto, la Vertelch è la custode della fonte e, da quando viene eletta, non può mai allontanarsi da essa: è obbligata a vivere isolata dal mondo, fino a quando non sarà sostituita. La fonte è incastonata nella roccia all'interno di un monte, al centro di una serie di cunicoli simile a un labirinto, la cui entrata è una sola."

"Intendete uno di quei monti che si vedono dal villaggio?! Solo arrivarci vicino richiederà parecchio, figuriamoci scalarli!"

"O no, non ce n'è bisogno: c'è un passaggio segreto riducente, una scorciatoia insomma, che conduce direttamente da Bre Bile all'entrata del labirinto."

"Certo che vi piacciono le entrate segrete! Ecco perché avete ideato anche lo stratagemma della cascata per entrare nel villaggio: l'avete fatto per proteggere ancora di più la fonte."

Gilbert gli sorrise.

"Precisamente. Inoltre, questi monti si possono scorgere soltanto una volta che si è superata la cascata; dal bosco dove avete camminato tu ed Artù, essi non sono visibili. Se ricordi, ti ho detto che la fonte è stata vista da ben pochi, tra i quali il sottoscritto: da quando Bre Bile è stata fondata dai Sette Saggi, secoli or sono, il compito principale del capo del villaggio è quello di recarsi dalla Vertelch una volta all'anno, per sentire un resoconto di quello che la fonte ha segnalato, appunto, nel corso dell'anno e talvolta udire anche delle predizioni su cosa potrebbe accadere, in modo da tenersi pronti; la Vertelch, infatti, percepisce in anticipo i più lievi cambiamenti dei flussi, nutrendosi della loro stessa energia per vivere. A volte, ho avvertito dei maghi in modo che limitassero i danni di terremoti futuri o altro, addirittura riuscendo ad evacuare alcune zone con dei pretesti."

Priscilla lo interruppe impaziente.

"Mi sembra che tu la stia tirando troppo per le lunghe, spilungone: vieni al dunque."

"Beh, credo che sia necessario anche dirgli come viene eletta la Vertelch. Dunque, fin dagli albori dell'umanità, i Sette Saggi, i primi maghi conosciuti che calcarono ..."

"Con le tue spiegazioni prolisse, a Merlino crescerà una lunga barba bianca qui davanti a noi, per tutti gli anelli di Saturno! E dieci città potrebbero essere distrutte, nel frattempo! Per farla breve, ragazzo, la Vertelch viene eletta durante la luna rossa: per tre notti di fila, solo a Bre Bile, una luna piena di colore rosso illumina il cielo e quello è il segnale che ci indica che la Vertelch deve essere sostituita; che accada dopo secoli o più raramente dopo anni, deve essere così."

Merlino aprì la bocca per chiedere come funzionasse esattamente, ma fu zittito all'istante.

"E non chiedere il perché o questo vecchio ti terrà qui fino a che ti sarà cresciuta una gobba come la sua."

Gilbert replicò offeso.

"Non ho alcuna gobba io, ho soltanto una postura scorretta perché passo troppo tempo chino sui libri e sui calderoni."

"Certo, e io sono la prossima Miss Magia! Non è il momento! Dunque, nella terza notte tutte le persone che si trovano a Bre Bile si riuniscono davanti al passaggio segreto, quello che conduce poi alla fonte, e da esso esce una luce fluttuante nell'aria che illumina chi è stata scelta come prossima Vertelch. Quella vecchia ne esce, invece, del tutto priva di poteri, così come era entrata di solito; esistono poche eccezioni, come la prima, che fu appunto la madre di uno dei Sette, che avevano organizzato tutta questa faccenda della fonte poiché temevano che il genere umano non sarebbe sopravvissuto alla natura ostile. Essa è quindi obbligata ad andarsene per sempre, dimenticando di essere stata la custode nel momento in cui varca la cascata."

"Un momento: dunque la Vertelch è sempre una donna che si trova a Bre Bile e che prima non aveva poteri?"

Gilbert gli rispose con aria grave.

"Esatto: a parte delle eccezioni, in periodi nei quali non erano presenti donne senza poteri nel villaggio, la fonte ha sempre scelto donne per lo più giovani e senza magia, alle quali non raccontiamo nulla riguardo a ciò, per non turbarle; la prescelta viene informata di tutto dal capo di Bre Bile mentre vanno insieme alla fonte e non può far altro che accettare il suo destino."

"Ma perché viene scelta solo tra gli abitanti di Bre Bile? Se la predestinata non si trovasse qui? E pensavo che questo fosse solo un villaggio di maghi."

"Beh, in realtà non è così; talvolta, dalle nostre unioni nascono persone comuni. Noi viviamo più a lungo del normale, ma non siamo immortali e nel corso dei secoli altri, con o, più di rado, senza poteri, si sono uniti a noi venendo dall'esterno, altrimenti ci saremmo estinti. Ormai sono pochi i diretti discendenti degli abitanti originari. Ricordi il canto che hai udito nella foresta?"

"Il Blusignolo?"

"Già: ti ha dato il benvenuto. Capita che dei forestieri vengano condotti qui grazie ad esso e, come se fossero guidati da una forza superiore, varcano la cascata ed entrano così a far parte della comunità perché sono stati scelti, non perché sono nati qui. Gherda, ad esempio, arrivò non molto tempo fa e fu buffo perché.."

Priscilla lo sgridò.

"Che vuoi che gli importi adesso!"

"Ma stavo solo..."

I due ricominciarono a bisticciare, ma a Merlino, che ne approfittò per fare mente locale su tutto quello che aveva appreso, stava frullando in testa un'idea sorprendente. Aspettò per qualche istante che smettessero di litigare, ma la cosa andava per le lunghe e, irritatosi, quasi senza pensare, ricorse alla magia togliendo la voce a Priscilla. Se le circostanze fossero state meno gravi, sarebbe scoppiato a ridere vedendo la piccola strega schiumante di rabbia spalancare la bocca e richiuderla senza emettere un suono. Merlino, però, si scusò subito con aria seria, intimorito dai suoi occhi che sembravano emettere bagliori minacciosi.

"Scusate, ho dovuto farlo: stiamo perdendo tempo."

Gilbert, mortificato, fece un leggero inchino, cercando di reprimere con scarso successo un sorrisetto alla vista di Priscilla in quelle condizioni.

"Certo, hai perfettamente ragione: siamo degli stolti, ti prego di perdonarci. Dopo tanti anni, ancora non riusciamo a fare a meno di discutere amabilmente, non è vero, cara?"

Le pose una mano sulla spalla, tentando di placarla; Merlino le restituì subito la voce, ma lei, offesa, incrociò le braccia e si girò per non vedere nessuno dei due. Egli pensò che fosse meglio ignorarla.

"Stavo riflettendo su una cosa: Lynn mi ha detto di essere l'unica senza poteri al villaggio. Pensate che sia la prossima Vertelch?"

"Potrebbe esserlo, ma non è certo, solo la fonte lo stabilirà. Lynn nacque qui sedici anni fa: il padre viveva al villaggio e aveva la capacità di far crescere magicamente le piante. S'innamorò di una strega che giunse qui guidata dal Blusignolo e che sapeva assumere l'aspetto fisico altrui. Ma, poco dopo la nascita di Lynn, essi furono vittime di un mago malvagio che, nel corso di un viaggio intrapreso per conoscere nuove specie vegetali, li torturò per sapere come si entrasse a Bre Bile. Essi si rifiutarono di parlare e così lasciarono sola Lynn, che per fortuna era rimasta al villaggio, essendo troppo piccola per viaggiare. Sarebbe certo una grande responsabilità per lei, ma senz'altro possiede un cuore puro e una mente brillante. Date le circostanze straordinarie, le ho parlato della Vertelch a grandi linee, per ora senza rivelarle che lei potrebbe essere la prossima. Comunque sia, la Vertelch attuale si è rifiutata di lasciare la fonte un mese fa, quando è apparsa la luna rossa: un evento mai accaduto prima, dato che tutte sono sempre state incapaci di usare il loro potere per fini personali e sono, anzi, sempre state liete di abbandonare una responsabilità così grave."

"Può essere che non voglia lasciare Bre Bile?"

"Ne dubito, non credo che ciò possa spiegare una tale rabbia."

"Ma non avete provato ad allontanarla?"

"Devi sapere che non può essere forzata ad abbandonare il suo posto: una precauzione per proteggere la fonte qualora qualcuno con intenzioni malvagie fosse tanto abile da arrivare a lei. La terza notte, deve immergersi spontaneamente nella fonte e poi camminare verso l'uscita senza mai voltarsi."

"Ma sua sorella si è rifiutata di farlo, giusto?"

"Sì, ho cercato di farla ragionare invano un paio di volte, ma ora ha perso il controllo e sembra un'altra persona: non mi lascia più avvicinare e, grazie al suo controllo sugli elementi, è più potente di tutti noi messi insieme; è sempre stata cordiale e disponibile, ma ora sembra posseduta da una furia distruttrice, senza riguardo per niente e nessuno. Inoltre, è rimasta in carica per meno tempo di tutte le altre Vertelch: forse, la fonte ha percepito che qualcosa in lei non andava e ha voluto sostituirla prima che accadesse il peggio. "

"Cosa può esserle accaduto per spingerla ad agire così?"

"Lo ignoriamo, non me l'ha detto. Ha gridato che avremmo tutti sofferto e che era stufa di tutto questo e che tutto non aveva senso, più senso. Ma non so altro, parlava in modo sconnesso."

"Avete detto che non ha contatti con l'esterno, a parte voi?"

"Non direttamente: sopra la fonte c'è un grande specchio, che le permette di vedere cosa sta succedendo a causa della furia degli elementi; deve controllarli e quindi è uno strumento utile. Che abbia visto qualcosa che l'ha turbata tanto da... Ma è solo un'ipotesi."

"E credete che io possa convincerla? Per quale motivo?"

"Tu hai senz'altro le capacità per riuscire ad avvicinarti e spero che già questo la spinga ad arrendersi. Poi, lei..."

Priscilla si voltò all'improvviso verso Merlino: naturalmente aveva ben ascoltato tutto, per quanto si fosse offesa.

"Mia sorella ti ha sempre ammirato molto: se qualcuno può convincerla, quello sei tu. Da piccole, i nostri genitori ci leggevano ogni sera i racconti delle tue prime imprese, da solo e con Artù; eri il suo eroe. Temo che fosse talvolta invidiosa di me, perché avevo capacità che lei non aveva. Era nata senza poteri, ma al tempo il villaggio era più affollato rispetto ad ora e non era l'unica. Però, si è sempre comportata in modo generoso ed altruista ed, essendo gemelle, eravamo molto legate; dentro di me sento che qualcosa l'ha sconvolta e che ha chiuso il suo cuore. Ho provato a mostrarle la mia immagine collegando lo specchio alla mia sfera, per capire se mi riconosceva, ma mi ha ignorato e non ho possibilità di avvicinarmi a lei ora. E anche se all'inizio avessi accompagnato lui, non penso che sarebbe cambiato qualcosa: sembra un'altra."

"Tu sei la nostra ultima speranza, Merlino: l'ultima speranza per il mondo intero."

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