10. Ora di cena

Il sole stava ormai tramontando e l'aria si stava facendo più fresca; una brezza piacevole soffiava dolcemente e increspava le acque del lago, infondendo una sensazione di calma e tranquillità: non sembravano esserci pericoli in quella dimensione, almeno in apparenza. Il trio si era sistemato vicino alle sponde del lago: Merlino e Lynn avevano provveduto ad accendere un fuoco in vista della notte, mentre Artù se ne era rimasto in disparte, lanciando ogni tanto un'occhiata sospettosa verso la ragazza, che, accorgendosi del suo sguardo, non poté fare a meno di arrossire e di dispiacersi del fatto che il principe non si fidasse di lei. Avevano deciso di rimandare tutte le spiegazioni dopo cena, perché ormai la fame si faceva sentire. Lynn si offrì di fare una zuppa di fagioli freschi, raccolti da lei stessa nel suo villaggio: aveva portato tutto l'occorrente con sé e disse che l'avrebbe fatto con piacere, trattandoli come se fossero suoi ospiti; si era messa velocemente all'opera, dimostrando di essere abituata a cucinare anche all'aperto. Merlino, invece, si offrì di cercare delle erbe spontanee commestibili e dei funghi da unire ai fagioli. La ragazza sembrava sentirsi del tutto a suo agio con lui e non esitò ad offrirgli il suo aiuto.

"Vengo con te, faremo prima in due! Conosco bene questa zona, possiamo trovare ortiche, tarassaco e anche salvia selvatica qui vicino, proprio dopo quell'albero che vedi laggiù, in alto."

Lynn indicò una grossa quercia alla fine di un sentiero in salita poco distante e si avvicinò a Merlino per accompagnarlo: non ci teneva affatto a restare da sola con Artù che, anche se indubbiamente affascinante e leggendario, la intimoriva e la guardava ancora con un'aria minacciosa e guardinga, come se temesse che lei volesse avvelenarli; inoltre, voleva cogliere l'occasione per parlare da sola con Merlino, lontano dalle orecchie del principe. Il giovane mago la guardò comprensivo, intuendo il suo disagio verso Artù.

"Certo, fammi vedere dove sono, spero che troveremo anche dei funghi commestibili: sono esperto di tutto ciò che si trova nei boschi, sono abituato ad aiutare Gaius, sai, il medico di corte, che mi manda spesso a cercare degli ingredienti per i suoi rimedi. Artù, non vi dispiace vero? Badate che il fuoco non si spenga e che i fagioli non smettano di bollire, pensate di esserne in grado?"

Merlino guardò il principe con un ghigno beffardo.

"Sicuro, come no, mi prendi proprio per un incapace, vero? Certo, mi piace essere servito, anche se i tuoi servigi non sono poi così impeccabili... Ma posso benissimo cavarmela anche da solo in circostanze simili; peccato che non possiamo andare a caccia, non abbiamo neanche un'arma e ormai si sta facendo buio."

Lynn, che alla parola "caccia" aveva sobbalzato, assunse un'espressione che pareva scandalizzata e osò parlare guardando dritto negli occhi Artù.

"Beh, mi spiace per voi, ma non potrete cacciare da queste parti, né oggi né mai: qui siamo vegetariani, è un severo tabù mangiare la carne degli animali, crediamo che alimenti l'aggressività e gli istinti malvagi dell'uomo. La nostra comunità è piccola e pacifica. Inoltre, giusto perché lo sappiate, è vietato anche bere quello che... com'è che si chiama? Il vino, credo, è visto come qualcosa che collega l'animo al Male."

Artù aveva l'aria perplessa e anche Merlino era rimasto sorpreso di fronte a queste spiegazioni.

"Ma fantastico, hai sentito, Merlino, in che razza di posto siamo capitati? Dovrei mangiare vegetali fino a che non torneremo a casa? Beh, è andata male anche a te, immagino che non ci siano delle taverne da queste parti!"

Merlino si riprese dallo stupore, rendendosi conto del nervosismo di Artù.

"Penso che sopravviverò benissimo lo stesso, abbiamo altro a cui pensare non trovate?! Sono più preoccupato per voi piuttosto! Spero che voi e i vostri muscoli non vi sciuperete! Beh, se ci pensate bene potrebbe essere un bene per voi fare un po' di dieta..."

Il principe si indignò.

"Stai forse insinuando che avrei bisogno di perdere peso?"

"Beh, perdere peso mi sembra un'espressione un po' esagerata, ma forse potreste... diciamo, asciugarvi un po'!"

Artù si mise una mano sull'addome che la maglia di Merlino non copriva del tutto, mentre con l'altra rigirava i fagioli nella pentola. Il giovane mago, sogghignando, si godette la scena: non era difficile stuzzicare amichevolmente Artù e trovava le sue reazioni alquanto spassose.

"Non ho affatto bisogno di... asciugarmi un po'! Ho i miei muscoli qui, frutto dei miei duri allenamenti! Perché mi alleno io e mi mantengo perfettamente in forma!"

"Se lo dite voi... Ora andiamo, Lynn, fammi strada grazie."

I due si avviarono lasciando che il principe continuasse a parlare da solo alzando la voce.

"Sei tu che sei fin troppo magro! Io sto benissimo! Poi ne riparliamo, non credere di cavartela così! Ah, e non metteteci troppo mi raccomando, sto morendo di fame, sono stanco e desidero sapere dove diamine siamo finiti!"

Artù alzò la voce ancora di più, mentre i due continuavano ad allontanarsi come se lo stessero ignorando, dopo essersi scambiati uno sguardo d'intesa.

"E non farle domande, Merlino, voglio interrogarla io, perciò niente segreti!"

Merlino si voltò indietro alzando la voce a sua volta e Lynn lo vide fare un sorriso strano, che non arrivava agli occhi.

"Certamente, quando mai ho agito alle vostre spalle?!"

                               ***

Dopo essere saliti e aver svoltato oltre la quercia, Artù scomparve dalla loro vista; dopo alcuni passi, Merlino si chinò e iniziò a raccogliere quel che poteva, finché vide dei funghi al riparo di un altro grande albero e notò con piacere che erano proprio simili a quelli che trovava nei boschi di Camelot.

"Ma guarda un po'! Questi dovrebbero andare bene, vero? Mi sembrano proprio quelli che conosco, non è male questo posto in fondo!"

Lynn, invece, nel frattempo aveva iniziato a raccogliere delle erbe, riponendole in un piccolo cesto che aveva con sé, ma poi all'improvviso si fermò, si avvicinò a Merlino e si inchinò vicino a lui: parlò a voce bassa con lo sguardo abbassato, senza quasi fermarsi per tirare il fiato.

"Chi se ne importa dei funghi ora, insomma devo spiegarmi in fretta e tu, lei insomma, o voi, non so bene come dovrei rivolgermi a voi, è che sembrate così giovane... Beh, voi dovete ascoltarmi e ho capito che Artù davvero non sa ancora niente di voi e quindi ci saranno delle complicazioni... Grazie al cielo sono riuscita a portarvi qui e mi hanno mandato ad accompagnarvi perché sono l'unica senza poteri e abbiamo pensato che era meglio che una persona comune affrontasse Artù, per tranquillizzarlo magari prima di arrivare al villaggio e poi era meglio vedere se eri proprio tu, perché se fosse stato qualcun altro non era prudente portare un altro in mezzo a noi... E non sapevamo che aspetto avessi di preciso, puoi anche trasformarti, no?!"

Merlino, che non ci stava capendo un granché, perché Lynn parlava molto rapidamente quasi mangiandosi le parole per l'agitazione, aprì la bocca per fermarla, ma lei continuò imperterrita il suo discorso sconclusionato.

"E poi abbiamo già Sir Gillian lì ed è stata una fortuna, lui si è adattato e in fondo è una brava persona, ma poteva capitare chiunque... A dire il vero, volevamo venire a prendere, cioè Gilbert voleva venire a prendere, solo te, ma Artù ti ha seguito... Il suo potere non è abbastanza forte e purtroppo ha combinato dei pasticci prima, ma ti assicuro comunque che fa del suo meglio ed è il migliore tra noi, anche se non è al tuo livello... Ovviamente! Nessuno lo è o lo sarà mai! O grande Merlino, sapessi come sono felice che tu, cioè lei, voi... insomma, siate arrivato qui! Adesso siamo tutti salvi, è un miracolo! Ed è come un sogno davvero, è un tale onore per me poterla incontrare!"

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