Capitolo 4
NICK
"Muoviti!" urlai a Aiden mentre ci dirigevamo verso la mensa. "Lo sai che se arriviamo tardi a mensa non troveremo più nulla di decente da mangiare!"
Aiden allungò il passo per raggiungermi. "Sei il solito esagerato Nick" bofonchiò "Sei tu che hai gusti difficili!"
"Io non ho gusti difficili" ribattei "Non mi piacciono solo alcune cose, tutto qua"
Ci mettemmo in coda, anche se mi sembrava chilometrica. "Solo alcune cose?? Sei più difficile di mia sorella, il che è tutto detto!" mi prese in giro ridendo.
Dopo quella che mi sembrò un'ora, finalmente fu il nostro turno, ma come avevo previsto non c'era più nulla di decente. Così mi accontentai di prendere una cotoletta, che sicuramente era più dura del marmo, e degli spinaci.
Iniziammo a vagare alla ricerca di un tavolo, quando vidi mia sorella e mi diressi verso di lei. Solo quando fui quasi arrivato mi accorsi che non era sola. Al suo tavolo c'erano una ragazza ricciolina e l'uragano che mi aveva investito quella mattina.
"Nick" mi richiamò dai miei pensieri Aiden "Perché ti sei bloccato di colpo?"
"Scusa, andiamo a quel tavolo, c'è mia sorella" e ci avviammo al tavolo.
"Ciao LIz" la salutai.
"Ciao Nick! Ti siedi qui con noi?" mi chiese, e prima che potessi sedermi mi presenta le sue amiche.
"Lei è Karen" mi disse indicando la ragazza ricciolina "E lei è Emma"
E mentre Karen mi saltò praticamente addosso per salutarmi, Emma rimase seduta, mi guardò appena e mi salutò con un flebile "Piacere di conoscerti".
Prendemmo posto al tavolo. "Lui è Aiden" presentai il mio amico "Te lo ricordi vero Liz?"
"Certo" mi rispose, e mi sembrò di vederla arrossire. "E' passato qualche anno dall'ultima volta che l'avevo visto e non lo riconoscevo più"
EMMA
"Non ci posso credere" pensai tra me e me "Proprio quel pallone gonfiato a cui sono andata addosso questa mattina doveva essere il fratello di Liz!"
Mangiai in silenzio il mio pranzo, mentre Karen continuava a parlare con Nick.
Aiden invece parlava con Liz, che rideva ad ogni sua battuta. Ad un tratto si rivolse a tutti e ci chiese "Ragazze questa sera andremo allo Slider, suona un gruppo emergente e sono molto bravi. Venite anche voi?"
Karen accettò entusiasta e anche Liz approvò molto volentieri. Io tentennai. Non amavo particolarmente quel genere di locali, e mio padre avrebbe trovato sicuramente da ridire, ma ero felice di aver fatto amicizia già il primo giorno, e Liz, Karen e Aiden sembravano veramente simpatici, e mi sarebbe piaciuto uscire con loro.
Liz vedendo che non dicevo nulla si rivolse a me " Vieni anche tu, vero Emma?"
Tentennai ancora un attimo ma alla fine accettai.
Le ore del pomeriggio passarono abbastanza velocemente. Finito l'ultimo corso, salutai Liz e Karen.
Karen vedendo che non mi dirigevo verso i dormitori mi chiese incuriosita "Ma non stai al dormitorio?"
"No, mi sono trasferita a Boston con mio padre" bofonchiai imbarazzata.
"Anche io vivo a Boston" s'intromise Liz nella discussione "Per stasera passiamo io e Nick a prenderti Emma... Mi potresti dare il tuo indirizzo?"
"Certo" e glielo scrissi su un biglietto ricavato dal quaderno degli appunti "A che ora ci vediamo?"
"Per le 10. Ah, Karen, vuoi che passiamo a prendere anche te? Il locale è vicino, ma di notte e a piedi, non è molto prudente girare da sola"
Karen l'abbracciò entusiasta "Grazie Liz! Accetto volentieri"
Dopo aver salutato mi avviai verso casa. Come primo giorno era stato sicuramente stancante, ma ero sorpresa e contenta di aver incontrato Liz e Karen. Al liceo avevo sempre avuto difficoltà a fare amicizia, a causa del mio carattere chiuso e di sicuro non ero tra le ragazze popolari della scuola. Forse aver cambiato città e ambiente mi aveva fatto bene. Ad un tratto sentii una voce famigliare chiamarmi. Mi voltai e vidi Aiden. Lo salutai e lui mi raggiunse.
"Ciao Emma! Che ci fai da queste parti?" mi chiese incuriosito.
"Torno a casa, abito qui dietro"
"Davvero? Che coincidenza, io abito qui vicino. Ti va se facciamo la strada insieme?"
"Volentieri" accettai.
Aiden, a differenza di Nick, pur essendo molto carino con i capelli color grano e gli occhi nocciola, era molto simpatico e divertente. Durante il tragitto mi raccontò alcuni aneddoti così esilaranti, che alla fine, avevo le lacrime agli occhi a forza di ridere.
Arrivata davanti a casa ci salutammo.
Entrai in casa e mi precipitai in camera a cambiarmi e mi stesi sul letto per riposarmi.
NICK
Arrivato a casa, mi chiusi in camera e iniziai a provare il nuovo software di cui ci aveva parlato il professore, per la programmazione.
Mentre lavoravo senza sosta, pensai che avrei dovuto iniziare la tesina di letteratura. Il problema era che non avevo la minima idea di che diavolo scrivere. La mia mente andò su Emma, alle sue parole su Romeo e Giulietta, e a quanto fosse strana quella ragazza.
Erano quasi le sette, e Liz mi chiamò per cena. Quando scesi erano già tutti a tavola, compreso mio fratello maggiore Ian.
Ian si era laureato l'anno scorso con il massimo dei voti in letteratura inglese e adesso lavorava alla casa editrice con papà. A differenza mia, Ian era il figlio perfetto, che aveva esaudito tutte le aspettative dei miei genitori.
Salutai tutti e mi misi a mangiare in silenzio. Ad un certo punto mio padre chiese a Liz "Allora Elisabeth com'è andato il primo giorno di università?"
"Molto bene" rispose lei "Ho conosciuto due ragazze simpatiche, e questa sera usciamo insieme a Aiden e Nick"
"Ne sono felice" disse mia madre perché temeva che mia sorella fosse troppo sola e non uscisse mai. Mio padre invece era più concentrato sui risultati scolastici "E i corsi come ti sono sembrati?"
"Molto interessanti papà! Soprattutto Economia, come immaginare!"
"Non ne dubito! E tu Nicholas? Pensi di riuscire a passare l'esame di letteratura questo semestre? Sai quanto è importante!"
"Certo papà... Non ti preoccupare" borbottai sperando di riuscirci per davvero, se non volevo essere diseredato.
Finita la cena, andai a farmi una doccia prima che mia sorella entrasse in bagno e non uscisse più, e mi preparai per uscire.
Quando fui pronto, andai a bussare alla porta di Liz. "Sei pronta? Dobbiamo andare!"
"Arrivo subito!" mi urlò in risposta.
Quando la vidi uscire non sembrava nemmeno lei. "Sbaglio o qualcuno questa sera va a caccia di conquiste?"
Lei rise. "No, ma che dici? Volevo solo essere carina!" disse arrossendo.
"Beh, così conciata dovrò stare attento a chi ti ronza intorno!"
"Credo che tu abbia di meglio da fare che guardare chi flirta con me! Tanto lo so, dopo dieci minuti che siamo lì sarai già appartato con una delle tue amichette" ribeccò lei.
"Sei la solita insolente" ribatto uscendo di casa.
EMMA
Erano quasi le otto e mio padre sarebbe rientrato da poco. Nel frattempo io avevo preparato la cena. Da quando eravamo rimasti solo noi due, io avevo iniziato a cucinare, e cercando ricette qua e là su internet ero diventata anche abbastanza brava. Avevo scoperto che mi piaceva e rilassava.
"Che buon profumino!" disse mio padre entrando in cucina.
"Ciao papà! E' quasi pronto"
Mentre cenavamo, mi chiese com'era andato il primo giorno.
"Bene, i corsi sono molto interessanti, e ho già fatto amicizia con due ragazze del mio corso" raccontai.
"Sono felice che ti sei ambientata subito" commentò.
"A proposito, questa sera esco con loro, andiamo in un locale dove suonano dal vivo... " iniziai
"Emma, ma domani avete lezione!" iniziò la predica che io fermai subito "Ti prego papà! Non vorrai farmi passare per asociale!" gli dissi facendo gli occhioni da cucciolo.
Si arrese davanti alla mia espressione "E va bene... Ma non fai tardi! Ci siamo capiti?"
"Certo papà! Mi passano a prendere tra un'ora" gli dissi fiondandomi in camera per prepararmi.
Aprii l'anta dell'armadio cercando qualcosa di adatto. Alla fine optai per un paio di jeans neri strech e una canotta bianca.
Dopo mi stirai i capelli, così da poterli tenere sciolti. Dovrei mettermi le scarpe con il tacco pensai guardandomi allo specchio. Ma al pensiero di aver male ai piedi per quasi tutta la serata decisi di infilarmi le mie converse. Infine andai in bagno a truccarmi.
Alcuni dopo sentii il cellulare vibrare. Era un messaggio di Liz.
Liz: Siamo di fronte casa tua, ti aspettiamo
Io: Arrivo subito
Scesi velocemente le scale, mi infilai la mia giacca di pelle e urlai a mio padre "Io esco".
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SPAZIO AUTRICE
Eccomi con un nuovo capitolo!!
Prima di tutto volevo ringraziare tutti quelli che hanno letto, votato e commentato questa storia!
Continuate a dirmi cosa ne pensate. E mi raccomando fatemi sapere chi vedete bene nei panni di Emma e Nick. Così poi inserisco il cast
Per Nick io avevo pensato:
Brant Daugherty
oppure Zac Efron
Chi preferite?? Ovviamente si accettano anche consigli!
A presto
Allison
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