Capitolo 30
NICK
La stanza di Emma era un caos completo, tra libri e vestiti in giro che aveva appoggiati ovunque. "Eccomi" disse rientrando nella camera con il viso struccato, i capelli sciolti sulle spalle e uno di quei pigiamoni pelosi. Era bellissima anche così.
"Lo so, la mia camera è un vero disastro, adesso tolgo tutta questa roba così ti puoi sedere" accatastò tutti i libri e li mise su una mensola e i vestiti li appoggiò sulla sedia. " Domani devo assolutamente fare una lavatrice" borbottò fra sè.
Mi sedetti sul letto rimanendo ad osservarla. Solo quando terminò di sistemare, si voltò verso di me. Era ancora imbarazzata per tutto quello che era successo poche ore prima, ma sembrava più serena.
"Ti vado a prendere qualcosa da metterti. Non puoi dormire vestito così" disse uscendo dalla stanza senza darmi il tempo di replicare. Pochi minuti più tardi ritornò con in mano con una t-shirt e un paio di pantaloni della tuta.
"Sono di mio padre, dovrebbero andarti bene"balbettò ancora imbarazzata "Purtroppo non ho ho trovato altro che potesse andarti bene"
"Non dovevi disturbarti, potevo dormire anche così" mi diressi nel bagno per cambiarmi chiedendomi se fosse stata una buona idea accettare la sua proposta. Quando me l'aveva chiesto, con gli occhioni da cucciolo smarrito e dopo quella serata, avevo accettato senza neanche pensarci su. Adesso però che mi ritrovavo con lei, l'idea di dormire insieme, senza poterla accarezzare, senza poterla baciare, mi sembrava autentica tortura.
Uscii dal bagno, Emma era seduta a gambe incrociate sul letto e mi fece segno di andarmi a sedere accanto a lei.
Mi accomodai sul letto mentre continuava a chiedermi scusa per avermi rovinato la serata.
"Non ti preoccupare" sorrisi "Ho già avuto la mia ricompensa"
Lei mi guardò di sbieco. "In che senso?"
"Potrò sempre raccontare di aver visto che trasformi in un orsetto polare dopo la mezzanotte" la presi in giro.
Lei mi tirò uno schiaffo sul braccio facendo finta di essere offesa. "Non mi trasformo in un orso" borbottò anche se sorrideva sotto i baffi. "E' solo che amo i pigiami caldi e morbidi" si giustificò.
"Si, sì è la solita scusa che usate per nascondere la vostra vera natura" continuai a provocarla.
"Sei un cretino" lei si mise a ridere dandomi un sacco di pugni "Smettila di prendermi giro"
"Perché se no cosa fai? Mi trasformi in un lupo mannaro?" continuai perché mi piaceva vederla così sorridente.
"No, al massimo in un bel vampiro come in Twilight" sogghignò lei.
"Ma io sono molto più bello di quel succhiasangue" la rimbeccai.
"Il solito modesto... Che ne dici se spegniamo la luce e dormiamo? Sono quasi le due"
"Ok comincio ad essere stanco... e comunque è solo la verità" Emma si alzò per spegnere la luce e po si accoccolò vicino a me. Con il braccio le circondai il fianco tirandola verso di me.
"Grazie per aver accettato di star qui con me, è stata una serata davvero difficile " sussurrò.
"Non devi ringraziarmi, non ho fatto nulla di speciale".
Le accarezzai leggermente i capelli lasciandomi inebriare dal suo profumo di vaniglia e dopo pochi minuti il suo respiro divenne più regolare. Rimasi a guardarla che dormiva serena appoggiata a me.
La luce fioca che filtrava dalla finestra illuminava debolmente il suo viso. L'espressione era rilassata e dolce. Sembrava una bambina.
Fottuto. Ero letteralmente fottuto. Perché quello che sentivo per lei non era solo attrazione. Non sapevo cosa fosse né tantomeno come gestirlo, non sapevo dare un nome ai sentimenti che provavo, ma sapevo che se l'avessi persa mi sarei ritrovato in un baratro senza fine.
EMMA
Faceva caldo, molto caldo e non riuscivo a muovermi. Aprii gli occhi e mi ritrovai in una posizione strana, con Nick che mi teneva stretta a lui.
Mi girai piano per non svegliarlo, per mettermi in una posizione comoda, e mi ritrovai con il viso appoggiato sul suo petto. Mi soffermai ad osservarlo. Aveva i capelli scarmigliati, la bocca leggermente aperta, come se sorridesse nel sonno. Con un dito andai a scostare una ciocca che gli ricadeva su suoi occhi, tracciai una linea fino ad andare a sfiorare le sue labbra.
Per un attimo mi chiesi come sarebbe stato sfiorare le sue labbra. Normalmente in una situazione del genere, avrei avuto uno dei miei soliti attacchi, invece con lui mi sentivo bene come non mi era capitato con nessuno. Non avrei permesso che qualcosa rompesse quella sintonia così speciale ed ero sicura che se avessi cercato qualcosa di più avrei rovinato tutto. Se fossimo rimasti solo amici non avrei mai rischiato di perderlo.
Mi strinsi a lui assaporando la sensazione essere stretta tra le sue braccia. Rimasi così per un tempo indefinito.
Un rumore dal piano di sotto mi fece sobbalzare e svegliai anche Nick.
"Ehi, buongiorno.. Che succede?" chiese con la voce ancora impastata del sonno.
"Ho sentito un rumore dal piano di sotto. Eppure sono certa di aver chiuso bene ieri sera, e ho anche inserito l'allarme" balbettai nervosa.
"Sicuramente non è nulla, andiamo a controllare"
Con un passo incerto e stringendo forte la mano di Nick, iniziai a scendere le scale. Un altro rumore, simile ad un tonfo, arrivò distintamente alle mie orecchie.
"Magari è caduto qualcosa in cucina" mi sussurrò Nick nell'orecchio cercando di tranquillizzarmi. Annuii impercettibilmente con la testa.
Presi coraggio e ferro del caminetto, l'unica arma che avevo trovato e aprii la porta della cucina.
Spalancai la porta della cucina, la mano alzata con il ferro pronta a sferrare un colpo ad un possibile ladro. Invece mi ritrovai davanti mio padre, che mi guardava sconcertato e lanciava occhiatacce a Nick.
Ero rimasta paralizzata con il braccio alzata. "Papà..." boccheggiai scioccata.
"Emma, si può sapere che diavolo sta succedendo?" esclamò rivolgendo uno sguardo severo a Nick. Solo in quel momento realizzai di aver ancora la mia mano stretta in quella. Non solo, lui indossava i vestiti di mio padre.
"Non è come pensi papà" balbettai diventando paonazza.
"Ne sei sicura Emma? E tu giovanotto non dici nulla?"
"Signor Miller, so che quello che pensa, ma io e Emma siamo solo amici" farfugliò nervoso.
"Ah, adesso si chiama così?"
"Papà!" esclamai imbarazzata.
"Io vado a cambiarmi.. devo tornare a casa" Nick mi rivolse uno sguardo tra l'imbarazzato e il dispiaciuto, prima di uscire dalla cucina.
"Non mi aspettavo che arrivassi così presto" dissi rivolta a mio padre cercando di capire se fosse molto arrabbiato. La sua espressione sembrò rilassarsi dopo che Nick era andato a cambiarsi.
"Potevi almeno avvisarmi che avevi un fidanzato Emma, almeno mi sarei preparato psicologicamente" il tono di voce si era addolcito "Almeno avete usato precauzioni?"
Arrossii di nuovo. "Papà!" esclamai "Nick non è il mio fidanzato e non abbiamo fatto sesso" gli dissi sentendomi a disagio. Mi sembrò di essere tornata a quando avevo 15 anni e mio padre aveva affrontato per la prima volta l'argomento sesso.
"Scusate" la voce di arrivò alle mie spalle. Mi voltai e lo vidi affacciarsi alla porta della cucina. "Io devo andare"
"Aspetta, ti accompagno"
"Arrivederci signor Miller, è un piacere averla conosciuto" salutò prima di dileguarsi.
Lo seguii arrivando alla portoncino d'ingresso.
"Grazie ancora Nick... per tutto. Mi dispiace per mio padre, credo di averlo sconvolto"
Lui sorrise "Spero solo che non voglia uccidermi.. il suo sguardo non era per nulla amichevole"
"Non ti preoccupare, non è pericoloso come sembra" lo rassicurai "Ci vediamo lunedì?
"Se vuoi anche domani, non devi provare il copione di Orgoglio e Pregiudizio?"
"E' vero, non ci pensavo più...allora a domani"
"A domani stellina" sussurrò lasciandomi un lieve bacio sulla guancia. Un brivido percorse tutto il mio corpo lasciandomi senza respiro.
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SPAZIO AUTRICE
Eccomi tornata! Passato bene Natale?
Scusate l'immenso ritardo con cui ho aggiornato, ma ho avuto pochissimo tempo per scrivere. Spero il capitolo vi sia piaciuto.
Per la ship, tra le proposte che avete fatto Emmick è quella che mi convince di più, che ne dite?
Sto partecipando al contest #ilmiglioredel2018, se la storia vi sta piacendo potete supportarla mandando un messaggio privato a @_pertefareidelmale04 dando un voto da 1 a 10 e la motivazione. Avete tempo fino il 31 dicembre.
Grazie mille in anticipo!!
A presto,
Allison
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