Capitolo 12

EMMA
Il suo viso era a pochi centimetri dal mio. Percepivo il suo respiro spezzato, le sue labbra troppo vicine alle mie. Il mio cuore perse un battito, poi iniziò a battere all'impazzata, le gambe sembravano essere diventate di gelatina. Avrei voluto lasciarmi andare, chiudere gli occhi e sentire le sue labbra sulle mie, infilare le mani nei suoi capelli.

Invece l'ossigeno iniziò a mancarmi, mi sembrava di non riuscire più a respirare, e l'impulso di scappare fu più forte di qualunque altra cosa.

Mi allontanai così repentinamente che Nick rimase per un attimo sconcertato da quello che era successo.

Ci fu un attimo di silenzio imbarazzante, poi balbettai "Scusa per come ti ho trascinato via, ma non volevo che rovinassi tutto" dissi cambiando discorso, nel tentativo di evitare domande.

Lui mi guardò interdetto. "Come?" mi chiese come se non avesse capito di cosa stavo parlando.

"Aiden e Liz. Non volevo che rovinassi tutto." ribadii.

" Ah si, giusto, mia sorella e il mio migliore amico che si stavano baciando qua dietro" sembrò che stesse ritornando sulla Terra da Marte " Ma tu non sembri sorpresa... Sapevi qualcosa?" mi chiese poi incuriosito.

"Diciamo che avevo intuito qualcosa" risposi evasiva. "Non sei contento?"

"Veramente non avevo mai pensato ad un'eventualità del genere" rispose lui pensieroso, mentre continuavamo a camminare verso porto. "Ma Aiden è come un fratello per me e comunque sa che fa soffrire mia sorella finisce castrato!"

Risi alla sua minaccia. "Beh, allora vuol dire che fa sul serio!"

"Sarà meglio per lui" rispose serio.

Il vento vicino al mare stava diventando sempre più forte e i capelli continuavano a finirmi sul viso. C'erano barche attraccate lungo tutto il porto. Alcune erano piccole imbarcazioni, altri erano dei veri e propri yacht. Mi avvicinai per poter ammirare il mare. Le onde si infrangevano contro le imbarcazioni, e alcuni grossi schizzi finirono per bagnarmi la maglietta. Lanciai un piccolo urlo e mi allontanai.

Nick ne approfittò per prendermi in giro. " È solo un po' d'acqua!"

"Si ma adesso sono tutta bagnata e l'aria è fredda" mi lamentai sconsolata.
"Vieni, qui dietro c'è un bar che fa la miglior cioccolata di tutta Boston, così ti puoi scaldare e asciugare" disse imboccando un vicolo laterale.

Lo seguii e ci ritrovammo davanti ad un piccolo locale, un'insegna caratteristica sovrastava l'ingresso. "Chocolate house" lessi entrando "So già che diventerà uno dei miei posti preferiti" dissi fregandomi le braccia nel tentativo di scaldarmi un po'.

Pochi istanti dopo venne una cameriera a lasciarci due menù. C'erano più di trenta tipi di cioccolate diverse, non sarebbe stata una scelta semplice.

Iniziai a sfogliarlo, cercando di evitare lo sguardo di Nick.

NICK

Presi il menù e feci finta di guardarlo, ma in realtà non riuscivo a far altro che guardare Emma.

Prima, per attimo, avevo avuto la sensazione che desiderasse baciarmi quanto lo desideravo io. Poi, in un secondo, nei suoi occhi avevo visto qualcosa di simile al terrore, si era allontanata da me lasciandomi lì come un idiota. Aveva iniziato a parlare d'altro come se nulla fosse, tanto che cominciavo a pensare di essermi sognato tutto. Avevo notato, però, che da quel momento in poi aveva evitato di guardarmi negli occhi.
Meglio così, se avessi ceduto all'impulso di baciarla avrei fatto solo fatto un gran casino.

"Cosa vi porto?" la voce della cameriera mi riportò alla realtà.

"Una cioccolata fondente al peperoncino" ordinai.

"Per me una cioccolata al latte alla nocciola" disse Emma.

La osservai mentre giocava nervosamente con le bustine di zucchero. Tra di noi era caduto un silenzio imbarazzante.

"Ti sei scaldata un po'? Va  meglio?" chiesi cercando di rompere il silenzio.

"Si, qui dentro si sta molto meglio" rispose continuando a giocare con le bustine ed evitando il mio sguardo.

"Possiamo continuare domani con letteratura? Scusa per oggi, ma non ce la facevo proprio più!"

"Mi dispiace ma domani non posso, mi devo vedere con Liz per fare economia..."

Peccato mi sarebbe piaciuto passare un altro pomeriggio con lei. Ormai la mia mente continuava a formulare pensieri sconsiderati, come quello di baciarla.

"Allora possiamo fare un altro pomeriggio, devo assolutamente passare il corso di letteratura" dissi senza riflettere.

"Va bene, dopodomani finisco alle tre. Vieni da me quando hai finito, ok?" mi rispose, continuando ad evitare il mio sguardo.

Arrivò la nostra cioccolata. Lei iniziò ad assaporarla piano perché scottava. Io non riuscivo a far altro che guardare la sua bocca sensuale. Le labbra erano carnose e la sua lingua che leccava il cucchiaino era eccitante. L'idea di assaporare la sua bocca, di intrecciare la mia lingua con la sua, stava diventando sempre forte.

Mi imposi di distogliere lo sguardo per evitare di fare cazzate, ma inevitabilmente gli occhi si posarono sulla maglietta, di solito larga, che bagnata aderiva perfettamente al suo corpo, mettendo in evidenza il seno.
Decisi di guardare fuori dalle vetrate la gente che passeggiava, per smorzare l'eccitazione che inevitabilmente stava crescendo in me.

EMMA

Sentivo gli occhi di Nick su di me, sembrava che il suo sguardo dovesse perforarmi. Continuai a bere la mia cioccolata senza alzare lo sguardo, per evitare di incrociare i suoi occhi.
Quando guardai l'ora mi resi conto che si era fatto tardi.

"È tardissimo!" esclamai "Devo assolutamente rientrare a casa"

Nick rimase leggermente sconcertato dalla mia urgenza di rientrare. "Certo, ti accompagno, finisco solo di bere". Quando si alzò vidi che aveva dei piccoli baffetti di cioccolata sui lati della bocca. Istintivamente mi avvicinai . "Aspetta" Gli passai il dito sfiorandogli le labbra per pulirlo. I nostri sguardi si ritrovarono nuovamente incastrati l'uno nell'altro. In quel momento tutto si fermò. Non sentivo più nulla. La gente che andava e veniva intorno a noi, ma per me esistevano solo quegli occhi blu come mare, nei quali sarei potuta sprofondare, il suo profumo muschiato che mi annebbiava i sensi.

"Vado a pagare" La sua voce mi riportò alla realtà. Lui era già alla cassa, mentre io ero ancora lì imbambolata.

Il ritorno a casa fu strano. Nick era più silenzioso del solito. Camminava a passo veloce e io faticavo a stargli dietro. Ogni tanto lo guardavo di sottecchi , ma lui sembrava perso nei suoi pensieri.

Il sole stava tramontando e l'aria stava diventando decisamente più fredda. Cercai di stringermi nella mia maglietta leggera, nel tentativo di scaldarmi un po'.

Nick rallentò vedendo che ero rimasta indietro. Si tolse la felpa che si era messo "Tieni, metti questa, così non prenderai freddo" disse porgendomela.

"Grazie" sussurrai appena.

Arrivati davanti a casa mia, mi salutò velocemente e saltò sulla sua auto.

NICK

Salii in macchina e spinsi sull'acceleratore allontanandomi il più possibile dalla casa di Emma.

Avrei dovuto stare lontano da lei, invece mi sembrava di esserne attratto come una calamita. Mi diressi  verso casa. Dovevo assolutamente farmi una doccia fredda.

Quando entrai in casa sembrò che non esserci nessuno. La cosa era abbastanza normale. I miei genitori lavoravano sempre fino a tardi, Ian da quando lavorava con papà rientrava sempre più tardi pur di compiacerlo. L'unica che avrebbe potuto essere in casa era Liz, ma qualcosa mi diceva che era ancora in compagnia di Aiden.

Aprii l'acqua della doccia e mi spogliai. L'erezione dovuta ai miei pensieri su Emma era ancora ben presente. Chiusi gli occhi e mi infilai sotto la doccia sperando di riuscire a svuotare la mente.

Nessuna ragazza mi ha mai fatto questo effetto. Sicuramente è dovuto al fatto che non posso portarmela a letto. Emma, poi, è così diversa dalle ragazze con cui esco di solito. Poco truccata, sempre vestita con jeans e maglie abbondanti, non si mette mai in mostra. Eppure è bellissima, si vede anche sotto quei vestiti abbondanti che ha un corpo fantastico, ha due occhi veramente incredibili, verdi con piccole pagliuzze dorate, che ho visto illuminarsi poche volte, quando sorride senza pensieri. 

Mi infilai una tuta e mi coricai sul letto esasperato. Quella ragazza non se ne andava dalla mia mente. Presi il mio i-pod e mi infilai le cuffiette, facendo partire una delle mie playlist preferite.

Chiusi gli occhi e lasciai che la musica coprisse tutti i miei pensieri. Quando li riaprii mi resi conto che era passata più di un'ora.

Presi il telefono e vidi che erano arrivati alcuni messaggi.

Il primo era di Aiden.

Ciao Nick, domani ci possiamo vedere prima delle lezioni? Ti devo parlare

Immaginavo l'argomento di cui voleva parlare. Digitai velocemente la risposta.

Certo, ci vediamo alle 7.30 alla caffetteria

Poi vidi un messaggio da Brittany, una ragazza molto sexy, con cui ero andato a letto un paio di volte.

Ciao Nick, è un po' che non ci sentiamo! Ti va di venire alla festa delle matricole che organizzano per sabato sera... Ho voglia di divertirmi come l'ultima volta!"

Brittany era esattamente ciò di cui aveva bisogno per levarmi dalla testa Emma. Sexy e disponibile. Nessuna complicazione.

Digitò velocemente la risposta al messaggio.

Certo, ci vediamo direttamente alla festa.

Infine guardai l'ultimo messaggio che mi era arrivato. Corrugai la fronte. Era di Emma.

Ciao, scusa se ti disturbo, ti sei dimenticato la tua felpa e hai lasciato i tuoi appunti sulla mia scrivania. Ti porto tutto prima delle lezioni di domani. Buonanotte

Rilessi quel messaggio più e più volte, come se cercassi di leggervi una specie di messaggio in codice. Dopo aver scritto e cancellato più volte la risposta, alla fine scrissi il messaggio più banale del mondo.

Grazie per avermi avvisato, me ne ero proprio scordato. Ci vediamo domani, buonanotte anche a te

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SPAZIO AUTRICE:

Ciao a tutti,

finalmente sono riuscita ad aggiornare... Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Fatemi sapere cosa ne pensate, e se avete supposizioni su cosa  succederà tra Emma e Nick. Aspetto i vostri commenti!

Un grazie speciale a chi letto, votato 🌟🌟e commentato questa storia😘😘

Aspetto ancora a inserire nel cast nel ruolo di Karen, visto che sono a pari i voti per Selena e Zendaya... mi raccomando se non avete ancora segnato chi preferite andate a farlo!
A presto,
Allison

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