69. L'ultima notte

Il tragitto in macchina mi parve veloce solo per il semplice motivo che per tutta la strada avevo avuto il cuore in gola e probabilmente dentro di me, avrei voluto e necessitato di maggior tempo per poter metabolizzare quello che stava per accadere e di conseguenza come mi sarei dovuto comportare davanti ad una persona che non vedevo da più di un mese. Avevo i battiti del cuore accelerati e per un momento avevo creduto di poter morire a causa di tutta quell'ansia tuttavia quando le ruote dell'auto si fermarono, dovetti raccogliere più aria possibile per darmi il giusto coraggio per poter afferrare quella maniglia che mi avrebbe permesso di scendere e dunque di poter rivedere il mio biondino. Guardando il paesaggio attraverso il finestrino del taxi mi ero persino ritrovato a pentirmi di aver mandato un messaggio a Taehyung e ancora peggio mi ero pentito di aver deciso di incontrarlo, pensai che probabilmente non ero ancora pronto mentalmente per poterlo fare anche se la parte più profonda e sensibile di me, mi ripeteva in continuazione di doverlo fare non solo per poter chiarire con lui, ma soprattutto per poter chiarire con me stesso.

Io non avevo lasciato alcuna porta aperta con lui, le avevo chiuse tutte per paura che potesse entrare a far parte della mia vita di nuovo, poiché per un periodo ero davvero stato convinto di non doverlo rivedere più, di poterne fare a meno e di poterlo scordare nel giro di qualche settimana eppure ogni mia certezza era crollata; ora sapevo che non era così facile uscire da una relazione, specie quelle che venivano considerate tossiche ma soprattutto non era affatto facile poter dimenticare una persona che sin da subito, con la sua sola presenza, era stato in grado di stravolgermi la vita. Avrei semplicemente voluto dare la colpa di quel mio cedimento ai miei continui sogni, che non mi avevano permesso di poter scordarmi del sorriso genuino oppure avrei potuto dare che la colpa a quelle notifiche che mi ricordavano costantemente della sua esistenza eppure dentro di me ero cosciente che quello di rivederlo, fosse solo un mio desiderio. Un desiderio che avevo cercato di non soddisfare e un desiderio che avevo persino cercato di nascondere a me stesso tuttavia adesso che mi trovavo ad un passo da lui, tutto quello che avevo fatto pareva essere stato invano.

"La ringrazio infinitamente per il passaggio" dissi all'uomo guardandolo dallo specchietto prima di uscire definitivamente dalla macchina.

Una volta fuori respirai l'aria di quella notte e mi parve del tutto differente dalla volta in cui io e Taehyung ci incontrammo per la prima volta, non solo era passato ormai tanto tempo ma erano anche cambiate molte cose sia nelle nostre vite sia i nostri sentimenti verso l'un l'altro; il nostro incontro era stato del tutto inusuale e probabilmente sarebbe stato molto meglio per entrambi se i nostri occhi non si fossero mai incontrati eppure lo avevano fatto e ora non potevano fare a meno di guardarsi e perdersi come se stessimo assistendo alla visione più bella di sempre.

Improvvisamente pensai di volerlo baciare e abbracciare come non avevo mai fatto prima e quella volontà non solo mi fece tornare a sentire qualcosa all'interno del mio stomaco ma diede anche la sensazione di essere tornato bambino, quasi spensierato ed era proprio quello che avrei voluto per quel nostro incontro; avrei voluto rivivere tutte le emozioni che ero stato in grado di sperimentare insieme a Taehyung e quel luogo sanciva tutto quello che era stato e tutto quello che da li a poco, avrei provavo di nuovo.

La metropolitana di Busan.

Sfregai le mani tra loro come per riscaldarle prima di entrare all'interno della stazione metropolitana ma in realtà era stato solo un gesto automatico nel tentativo di voler scacciare l'ansia e magari anche nella speranza che in quel piccolo tratto avrei trovato le parole giuste da dirgli o anche solo l'espressione adatta da dover fare per quando l'avrei rivisto. Scesi le scale per metà e mi guardai attorno senza entrarci realmente, cercando qualcosa che riguardasse lui eppure era vuota proprio come il giorno del suo compleanno; quella sera Taehyung non si era presentato perché era troppo incazzato e deluso dal mio tradimento e non eravamo neppure riusciti a festeggiare il suo compleanno come invece io avrei voluto e programmato. Niente era andato come previsto e in quel momento ebbi timore che nemmeno quell'appuntamento sarebbe andato nel verso giusto o forse semplicemente non sarebbe andato come io mi ero immaginato durante il breve tragitto in macchina, la stessa che quando mi voltai per osservare dietro la mia figura, notai ancora parcheggiata fuori dalla stazione. Aggrottai le sopracciglia e pensai che probabilmente i soldi che gli aveva dato il biondino non erano stati abbastanza così mi avvicinai di nuovo per vedere di cosa avesse bisogno.

"C'è qualcosa che non va?" chiesi cordialmente.

"Nulla, mi sto solo attenendo ai piani" rispose alzando le spalle non curante e quasi indifferente a quella situazione leggermente anomala.

"Quali piani?" chiesi ancora data la mia confusione mentale.

"Non so nulla, so solo che dovresti tornare dentro perché la tua corsa non è ancora terminata" ammise e tramite quelle parole capii che neppure lui fosse a conoscenza di tutto ciò che aveva ideato il biondino, la verità era che mi sentii quasi sollevato dal fatto che Taehyung non fosse presente alla metropolitana per il semplice fatto che non ero ancora pronto per vederlo tuttavia una parte di me ci rimase male e continuai a cercare qualcosa. Pensai che non avrebbe avuto alcun senso invitarmi nel luogo del nostro primo incontro senza avere in mente uno scopo ben preciso così d'un tratto mi venne la brillante idea di mettere piede nel posto esatto in cui lo vidi per la prima volta e mi ricordai che non era proprio all'interno della stazione, al contrario era all'uscita e difatti corsi verso quella direzione.

Sorrisi quando effettivamente trovai qualcosa per terra e mi piegai sulle ginocchia per prendere tra le mani quell'oggetto inaspettato; un diario parecchio corposo.

Passai un dito sopra la copertina, come se stessi accarezzando qualcuno piuttosto che qualcosa e mi ritrovai a sfogliarlo velocemente per constatare che fosse pieno o che appartenesse al mio biondino e proprio come avevo pensato, era un regalo per me. Mi ritrovai a sorridere come uno stupido e quasi mi incantai con quel diario tra le mani tuttavia una folata di vento mi ricordò di dover andare via, dal momento che quello non era il reale luogo d'incontro e riflettendo sul fatto che Taehyung non mi avesse raggiunto neppure quella volta, mi alzai velocemente e mi diressi ancora una volta all'interno di quell'auto che stava assistendo a quella follia che probabilmente aveva scambiato per un qualsiasi regalo di anniversario o magari un'appuntamento anticipato, considerato che si stava ormai avvicinando san valentino. Continuai a ridacchiare per quelle mie riflessioni ma in verità sapevo bene di aver quel sorriso stampato sul viso solo ed esclusivamente grazie a Taehyung che mi aveva fatto tornare in mente la sensazione di pura felicità e con quella consapevolezza per la testa, decisi di aprire quello strano diario e cominciare a leggere le parole che aveva scritto nei giorni che ci avevano separato.

Non fui in grado di leggere tutte le pagine che mi aveva dedicato ma ne bastarono davvero poche per comprendere tutte le cazzate che avevo commesso in quell'ultimo periodo e allo stesso tempo per farmi aprire gli occhi su quanto Taehyung fosse innamorato di me e su quanto io, in egual modo, lo fossi di lui tuttavia quando mi trovai di fronte al palazzo in cui abitava Taehyung, non capii più nulla e preferii semplicemente conservare quelle dichiarazioni per dopo, considerato che in quel momento la mia priorità era poter incontrare nuovamente il suo sguardo. 

Quella volta neppure salutai o ringraziai il taxista al contrario avevo solo velocizzato tutte le mie mosse affinché arrivassi immediatamente di fronte alla porta d'ingresso del mio ormai ex fidanzato. Quella definizione mi fece sentire un leggero e amaro dolore sul cuore, come se qualcuno mi avesse appena dato un pizzicotto tuttavia continuai a non dare peso a nulla, nemmeno alle persone che incontrai alla hall di quel lussuoso palazzo. Mi precipitai verso le scale e cominciai a salirle di fretta e furia pur di non sottrarre altri minuti a quel fatidico incontro che pareva stessimo attendendo da sempre ma che allo stesso tempo però sembravamo rimandare in continuazione, forse per paura di farci ancora del male. Cercai di riprendere fiato quando mi trovai al piano del biondino, mi piegai con la schiena e poggiai entrambe le mani sulle mie ginocchia nel tentativo che il mio respiro si regolarizzasse e che il mio petto smettesse di alzarsi e abbassarsi in maniera irregolare così non mi rimase altro che prendermi qualche minuto prima di suonare il campanello dinnanzi a me.

Se prima ero ansioso e quasi insicuro di volerlo rivedere, dopo aver letto le parole che aveva scritto mi resi conto di quanto in realtà avessi bisogno di lui, di come necessitavo di rivederlo, di poterlo sfiorare ancora e di quanto semplicemente il mio desiderio meritava di essere esaudito; avrei riaperto tutte le porte che avevo bruscamente chiuso e per farlo non avrei dovuto far altro che poggiare l'indice sul piccolo campanello di fianco l'entrata del giovane imprenditore e difatti così feci.

Non passò molto prima che all'interno percepissi qualche rumore che mi fece subito intuire che quella porta si stesse finalmente aprendo e oltre alla naturale tachicardia, presi coscienza che quello scricchiolio avrebbe presto fatto apparire la mia persona, la stessa però che avevo allontanato a causa di troppe emozioni che non mi avevano più fatto sentire bene ma che in quel momento fortunatamente non mi appartenevano più.

D'un tratto mi venne ancora più difficoltoso respirare, sentii il cuore in gola, le mani presero a sudare in maniera quasi disgustosa e per un secondo fui persino colpito da un capogiro, era assurdo lo sforzo che dovevo compiere per poter fare una cosa che prima riuscivo a fare quotidianamente; la presenza di Taehyung nella mia vita era dapprima per me abituale mentre adesso mi sentivo come se dovessi compiere il gesto più arduo e infattibile di sempre eppure paradossalmente mi sentii molto meglio quando una testolina bionda spuntò dalla soglia e che successivamente si fece vedere per intero, spalancando la porta. Rimasi impassibile tanto quanto lui, le nostre espressioni parevano essere immutabili eppure ci stavamo scrutando con un'attenzione e una brama che non eravamo soliti ad usare ed era come se entrambi fossimo rimasti bloccati nelle nostre postazioni e che fossimo dunque impossibilitati a fare qualsiasi passo verso l'altro.

"Taehyung" mormorai talmente piano che ero sicuro che non l'avesse nemmeno udito, fu più un sussurro che fuoriuscii dalle mie labbra in modo spontaneo come per constatare che quello di fronte a me fosse davvero il mio amore più grande e più lo guardavo, più capivo che non era mai cambiato nulla tra di noi. 

Possibile che fossi ancora innamorato di lui?

Mi presi qualche secondo per osservarlo e lo feci perché sapevo che anche lui stesse facendo lo stesso, avevamo bisogno di testare che quel momento appartenesse alla realtà e che non fosse solo frutto della nostra immaginazione che continuava a farci scherzi, forse nella speranza che un giorno uno di noi avrebbe compiuto un passo avanti verso l'altro e finalmente quel giorno era definitivamente arrivato. Taehyung era vestito con abiti casuali, erano degli indumenti che usava per poter stare a casa ma pensai che fossero i più belli del mondo e che attorno al suo corpo prendevano una piega ancora più attraente, i suoi occhi erano luccicanti come se avesse le lacrime agli occhi o fosse sul punto di piangere mentre i capelli erano tornati proprio come lo avevo conosciuto il primo giorno, la ricrescita nera era letteralmente sparita lasciando così spazio ad un colore luminoso e un biondo perfetto che rendevano adeguato il nomignolo che da sempre gli avevo affibbiato ma che mai lui aveva udito.

"Entra" disse facendosi leggermente da parte cosicché potessi mettere piede all'interno della sua casa, la stessa in cui io avevo perso la verginità e in cui avevo donato tutto me stesso a Taehyung. Inarcai le labbra in un sorriso quando nella mia mente tornò quel bellissimo ricordo che mai avrei voluto dimenticare e in seguito non potei non pensare di voler poter rivivere quelle sensazioni ancora una volta, anche solo per un'altra notte. Deglutii visibilmente e ripassai dentro di me le mie iniziali intenzioni: io gli avevo scritto solo per poter stare con lui un'ultima volta ma dopo tutte le parole che avevo letto e dopo averlo rivisto, non ero più convinto di potercela fare, ad ogni modo quando vidi Taehyung avanzare verso di me per togliermi il diario dalle mani, persi il lume della ragione e con esso anche la mia facoltà di pensiero.

"Taehyung io non so bene perché sono qui cioè in realtà io credevo di saperlo ma adesso non lo so più ma mi piacerebbe poter..." presi a parlare a raffica, proprio come ero solito a fare ogni qual volta che ero in una visibile difficoltà o che provassi ansia nell'esprimermi tuttavia come sempre, la mia agitazione e le mie insicurezze si contrapponevano alla sua pacatezza e alla sua padronanza così fu lui a prendere in mano quella situazione.

"Sta zitto va bene?" disse poggiandomi i palmi delle mani sul petto e avvicinandosi forse più di quanto mi sarei aspettato. "Voglio godermi questo momento con te prima che finiamo per rovinare tutto come al solito" continuò come per avvertirmi delle sue imminenti intenzioni, forse per paura che fossi prevenuto nei suoi confronti o che mi fossi diretto a quell'appuntamento con il piede di guerra. 

"Questa volta non sono qui per rovinare nulla" lo avvisai cercando di rassicurarlo, mettendo la mani sopra le sue e accarezzandole leggermente. "Ho letto le pagine che hai lasciato in metropolitana" gli feci sapere con un tono dolce, mi venne automatico rivolgermi a lui in quella maniera e anche se non l'avessi fatto, era evidente che stessi provando solo emozioni belle e che mi era mancato come l'aria nei polmoni quando si provava a stare sott'acqua. Ero certo che i miei occhi stessero luccicando dinnanzi a lui e che quelle stelle si stessero rispecchiando dentro i suoi tuttavia poi mi venne il dubbio se erano semplicemente i suoi occhi a possedere quelle scintille che mi facevano sentire un bimbo di fronte al suo gusto di gelato preferito. "Sono qui per stare con te, Taehyung" sussurrai ancora e a quel punto la sua mano scorse lungo il mio busto sino ad arrivare al polso, che mi afferrò per spingermi maggiormente verso di lui.

"Allora non parlare più" disse zittendomi per la seconda volta nel giro di qualche secondo, facendomi così ridacchiare. "Perché ora non c'è alcun bisogno di farlo" mormorò non dandomi neppure modo di poter rispondere a quelle sue frasi che mi avevano già fatto intuire dove volesse arrivare. Taehyung si precipitò su di me e non ebbi il tempo di sentire e concentrarmi sulle sue morbide labbra poiché fui colto dalla presenza della lingua che si infilò tra le mie fin troppo velocemente, in men che non si dica quello si trasformò in un bacio voglioso, lussuoso e talmente travolgente da farmi pulsare ogni parte del corpo. Una scarica di energia percorse la mia colonna vertebrale mentre un calore inaspettato ma anche piacevolmente familiare si insinuò all'intero del mio indumento intimo, tanto da farmi desiderare che Taehyung mi spogliasse nel minor tempo possibile. Le mie mani finirono per poggiarsi sulle sue guance cosicché potessi guidare le sue mosse fin troppo aggressive e bramose di assaggiarmi dopo tutto quel tempo di digiuno; all'improvviso mi balenò in testa che prima o poi quelle labbra avrebbero potuto baciare un'altra persona e mi domandai persino se l'avesse fatto nei giorni in cui io ero stato assente ma quel dubbio non mi turbò in maniera negativa al contrario avrei voluto essere ai suoi occhi il migliore tra tutti. Ero cosciente di quanto Taehyung desiderasse il mio corpo ed ero cosciente dell'effetto che io gli procuravo che d'altronde era un po' simile all'effetto che lui causava a me, eravamo simili sotto quel punto di vista e non avevo ancora compreso chi dei due fosse più preso dall'altro.

Era come se dentro quel bacio stessimo mettendo tutto il rancore che avevamo provato l'uno verso l'altro, era un bacio diverso dagli altri anche se altrettanto bello; mi parve di star provando tutto l'amore che provavo nei suoi confronti ma allo stesso tempo quel bacio era anche in grado di ricordarmi tutto l'odio e la delusione che avevo provato per lui alla scoperta del suo passato.

"Toglimi i vestiti" mormorò Taehyung sulle mie labbra e alle mie orecchie parve un'ordine meraviglioso tanto che non me lo feci ripetere una seconda volta. "Spogliami di tutto" disse ancora ma quella volta ebbi l'impressione che non si riferisse solamente agli indumenti che portava bensì cominciai a credere che si stesse riferendo a tutte le emozioni che ci avevano accompagnato durante quel mese in cui avevamo rinunciato a vivere pur di seguire il nostro orgoglio e principi che io credevo fossero giusti, eppure ora la cosa più giusta era mettere da parte tutte quelle faccende, anche solo per una notte, per poter tastare un'ultima volta la felicità insieme a lui. Non avrei pensato a nulla, avrei solamente voluto staccare la spina del mio cervello per qualche ora e fingere che niente tra noi fosse cambiato; mi sarebbe piaciuto credere di essere tornato ai primi giorni di conoscenza quando la voglia di esplorare il suo corpo superava di gran lunga la voglia di scoprire tutti i segreti che era ovvio possedesse all'interno del suo cuore. 

Cercai di scacciare quei pensieri poiché mi ero prefissato di dover bearmi di lui al cento per cento, forse come non avevo mai fatto prima, forse nel tentativo di avere un ultimo bel ricordo con lui; non mi piaceva la maniera in cui ci eravamo lasciati e non volevo che quello fosse l'ultimo momento vissuto con Taehyung che continuavo a definire la persone più importante della mia vita. In futuro se mi fossi ritrovato nuovamente senza la sua presenza, avrei voluto avere l'opportunità di rivivere attraverso la mia memoria solo ricordi positivi che mi avrebbero reso fiero del passato trascorso con lui.

Le mie mani scesero in maniera delicata su tutto il suo corpo e percorsero appositamente tutte le sue curve sino ad arrivare al bordo della sua maglia beige, infilai la mani per sfiorargli il basso ventre e lo sentii ansimare durante il bacio tuttavia quando strinsi i suoi fianchi ripieni, si spostò di poco per riprendere fiato e mi guardò negli occhi con una scintilla che mi ricordò le parole che mi aveva intimato precedentemente così non persi altro tempo. Le mie dita afferrarono l'estremità della maglietta e l'alzarono sino a sfilargliela del tutto e in quel momento mi accorsi di quanto magro fosse dall'ultima volta che l'avevo visto, pensai che avesse semplicemente mangiato di meno e realizzai quando avesse sofferto a causa di quella rottura, forse non del tutto necessaria.

"Sei bellissimo Taehyung" azzardai a dire accarezzandogli il petto e non potei essere più sincero. "Come lo sei sempre stato" continuai a bisbigliare prima di tornare sulle sue labbra, lo baciai e mi ritrovai a sfiorare i suoi denti dal momento che a causa dei miei complimenti aveva mostrato un sorriso che gli aveva illuminato tutto il viso. Ci scambiammo un innocente bacio poiché ebbi premura di dedicarmi al resto del suo corpo così scesi sul suo collo mentre con le mani mi ritrovai ad armeggiare con la cintura dei suoi pantaloni ma mi fermai un attimo per poterlo guardare dritto negli occhi. Con una mossa veloce sfilai la doppia striscia di cuoio da ogni passante dei pantaloni e Taehyung a quel punto tornò a sorridermi malizioso e mi spinse come per voler trovare un mobile dietro le nostre figure, in grado di poter sostenere il peso di uno di noi o anche solo per poterci poggiare su qualcosa.

Mi scontrai con il grande tavolo piazzato proprio nel mezzo della cucina e a quel punto senza neppure il suo aiuto, mi ci sedetti sopra, allacciando le gambe attorno al suo bacino cosicché potessi avvicinarlo al mio corpo. Taehyung sfilò via la maglia dal mio torace e prima che potessi rendermene conto anch'io mi trovai a petto nudo, allacciai le braccia sul suo collo e continuammo a baciarci riuscendo in quella posizione a percepire i battiti dei nostri cuori che parevano scontrarsi contro i nostri rispettivi petti come se quella fosse una battaglia da vincere.

"Jungkook dimmi cosa vuoi" disse parlandomi all'orecchio e nell'attesa di una mia risposta giocò con il lobo ricoperto di gioielli che però non gli impedirono di succhiare o leccare quella parte tanto delicata che sarebbe stato in grado di farmi esplodere ancora prima di essere toccato in posti evidentemente molto più stimolanti. Socchiusi gli occhi cercando di riflettere su quella questione che mi era appena stata posta, Taehyung pretese di sapere i miei desideri, forse nella speranza di poterli esaudire ma la verità era che con lui mi sarebbe bastato qualsiasi cosa, se quella però sarebbe dovuta essere l'ultima notte insieme a lui avrei voluto fare tutto quello che ancora non avevamo fatto.

"Voglio sentirti il più possibile" dissi semplicemente a quel punto.

Le sue labbra si fiondarono sulla mia pelle come se non vedesse l'ora di poterla assaggiare di nuovo e mi ritrovai ad ansimare come se quella fosse per me la prima volta insieme a Taehyung; tutti i nostri comportamenti erano dettati dalla troppo distanza che io avevo stabilito per entrambi e dal troppo dolore che ci eravamo causati a vicenda, era come se quelli che stavamo compiendo adesso fossero una cura per tutto il male che ci eravamo procurati e allo stesso tempo un modo per poter tornare ad respirare un po' d'aria fresca. Avevo davvero creduto di non poter più essere felice dopo aver lasciato lui e la sua azienda ma ora che ci eravamo ritrovati non riuscivo a smettere di sorridere e non riuscivo neppure a controllare le mie emozioni, che divennero incontrollabili nel solo osservare il viso del mio biondino dopo tutti quei giorni in cui non avevo fatto altro che sognarlo e ripercorrerlo nella mia testa come un ricordo che pian piano si sarebbe sfumato sino a cancellarsi definitivamente mentre i suoi tocchi e la sua vicinanza mi fecero letteralmente scoppiare il cuore per la troppa gioia. Improvvisamente mi chiesi come avessi fatto per tutto quel tempo senza la sue mani su di me, senza la sua bocca sulla mia e senza avere quel contatto visivo che mi faceva impazzire come poche cose nella vita, amavo guardarlo negli occhi poiché tramite quelli riuscivo a cogliere la passione che da sempre ci aveva caratterizzato e il desiderio che entrambi provassimo l'un per l'altro.

Percepii le sue labbra fare una leggera pressione su un punto preciso del mio collo e capii che la stesse marchiando, succhiandomi un lembo che nel giro di qualche secondo si sarebbe arrossato mentre se avesse messo un po' più di pressione mi avrebbe addirittura rotto i capillari e a quel punto avrebbe potuto degustare del mio sangue, proprio come facevano i vampiri. Sia quel suo gesto che i miei pensieri mi eccitarono più di quanto già non fossi e mi trovai a chiudere gli occhi, per poter godere appieno quel momento, la sua lingua percorse la mia gola fino ad arrivare alla clavicola che morse leggermente, facendomi così percepire i suoi denti freddi in contrasto con la mia pelle accaldata. Automaticamente la mia espressione mutò in una smorfia pur di contenermi ed evitare di gemere, era troppo presto per poterlo fare considerato che non avrei voluto sembrare così debole dinnanzi alla sua presenza tuttavia senza che me ne accorgessi, un suono percorse le mie corde vocali e quasi le percepii vibrare dentro di me. La verità era che mi sarei già messo a gridare di voler di più sebbene avessimo appena iniziato e se una parte di me avrebbe voluto arrivare al succo della situazione o direttamente alla fine, quando si era troppo appagati dal sesso anche per formulare una semplice frase, l'altra avrebbe voluto bearsi di ogni carezza e di ogni respiro poiché dentro di me mi ero prefissato che quella sarebbe stata l'ultima nostra notte insieme e avrei dunque voluto che fosse perfetta. Mi sarei concentrato su ogni suo sussurro e su ogni mia reazione cosicché avrei potuto conservare quel ricordo nella mia mente per il più lungo tempo possibile, non avrei mai voluto dimenticare nulla di quello che avevo trascorso con Taehyung specialmente quella magica notte che avrei voluto non terminasse mai. Avrei volentieri messo le lancette indietro per poterla ripercorrere di nuovo e il fatto che ci stessi pensando ancora prima che tutto quello avrebbe avuto una fine, la diceva lunga su quanto in realtà non fossi affatto pronto a dire addio a tutto quello che io e lui eravamo in grado di formare, ero consapevole che neppure quella volta sarei stato preparato alla parola fine, per il semplice motivo che mai avrei voluto pronunciarla.

"Avrei una bella idea su come potresti sentirmi al cento per cento" sussurrò e lo sentii ridacchiare facendomi intuire che avrebbe voluto che gli dedicassi qualche minuto di preliminari prima di andare al sodo della questione e la cosa ancora più inebriante era che mi trovava terribilmente d'accordo così senza neppure rispondere, scesi dal tavolo e gli sbottonai i jeans, gli stessi che con un solo e semplice gesto finirono attorno alle sue caviglie, insieme ai suoi boxer. Taehyung con i piedi si aiutò ad uscire definitivamente da quegli indumenti e a quel punto lo afferrai dalle braccia per poter scambiare le nostre posizioni cosicché ora fosse lui a poggiarsi al tavolo, neppure un secondo dopo poggiai le labbra sul suo petto e solo quando mi ritrovai a leccargli un capezzolo, afferrai il suo membro con una mano e potei percepire, tramite la mia bocca attaccata al suo petto, il suo respiro farsi sin da subito affannato. Cominciai ad esercitare pressione e con la mano presi a fare su e giù, cercando di procurargli piacere e nello stesso momento in cui iniziò a gemere, anch'io mi sentii particolarmente stimolato e appagato in una maniera assurda, quasi impossibile da descrivere e mi resi conto che avrei voluto guardare quella scena all'infinito. Amavo vedere il suo viso colmo di gioia ed eccitamento poiché era in grado di trasmettere quelle sensazioni anche a me; i suoi occhi si socchiudevano mentre la sua bocca si allargava ed era solita a prendere la forma della più grande e paffuta vocale dell'alfabeto mentre le sue mani non riuscivano a rimanere ferme neppure in quell'occasione.

Ad ogni mio tocco la sua asta si fece sempre più dura e quando anche le sue vene cominciarono a pulsarmi nella mano, capii che fosse il momento giusto per sentire davvero la sua presenza; guardai insistentemente i suoi occhi e baciai lentamente le sue labbra prima di inginocchiarmi dinnanzi a lui, accarezzandogli le gambe nell'esatto istante in cui scesi per raggiungere le sue parti basse.

"Porca puttana Jungkook" imprecò dandomi soddisfazione. "Così mi farai morire" esagerò buttando la testa all'indietro e aspettando di sentire la bocca attorno a lui, tuttavia prima di riprendere a pompare il suo membro mi ritrovai a mordicchiare la morbida pelle del suo interno coscia e riuscii a percepire un gemito soffocato da una leggera risatina, probabilmente causata dal solletico che gli provocai oltre naturalmente l'evidente piacere. Quando mi richiamò però smisi di temporeggiare e presi a leccare la sua lunghezza beandomi così del sapore della sua pelle, passai la mia lingua su e giù un paio di volte e dopo di che poggiai le mie labbra attorno alla punta, cominciando a succhiare con più veemenza la parte più sensibile del suo corpo e difatti automaticamente alzai lo sguardo per costatarne la reazione: aveva gli occhi completamente chiusi e il labbro inferiore intrappolato tra i suoi denti che lo impedivano dunque di gemere come invece avrei voluto sentire. Quella volontà che aveva di contenersi però mi fece venir una gran voglia di spingerlo al limite, di portarlo il prima possibile all'orgasmo cosicché non avesse potuto sottrarsi ai naturali gemiti che ero tanto bramoso quanto certo di poter udire una volta compiuto l'atto.

Dopo aver leccato e succhiato la punta del suo membro, lo presi in bocca cominciando a muovere la testa ritmicamente aiutandomi anche con una mano. Inglobai la sue erezione e ripetei quel gesto per qualche minuto mentre rimasi vigile nell'ascoltare attentamente tutti i sussurri che fuoriuscivano dalle labbra umide di Taehyung e mi resi conto che ad accompagnare l'atto furono solamente dei piccoli mugolii della quale non mi accontentai. Avrei preferito sentirlo urlare e magari anche ripetere il mio nome tuttavia ero troppo orgoglioso per dirglielo, avrei voluto che lo facesse spontaneamente e così provai a dare del mio meglio. Per qualche secondo cominciai a succhiare con impegno, quasi con forza e massaggiai con le dita la parte in cui la mia bocca non arrivava mentre a poco a poco e inaspettatamente diminuii la velocità, prendendo a leccare la sua lunghezza in modo lento, a quel punto vidi le sue mani aggrapparsi al tavolo come se avesse avuto bisogno di qualcosa per mantenersi in piedi e quel gesto mi fece comprendere di star andando bene. Non smisi di segarlo neppure per un secondo mentre con la lingua compii delle movenze rotatorie per poi strofinare la sua punta sulle mie labbra socchiuse e fu proprio in quel momento che lo sentii gemere per la prima volta dopo mesi, il mio cuore prese a battere velocemente e capii quanto folle fossi stato a vietarmi di quei gemiti per tutto quel tempo.

Mi staccai da lui ed emisi un suono sporco con le labbra, simile ad un leggero schiocco, probabilmente con l'intento di dirgli qualcosa tuttavia la sua voce precedette la mia e così le parole che avrei voluto dedicargli mi morirono in gola, luogo in cui tornò il grosso membro di Taehyung.

"Cazzo, sto già venendo" si lamentò forse perché avrebbe voluto che quel momento durasse di più. "Non farti venire strane idee e continua a muovere sta mascella" intimò cogliendo le mie intenzioni e spingendo i fianchi verso la mia bocca, facendomi così affondare nuovamente sul suo pube tuttavia quando risalii, misi le mani sulle sue ginocchia e mi allontanai di poco.

"Sei fatto molto più debole dall'ultima volta" lo provocai e a quel punto le sue mani si insinuarono tra i miei capelli. "Non ti ricordavo così veloce" riuscii a dire prima che Taehyung impugnasse i miei lunghi ciuffi cosicché potesse costringermi nuovamente ad ingoiare il suo membro, pronto ad esplodere proprio all'interno della mia gola.

"Sta zitto e lavora" sbuffò e mi ritrovai ad assecondarlo, cercando però di trattenermi dal ridere. "Sono proprio curioso di vedere quanto resisterai tu" mi sfidò, dando adito alla mia innata voglia di competizione, la stessa che non avevo più avuto modo di provare dal momento che mi ero stato escluso dal campionato scolastico e dal momento che io stesso mi ero privato della relazione con il biondo, che era l'unica in grado di provocarmi dei brividi di adrenalina che mi facevano quindi sentire vivo come poche cose nella vita. "Accenderò il cronometro quando toccherà a te" continuò a discuterne da solo visto che io non ero nella condizione di poter rispondergli ma paradossalmente quel suo chiacchiericcio mi eccitò e mi portò ad essere impaziente che arrivasse il suo turno giacché lui avesse preso in mano le redini della situazione mentre io avrei potuto cominciare a godere. "Oh si continua" esclamò ancora quando leccai un punto ben preciso e continuai quei movimenti sino a che non percepii il suo orgasmo sempre più vivo.

Taehyung imprecò quando venne dritto nella mia gola e in quell'esatto momento mollò la presa dei miei capelli mentre io dopo aver ingoiato il suo liquido seminale, mi ritrovai anche a leccare l'estremità come se avessi paura di dimenticare qualche sua goccia. "Cazzo Jungkook quando sei diventato così bravo?" chiese come se mi stesse facendo un interrogatorio, percepii nel tono della sua voce un pizzico di gelosia che però mi fece piacere. Avrei voluto rispondergli di non aver avuto tempo di sperimentare con altri ragazzi dal momento che qualsiasi cosa mi ricordava ancora lui e tutte le sue abitudini oppure avrei potuto dirgli una mezza verità e fargli sapere che ogni notte mi ritrovavo a sognare di fare l'amore con lui tuttavia ero troppo orgoglioso per poterlo rendere partecipe delle mie attività sessuali senza di lui, così semplicemente decisi di tenerlo nel dubbio.

"Perché invece non mi mostri quanto bravo sei diventato tu?" lo stuzzicai rialzandomi per poter arrivare alla sua stessa altezza. "Fammi pentire di averti lasciato" dissi ancora ma il suo viso mutò in una smorfia come se non avesse voluto ricordare quel particolare che era però essenziale ricalcare considerato che fingere che quel dettaglio non esistesse avrebbe potuto causarci più male; io e Taehyung non eravamo più una coppia, non eravamo fidanzati ma la cosa più brutta era che io ancora non sapevo se avrei voluto tornare ad esserlo Mi sarei accontentato di fare sesso con lui ma poi probabilmente mi sarei ritrovato a dirgli addio di nuovo e l'idea che il biondino non la pensava come me, mi metteva da un lato tristezza e quasi pietà nei suoi confronti ma dall'altro ero addirittura contento che non si fosse dimenticato di me e che al contrario, pareva volermi ancora più di prima.

"Mi stai suggerendo di punirti?" domandò accarezzandomi gli addominali dal basso verso l'alto, finendo per sostare sui miei pettorali. "Vuoi essere punito solo per il gusto di provare qualcosa che non hai mai provato o perché davvero credi di meritare un castigo?" chiese ancora facendomi mordere forte il labbro pur di evitare di rispondere senza prima rifletterci. Lo guardai negli occhi e capii subito dove volesse arrivare, Taehyung aveva intuito perfettamente il mio stato d'animo, forse più di quanto riuscissi io a comprendere me stesso e per l'ennesima volta non risposi alle sue domande poiché preferii concentrarmi sulle sue mani su di me. Le sue carezze non erano più rivolte esclusivamente a procurarmi eccitamento al contrario pareva volermi consolare da tutti i miei dolori e da tutti i miei rimorsi che naturalmente lo comprendevano tuttavia quella percezione mi fece sentire a disagio, inferiore a lui poiché dentro di me sapevo di essere stato incapace di fare lo stesso nei suoi confronti quando era stato lui ad aver bisogno di me. 

Era ancora evidente che fossi innamorato di quel dannato biondino ma se prima non conoscevo freni e limiti, ora vi era qualcosa più grande di me e persino più grande dei miei sentimenti che mi ripeteva di non poter più stare con lui, di ricordava continuamente di dover avere timore di lui e di dovergli stare alla larga poiché non era quello che io credevo che fosse. Perché era così difficile per me prendere una fottuta decisione? Non vi erano molte opzioni da intraprendere, avrei semplicemente dovuto scegliere se rimanere al fianco di Taehyung malgrado le sue mani e la sua anima fossero macchiate da un delitto che non poteva in alcun modo essere cancellato o se dimenticarlo per sempre e andare avanti, fingendo che tutta quella storia non fosse mai esistita. Quello pareva il quesito più arduo che mi avessero potuto porre sotto agli occhi poiché malgrado sapessi chiaramente quale delle due avesse potuto rendermi più felice, allo stesso tempo non potevo sapere quale mi avrebbe fatto sentire più in pace con me stesso e il solo discuterne mi rendeva nervoso e maggiormente più confuso.

"Taehyung" mormorai preso dal panico.

"So che non risponderai per il semplice motivo che neppure tu lo sai" disse calmo e anche fin troppo comprensivo. "Magari sarò io a fartelo capire" continuò dandomi un bacio sul mento per poi salire di poco e laccarmi il piccolo neo che avevo proprio al di sotto del mio labbro inferiore. "Avrei tante domande da porre" sussurrò sulle mie labbra e a quel punto forse per evitare che parlasse ancora, lo baciai approfondendo subito quel contatto che mi rilassò tutti i muscoli tesi a causa delle parole che mi aveva rivolto. Più volte la mia lingua toccò timidamente la sua e mi concentrai più sulla danza delle nostre labbra piuttosto che con quel gesto bavoso che finiva sempre per lasciarci senza fiato, lo feci lentamente e prendendomi tutto il tempo del mondo per assaporare la morbidezza di quelle labbra carnose e sempre curate al massimo.

"In realtà anch'io avrei tante cose da dire" bisbigliai tra un bacio e un altro. "Ma possiamo farlo dopo non credi?" alzai un sopracciglio sapendo che avrebbe intuito immediatamente le intenzioni che mi passavano per la mente; se mi avesse scopato poi avrei promesso di discutere seriamente con Taehyung ma prima di allora non avrei avuto il coraggio di poterlo fare, o forse era solamente una scusa per poter avere il suo corpo e impaziente qual ero non riuscivo a pensare di dover aspettare un secondo di più. 

"Sai dove voglio farlo?" parlò con una scintilla negli occhi e giurai di voler assecondare tutte le sue voglie purché avessi continuato a vedere quella lucentezza che perdevamo ogni qual volta che ci trovavamo lontani l'un dall'altro.

"Dove?" domandai curioso poggiando la fronte sulla sua.

"In bagno" ammise e aggrottai le sopraccigli.

"Dici dentro la doccia?" provai ad indovinare ma Taehyung scosse la testa in segno di negazione e mi sorrise dolce mentre con una mano mi cinse il polso come per farmi strada verso la prossima stanza che avrebbe assistito alle nostre interminabili effusioni. "Non vorrai farlo sopra una lavatrice accesa?" cercai ancora di comprendere le sue intenzioni facendolo ridacchiare ad ogni ipotesi.

"Questa mi piace" disse portandosi le dita sul mento come se si stesse immaginando la scena. "Ma ormai ho altro per la testa quindi non puoi convincermi a fare altro" contestò ancora mentre afferrò la maniglia per poter aprire la porta di quello che doveva essere il bagno. Mi fece infilare dentro e poi si apprestò a richiuderla alla sue spalle, come se in casa ci fosse qualcun altro così quando girò la chiave, tornò a dare attenzione a me. Mi circondò il bacino con le braccia e mi fece scontrare con il suo corpo nudo. "Voglio farlo davanti allo specchio" confessò lasciandomi leggermente disorientato da quella proposta. Per un secondo rimasi interdetto ma non potei negare di aver provato anche un pizzico di desiderio nel sapere come sarebbe stato e poi d'altro canto ero troppo eccitato da tutta la situazione per poter rifiutare un qualsiasi invito che provenisse dalla sua bocca.

Inutile dire che non l'avevo mai fatto davanti uno specchio e in realtà la solo idea di farlo mi metteva leggermente a disagio, avevo paura di risultare imbarazzato ed era l'ultima cosa di cui avrei avuto bisogno dal momento che non potevo concedermi il lusso di essere rigido, almeno che non avrei voluto sentire un male e un bruciore che sarebbero andati anche oltre la mia immaginazione. D'un tratto fui spaventato da quella idea ma cercai di non darlo a vedere e come sempre seguii le ambizioni di Taehyung, da un lato perché adoravo compiacerlo e dall'altro perché non mi aveva mai deluso e ogni qual volta che mi faceva provare cose nuove, finivo per eccitarmi e per contorcermi come mai prima di quella determinata occasione. Mi fidavo di lui sotto quel punto di vista, Taehyung aveva avuto una buona dose di esperienza sessuale e stranamente non ne ero affatto geloso al contrario ero contento che fosse lui quello esperto tra di noi, cosicché io avrei potuto apprendere da lui e dalle capacità che aveva esteso lungo tutta la sua adolescenza. Sapevo di potermi dare completamente a lui perché mi aveva dato modo di constatare che avrebbe sempre fatto tutto quello che io gli avrei concesso e mai altro, malgrado all'interno del suo studio aveva pensato di potermi fare cambiare idea mettendomi le mani addosso; per un po' glielo avevo lasciato fare forse nella speranza che come lui, anch'io avrei provato qualcosa nei suoi confronti e magari avrei persino accettato di rimanere lì con lui per un po' di sesso, fattore che da sempre ci aveva tenuti legati tuttavia quella volta i suoi tocchi mi avevano dato la nausea, motivo per cui non era riuscito a convincermi. Ora però le sue mani erano tornate a procurarmi un piacere che da solo non ero naturalmente in grado di riprodurre e compresi anche che Taehyung  sarebbe stato per sempre quella persona che non poteva assolutamente essere paragonata agli altri e per un'attimo sperai che anche per lui fosse lo stesso.

"Allora sono ai tuoi ordini mio padrone" esclamai alzando un sopracciglio e a quella frase oltre che ricambiare il mio sguardo colmo di desiderio, lo vidi ghignare per poi spingermi verso il fondo della stanza per avvicinarmi dunque al lavandino con al di sopra un grande specchio perfettamente lucido e scintillante. Inizialmente fui completamente rivolto verso di lui e ne approfittai per lasciargli dei baci lungo la mascella sino ad arrivare alle labbra, che Taehyung schiuse nel momento esatto in cui notò la mia intenzione di baciarlo; la mia lingua si intrufolò dentro la sua bocca e come se fosse la prima volta che lo facevo, dentro di me sentii le farfalle nello stomaco, le stesse che non avevano alcun proposito di lasciarmi vivere in serenità la mia relazione con il biondino, al contrario parevano essere sempre il terzo incomodo. Avevo ormai imparato a convivere con quelle che un giorno mi davano la sensazione di essere perdutamente innamorato di lui e altri invece mi facevano solo credere di odiarlo come non avevo mai odiato nessun altro in vita mia eppure mentre le nostre lingue continuavano a rincorrersi e a danzare come quella fosse un'ardua gara di ballo, avvertii nel basso ventre un fuoco che prese a divampare lungo tutto il resto della mia pelle.

"Ho sempre sognato che me lo dicessi" ghignò prima di prendermi per i fianchi e con una mossa veloce mi fece voltare cosicché gli dessi le spalle e allo stesso tempo avessi di fronte a me il grande specchio, per un secondo entrambi lo fissammo ma nessuno dei due si concentrò sulla proprio figura, al contrario ci perdemmo l'un l'altro, sino a che le sue mani non accarezzarono il mio bacino. Le sue carezze erano finalizzate ad arrivare al bottone dei miei jeans e difatti quando lo trovò, lo sfibbiò senza alcun problema, facendo così scorrere i miei pantaloni lungo le mie gambe così con un gesto del piede li portai all'indietro cosicché non ci avessero dato fastidio. Taehyung a quel punto poggiò il mento sulla mia spalla e diede un'occhiata al basso, proprio verso i miei boxer facendomi così ridacchiare per quel gesto che mi diede quasi l'impressione di essere bambinesca tuttavia quando prese a parlare dovetti ricredermi poiché tornò a comportarsi come aveva da sempre fatto, lo stesso atteggiamento che mi aveva ammaliato e dopo anche fatto innamorare di lui.

"Fidati di me" sussurrò, strofinando il suo naso nell'incavo del mio collo. "E sono sicuro che mi pregherai di volerlo rifare" continuò con una mezza risatina che non mi contagiò per nulla tuttavia riuscii a rilassarmi un minimo poiché sapevo che malgrado fosse spesso tanto malizioso e provocatorio in realtà dentro di lui nascondeva una dolcezza al di fuori del normale e avrei persino osato definire quelle sue accortezze sinonimo di romanticismo, motivo per cui quella volta sapevo di non dover avere timore.

La sua mano scorse lentamente sulla mia schiena, tracciò una linea immaginaria come per rilassarmi e dopo di che percepii l'intero palmo che mi incitava a inchinarmi verso il lavandino così quando mi sporsi in avanti, le sue dita si poggiarono sui miei fianchi e quella presa dapprima delicata e soffice divenne improvvisamente molto più forte come se volesse in qualche modo avvertirmi di ciò che stava per fare. Non perse tempo con i preliminari e avevo avuto modo di capirlo dalla maniera in cui mi aveva toccato e voltato senza nemmeno prima baciarmi, era impaziente tanto quanto lo ero io difatti neppure un secondo dopo, il biondino affondò dentro di me causandomi quel bruciore mischiato a quell'immenso piacere che stavo quasi per dimenticare.

A quel contatto tanto intimo e quasi peccaminoso mi sentii come mai prima di allora, era una sensazione del tutto nuova; mi sentivo sporco eppure mi eccitai maggiormente al solo pensiero e potei sentire un fuoco intensificarsi nel centro del mio ventre, specialmente quando Taehyung cominciò ad entrare e ad uscire in maniera intensa e lenta, cercando il ritmo giusto ma allo stesso tempo capii che si stesse prendendo qualche secondo per potermi allargare, considerato che non facevo sesso da tempo ero tornato stretto e con le sue dimensioni fece quasi fatica. Quel pensiero mi eccitò ancora di più, ogni cosa che appartenesse a Taehyung mi eccitava in una maniera che non credevo possibile eppure era la sensazione più bella che avessi mai provato in vita mia.

Pian piano il suo membro prese a riempirmi sempre di più e quando andò sino in fondo cominciò a toccare tutti i miei punti sensibili, facendomi così gemere immediatamente e anche con una certa soddisfazione, probabilmente il mio corpo stava aspettando solo quel momento e ora che riuscivo a percepire la presenza e il calore di Taehyung mi sentivo finalmente in pace con me stesso. Le mie gambe presero a tremare dal forte eccitamento e se non avessi portato la mia mente altrove, quell'atto che tanto avevo sognato e atteso, sarebbe terminato nel giro di qualche minuto, motivo per cui mi trattenni visibilmente.

Taehyung tenne una mano stretta sul mio fianco come per tenermi più vicino a sé mentre con l'altra mano prese anche a segarmi, mi stava già portando al limite della sopportazione e se avesse continuato con quell'andamento allora non avrei potuto far nulla per evitare di venire immediatamente ed ero certo che anche il biondino non si sarebbe potuto trattenere ancora per molto, avendo la visione di me in preda a tutto quel piacere che mi stava regalando e che allo stesso tempo pure lui stava provando. In men che non si dica cominciò a fare su e giù lungo il mio membro, stimolando così tutti i punti più sensibili del mio corpo, portandomi definitivamente al limite, per un attimo però cercai di resistere giacché potessi godere per qualche altro minuto ma fu più forte di me e dovetti alzare gli occhi al cielo e aprire la bocca come in cerca di aria. Malgrado io mi stessi già contorcendo per tutto quel piacere, Taehyung non aveva smesso di spingere il suo bacino dentro e fuori di me, facendomi così sentire totalmente impotente e sottomesso a lui in tutti i modi possibili e immaginabili. Mi sentivo come morire e bruciare dall'interno sino all'esterno del mio corpo, pareva che ogni centimetro di me stesse per prendere fuoco e non riuscivo più a sopportarlo.

"Avevo detto che ti sarebbe piaciuto" esclamò sculacciandomi una chiappa e senza accorgermene gemetti il suo nome, come per dargli conferma che avesse ragione e anche perché non fui capace di dire nient'altro considerato che ormai percepivo l'orgasmo montare dentro di me e proprio quando lo pensai, venni nella sua mano. Imprecai sonoramente, buttando la testa all'indietro e trovando appoggio sulla sua spalla, chiusi gli occhi mentre il suo bacino continuò a sbattere contro di me e in quell'istante mi resi conto di aver raggiunto l'apice prima di lui anche se potevo ormai percepire la sua imminente frenesia di voler provare ciò che io avevo appena provato.

"Come immaginavo" mi sussurrò all'orecchio e capii immediatamente a cosa si riferisse e lo odiai per quella specie di rinfaccio. "Credo che tu sia durato meno di me" continuò provocandomi quel fastidio che però era paradossalmente in grado di eccitarmi ancora di più, la sua voce era di natura profonda e roca ma quando mi provocava o quando scopavamo, diventava ancora più scura e sexy, talmente tanto da mandarmi il cervello in tilt. Avrei voluto giustificarmi in qualche modo ma sapevo che quello fosse solo un gioco tra noi poiché d'altronde eravamo entrambi consapevoli che fosse del tutto normale quella insolita impazienza che ci fece apparire come due ragazzini inesperti che lo stavano facendo per la prima volta, quando la verità era che ci eravamo privati così tanto l'uno del corpo dell'altro che adesso sembrava impossibile resistere.

A quel punto la sua mano si posizionò proprio sulla bocca del mio addome e tramite quella specie di stretta fu in grado di aumentare le spinte in un ritmo naturale e del tutto eccitante, presi ad ansimare maggiormente quando percepii la lingua di Taehyung scorrere lungo il mio orecchio e un gemito strozzato uscii dalle mie labbra quando mi morse il lobo. Stava continuando a torturarmi malgrado fossi appena venuto tuttavia ero certo che se avesse continuato a comportarsi in quella maniera, non avrei retto e probabilmente avrei raggiunto il secondo orgasmo della serata.

"Alza lo sguardo Jungkook" ordinò con un tono severo e avrei tanto voluto ascoltare le sue regole, come d'altronde gli avevo detto di poter fare eppure in quel momento non riuscii a controllare il mio corpo tanto ero preso dal godimento di ciò che il biondo mi stava facendo. Era la prima volta che provavo quella posizione ed era sempre la prima volta che riuscivo a sentire la totalità del membro di Taehyung e mai in precedenza avevo anche solo creduto che la maniera in cui si sarebbe spinto dentro di me avrebbe potuto portami al limite della decenza. Continuai a gemere senza alcun ritegno poiché sentivo il mio corpo esplodere mentre sentivo che la mia mente sarebbe stata presto in preda alla pazzia, così tanto da non riuscire neppure a concentrarmi sulle sue parole. 

"Voglio vederti gemere attraverso lo specchio" sussurrò al mio orecchio come per eccitarmi maggiormente e imprecai a quel suo modo di fare, difatti lui continuò appagato dalle mie reazioni. "Voglio vedere la tua espressione mutare ad ogni mia spinta" disse ancora e proprio quando pronunciò quella frase, lo sentii premere con forza all'interno della mia entrata, facendomi urlare nuovamente. "O forse voglio solo che tu veda te stesso mentre io ti faccio godere come nessuno potrebbe mai fare" mi morsi il labbro a quella oggettività e cercai di alzare il viso verso quel riflesso che sin dall'inizio mi aveva messo addosso una leggera inquietudine. Sollevai gli occhi verso lo specchio e intravidi le nostre figure riempire quella superficie riflettente tuttavia, forse per paura di vedere le mie gote arrossate o forse solo per paura di vedere l'intera scena, mi soffermai nel dare un'occhiata verso il basso.

"Alzala di più" mi corresse Taehyung portando una mano attorno alla mia gola, costringendomi così a guardare e a partecipare attivamente a quell'avvenimento che mi stava letteralmente facendo impazzire. Il mio sguardo catturò l'insieme di quel momento ma per prima cosa cercai di focalizzarmi solo sulla figura di Taehyung che sbucava da dietro di me con un'espressione appagata e persino soddisfatta dalla maniera in cui io lo stavo osservando, quando invece mi concentrai sulle sue movenze e sul riflesso delle sue mani sul mio corpo mi eccitai più di quanto non fossi già e mi parve di star assistendo ad una scena di un film porno, ragion per cui dentro di me percepii un'esplosione di emozioni che mi portarono a stringere maggiormente la presa sul lavabo dinnanzi a me. Le mie mani erano entrambe poggiate sul bordo della bianca porcellana mentre il resto del mio corpo pareva essere in possesso delle volontà di Taehyung, era lui a guidare tutte le nostre mosse e difatti se fosse stato per me, avrei nuovamente abbassato lo sguardo considerato che ad ogni sua spinta, sentivo la necessità di poggiare la testa da qualche parte o anche solamente porgerla verso il basso tuttavia Taehyung non me lo permise. Quella mano che mi aveva aiutato ad alzare il volto non si spostò di un millimetro e mi costringeva a rimanere con lo sguardo fisso sullo specchio, la misura del suo palmo sembrava essere perfetta attorno al mio collo e se da un lato quel gesto mi dava un calore che non riuscivo a spiegare, dall'altro le sue dita fredde erano in grado di donarmi anche un sollievo sfuggente che mi procurava piacere. Non mi stava facendo male perché non stava affatto stringendo la presa su di me, semplicemente voleva che rimanessi in quella posizione e più trascorrevano i secondi e più mi accorgevo di quanto eccitante fosse quella situazione, che all'inizio invece avevo creduto imbarazzante.

Quando finalmente trovai il coraggio di spostare l'attenzione su di me difatti presi coscienza di quanto stessi godendo e sicuramente era quello che il biondino dietro di me avrebbe voluto che io vedessi; la mia bocca era costantemente semiaperta come alla ricerca disperata di avere un po' d'aria mentre i miei occhi, al contrario erano quasi socchiusi, le gote invece erano arrossate e i miei capelli scompigliati sicuramente a causa del precedente preliminare.

"Ti piace quello che vedi?" chiese Taehyung continuando a muovere il bacino.

"Si cazzo" ammisi io mordendomi il labbro e staccando la mano dal lavandino per arrivare a toccare lui. La mia scapola fece un movimento rotatorio per arrivare a toccare il corpo di Taehyung e difatti le mie dita trovarono e accarezzarono il suo fianco sinistro e solo dopo strinsero una sua natica, affondando le mie unghie sulla sua pelle morbida come per poterlo incoraggiare a darmi di più. "Mi piace da impazzire" esclamai senza fiato e proprio in quell'istante sembrò velocizzare le spinte dentro di me, continuava ad entrare e ad uscire con un ritmo ormai ben definito e mi sentii di poter far parte del paradiso se avesse continuato con quella forza ma anche con quella determinata velocità. I nostri gemiti si mischiarono e riempirono quella stanza che sino a quel momento si era beato solo delle mie grida e del rumore dei suoi baci sulle mie spalle e sulla mia nuca, che mi provocarono un leggero solletico che però era quasi impercettibile paragonato alla goduria del suo membro dentro di me. 

La sua presenza mi era mancata più di quanto avessi mai potuto immaginare e lo avevo compreso solo in quell'istante di totale completezza, quell'atto mi diede l'impressione di non essere più da solo con le mie sofferenze al contrario pareva che Taehyung me le stesse curando tutte così come sperai che anch'io potessi curare le sue, le stesse che probabilmente avevo causato io in prima persona.

Il respiro sembrò bloccarsi nella mia gola quando sentii il membro di Taehyung contrarsi dentro di me, rilasciando il suo calore e il suo seme per la seconda volta consecutiva, ero totalmente appagato e allo stesso tempo distrutto da quegli atti che mi avevano riempito della sostanza del mio biondino. Il suo petto rimase premuto sulla mia schiena mentre entrambi cercammo di regolarizzare i nostri respiri parecchio affannati e in quella posizione riuscii persino a percepire il suo cuore battere all'impazzata e automaticamente afferrai la sua mano per poterla portare sul mio petto, cosicché anche lui avrebbe potuto costatare i miei battiti che erano pari ai suoi. Un brivido mi percorse la colonna vertebrale quando le sua labbra lasciarono dei teneri baci sulla schiena e dopo di quelli, percepii il suo corpo muoversi e allontanarsi da me, facendomi così riprovare quella sensazione di vuoto.

"Non mi sentivo così da tanto tempo" constatò il biondo mettendo le mani sotto il fruscio dell'acqua e così feci anch'io, facendolo poi ridacchiare quando gli spruzzai qualche gocciolina sul viso. Mi diede una lieve spallata come per rimproverarmi o dirmi di smetterla e a quel punto sorrisi insieme a lui, quasi in imbarazzo. "Pensi di potermi seguire sino in camera o hai intenzione di scappare?" mi domandò sarcastico ma con un tono vendicativo, come se volesse rinfacciarmi tutte le volte che lo avevo appositamente evitato o peggio ancora quando ero fuggito da lui a gambe levate, per poi ritrovarmi sempre da lui come un perfetto idiota ma soprattutto come la persona più incoerente del pianeta terra.

Assottigliai lo sguardo rassegnato e lo seguii perché ero davvero tanto stanco, sia a livello mentale che a livello fisico ma specialmente ero stanco di correre via da lui.

Quando Taehyung si assicurò che stessi seguendo i suoi passi, mi prese per il polso e mi avvicinò a sé per darmi un casto bacio sulle labbra e dopo di che mi spinse sul grande e comodo letto matrimoniale nella quale non avevo mai avuto il lusso di poter stare insieme a lui, considerato che entrambi avevamo spesso l'abitudine di non rimanere sdraiati dopo il sesso, che fosse stato per dormire un po' o per farci qualche coccola amorosa che erano invece soliti fare tutte le altre coppie di fidanzati.

"Va tutto bene?" mi domandò ma all'improvviso la profondità dei suoi occhi mi diede soggezione e mi ritrovai a deglutire di fronte al suo sguardo costantemente malizioso, Taehyung non aveva idea delle emozioni che quello mi scaturiva eppure la maniera in cui mi fissava e si incentrava su di me mi fece intuire che potesse comprendere tutto l'amore che provavo nei suoi confronti. Il biondo non pareva avere intenzione di mollare la presa dalle mie iridi io al contrario non riuscii più a sostenere quello sguardo che non sembrava più volermi mangiare come qualche minuto prima, bensì sembrava volesse trasmettermi qualcosa; era come se mi stesse parlando con gli occhi ma ancora una volta io non ero riuscito ad ascoltare o a cogliere i suoi segnali difatti, colto dall'imbarazzo mi misi a giocherellare con le sue mani.

Anche il silenzio condiviso con lui diventava il suono più bello del mondo.

"Vieni qui" mi invitò Taehyung, afferrando saldamente la mia mano senza però spingermi verso di lui così mi ritrovai ad alzare di nuovo lo sguardo verso il suo e mi morsi il labbro inferiore nella speranza di poter contenere l'ansia che aveva occupato prepotentemente il mio stomaco. "Per favore" mi supplico e dalle sue labbra fuoriuscii una leggera risata alla quale non avrei potuto resistere e difatti mi mossi di poco per poterlo raggiungere ma quando provai a farlo, la sua mano afferrò il mio braccio e con un gesto veloce mi attirò più vicino a sé, proprio sul suo petto. "Ho pensato molto a noi due durante questo mese" mormorò accarezzandomi i capelli e tramite quel gesto, che forse non aveva mai compiuto prima, mi rilassai sotto di lui e quasi mi lasciai cullare dalle sue parole e dal suo tono calmo e per nulla rancoroso. Taehyung non era mai stato arrabbiato con me per l'averlo mollato ma soprattutto per averlo lasciato da solo in una situazione che per lui era più che critica, considerata la polemica che io stesso avevo innalzato sulla sua persona e che poi aveva dunque coinvolto il passato della sua famiglia e di conseguenza anche le sue aziende. Io gli avevo promesso che avremmo superato tutte quelle difficoltà insieme ma la verità era che non potevo tornare indietro per poter rimediare ai miei errori o alle mie mancanze nei suoi confronti, lo avevo letteralmente abbandonato e distanziato da lui al punto che non avevo idea di come fossero finite tutte quelle questioni, che ci avevano portato non solo a litigare di continuo ma che ci avevano anche portato a dover mettere un punto definitivo, nella speranza di trovare un po' di pace. Io mi ero completamente estraniato dalle faccende che lo riguardavano, non avevo sentito nulla a riguardo la famiglia Kim perché dentro di me forse ero desideroso di tornare a quando non la conoscevo affatto e dunque non sapevo come se la stesse passando il figlio dei celebri imprenditori ormai morti.

"Tu mi hai pensato?" chiese curioso visto che mi ero scordato di rispondere, ci pensai a lungo e mi vietai di mentire. Non avrei mai ammesso di averlo sognato tutte le notti o di averlo tra i miei pensieri ogni qual volta che mi ritrovavo a chiudere gli occhi o quando attorno a me calava un silenzio che mi dava modo di rammentare tutti i momenti che avevamo vissuto insieme però non volevo nemmeno dirgli una bugia, forse per il semplice fatto che era impossibile da credere il contrario. Continuai a non rispondere tuttavia mi ritrovai ad annuire con il capo e a Taehyung sembrò bastare, difatti mi strinse maggiormente a sé, come se non volesse più lasciarmi andare.

Finalmente, dopo un tempo che mi parve indefinito, mi trovavo di nuovo a casa tra le braccia della mia persona.

E finalmente dopo tutti quei sogni che non mi avevano dato tregua neppure per una notte, ora avrei potuto dormire sereno poiché ero consapevole che quando avrei riaperto gli occhi, la visione del mio biondino non sarebbe sparita, al contrario avrei potuto rimanere abbracciato a Taehyung per tutto il tempo che avrei desiderato, senza dunque attendere di dover addormentarmi nuovamente per poterlo rivedere.

Spazio Autrice

LA BELLEZZA DI 10 MILA PAROLE, vi giuro sono stremata da questa smut e spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta, anche perché come sapete è l'ultima di questa storia quindi fatemi sapere perché ci tengo tanto. E naturalmente scopriremo il contenuto del diario scritto da Taehyung nel prossimo capitolo.

A questo punto lascio un angolo scommessa qui sotto nei commenti e vi chiedo: "Secondo voi la relazione dei taekook come finirà?" rispondete solo con "BENE" o "MALE" tanto nel prossimo aggiornamento finalmente lo scopriremo!!

Adesso buonanotte che sono stanchissima, vi amo^

-Federica

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