46. Amore
Il tragitto in macchina fu silenzioso e soprattutto più breve di quanto ricordassi, all'interno dell'auto entrambi rimanemmo calmi e pensierosi, nessuno dei due difatti aveva aperto bocca e così pensai che sarebbe stato difficile e maledettamente imbarazzante ritrovarsi da soli, tra le mura di una stanza e con un'unica intenzione tuttavia quando mettemmo piede nell'imponente e lussuoso edificio ci trasformammo entrambi senza alcun problema. Era bello poter essere spontanei e completamente se stessi con un'altra persona senza sentirsi a disagio e noi due lo eravamo ormai al cento per cento, era una cosa del tutto rara, motivo per cui apprezzavo maggiormente quel nostro modo di fare. Il silenzio dell'auto venne subito contrapposto dal rumore delle nostre risate e dal rumore dei nostri passi svelti che attraversavano la hall e salivano le scale per raggiungere il piano di Taehyung ma una volta aperta la porta cambiammo umore per la terza volta di fila.
La porta si chiuse alle nostre spalle e presi da quel momento la lasciammo sbattere, facendo così un gran fracasso.
Mi prese il viso tra le mani e si avvinghiò a me, mi guardò solo un attimo negli occhi prima di baciarmi con lo stesso trasporto con cui mi baciava sempre mentre con le mani cominciò a farsi largo sulla mia schiena. Succhiò il mio labbro inferiore e lo mordicchiò in modo da farmi aprire la bocca e infilare la lingua al suo interno, iniziando così una lotta per avere la dominanza. Mi piaceva quando mi baciava in quel modo e soprattutto mi piaceva quando nessuno dei due la dava vinta all'altro, non si poteva mai dire chi avesse avuto la meglio poiché i baci finivano sempre e solo a causa del tempo e della poca aria che avevamo nei polmoni.
Cercai di spogliarlo ma con un movimento veloce e inaspettato mi fece voltare in modo che gli dessi le spalle e dopo di che avvolse un braccio attorno al mio bacino per tenermi fermo.
"Tu non sai quello che ti farei Jungkook" mi sussurrò in un'orecchio, solleticandomi il collo con quei morbidi ciuffetti che erano ormai diventati talmente lunghi da risultare incontrollabili.
"No, ti prego" mi precipitai a dire, terrorizzato dall'idea che si lasciasse trasportare dalle sue perversioni sessuali e che mi facesse male. Avevo sempre avuto paura di lui sotto quel punto di vista.
"Tranquillo amore, so quello che devo fare"
Amore? Mi aveva chiamato amore? Sgranai gli occhi e probabilmente rimasi anche con la bocca aperta per qualche secondo, era quasi surreale che una parola dolce come quella fosse uscita fuori dalla sua bocca così mi autoconvinsi che fosse solo uno scherzo o che addirittura fosse stato solo una mia impressione. Quando le labbra di Taehyung si posarono sulla pelle appena sotto l'orecchio smisi di pensare e ansimai lasciando cadere la testa all'indietro, dove trovai appoggio sulla sua spalla. Continuò a tenere la presa salda su di me e allo stesso tempo prese a baciarmi e a leccare fin dove arrivava in quella posizione e in men che non si dica il mio respiro si fece irregolare, così come il suo.
Solo dopo qualche istante si staccò da me e mi girò verso di lui spingendomi così verso la camera più vicina. Non mi diede neppure il tempo di riprendere fiato che iniziò a baciarmi con ancora più voga di prima e nel frattempo cercò anche di togliermi la cintura per poi buttarla da qualche parte per terra. Mi tolse anche la maglia e in un batter d'occhio mi ritrovai disteso sul materasso, con Taehyung posizionato a cavalcioni sopra il mio corpo. Aveva costantemente un sorriso stampato sul viso e non capii se mi facesse eccitare maggiormente o se mi desse solo un gran fastidio.
"Finalmente ti guardo dall'alto" bisbigliò all'orecchio come per ricordarmi che era lui a stare sopra e come per farmi memorizzare che quella volta avrebbe avuto lui il controllo totale su di me.
Non ebbi il tempo di rispondere che Taehyung sfregò il bacino contro il mio e sentii le nostre lunghezze farsi sempre più dure contro le nostre rispettive intimità.
"Cazzo" esclamai poiché quelle cose da niente mi sembrarono già impossibili da reggere e la cosa ancora più crucciante era la consapevolezza che la serata fosse ancora molto lunga e che Taehyung avesse appena iniziato a giocare. "Ricordati che è la prima volta per me" dissi ad alta voce per paura che la sua eccitazione avesse già sovrastato ogni pensiero.
"Non potrei mai dimenticarlo" rispose sfilandosi la maglia per poi piegarsi di nuovo su di me. "È quello che più mi eccita in questa situazione" ridacchiò scherzando togliendosi di dosso anche i pantaloni e così feci anch'io, copiando i suoi movimenti. Non avevamo neppure toccato il letto che ci ritrovammo subito nudi e infervorati come d'altronde capitava da sempre. Era molto che io e Taehyung ci frequentavamo eppure la passione era rimasta sempre la stessa, anzi la voglia di possederci era persino aumentata.
Allacciai le braccia attorno al suo collo per riportarlo nuovamente su di me e gli diedi un ultimo bacio, dopo di che mi guardò come per chiedere se fossi sicuro ed io ricambiai il suo sguardo, annuendo e sorridendo debolmente per acconsentire e per risultare il più credibile possibile. A quella mia risposta Taehyung smise di perdere altro tempo e si lasciò andare.
La sua mano percorse delicatamente tutto il mio corpo fino ad arrivare alla mia intimità, mi feci scappare un lieve gemito quando arrivò vicino all'inguine e con un gesto veloce e risoluto afferrò la mia lunghezza, cominciando a fare su e giù e automaticamente portai una mano sulla sua cosicché andasse più veloce.
"Goditi queste carezze perché ho intenzione di farle durare poco" disse furbo mentre io acconsentii alle sue parole mostrando poco interesse.
Strinse leggermente il mio membro e velocizzò i movimenti, prima di guidare la mano verso i miei testicoli, facendomi così alzare il bacino dal materasso per il piacere. Quel semplice gesto però mi fece sentire completamente esposto tant'è che non perse tempo e un secondo dopo le sue dita scivolarono oltre, proprio tra le mie natiche. Stava per succedere davvero.
"Amore non ho il lubrificante quindi dovremmo accontentarci" mi avvertì e non mi preoccupai affatto di ciò che disse poiché per la seconda volta quel giorno mi aveva chiamato amore e senza che me ne rendessi conto il mio cuore cominciò a battere come mai prima di allora. Mi guardò negli occhi mentre con il pollice mi accarezzò il labbro inferiore e spontaneamente aprii la bocca in modo che potessi inumidire le sue dita tuttavia inaspettatamente se le portò alla sua bocca e in un modo fin troppo sensuale e provocante se le leccò bagnandole con la sua saliva. Trattenni il respiro forse per la sua innata bellezza o forse perché sapevo cosa stava per fare, in ogni caso non esitò neppure per un secondo.
Mi penetrò lentamente con un dito mentre con l'altra mano continuò a stuzzicare la mia erezione, come per evitare che mi concentrassi solo ed esclusivamente su quello che per me era un'esperienza del tutto nuova. Strizzai gli occhi per il dolore ma le dita esperte di Taehyung continuarono a muoversi dentro di me, ansimai e afferrai i suoi capelli quando sentii un secondo dito entrare dentro di me e muoversi allo stesso ritmo dell'altro. Chiusi gli occhi e cercai di rilassarmi per potermi beare di quella strana sensazione, probabilmente una parte di me avrebbe voluto urlare, dimenarsi sotto i suoi tocchi oppure implorarlo di smetterla però l'altra parte, forse quella preminente, era intenzionato ad osare, ad espormi pur di consentire un cambiamento radicale tra me e Taehyung perché ero sicuro che quell'episodio avrebbe cambiato il nostro rapporto, una volta per tutte.
Ingenuamente pensai che il mio corpo si fosse già abituato a quella presenza e cercai di fargli capire che aveva il permesso di continuare o di fare altro tuttavia il solo aumentare la velocità dei suoi gesti mi provocarono degli spasmi e quando lo sentii andare più a fondo, dei piccoli gemiti sfuggirono dalle mie labbra e questo lo fece sorridere dolcemente.
"Non avere fretta" mi suggerì con un ghigno soddisfatto, gli piaceva quella situazione. Finalmente aveva potere su di me e soprattutto gli avevo finalmente dato quel controllo e quel via libera che richiedeva sin dai primi giorni, solo in quel momento mi accorsi di quanto mi aveva aspettato e all'improvviso mi sentii completamente al sicuro perché sapevo di potermi fidare di lui totalmente, quella notte mi sarei concesso e abbandonato interamente a lui senza alcuna obiezione.
La lunghezza delle sue dita erano perfette per provocare piacere ma essendo io un novellino, percepivo si, una sensazione di piacere ma anche una sorta di bruciore che mi provocava solo fastidio. In quell'istante mi tornarono in mente le sue parole e di quando mi disse di odiare i preliminari eppure era quello che stavamo facendo già da qualche minuto, eravamo entrambi impazienti di arrivare al sodo ma allo stesso tempo Taehyung sembrava davvero determinato nel prepararmi al meglio così oltre ad aggiungere un terzo dito, cominciò anche a sforbiciare e quasi piagnucolai, affondando le unghie nella pelle morbida e dorata di quel maledetto biondino che mi stava facendo impazzire.
"Sarei in grado di farti venire solo con le mie dita" sussurrò lui, muovendole dentro di me e facendosi spazio, toccando ad arrivare tutti i miei punti sensibili. Taehyung era sempre stato molto sicuro di se stesso e in genere ogni occasione era buona per mettersi in mostra o per vantarsi ma se nella vita quotidiana poteva risultare un comportamento insopportabile, a letto quella sua superiorità mi eccitava terribilmente e diventava del tutto invitante. Avrei tanto voluto contrastare quella sua innata sicurezza ma in quel momento ero talmente sottomesso a lui e assorto da quella situazione che probabilmente sarei venuto anche solo guardandolo negli occhi.
"Sei ancora così stretto" continuò a parlare mettendomi estremamente a disagio, invidiavo quel suo lato imperturbabile poiché io al contrario ero estremamente timido, specialmente nelle occasioni intime. Sapevo quanto Taehyung si stesse limitando e stesse reprimendo i suoi impulsi e i suoi desideri a causa della mia verginità, i suoi gesti erano attenti e premurosi al contrario le sue parole erano crude e questo mi fece sentire sporco ma stranamente l'idea non mi spaventò e non mi mise in imbarazzo, tutt'altro.
La mia voglia di lui era aumentata.
Tuttavia così come aumentava la voglia, aumentava anche la paura.
Mi sollevò una gamba e se l'avvolse attorno alla vita, si spinse contro di me e gemetti nel solo sentire la sua presenza. Cercai di avvicinarlo a me perché avevo una gran voglia matta di baciarlo, baciare ogni singolo lembo di pelle e aggrapparmi a lui sia fisicamente che metaforicamente. Lo osservai attentamente e alzai il braccio per accarezzargli una guancia e proprio come un gattino Taehyung si avvicinò a me e mi lasciò fare in modo che potessi sentire il calore delle sue gote arrosate forse per la timidezza che cercava di nascondere a tutti i costi o forse per il caldo che i nostri corpi e persino quelle mura adesso trasmettevano.
Mi accarezzò una gamba e dei piccoli brividi mi percorsero l'intero corpo. "Forza baciami Jungkook" soffiò sulle mie labbra ma questa volta non aveva un tono provocatorio, non c'era alcuna malizia nella sua frase, solo un'innata dolcezza e delicatezza che non credevo che una persona fredda e amara come lui potesse avere. Senza farmelo ripetere due volte mi avventai sulla sua bocca e assaporai a fondo il suo gusto, così come il suo profumo che era ormai diventato anche il mio, poiché tutto di lui si era insinuato dentro di me, fino alle ossa in modo che entrambi provassimo le stesse cose, come se fossimo ormai una sola persona. Non avevo mai provato nulla del genere ma se prima questa sensazione mi spaventava, ora mi faceva sentire protetto e incolume da qualsiasi cosa, era come sentirsi in paradiso ma con i piedi ancora piantanti per terra e ogni secondo con lui era come gustare e cogliere appieno la bellezza delle cose che mi circondavano, tuttavia la cosa più bella rimaneva sempre e solo lui.
Il suo viso si inclinò naturalmente come per approfondire il bacio mentre la mia mano scese fino alla sua nuca nel tentativo di dettare i movimenti ma finii per stringere semplicemente i suoi capelli. La punta della sua lingua si insinuò tra le mie labbra, lasciando che si scontrasse e che si intrecciasse con la mia, dando così inizio ad un bacio inaspettatamente profondo in cui probabilmente vi erano racchiusi tutti i nostri sentimenti. Quella notte Taehyung mi dimostrò la sua essenza pura, non era di certo innocente e di certo non era questo il modo in cui solitamente si portava le ragazze o i ragazzi a letto ma il fatto che con me fosse diverso e che ci tenesse a dimostrarmi più affetto possibile mi fece aprire gli occhi su una questione che da sempre mi creava paranoie: ero sempre stato molto prudente con lui e non mi ero mai lasciato andare per paura che la nostra relazione fosse tutto un gioco da parte sua eppure quella circostanza che si era creata mi fece comprendere quanto le etichette e gli impegni fossero ridicoli in confronto alle vere dimostrazioni d'amore.
Taehyung c'era sempre stato per me ma solo in quell'istante presi coscienza di quel dato di fatto.
"Sei pronto?" mi sussurrò all'orecchio e non ci volle molto a capire a cosa si riferisse, lo guardai negli occhi ma non riuscii a rispondere perché nonostante tutti i preliminari, tutte le parole e i gesti dolci che mi aveva riservato nel tentativo di rilassarmi, ero ancora immobile e terribilmente teso a causa dell'eccessiva agitazione. Sapevo che tutte quelle mie preoccupazioni fossero completamente spropositate ma quel fantasma, chiamato ansia da prestazione, non si decideva ad abbandonare la mia mente e il mio corpo, anzi talvolta lo sentivo aggirarsi a noi come se fosse il terzo incomodo o addirittura un amante, malgrado il rapporto di fiducia che avevamo creato col tempo e persino in quel momento, a letto.
D'un tratto si staccò da me e si mise in una posizione più comoda cosicché potesse afferrarmi il polso. Se lo portò delicatamente alle labbra, annusò il mio profumo facendomi il solletico con la punta del naso e dopo di che lasciò una scia di baci umidi su tutto il mio braccio. Percorse la linea delle mie vene, non capii perché lo stesse facendo ma inconsciamente chiusi gli occhi e mi rilassai a quei tocchi del tutto magici e distensivi. Avevo ormai perso il conto di tutte le volte in cui Taehyung aveva cercato di tranquillizzarmi e a quell'ultimo gesto non potei fare a meno di sorridere, non sembrava affatto pesargli il mio comportamento eppure dentro di me nonostante tutte le sicurezze che mi aveva dato, in quel momento avevo paura di risultare una seccatura. Aveva dolcemente percorso tutto il mio braccio fino ad arrivare alla spalla, dove mi lasciò un ultimo bacio e poi mi guardò scupolosamente.
"Se non ti senti ancora pronto posso sempre baciarti l'altro braccio" disse sorridente, poggiando la fronte sulla mia. Quella frase mi fece ridacchiare poiché significava che avrebbe potuto aspettare ancora per molto pur di lasciarmi il mio tempo e malgrado la sua visibile erezione, capii che non mi avrebbe mai forzato nel fare qualcosa che non avrei voluto.
"Dai Taehyung fallo e basta" sussurrai cercando di incoraggiarlo, probabilmente sarebbe stato meglio non pensarci e farlo senza farmi troppi problemi poiché più attendevo e più la paura si faceva grande.
"Guarda che posso arrivare fino all'altro polso" scherzò baciandomi ovunque sul petto facendomi rabbrividire a causa delle piccole ciocche di capelli che scorsero sulla mia pelle. "Lo sai che il tuo profumo mi fa impazzire?" domandò e più mi dava a parlare più capivo quanto Taehyung fosse eccitato da quella situazione, ormai avevo imparato a conoscerlo e dal suo tono di voce roca riuscivo a scorgere il suo piacere e nonostante ciò stava sprecando il suo tempo per coccolarmi nel tentativo di rilassare i miei muscoli ma soprattutto i miei pensieri. In quel momento mi resi conto di quanto fossi fortunato nell'averlo nella mia vita e allo stesso tempo mi accorsi di quanto innamorato fossi di lui, di ogni singolo aspetto fisico e caratteriale, motivo per cui i battiti del mio cuore non avevano proprio intenzione di diminuire, anzi lo sentivo esplodere dentro di me.
"Tutto di me ti fa impazzire" dissi prendendo coraggio e per quanto fosse possibile cercai di attrarlo maggiormente a me, facendolo sorridere sia per il gesto che per la mia improvvisa spavalderia. "Taehyung" lo richiamai e quando mi guardò negli occhi decisi di riportare a galla una delle dichiarazioni più belle che le mie orecchie avessero mai sentito dalla bocca di qualcuno. "Puoi farmi quello che vuoi" sussurrai accarezzandogli una guancia proprio come aveva fatto lui durante la nostra prima volta. Era uno dei gesti più romantici che Taehyung avesse fatto per me e sapevo quanto, specialmente per lui, fossero significative delle parole come quelle.
Lui si era fidato di me, anch'io mi fidavo di lui e quello era il momento giusto per poterlo dimostrare.
"Devi rilassare i muscoli" sussurrò poggiando i palmi delle mani ad entrambi i lati della mia testa prima di abbassarsi di nuovo su di me. "Solo in questo modo non proverai dolore" mi consigliò allargandomi le gambe ulteriormente e posizionandosi nel mezzo. "Io proverò a non farti male" continuò mentre io fui in grado solo di annuire alle sue parole, anche se in verità avrei voluto dire qualcosa prima di quel fatidico attimo.
Mi lasciò un leggero e veloce bacio a stampo proprio sotto il labbro inferiore, dove avevo un piccolo neo che mi sporcava il viso diafano e pallido, prima di entrare dentro di me. Chiusi gli occhi e strinsi i pugni quando percepii la sua presenza, trattenni il respiro pur di non urlare e per qualche secondo Taehyung stette fermo nel tentativo di farmi abituare a quella sensazione tuttavia quando lentamente tornò a spingere in modo da affondare interamente dentro di me non potei far altro che spalancare gli occhi e istintivamente mi venne di chiudere le gambe nel tentativo di smorzare quel dolore atroce.
"Sta fermo" mi disse immediatamente mettendomi una mano sul ginocchio. "Devi fidarti di me Jungkook" continuò autoritario come sempre ma mi ritrovai a pensare che per lui era facile dirlo. Lui non aveva mai provato paura di me o di quello che avrei potuto fare, non era terrorizzato all'idea di non essere abbastanza e non sapeva come ci si sentiva ad oscillare costantemente tra il "non voglio provare dolore e fare la figura di quello debole" e "sono disposto a mettermi in secondo piano purché lui rimanga soddisfatto"
Era uno strazio ma sapevo che fosse solo colpa di quelle fottute paranoie che continuavano a popolare la mia mente ormai da anni. Io avevo molte insicurezze su di me, su Taehyung e persino su di noi come coppia, al contrario Taehyung era sempre stato fiducioso o forse semplicemente scambiavo il suo menefreghismo per certezze. Non lo sapevo ma avrei pagato oro pur di essere come lui.
"Mi fido" sussurrai perché sentii come se stesse aspettando quella risposta da parte mia.
A quel punto prese a muoversi e ogni volta che spingeva dentro di me percepivo una insopportabile fitta che percorreva tutto il mio corpo, facendomi un male che non sembrava intenzionato a lasciarmi. Avevo letto tante volte che la prima volta era sgradevole un po' per tutti ma avevo anche letto che con il passare dei minuti il dolore diminuiva per fare spazio al piacere. In quel momento però tutte quelle chiacchere mi parvero un'infinità di cazzate perché io provavo solo un fottuto male dappertutto.
"Cazzo Jungkook è così difficile muovermi" sussurrò e dalle labbra si lasciò sfuggire un lungo sospiro come se fosse lui quello a soffrire o forse stava solo cercando di trattenersi. Non riuscii a capire le sue emozioni poiché ero troppo focalizzato su di me e avevo solo una voglia matta di chiudere gli occhi e dimenarmi fino a catapultare la situazione, era un pensiero egoista il mio, me ne rendevo conto ma il piacere che cominciava a provare lui era talmente lontano da me che quasi provai invidia.
"E per me sta diventando anche difficile respirare, stronzo" risposi dopo un po', alzando una mano per schiaffeggiarlo su un braccio. In quelle condizioni non gli era assolutamente consentito lamentarsi dato che ero io quello con una lama ficcata nel culo. Non poté fare a meno di ridere e dopo di che come se mi avesse letto nel pensiero, tornò serio.
"Devi concentrarti su altro" mi consigliò abbassandosi verso di me per lasciarmi un breve bacio all'angolo della bocca.
"E su cosa?" chiesi inesperto e quasi innocente.
"Chiudi gli occhi Jungkook" ordinò e così feci.
Non mi fece attendere neanche un secondo, dal momento che vidi tutto buio riuscii a percepire ogni sua mossa come se fosse amplificata. Cominciò a lasciare dei baci umidi lungo i miei addominali, salendo fino al petto, arrivando a giocherellare con il mio capezzolo sinistro mentre le sue mani facevano su e giù lungo tutto il mio corpo nudo. Mi abbandonai a quelle sue attenzioni e buttai la testa all'indietro cercando di non pensare a nulla se non alla sua lingua sul mio capezzolo e al suo membro dentro di me tuttavia un lamento fuoriuscii dalle mie labbra quando i suoi denti morsero il mio capezzolo, provocandomi un cruccio inaspettato e soprattutto indesiderato.
"Taehyung" mi lamentai a voce alta, come per richiamarlo o rimproverarlo per quel gesto.
"Chiodo schiaccia chiodo non vale anche per il dolore?" domandò beffardo, cominciando a ridere.
"La smetti di fare lo stronzo?"
"Non posso, mi eccita da morire la tua espressione contrariata" disse leccandomi il collo fino ad arrivare alle mie labbra, che morse questa volta delicatamente.
Il solo parlare con lui mi aveva distratto dalla presenza dentro di me e solo in quel momento compresi che in realtà le sue mosse erano solo un diversivo per poter spostare la mia attenzione su qualcos'altro. Ci era riuscito e prima che me ne accorgessi riprese a muoversi lentamente dentro e fuori di me, lo fece con un attenzione che non avevo mai visto in lui e questo mi rassicurò parecchio, stavo donando tutto me stesso a Taehyung e sapevo che non avrei mai donato quel pezzo di me a qualcun altro se non a lui, Taehyung era la mia prima volta e nel cuor mio sapevo già che lui sarebbe stato anche l'ultimo.
Era una sensazione per me nuova, strana e del tutto sgradevole ma sapevo quanto Taehyung si stesse impegnando per farla risultare un minimo piacevole, tuttavia mi era impossibile fingere che non provassi dolore perché mi stava facendo un fottuto male, nonostante ciò cercai di dare il mio contributo per renderlo leggermente più gradevole e avvenente. Poggiai le mani sul suo petto e respirai profondamente prima di perdermi nei suoi occhi e in generale fui ammaliato dalla sua figura e dai suoi modi del tutto singolari. Aveva i capelli leggermente scompigliati mentre altri ciuffetti, quelli meno ribelli degli altri, gli erano rimasti attaccati sulla fronte a causa di quelle gocce di sudore che si erano create sulla sua pelle, il suo viso così come ormai anche le sue spalle e le sue braccia erano ricoperte di sudore che rendevano la sua carnagione ancora più lucida e dorata del solito. Gli sorrisi dolcemente e probabilmente se mi fossi guardato allo specchio avrei visto sul mio viso degli occhi a me sconosciuti, degli occhi che non mi appartenevano per il semplice fatto che non li avrei riconosciuti: quegli occhi che generalmente erano diffidenti, pessimistici all'amore ora osservavano una persona con lo sguardo più innamorato e perso del pianeta terra. Era bello, quasi surreale.
Taehyung mi baciò spingendo la sua lingua all'interno della mia bocca e subito ricambiai con fervore e forse per la prima volta quella notte feci la mia prima mossa, alzando il bacino per andare incontro alle sue spinte, incitandolo così ad andare più veloce e ad aumentare la frequenza dei colpi. Percepii un calore bruciarmi dentro, nello stomaco, proprio all'interno della mia pelle ma era una sensazione del tutto piacevole, mi faceva sentire vivo e partecipe di qualcosa, così quando entrambi accelerammo i movimenti, senza neanche accorgermene le mie labbra rilasciarono dei suoni di piacere e il mio corpo cominciò ad essere invaso da mille brividi che finivano per vibrare e disperdersi nell'aria. Mi aggrappai alle sue spalle e continuai a baciarlo con ancora più foga.
Ora che cominciavo a sentire il piacere non volevo che finisse più. Il dolore era completamente passato mentre purtroppo il bruciore rimaneva ma era minore rispetto all'eccitazione e alla frenesia di quel magico momento che stava per spingerci in un qualcosa che andava oltre tutto quello che avevamo già avuto e vissuto. Ero definitivamente in paradiso e se non fosse stato il paradiso ma solo la semplice e banale realtà allora avrei pagato oro per rimanere in vita e sopravvivere in questa squallida realtà pur di provare ancora una emozione simile. Un'emozione che solo Taehyung mi aveva donato in quasi vent'anni di vita. Dopo anni finalmente ero vivo per davvero.
In men che non si dica la stanza si riempii di suoni acuti, quasi osceni che rappresentavano la nostra voglia e la nostra passione che finalmente prendevano vita in un atto tanto atteso quanto desiderato. La sua mano scivolò su di me, afferrandomi dolcemente la spalla e scendendo giù, accarezzandomi così tutto il braccio fin quando la sua mano trovò la mia. La strinse e dopo di che intrecciò le nostra dita rendendo quell'unione ancora più intima e riservata di quanto già non fosse.
"Taehyung" lo richiamai quasi al limite, forse il suo nome uscii dalla mia bocca nel disperato tentativo di dirgli qualcosa di romantico ma alla fine non ne ebbi il coraggio. Non dissi nulla e quel nome che in verità avrei voluto accompagnare ad un "grazie" o addirittura ad un complimento risultò come un normale gemito da parte mia. Non vi era nessun bisogno di continuare a parlare, avevamo già detto tutto attraverso quell'imperante e comune gesto d'amore.
Non ero affatto abituato a dei rapporti così intimi, era come se fosse la prima volta per me forse perché non avevo mai fatto sesso con quel trasporto o forse semplicemente perché non avevo ancora trovato qualcuno bravo come Taehyung. Non me lo seppi spiegare ma più i minuti trascorrevano e più quella situazione mi piaceva, stare sotto non era così male come credevo e soprattutto non era così spiacevole come invece mi aveva fatto credere quel biondino dall'aria dominante ma con il cuore tenero come nessun'altro.
Taehyung accelerò con le spinte e a quel punto sentii il suo membro toccare dei punti che neppure credevo di avere, facendo così tremare ogni mio muscolo.
"Oddio" parlai dopo tempo, le parole cominciarono ad uscire incontrollate dalla mia gola e solo dopo qualche secondo mi resi conto che in realtà erano tutte e solo imprecazioni, difatti non ce la facevo più. Mi stava letteralmente portando al limite, si spingeva sempre più in profondità per poi uscire e rientrare di nuovo facendomi sentire in poco tempo sia appagato che svuotato: era l'esperienza più eccitante e frenetica della mia vita e mi domandai come fosse possibile che in tutti quegli anni non avevo sentito il bisogno di provarlo. Adesso che conoscevo quel meraviglioso mondo probabilmente non l'avrei più abbandonato o meglio dire non avrei mai voluto che Taehyung mi lasciasse.
I nostri respiri erano ormai stanchi e affannati ma come se non bastasse e come se non stessi già godendo fin troppo, Taehyung che sembrava volere sempre di più, iniziò anche a masturbarmi ed io non riuscii più a muovere i miei fianchi, chiusi gli occhi e semplicemente mi godetti quell'attimo di assoluta beatitudine. Non mi preoccupai più di nulla, le paure erano ormai scivolate tutte così come anche la mia discrezione. Cominciai a gemere ad alta voce, senza alcun freno e Taehyung sembrava apprezzare più di quanto potessi mai immaginare e solo qualche minuto dopo percepii un forte calore allo stomaco che riconobbi immediatamente come un'orgasmo.
Il respiro mi si bloccò mentre il mio orgasmo si rovesciò proprio sul corpo di Taehyung. Il liquido seminale uscì dalla mia erezione come la lava di un vulcano spento da troppo tempo e lo sentii ridacchiare a quella visione. Avevo avuto forse per la prima volta un'orgasmo che mi aveva letteralmente folgorato l'anima, talmente era grande il godimento che avevo ricevuto, probabilmente ero rimasto così positivamente colpito non solo per il fatto che Taehyung mi avesse finalmente scopato ma forse anche perché in cuor mio avevo sempre saputo di dover aver bisogno di qualcosa che non avevo mai avuto e che avevo sempre represso: il piacere e l'attrazione verso i ragazzi.
Con le mie ultime forze sollevai il bacino contro il suo e Taehyung spalancò la bocca a quella sensazione così con un'ultima spinta, forse più forte e profonda delle altre, arrivò all'apice del piacere, riversando dentro di me il suo seme e fu allora, solo dopo aver percepito il suo rovente sperma schizzarmi dentro che riuscii a tirare un sospiro di sollievo. Avevo appena toccato il cielo e consapevole di ciò mi abbandonai esausto sul materasso, i miei muscoli erano del tutto flaccidi proprio come degli stracci bagnati e persino le palpebre mi risultarono pesanti.
Taehyung uscii lentamente lasciandomi così un vuoto che non credevo di poter provare, era strano e difficile da spiegare ma era diverso il ruolo da attivo e passivo. Non era la prima volta che ci ritrovavamo a letto insieme eppure era la prima volta per me che mi sentivo in quel modo, mi sentivo completamente suo, il mio corpo sembrava ormai appartenergli così come il suo apparteneva a me ormai da tempo. Non avrei mai potuto immaginare qualcun altro al di fuori di lui e mi chiesi se per lui fosse stato lo stesso o magari al contrario di me credeva che fossi solo un ragazzo passeggero nella sua vita. Io non credevo di certo al per sempre o al destino, erano solo una marea di cazzate seppur belle e coinvolgenti ma nonostante quelle mie convinzioni, avrei sperato con tutte le mie forze di rimanere per sempre o come minimo per il più lungo tempo possibile al suo fianco. Ero diventato d'un tratto troppo sentimentale? Forse era solo l'atmosfera di quel momento che mi metteva in testa quelle strane idee eppure il pensiero di crescere con Taehyung mi rendeva felice come niente e nessuno aveva mai fatto nella mia vita.
"Adesso sei rovinato" parlò sorridente. "Lo sai no?" continuò sempre con quel pizzico di ironia e malizia.
Aggrottai le sopracciglia e lo guardai male fingendo di non aver capito, ma in verità avevo capito subito e fin troppo bene a cosa si riferisse poiché ancora prima di perdere la verginità ero certo che sarebbe stato complicato tornare al ruolo d'attivo dato che Taehyung aveva aspettavo fin troppo tempo i miei comodi e adesso doveva recuperare tutti i "no" che gli avevo rivolto. Mi avrebbe usato come il suo giocattolino personale e stranamente quel pensiero non mi diede alcun fastidio anzi sorrisi al solo pensiero di poter soddisfare tutte le sue perversioni e non malgrado avessimo appena finito di fare sesso non vedevo già l'ora di poterlo fare di nuovo per scoprire tutte le fantasie di Taehyung e soprattutto ero desideroso di scoprire il vero Taehyung a letto, poiché ero cosciente del fatto che si fosse trattenuto pur di rendere perfetta la mia prima volta.
Poggiò la sua fronte contro la mia e chiuse gli occhi rilassato, a quel punto li chiusi anch'io e cercai di riprendere più aria possibile benché entrambi iniziammo ad annaspare, evidentemente agitati per via del profondo orgasmo appena avuto.
Portai la mano tra i suoi capelli e lo tirai verso di me per baciarlo, rise sulle mie labbra facendomi vibrare l'anima e così risi anch'io, non perché la situazione fosse divertente ma per il semplice fatto che in quel momento fossi estremamente felice. Lo baciai con foga poiché mi era impossibile stancarmi di lui e del suo sapore, forse ne ero talmente dipendente che non ne avrei mai più potuto farne a meno ma quella sensazione non mi spaventava affatto.
Taehyung rotolò sulla parte destra del letto, rimanendomi però comunque accanto e passandosi il lenzuolo sullo stomaco per asciugarsi il liquido che gli avevo riversato contro qualche minuto fa. Mi voltai nella sua direzione, posizionandomi su un fianco per poterlo osservare, era la prima volta che dopo il sesso rimanevamo a letto insieme e come ogni prima volta che si rispettasse risultò essere un po' imbarazzante, almeno da parte mia, al contrario lui risultava solo smisuratamente spensierato e appagato.
"Amore so che ti da fastidio ma posso accendermi una sigaretta?" mi chiese facendomi gli occhi dolci.
"Hai capito che mi sciolgo quando mi chiami così quindi continui a farlo" dissi io prendendo coscienza dei suoi giochetti. "Non è così?" chiesi cercando di non ridere, ovviamente non ero arrabbiato d'altronde quel nomignolo mi faceva piacere lo stesso, non era importante il motivo per cui lo dicesse.
"Mi hai beccato" esclamò sincero. "Lo uso per renderti vulnerabile quando meglio credo" continuò sporgendosi prima verso il comodino per prendere un pacchetto di sigarette e dopo verso di me per sbaciucchiarmi la faccia, come per farsi perdonare per quel gesto o forse per la sua troppa schiettezza.
"Sei uno stronzo" lo offesi per l'ennesima volta quella serata.
"Ma è la prima volta che chiamo qualcuno in questo modo" disse poi serio sorprendendomi. "Perché solo tu sei il mio vero amore" sussurrò guardandomi negli occhi e puntandomi un dito che finì per toccare le mie labbra, tanto eravamo vicini. Sgranai gli occhi per la sorpresa e sorrisi a quella sua dichiarazione, mi lasciò senza parole e così presi il suo viso tra le mani e premetti un casto bacio sulle sue labbra, prima che si infettasse con quella roba tossica.
Si prese solo qualche altro secondo per osservarmi, dopo di che si tirò su, poggiò la schiena sulle testiera del letto e si accese una sigaretta. Senza pensarci troppo e senza farmi le mie patologiche paranoie lo raggiunsi e mi accoccolai al suo petto. Ci fu un momento in cui riuscii a percepire il suo disagio, forse era la prima volta per lui che qualcuno rimanesse nel suo stesso letto dopo il sesso e forse era la prima volta che qualcuno gli dimostrava vero affetto. Preso da quei pensieri e ricordando tutto il suo passato lo strinsi ancora maggiormente a me e solo dopo qualche minuto sentii la mano di Taehyung intrufolarsi tra i miei capelli e senza rendermene conto mi addormentai beandomi di quelle sue carezze che mi parvero le più dolci e le più premurose che io abbia mai ricevuto in tutta la mia vita.
C'erano state moltissime prime volte da quando avevo conosciuto Taehyung, avevo sperimentato tante cose con lui e mi aveva insegnato cose che non credevo neppure di voler imparare ma in quella specifica notte per entrambi c'erano state delle prime volte che mai avevamo immaginato di poter avere o meritare nella nostra vita. Insieme riuscivamo ad essere quello che non eravamo mai stati in precedenza ma che magari avremmo tanto voluto essere: Taehyung dopo anni di mille repressioni e sofferenze cominciava a risanare le sue ferite e a lasciarsi andare veramente, liberandosi così da ciò che da tempo lo rendeva intrappolato nel suo passato e nei suoi sensi di colpa. Avevo ancora tanto da scoprire su di lui ma le sue confidenze per il momento mi bastavano, avevo fiducia in lui e forse dopotutto cominciavo anche a provare fiducia in noi come coppia.
A parole continuavamo ad essere nulla ma in cuor nostro sapevamo già di essere ogni cosa, perché quel nulla che inizialmente ritenevamo una piccolezza adesso si stava trasformando nella cosa più grande e importante che entrambi avessimo mai avuto e provato.
Spazio Autrice
Questo è ufficialmente il capitolo più lungo che io abbia mai pubblicato, sono la bellezza di 6000 parole ma non vi nego che nelle bozze ne ho uno addirittura più lungo e spero non vi dispiaccia.
ALLORA CI SONO VOLUTI 46 CAPITOLI MA CE L'ABBIAMO FATTA, PEGGIO DI UN PARTO QUESTA PRIMA VOLTA PER JUNGKOOK, COME VI è SEMBRATA?? sappiate che adesso non ci saranno più momenti così dolci a letto dolci, le smut prenderanno una piega più violenta *risata malvagia*
Inoltre i prossimi capitoli saranno un tantino più seri: abbiamo in sospeso la malattia di Jungkook, prima o poi Taehyung lo verrà a sapere ma quando e soprattutto come?? Jungkook riuscirà a partecipare al campionato, se si riuscirà a vincere o perderà, dovendo così rinunciare definitivamente ai suoi sogni? E poi ricordatevi sempre della presenza di Mingyu eheh
Non so se aggiornerò ancora quest'anno, in caso BUON NATALE E BUON ANNO NUOVO! VI AUGURO DI PASSARE DELLE BELLISSIME FESTE^
-Federica
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