66. Io E Lui
Pov Rachel
Il vento continuava a soffiare ma per quanto forte esso sia, non riesce a spazzare via tutti i pensieri che occupano la mia testa. Nemmeno l'aria pulita che continuo a inspirare riesce a calmarmi e farmi riaquisire un minimo di autocontrollo.
Sono tornata, definitivamente.
Ancora troppo emotiva. Ancora troppo debole. Ancora senza un minimo di sicurezza in me stessa.
Ancora una volta, sola.
??:"sapevo che prima o poi saresti tornata"
Una voce mi fece sussultare e propio perché era quella voce, non mi girai. Per nulla al mondo doveva vedermi in questo stato pietoso.
Rachel:"n-non sono affari tuoi"
"Maledizione, anche la voce tremante!"
Jude:"non ne dubito. Ciò che fa parte della tua vita privata non è affare mio, ma questo non toglie che un tuo amico non possa chiederti come mai hai quell'aspetto così distrutto.
O mi sbaglio?"
"No, hai completamente ragione"
Rachel:"come mai sei qui?"
Jude:"e tu come mai sei ridotta uno straccio?"
Rachel:"non si risponde a una domanda con un'altra domanda"
Sentii il suo sguardo insistente sulla mia schiena e quando ero sul punto di girarmi per andarmene, sospirò e prese parola:
Jude:"direi che un urlo come quello non passa inosservato. Era così carico di emozioni da far paura: che cosa è successo?"
Mi alzai da terra, stirai con le mani la gonna e mi appoggiai alla ringhiera del tetto:
Rachel:"ti ricordi che cosa ti ho detto all'inizio del discorso?"
Sembrò pensarci ma appena si ricordò emise un sospiro esasperato:
Jude:"fai la difficile ora?"
Rachel:"non sono mai stata una tipa semplice"
Jude:"ma così sei apparsa a tutti; Rachel è quella ragazza sempre sorridente, che si preoccupa per l'amica e ama il calcio con tutta sé stessa. Rachel non si fa mettere i piedi in testa a nessuno e ha sempre tutto sotto controllo... "
Stinsi la ringhiera così forte da mettere in risalto le nocche:
Rachel:"smettila! La Rachel che conosci tu è morta. Schiacciata da delle inutili emozioni..."
Jude:"il fatto che tu abbia avuto un crollo emotivo non significa che sia morta"
Rachel:"si invece!" tuonai girandomi verso di lui in una mossa veloce
"tu non puoi capire"
Jude si avvicinò pian piano a me con grande sicurezza, come se avesse vinto lui questa discussione:
Jude:"invece è propio perché ho capito che ti stai scandalizzando"
Si avvicinò ancora di più a me bloccandomi tra il suo corpo e la vecchia ringhiera del tetto, agitandomi:
Jude:"te la stai prendendo con me perché non sei riuscita ad evitare che qualcuno si accorgesse prima di te del tuo cambiamento e quando te ne sei accorta era troppo tardi.
Perché nessuno doveva vederti debole, giusto?"
Lo guardai allibita e lui mi fece un ghigno vittorioso per poi soffermarsi a guardarmi, facendomi arrossire.
"sono solo stupidi sentimenti, non farti ingannare più" mi dissi.
Spinsi via Jude da me pronta a prendere la direzione per scendere al piano inferiore, ma nel farlo, la ringhiera iniziò a scricchiolare; in uno scatto repentino, Jude mi tirò via da lì per un braccio facendoci cadere entrambi a terra, mentre un pezzo di ringhiera cadeva giù dal tetto.
Jude:"sei ferita?" disse lui rianzandosi da terra.
Io rimasi a guardare il mio ginocchio sanguinante:
Jude:"bisogna medicarlo. Su vieni, andiamo in infermeria" mi disse porgendomi la mano.
Rimasi a fissare la sua mano per un po', indecisa sul da farsi:
Rachel:"ce la faccio benissimo da sola"
Mi rialzai da sola facendomi leva sulla mano destra e mi diressi verso la porta per scendere le scale e andarmene da qui.
Jude:"si può sapere che cosa hai!?" mi urlò dietro.
Rachel:"nulla e ora lasciami sola!" gli urlai di rimando.
Appoggiai la mano sulla maniglia e mentre facevo pressione per aprirla, Jude parlò:
Jude:"io non ti lascio sola"
A quelle parole mi bloccai e rimasi a fissare la maniglia in silenzio. Iniziarono a vorticarmi in testa tutti i ricordi che hanno segnato la mia persona e che ho sempre cercato di cancellare.
Rachel:"dicono tutti così, poi sono i primi ad abbandonarti" risposi con una risata amara, troppo abituata a questo tipo di persone.
Jude:"non è vero, non tutti"
Rachel:"ah no? Allora dimmi chi rimane, dimmi chi si prenderebbe un impegno simile! Come fai ad affermare con così tanta facilità una cosa del genere!? Le persone sono esseri così crudeli che non ci pensano due volte ad infliggere del male a un loro simile!"
Jude:"le persone che ti vogliono bene, rimangono. Le persone che ti accettano per quella che sei, ti sostengono e non se ne vanno.
Quelle persone che nonostante i tuoi errori non te li sbattono in faccia, ma ti aiutano ad affrontarli; l'amicizia, l'amore... Sono alla base di questi rapporti e tu lo sai bene. Cristal è una di quelle persone"
Rachel:"non tirare in ballo Cristal!
L'amore e l'amicizia sono solo inutili emozioni che non fanno altro che distruggere le persone. Sono le più false, le più dolorose...
Tutti sono falsi, tutti ti lasciano...
Tutti ti fanno sentire amata e poi ti infliggono i peggiori dolori, perché essere amati significa essere distrutti"
Jude:"Rachel smettila! Che cosa è successo in quel corridoio?"
Sentii la porta che portava alle scale cigolare e involontariamente girai la testa in quella direzione ma non trovai nulla. Quell'attimo di distrazione però, mi fu fatale: le mie emozioni presero il sopravvento e insieme alla vecchia me, mi si scagliarono contro. Perciò non mi stupii alle parole di Jude perché non le sentii nemmeno. Ero troppo occupata a combattere con i miei sentimenti una guerra che va avanti da nove anni e che non ha fatto altro che procurarmi cicatrici, ma non ho mai perso.
Capita però che anche i migliori campioni perdano una battaglia e quella sconfitta mi costò cara:
Rachel:"io non ci riesco! Per tutti questi anni mi sono dipinta in volto una faccia che non era la mia per piacere agli altri, per non sentirmi più sola. Mi sono sempre ripetuta di non affezionarmi a loro e ce l'avevo fatta finché non siete arrivati voi! Ho lottato con le vecchia me del passato per tenervi lontano ma lei sapeva che avevo bisogno di voi.
Per colpa di quella parte debole continuo a farmi del male, continuo a ricevere le peggiori cicatrici. Continuo ad amare nonostante io sappia quanto male mi faccia e ci provo e ci riprovo, e il risultato è sempre lo stesso"
Feci una breve pausa perché la voce cominciava a tremare e gli occhi a pizzicare. Sentivo le gambe sempre più deboli e la mia maschera cominciava a perdere i pezzi, uno dopo l'altro:
Rachel:"Erik mi amava eppure mi ha lasciato. Mi ha abbandonato quando mi aveva detto che sarebbe restato!" la prima lacrima iniziò a scendere seguita da una seconda, da una terza e così via. Avevo la vista annebbiata ma riuscii comunque a vedere la faccia preoccupata di Jude.
La stanchezza mi stava inghiottendo e le gambe cedettero ma due braccia mi sostennero prima di cadere a terra.
Jude mi strinse a sé e a quel contatto mi uscirono delle parole che mai avrei pensato di pronunciare:
Rachel:"nemmeno io s-sono diversa da quelle persone: senza saperlo ho illuso Erik. Pensavo di amarlo ma la verità è che io nei suoi confronti provavo solo una profonda amicizia, mentre lui era convinto che io lo amassi al suo stesso modo" il discorso fu spezzato dai miei singhiozzi e dal continuo scorrere delle mie lacrime.
Il ragazzo di fronte a me mi strinse ancora di più a sé facendomi appoggiare la testa al suo petto:
Rachel:"io lo sapevo, lei lo sapeva da tempo eppure ho fatto di tutto per nascondere il fatto che io ti amassi, Jude. Mi hai sentito? Io ti amo Jude, ti amo dal profondo del mio cuore e per quanto io non lo volessi accettare, quella stupida di me stessa a continuato a farmelo notare!" urlai contro il suo petto tra le lacrime.
Con gli occhi chiusi sentii solo il leggero tremolio della mano di Jude alzarmi il viso delicatamente e poi l'impeto di due labbra premersi sulle mie. Mi baciavano con disperazione come se quello distrutto dall'amore fosse lui. Io lo baciavo sapendo quanto sbagliato fosse il mio gesto e sapendo che questo era l'ennesimo errore, mi staccai immediatamente da lui.
Rachel:"perché l'hai fatto? Tutto ora ricomincerà ed i-io non voglio più sbagliare" dissi guardandolo e solo ora notai i suoi occhi rossi, scoperti. Così impnotizzanti, cosi belli...
Jude:"e non sbaglierai, fidati di me"
Rachel:"tu mi lascerai"
Jude:"non ti lascerò"
Rachel:"io mi distruggerò"
Jude:"ed io ti ricostruirò"
Con il pollice, Jude mi asciugò la lacrima che stava scendendo dal mio occhio sinistro con un'espressione incantata:
Rachel:"non ce la faccio, Jude"
Jude:"vorrà dire che ce la faremo insieme. Non importa quanto ci metteremo, ma ce la faremo.
Io rimarrò e ti aiuterò ad essere felice. Farò di tutto per vedere sempre un sorriso sul tuo viso e non uno di quelli forzati, ma uno di quelli veri. Farò di tutto per riaccendere quei tuoi occhi così spenti e riempirli di sogni.
Farò di tutto per farti sentire la ragazza più bella e felice a questo mondo"
Rachel:"J-Jude..."
Lui mi zittí poggiando l'indice sulle mie labbra:
Jude:"promettimi solo che d'ora in poi non fingerai più di essere la persona che non sei. Promettimi di credere di più nei tuoi sentimenti e di accettarli. Promettimi di non cercare più di essere amica di tutti ma dedica il tuo tempo a quelli che ti stanno più a cuore. Promettimi di non piangere più per il dolore e di essere felice"
Rachel:"lo prometto" dissi con un leggero sorriso, poi abbassai lo sguardo "mi posso davvero fidare"
Lui mi accarezzò la guancia guardandomi con occhi dolci, con quegli occhi che mi diedero più della risposta che cercavo. Ci trovai la fiducia, l'amore, i sogni...
Questo è lo sguardo che ho sempre sognato mi rivolgessero. Poi, Jude pronunciò la parola di non ritorno facendomi notare che questo non sarà più un errore, ma l'inizio di una vita giusta:
Jude:"ti amo"
Rachel:"ti amo anch'io, Jude"
*****
È propio vero quando dicono "dopo la tempesta spunta sempre il sole" perché dopo anni di continua tempesta, nella mia vita spuntò finalmente il sole e non potrei essere più felice di così. Dopo aver pronunciato quelle due parole lui mi baciò e per la seconda volta nella mia vita realizzai di aver fatto la cosa migliore. Non so come andrà a finire, non so per quanto durerà questo sole, non so quando arriverà l'uragano, ma l'unica cosa certa che so è che con lui imparai il vero significato della felicità.
Auri.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top