Capitolo 22
Sono in camera sprofondata nel mio morbidissimo letto ad una piazza e mezza e sto cercando di leggere da più di un'ora la stessa pagina ma le lettere si confondono. Ho lasciato un Cole piu deluso che mai, magari si aspettava un bacio o magari me lo aspettavo anche io ma non posso permettermi di fare un'altro passo avanti. Non con lui almeno.
Più rifletto e più inizio a pentirmene ma non posso fare a meno di pensare a quel corpo possente premuto sul mio, quelle dita che mi avevano toccato come se fossi una piccola rosa delicata e quegli occhi.
Dio. Quegli occhi oceano mi avevano pietrificato, intrappolandomi come un colibri nella sua gabbia.
Bastava sporgermi di mezzo centimetro e quelle labbra piene ed invitanti l'avrei mangiate in un sol boccone ma in questi momenti piu sensibili la mia coscenza prende il sopravvento e mi difende.
Ora mi ritrovo con i vestiti sporchi in mano mentre sono nascosta tra la porta della piccola lavanderia e la parete ad angolo. Non dovrei stare qui dietro. Questo è certo, ma non posso farne a meno, non dopo aver sentito le loro voci.
"Dimmi, fratellone. Per una volta, dimmi cosa ti succede? Cosa ti frulla per la testa e soprattutto cosa sta succedendo al tuo cuore?"domanda Mia con voce delicata. "Hai sempre chiesto a me cosa succedeva. Ti sei sempre preoccupato di tutti, per una volta, sono io a preoccuparmi per te. Lasciati andare, parlami Cole." continua avvicinandosi. "Dimmi che cosa sta succedendo."
Sporgo la testa verso quel piccolo spazio che mi lascia vedere Cole, quel tanto che basta, girato di spalle ed appoggiato sopra l'asciugatrice mentre Mia è proprio davanti a lui.
"Cosa vuoi sapere di preciso?" domanda a sua volta. Non riesco a vedere il suo volto ma immagino il suo viso perplesso ed un po' sfrontato, pronto a non rivelare un bel niente con quel suo sopracciglio alzato in modo tale che diventi piu arrogante del solito.
"Lola." sussurra Mia con quella sua vocina dolce che mi conquista ogni giorno sempre di più, una delle mie piccole debolezze.
Al solo sentir pronunciare il mio nome, Cole sussulta e perdo il conto di quante volte, nel minuto del silenzio, si passa le mani tra i capelli.
"Cosa vuoi sapere di lei? Io di certo non posso dirti proprio nulla, sono l'ultima persona al mondo con cui si confiderebbe. Tu la conosci sicuramente meglio di me." un fuoco, pronto per incendiare un intero appartamento.
"Noi vogliamo sapere perché lei invece, al contrario di ciò che tu pensi, si fida tra l'altro in modo particolare, proprio di te." incarica la dose Nico.
"Io? Davvero riuscite solo a concepire una cosa del genere? Riesce solo a mandarmi fuori fase, pronta a distruggermi i pochi neuroni che mi sono rimasti. Mi fa incazzare e non c'è un giorno in cui non sono frustrato." sbuffa lasciando intendere quanto sia effettivamente incapace di risolvere una situazione che di per se è complicata dal principio, essendo io il fattore principale non ho dubbi che sia difficile.
Con questi pensieri sfavorevoli contro la mia persona, mi viene impossibile non ridere ma cerco di trattenermi.
"Amico lei è fatta così. Lascia che ti dica una cosa." prende fiato prima di dire esattamente tutto ciò che pensa. Traditore.
"La devi accettare per quel che è. Non puoi cambiarla perché quelle come lei non si fanno cambiare. Non puoi metterla alle strette perchè quelle come lei non si fanno rinchiudere ne bloccare, ti ribaltano semplicemente la situazione e ti distruggono. E fidati quando ti dice che non puoi ferirla e lo sai il perchè? Perchè lei ha già il cuore in mille pezzi. Quindi amico hai due scelte. O ti allontani e lei non ti chiederà il motivo per cui lo fai ma capirà e farà altrettanto o te la prendi, te la curi e te la cresci. A te la scelta." ed ecco qua il mio migliore amico e le sue stupide perle di saggezza.
Stronzo. Non sapevo questa loro complicità. Dopo ha pure la faccia di venire da me e darmi gli stessi consigli di merda? Dio, se non fosse per la troppa curiosità di sapere la risposta dell'energumero, lo strangolerei.
Interrompo i miei pensieri e mi concentro il più possibile ma il panico mi assale quando sento gli occhi di Nico puntati addosso. Non emetto un suono e aspetto la prossima figura di merda che farò una volta che lui annuncerà la mia presenza, ma non lo fa.
Accenna un piccolo sorriso mentre si concentra sul viso di Cole, cosa che a me sfugge non vedendolo da questa angolazione.
"Tu sai che lei è speciale e la cosa che ti distrugge di più è che tu non vuoi nessun'altra oltre lei. Siete cosi simili, cosi compatibili che vi potete distruggere in un batter d'occhio. Voi non ve ne siete accorti forse, ma noi la vediamo quella scintilla, quel fuoco e quell'alchimia che manderebbe in pappa il cervello chiunque vi guardi." le brillano gli occhi quando gli parla con quell'amore nella voce, proprio come farebbe una madre. "Ora prenditi del tempo e scegli di che cosa ha bisogno il tuo cuore." le parole di Mia mi sciolgono, sento fin qui il sentimento profondo di vedere felice suo fratello mentre un brivido lungo la spina dorsale mi fa stare in allerna sentondo la risposta.
"Io non posso non volerla. Non c'è un giorno che cerco di allontanarla nei modi piu tristi ma, appena ho l'occasione di averla davanti ai miei occhi, ho il bisogno essenziale di provocarla. Di stuzzicarla o semplicemente di dargli fastidio. Adoro renderla nervosa e sentire quella lingua velenosa che si ritrova a tenermi testa. Adesso ditemi.. come cazzo posso lasciarla andare via o semplicemente allontanarmi da lei? Come diavolo faccio se appena la vedo il mio cervello non elabora piu un cazzo?'
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