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Due ore sullo skate al giorno. Questo aveva promesso a Max dopo la loro prima uscita ed ora Bradley studiava molto meglio e con ancora maggiore impegno in attesa che giungesse quel fatidico momento. Arrivati al bar dell'università, i due ragazzi presero posto. La compagnia dell'altro rendeva assai più sopportabili gli sguardi ed i bisbiglii indesiderati. Per fortuna, di giorno in giorno, il gossip sulla sua situazione stava diventando sempre meno interessante.

- Il solito? - Max gli sorrise togliendosi il casco e spostandosi indietro il ciuffo di capelli neri.

- Sì, il solito -

Il ragazzo gli fece l'occhiolino e Bradley arrossì di colpo. Ogni tanto se ne usciva con comportamenti strani che lo rendevano curiosamente carino. Quando Max si voltò dirigendosi al bar, lo sentì maledire sé stesso per quel gesto imbarazzante e rise divertito. Voltandosi verso il palco, si godette in silenzio l'esibizione della band jazz. Era così perso ad ascoltarli che non si capacitò di come, un attimo dopo, venne sollevato di peso e spinto contro la parete del locale.

- Guardate, ragazzi! Brad! - Tank lo strinse per il colletto. Non riusciva più a sentire il pavimento sotto i piedi. La confraternita Gamma lo aveva ormai accerchiato - Finalmente, Brad! Sono giorni che ti cerchiamo, non eri mai nei soliti posti... Non è che ti stavi nascondendo da noi, vero? -

- T-Tank! Mettimi giù! - agirò le gambe e cercò di fargli allentare la presa, ma senza successo - Mollami! -

- Tank! - Max abbandonò i loro caffè e, facendosi strada tra i Gamma, afferrò il braccio del bestione - Lascialo andare! -

- Ehi, Max! - mollata la presa di scatto, Tank rise vedendo Bradley cadere rovinosamente a terra - Che bello vederti qui! Allora? Hai pensato alla nostra proposta? -

Bradley non osò tentare di rimettersi in piedi.

- Te l'ho già detto. P.J., Bobby ed io preferiamo restare la squadra 99, non ci interessa diventare Gamma - offrendogli il proprio aiuto, Max fece rialzare Bradley - Comunque non vedo l'ora di affrontarvi ai prossimi X-Games, ci divertiremo -

- Peccato, sembravi così contento quando Brad te lo aveva proposto l'anno scorso... - afferrandogli il braccio, Tank riportò Bradley nell'angolo - ... ma va bene, ti capisco. Ora scusaci... dobbiamo risolvere un paio di questioni -

Bradley distolse lo sguardo. Era ovvio che sarebbe successo. Ai Gamma non era bastato sbatterlo fuori dalla confraternita per ritenersi soddisfatti. Non gli restava che accettare le conseguenze delle proprie azioni. Tank fece per trascinarlo fuori, ma Max lo fermò di nuovo posizionandosi davanti all'uscita.

- Che pensate di fargli?! -

- Un paio di occhi pesti, magari qualche costola incrinata... - Bradley sorrise. Era spacciato.

- Non esiste! Certo, ha sbagliato, come avete sbagliato anche voi! Pestarlo non risolverà niente! Sta già cercando di rimediare! - il gruppo non sembrò convinto dalle sue parole. Max ci pensò un attimo e, poco dopo, sorrise sicuro di sé - Che ne dite, di una scommessa? -

- Scommessa? - Tank parve intrigato.

- Se vinco i giochi anche quest'anno, lo lascerete in pace... -

- ... ma se vinciamo noi, tu entri nei Gamma! - allungò la mano.

Bradley fece per intromettersi, ma Max rispose alla stretta.

- Ci sto! -

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