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Era stata la giornata più dura che Bradley avesse mai affrontato prima, perfino più del periodo dei giochi universitari. Stringendo lo skateboard sottobraccio e sistemando la sacca sulla spalla, si fece forza. Sperò con tutto il cuore che fosse la volta buona, era la decima stanza in cui tentava di farsi accogliere, non ne restavano altre libere. O così o avrebbe dovuto passare l'intero anno a dormire in classe durante le lezioni. Non proprio il massimo auspicabile visto quanti argomenti doveva recuperare. Tentò di ignorare l'odore di immondizia proveniente dal proprio maglione e bussò. Dall'interno sentì del movimento, delle voci familiari e, quando infine la porta si aprì e si trovò davanti Max, desiderò sotterrarsi.  

- Brad? - il ragazzo sollevò un sopracciglio. 

Si irrigidì e strinse i denti. Alle spalle del capitano arrivò anche il resto della squadra 99. Bobby lo squadrò da capo a piedi ed iniziò a sghignazzare da dietro gli occhiali da Sole.

- Urca, Bradley?! Hai una cera tremenda, fratello! Però questo nuovo profumo all'immondizia ti dona - Max diede una gomitata all'amico. 

- Che cosa vuoi?! - P.J. spinse gli altri indietro - Dopo quello che ci hai combinato ai giochi universitari hai una bella faccia tosta a farti vedere qui -

Max fece un passo avanti.

- Se è per la questione della vittoria... -

Bradley abbassò le spalle.

- N-no... No, è per... -

Prese un bel respiro - Il posto letto... -

- Cosa? - Bradley gli mostrò la lista fornitagli dalla segreteria. 

- So che avete un letto in più in camera, volevo chiedervi se posso... stare qui quest'anno - 

I tre scoppiarono a ridere. 

- Questa è bella, Brad! Cos'è, hai perso una scommessa con i Gamma? - P.J. si tenne lo stomaco. 

Rimase serio, non poteva andarsene, per quanto avrebbe voluto. Era la sua ultima possibilità. In poco tempo la risata del trio si spense e Max lo osservò confuso, poi iniziò a preoccuparsi.

- Aspetta, dici davvero?! - Il ragazzo lo studiò per bene con lo sguardo. Finalmente parve accorgersi delle condizioni in cui versava.

Peggio che peggio, odiava trovarsi in quello stato, figuriamoci ricevere la pietà della persona che, in effetti, lo aveva messo in quella situazione.

- E... E i Gamma? -

- Diciamo che hanno deciso di... fare dei cambiamenti alla confraternita ed io... - Tirò un sorriso, la testa gli stava scoppiando - ... non sono incluso -  

Infilando le mani nelle tasche dei pantaloni, Max ci rifletté su, guardò il resto della squadra e poi di nuovo lui. 

- Senti, Brad, lasciaci un momento - richiuse la porta dietro di sé. 

Bradley si sedette a terra, non ce la faceva più a stare in piedi, le gambe gli erano diventate di gelatina. Batté le palpebre un paio di volte. Chiuse gli occhi, se li massaggiò. Voleva solo dormire un po'. Temette di dover aspettare in eterno, ma poi la porta si aprì. Max fece per dirgli qualcosa, le sue labbra si muovevano, ma non ne uscì una parola. Non riusciva a sentirlo, era troppo stanco. Si sentì scuotere, ma non fu abbastanza perché si riprendesse. Un attimo dopo, tutto divenne buio. 

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