Capitolo 18
Per via di quello che mi ha detto Miranda questa notte non sono riuscita a dormire affatto, così mi sono messa a fare delle ricerche su internet, cercando di capire di cosa diamine stava parlando la mia amica infermiera ma con tutte le cose che ho letto praticamente sono andata in tilt.
<Cosa ti preoccupa?> domanda Aron mentre prende posto accanto a me sull'erba. Durante la notte sono uscita fuori in giardino, cercando forse un po' di pace nel silenzio della notte ma per quanto ho provato a non pensare le rotelle del mio cervello hanno continuato a lavorare interrottamente facendomi rendere conto solo adesso che fuori praticamente c'è l'alba. Il sole si innalza poco alla volta, colorando il cielo con la sua luce gialla e devo ammettere che il paesaggio che si trova davanti ai miei occhi è qualcosa di meraviglioso.
<Tutto> rispondo sincera mentre giro la testa verso di lui e appena incrocio in suo sguardo mi ricredo. Lui, i suoi occhi sono molto più belli di qualsiasi altra cosa, anche dell'alba.
<Cosa è successo Lale? Sei silenziosa praticamente da ieri mattina e per quanto ho cercato di darmi una spiegazione non ci sono riuscito. Ho fatto magari qualcosa di sbagliato?> domanda preoccupato mentre dolcemente afferra la mia mano.
<No, solo, è complicato> mormoro piano.
<Cosa è successo?> domanda nuovamente, preoccupato forse più di prima quando i miei occhi iniziano a lacrime. Da quando mi sono svegliata in quel ospedale tutto è diventato dannatamente difficile e certe volte penso proprio che mi manca la tranquillità.
<Io non lo so Aron. Ci sono cose che io non riesco a capire. Non riesco a spiegare come sia possibile quello che mi ha detto Miranda> sussurro a bassa voce per poi prendermi di coraggio e raccontarli della cartella che avevo trovato sopra la scrivania di Collin, così come gli racconto delle supposizioni di Miranda e la sua espressione sconvolta forse è uguale alla mia che ebbi ieri quando ho sentito quelle parole.
<Ne sei sicura?> domanda scioccato.
<Si, cioè, più o meno. Miranda mi ha consigliato di parlare con un dottore competente o semplicemente di parlare con la mia famiglia>
<Intendi la tua vera famiglia?>
<Devo scoprire la verità Aron. Le parole di Miranda mi hanno fatto pensare parecchio. Come può essere possibile una cosa del genere?> domando a bassa voce mentre con l'altra mano mi asciugo le lacrime.
<Parleremo con Luke magari lui saprà darci delle spiegazioni in più>
<Io penso che dovrei prendere in considerazione il consiglio di Miranda. Insomma Aron, io vivo qui mentre i miei genitori sono in Turchia e chissà cosa sapranno di me. Ho cercato di fare le veci di Kimberly ma i miei genitori vivono da un altra parte e hanno il diritto di sapere che io sto bene>
<Vuoi, te ne vuoi andare?> domanda balbettando mentre i suoi occhi diventano all'istante tristi.
<Voglio solo scoprire la verità Aron> mi affretto a rispondere. Non mi piace per niente questo triste sguardo che si fa spazio sul suo viso, ecco perché cerco di sorridere nella speranza che lui non si abbatta ancora di più perché ho capito benissimo questo suo stato d'animo.
<Quindi resti?> domanda a bassa voce.
<Potresti sempre venire con me qualora io decidessi di andarmene> propongo speranza. Mi piacerebbe davvero tanto allontanarmi per un po' dalla vita caotica di Kimberly e di vivere la mia, quella che prima dell'incendio trascorrevo in serenità.
<No, non verrò> dice in modo duro al che io mi acciglio all'istante.
<Pensavo, io, scusa> borbotto in modo impacciato mentre rilascio la presa della sua mano, tirandomi all'impiedi ma l'attimo dopo perdo l'equilibrio, cadendo sopra di Aron.
<Perdonami> diciamo contemporaneamente e nel sentire questa parola uscire dalla sua bocca alzo all'istante la testa, cercando nei suoi occhi una motivazione.
<Volevo solo farti uno scherzo ma appena ho visto i tuoi occhi rabbuiarsi ho capito che il mio è stato uno stupido scherzo> mormora piano mentre mi sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<Ho pensato...>
<Non ti lascerei mai sola Lale, non più. Una volta ho fatto questo sbagliato e tu sei sparita>
<Sei bellissimo> confesso a voce alta un qualcosa che non ha niente a che fare con quello di cui stavamo parlando, eppure il mio cuore davanti a lui trova sempre la sua propria voce, confessando quello che di solito non farei semplicemente perché mi vergogno davvero tanto.
<Vorrei dire anche tu ma poi sembra una frase di quelle già fatte> risponde mentre abbozza un piccolo sorriso.
<Eppure voglio dirtelo ugualmente perché i miei occhi ti cercano ovunque, così come il mio cuore impazzisce quando si tratta di te> confessa in modo dolce ed è in questo momento, quando lui mi guarda in modo intenso capisco che io semplicemente lo amo. Sono sempre stata innamorata dell'idea dell'amore e prima sognavo di trovare una persona che mi comprendesse in tutto e per tutto, una persona che mi amasse in modo intenso e di non lasciarmi mai come Shirin ha fatto con la sua Ferhad e adesso mi rendo conto che io una persona così l'ho trovata già da tempo solo che avevo paura di buttarmi in un qualcosa più grande di me. Avevo paura di amare un uomo sposato perché avevo paura che lui avrebbe scelto quella che davanti a dio era la sua compagnia per la vita ed è solo adesso che mi rendo conto che lui anche all'epoca aveva scelto me anche se non me l'ha mai detto in modo esplicito. A volte noi donne aspettiamo una vera e propria dichiarazione senza capire che a volte i gesti valgono molto di più e lui con questo sguardo pieno di amore mi sta confessando anche se in silenzio quello che io ho capito solo adesso di provare realmente.
<Ti amo> sia io che Aron confessiamo il nostro amore contemporaneamente, sorridendo entrambi quando in modo complice ci guardiamo negli occhi.
<Finalmente> sussurra piano mentre tira un respiro di sollievo e senza darmi il tempo di dire o di fare qualsiasi mossa Aron unisce le nostre labbra in un semplice bacio a stampo che pian piano diventa sempre più intenso, più passionale, lasciandoci trasportare non solo dalla voglia di baciarci ma proprio dal desiderio, da quel amore che per troppo tempo avevano cercato di opprimere entrambi per una causa diversa ma che ad oggi non sono più in grado di respingere.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top