𝗥𝗲𝗴𝗮𝗹𝗼

𝟒 𝐝𝐢𝐜𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞

𝐉𝐚𝐦𝐞𝐬

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Appena chiudo la porta d'ingresso dietro di me, infilo subito le mani in tasca a causa del freddo. Ho lasciato Brianna a letto. Siamo stati svegli fino all'alba per finire la terza stagione di The Walking Dead, così sono sicuro che dormirà fino a tardi.

Mentre il mio respiro forma una nuvoletta davanti a me, inizio a incamminarmi lungo la strada. Mi devo incontrare con Connor e Skyler per fare colazione, poi comprerò il regalo di Brianna.

Al pensiero sento il battito del mio cuore aumentare.

Quando arrivo al bar, noto che mio fratello e mia sorella sono già arrivati.

«E così il nostro caro fratello diventa uomo» mi accoglie Connor.

Lo colpisco sul braccio, mentre sento le mie guance scaldarsi nonostante il freddo. «Ma smettila.»

Mia sorella mi si avvicina, abbracciandomi all'altezza della vita. «Oh, suvvia James, non c'è bisogno di essere in imbarazzo.»

Alzo lo sguardo e fisso il soffitto per qualche secondo, esasperato. Già mi pento di averli chiamati.

«Avete intenzione di continuare a sfottermi o possiamo ordinare e fare colazione?»

«Okay, okay. Possiamo lasciar perdere l'argomento, per ora.» Connor mi sorride, sardonico.

In risposta sbuffo.

Mia sorella si stacca da me e andiamo al bancone a ordinare. Dopo ci sediamo a un tavolino con le nostre colazioni.

Skyler mi lancia un'occhiata. «Dove hai lasciato Brianna?»

«A letto, addormentata.»

Connor ghigna. «Per non farla svegliare l'hai stancata con una nottata di fuoco?»

«No, una serie tv.»

«Ma non fate mai sesso? Io volevo dettagli piccanti» sbuffa mio fratello.

Avvicino la tazza del cappuccino alle labbra. «Tu mi hai chiesto della nottata, non della serata.» Bevo il mio caffè con nonchalance, cercando di trattenere un sorriso.

A Skyler va di traverso il caffè, mentre Connor alza il braccio per battermi il cinque.

«Non dettagli in mia presenza» dice nostra sorella.

«Rilassati, anche senza di te non avrei rivelato dettagli» dico, addentando la brioche.

Connor sembra deluso. «Perché no?»

Lo guardo male. «Perché si chiama vita privata, ed è una cosa tra me e la mia ragazza.»

«Sai, certe volte mi manca il James adolescente. Ora sei troppo maturo.»

Sorrido. «E tu certe volte sei troppo immaturo.»

«È troppo presto per tornare sull'argomento di prima?» chiede mia sorella.

«Non una parola fino a quando saremo nel negozio.»

«Beh, allora che aspettiamo?» Connor si alza dalla sedia. «La colazione l'abbiamo già pagata e i caffè sono finiti, terminerete di mangiare per strada.»

Lo guardo con un sopracciglio alzato. «Sei più agitato di me.»

«Non rompere, non vedo l'ora che accada.»

«Non è detto...» inizio, ma uno colpo sulla testa mi interrompe.

«Ma stai zitto» mi riprende mia sorella.

Ci avviamo verso il negozio, e quando entriamo, una commessa si avvicina subito a noi per fornirci il suo aiuto.

Connor mi indica. «È lui l'acquirente.»

«Ha già un'idea in mente?» La commessa si rivolge a me.

«Sì, ma vorrei comunque vedere le opzioni.»

«Allora mi segua.» La commessa si avvicina al bancone, e io le vado dietro, seguito da Connor e Skyler.

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