CAPITOLO 25 - Conclusioni ...

NIALLAN

Dopo aver accompagnato Isiah, prima di entrare in facoltà, decido di mandare un messaggio a Mikel per chiedergli di incontrarci, devo assolutamente chiarire con lui, non vorrei si facesse illusioni.

Mi risponde dandomi appuntamento nel caffè davanti al suo dipartimento. Mikel studia biologia marina, quando me l'ha detto ho pensato fosse perfetto per lui.

Quando arrivo lo trovo seduto ad un tavolino esterno intento a leggere un grosso volume.

Mi avvicino e lo saluto "Ciao Mikel"

Lui alza lo sguardo e mi fa un sorriso imbarazzato "Ciao Nea"

È la prima volta che parliamo dopo aver fatto sesso.

Mi siedo e ordino un caffè.

Lui si tormenta un labbro con i denti "Allora di cosa volevi parlarmi? Anche se un'idea già ce l'ho"

Vado subito al dunque, perché entrambi abbiamo poco tempo "Il sesso che abbiamo fatto è stato perfetto. Io volevo essere scopato e tu l'hai fatto alla grande"

Non ci vuole un genio per capire che qualcosa non va, infatti lui chiede "Ma?"

Non voglio ferirlo, è mio amico, ma si merita la verità, per lui è stata la prima volta con un uomo.

"Ma non mi sono fatto scopare per la motivazione giusta, è vero mi volevo divertire e tu sei bellissimo, ma c'era altro ... avevo litigato con qualcuno e volevo assolutamente dimenticarlo. E così ti ho usato... mi dispiace molto."

Lui sorride "A me no. È stato il migliore sesso della mia vita e mi hai fatto capire cosa desidero veramente ..."

Ricambio il suo sorriso sollevato "Ne sono felice"

La sua voce si fa dura "E quello delle foto?"

Io annuisco.

Lui prosegue "È uno stronzo. Meglio se lo lasci perdere"

Non posso raccontargli la verità, così dico solo "Aveva le sue ragioni. Sono stato un gran bastardo anch'io con lui."

"Non doveva comunque rilasciare quella dichiarazione..."

Sorrido malizioso "Ognuno ha il proprio modo di vendicarsi... il mio è stato molto più divertente grazie a te e ..." faccio un gesto a indicare il suo fisico "a tutto questo ben di dio"

Lui si morde il labbro "Ci sarà un'altra volta ..."

Io alzo le spalle "Per il momento no. Vogliamo provare a stare insieme e gli ho promesso l'esclusiva, ma io non sono bravo nelle relazioni, non ne ho mai avuta una, quindi non penso mi sopporterà a lungo"

"Se ti lascia scappare è un vero idiota e io sarò più che contento di approfittarne"

Io sorrido "Gli amici servono anche a questo"

Ci salutiamo dandoci appuntamento per pranzo.



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Sto uscendo dall'ultima lezione della mattina quando mi arriva una telefonata. Appena vedo il suo nome sorrido certo che da lì a poco ci incontreremo.

Dalle sue parole però capisco che Eleanor non gli ha solo dato le chiavi e tanti saluti.

Mi dirigo in giardino nel mio solito posto e mi distendo in attesa del suo arrivo. Dopo poco vengo raggiunto anche dagli altri che mi si siedono poco distanti. Ascolto le loro chiacchiera e come sempre intervengo solo quando mi interpellano direttamente.

Inizialmente Mikel è un pò teso e mi lancia strane occhiate, poi con il passare dei minuti, visto che nessuno chiede spiegazioni per la nostra sparizione di sabato dalla festa, si tranquillizza.

Probabilmente nessuno dei nostri amici si è accorto della nostra scopata a parte Gaia, alla quale ho espressamente chiesto di non farne parola.

Ad un tratto sento le loro voci zittirsi, così apro gli occhi e mi alzo a sedere per capire cosa sta succedendo.

Vedo Isiah avvicinarsi a noi lanciando sguardi di fuoco in direzione di Mikel.

La sua gelosia è così evidente che mi fa sorridere.

"Ciao Isiah"

Non faccio in tempo a dire altro che mi si inginocchia davanti, mi porta le mani fra i capelli e mi bacia con passione davanti a tutti.

Quando ci stacchiamo ghigno "Geloso?"

Lui sorride "Meglio mettere le cose ben in chiaro"

Mikel deve aver capito che lo spettacolino di Isiah è per lui perché si allontana leggermente da me.

Mentre gli altri lo guardano stupiti.

Isiah si alza e io faccio altrettanto dicendo "Lui è Isiah"

Gaia lo guarda malissimo "Quello delle foto... il bugiardo"

Sono sorpreso dall'uscita della mia amica, ma dovevo aspettarmelo già quel giorno lo aveva chiamato così ed è una che non si fa tanti problemi nell'esprimere le proprie idee.

Lui sorride "Sì, sono io. E' vero, in quella dichiarazione non sono stato proprio sincero, diciamo che ero parecchio incazzato con Nea e volevo vendicarmi... ora però abbiamo chiarito"

E così dicendo mi afferra la mano e continua "Mi dispiace, ma devo rubarvelo"

Li saluto e ci allontaniamo.


Isiah mi porta nel locale più frequentato dell'intero campus, io lo guardo confuso "Non avevi detto che dovevi parlarmi? Non mi sembra il luogo più adatto"

Lui sorride furbo "E' il più adatto fidati. Con questa confusione nessuno ascolterà cosa dobbiamo dirci..."

Lo guardo storto "Però in tanti ci vedranno"

"E' proprio questo lo scopo. Voglio mettere ben in chiaro a chi appartieni. Chi si trastulla con il tuo bel corpicino"

Io scoppio a ridere "Quando mi hai proposto il pacchetto "Isiah" ti sei dimenticato di menzionare la gelosia"

Lui sorride "Il pacchetto "Isiah" non prevedeva la gelosia, ma il pacchetto "Nea" prevede gente pronta a saltarti addosso in ogni momento, quindi bisogna agire di conseguenza"

Ci sediamo ad un tavolino all'aperto, Isiah naturalmente ne ha scelto uno ben in vista dove è impossibile non notarci, infatti molti si soffermano ad osservarci parlottando tra loro, probabilmente perché ci hanno riconosciuti.

Domani saremo l'argomento principale dell'intera università.

Isiah mi racconta dell'imboscata che gli ha teso Eleanor, la quale però si è rivelata un'opportunità perfetta.

Mi parla della sua chiacchierata con suo padre e del loro accordo.

Parla con una luce negli occhi che non gli avevo mai visto.

Quando ha finito sorrido "Non credevo che tuo padre cedesse così facilmente. Pensavo che per lui fosse importante il tuo rapporto con Eleanor"

Isiah alza le spalle "A lui non è mai fregato un cazzo di me, anzi mi ha sempre considerato solo una scocciatura e ora che ha trovato un'occasione per escludermi dalla sua vita l'ha colta al volo. Mia madre è sempre stata una persona falsa, ha idee bigotte molto radicate, ma alla verità dei fatti è peggio di mio padre. Si riempie la bocca di belle parole, ma le usa solo per condannare gli altri, in fondo le interessano solo le apparenze. L'amore non sa nemmeno cosa sia. Quindi se devo essere sincero mi fa più schifo di mio padre, almeno lui me lo dice in faccia che non sarei dovuto mai nascere. Lei per le sue idee non ha voluto abortire, ma mettere al mondo un figlio e non interessarsi minimamente a lui per me è più crudele dell'aborto. Escludendo le poche cene di famiglia non ho alcun rapporto con lei"

Avrei voglia di dirgli che da adesso in poi ci sono io con lui, perchè nonostante finga che non gli importi si vede quanto il rapporto con i suoi genitori lo faccia ancora soffrire molto.

Invece faccio qualcosa di meglio, mi sporgo verso di lui e portandogli le mani fra i capelli lo bacio.

Quando ci stacchiamo lui sorride "A cosa devo questo bacio?"

Io scrollo le spalle "Avevo voglia di farlo"

"E se io avessi voglia di scopare?"

Guardo l'orologio "Dovrai aspettare tra poco ho lezione"

"Che palle! Neanche una botta veloce in bagno?"

"No, dovrai aspettare. Così festeggeremo alla grande la tua dichiarata omosessualità"

Lui si morde le labbra e si sporge verso di me "Allora voglio che mi spacchi il culo"

Sorrido "Con immenso piacere" e lo bacio nuovamente in modo non proprio adeguato per un luogo pubblico



ISIAH

Dopo aver salutato Nea mi dirigo in aula.

Entro e mi siedo vicino a Will. Lui mi guarda serio "Mi sono perso qualcosa?"

Io alzo le spalle "Non so a cosa ti riferisci" anche se lo so perfettamente, ma voglio fare il finto tonto.

Lui sbuffa "Prima eri tutto "occhioni dolci e cuoricini""

Sorrido "Le sue doti mi hanno conquistato"

Lui ricambia il sorriso "Dalla tua faccia presumo quelle che ha a letto"

Ammicco malizioso "Ne conosci di migliori?"

"E tutta la storia del volerti nascondere? E la tua fidanzata?"

Mi faccio serio per fargli capire che non sto scherzando "Ho trovato un motivo per smettere di nascondermi. Nessun problema o difficoltà che potrei incontrare valgono quanto il dolore di rinunciare a lui"

Sembra confuso "Ho capito, ma ci sono anche le vie di mezzo. Vi ha visto tutto il corpo studentesco baciarvi"

"Voglio che tutti sappiano che è mio e che devono stargli lontano"

Lui scuote la testa "Sembri un cane che segna il territorio"

"Se qualcuno lo tocca potrei anche azzannarlo"

Sorride "Ti ha proprio fuso il cervello"

Will è il mio migliore amico e voglio essere sincero con lui.

Lo guardo serio "Con Eleanor è sempre stata una relazione solo in apparenza. Non ho mai provato niente per lei a parte un grande affetto fraterno. E anche con tutti quelli con cui ho scopato era solo sesso niente di più. Invece Niallan mi ha sconvolto la vita. È riuscito a farmi provare cose che nemmeno credevo possibili. Non è solo sesso o una semplice infatuazione. Io lo amo, di questo ne sono certo e voglio vivere appieno questo sentimento senza doverlo nascondere. Se un giorno finirà, ne sarà comunque valsa la pena. Non voglio avere nessun rimpianto"

Will mi guarda colpito "Allora è una cosa seria"

Io annuisco "Molto seria"

L'arrivo del professore ci costringe ad interrompere la nostra discussione.


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Come esco dall'ultima lezione controllo il cellulare, c'è un messaggio da parte di Amanda "Ho il documento pronto. Puoi passare a firmarlo nel mio studio"

La scelta del luogo dell'appuntamento mi fa capire che mio padre non vuole incontrarmi.

Forse è meglio così, perchè sono certo che questa volta non avrei subito i suoi insulti senza oppormi. Ora non devo difendere solo me stesso, ma soprattutto la persona che amo.

Rispondo "Sono da te fra mezz'ora"

Non faccio in tempo a mettere via il cellulare che prende a squillare.

Guardo il nome sul display, Tristan, mio fratello. Oggi anche lui si è ricordato della mia esistenza. Non ci vuole un genio per capire il motivo della sua telefonata.

Rispondo con un tono molto scocciato

"Ti stavi annoiando a morte per ricordarti di avere un fratello"

"Buona giornata anche a te Isiah"

"Che accidenti vuoi?"

"Simpatico come al solito"

Io non rispondo, aspetto che sia lui a continuare, infatti lo fa "Mi ha chiamato nostra madre..."

Lo interrompo perchè la rabbia è già arrivata alle stelle. Quella stronza non ha avuto neanche il coraggio di chiamare direttamente me.

"Tua madre... non la mia. Per me è solo quella che mi ha partorito e poi si è dimenticata della mia esistenza. Una madre è un'altra cosa"

Lui sbuffa, ma continua "E' distrutta. Mi ha detto che hai lasciato la tua fidanzata e che ora vai a letto con gli uomini."

"Sei così impegnato e il tuo tempo è così prezioso da non riuscire in 21 anni nemmeno una volta a farmi una cazzo di telefonata per augurarmi buon compleanno... e ora mi chiami per questa stronzata? Perchè quella donna non ha il coraggio per affrontarmi di persona?"

"Ascolta Isiah a me non frega niente di cosa fai e di come vivi la tua vita, ma lei lo sai che ha dei sani principi morali e per questa cosa si sente una cattiva madre, perché non è riuscita a guidarti sulla retta via."

Io scoppio a ridere "A causa del mio orientamento sessuale lei si sente una cattiva madre... ma fammi il piacere! E comunque sono anni che scopo con gli uomini, anche quando avevo una fidanzata"

"Allora non potevi continuare a farlo di nascosto? Dovevi proprio spiattellarlo ai quattro venti?"

"No, non potevo, perchè adesso non è più solo sesso. Io amo Nea e non ho nessuna intenzione di nasconderlo e niente di quello che tu o chiunque altro possiate dire può farmi cambiare idea"

"Va bene Isiah, come vuoi, io ci ho provato.  Però  visto la tua cocciutaggine, nostra madre mi ha detto che non ti considera più suo figlio e che non devi più mettere piede in casa nostra."

Io rido nuovamente "Certo avrà paura che la contagio, che gli porto satana in casa"

"E' una tua decisione Isiah"

"Certo, di a quella donna che non sentirò la sua mancanza e neanche la tua. Addio Tristan"

"Addio Isiah"

E chiude la telefonata.

Non so come sentirmi, o meglio come dovrei sentirmi. Sinceramente la telefonata di Tristan non mi ha sconvolto come avrebbe dovuto. Sapere che mia madre mi considera un abominio, non mi ha provocato il dolore che avrebbe dovuto. Forse ormai sono abituato ad essere solo una nullità per loro.

Mi dirigo alla mia macchina per andare a concludere ogni rapporto con la mia famiglia.



Arrivato nello studio di Amanda, la sua segretaria mi fa attendere una decina di minuti prima di darmi il permesso di accomodarmi.

Come immaginavo trovo Amanda da sola seduta alla sua scrivania, di mio padre neanche l'ombra.

Lei deve aver intuito i miei pensieri perchè si affretta a dire "Tuo padre ha già firmato un'ora fa. Adesso aveva un altro impegno"

Io sorrido "Meglio non incontrarmi altrimenti sua moglie gli faceva fare il bagno nell'acqua santa per paura che lo contagiassi"

Amanda non dice niente, non prova a difendere mia madre come invece fa sempre con mio padre, da lui, penso proprio, che una botta se la farebbe dare più che volentieri, sempre se non gliel'ha già data.

Mi siedo e leggo il contratto che mi sottopone.

Perfetto è esattamente come desideravo che fosse.

Prendo la penna che lei mi offre e firmo senza alcun rimpianto.

Certo in un mondo ideale io non avrei mai dovuto scegliere fra essere me stesso e la mia famiglia, ma purtroppo la realtà è questa.

E io voglio viverla con Nea!


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N/A: Scusate tanto il ritardo, ma sono stata all'estero e non sono riuscita ad aggiornare mentre ero là.

La storia sta volgendo al termine, manca solo un capitolo.

Io mi sono affezionata a Nea e Isiah e mi dispiace abbandonarli, ma tutto ha un termine.

Per i saluti  però aspetto il prossimo capitolo.

Ci  sentiamo presto.

J.


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