CAPITOLO 24 - Accordo
ISIAH
Mi faccio lasciare da Niallan davanti la sede dell'Ambrosia, mentre lui corre in facoltà per le lezioni. Io lo raggiungerò per pranzo, visto che le mie oggi sono tutte concentrate nel pomeriggio.
Come arrivo Bechi, la segretaria di Eleanor, mi dice che posso accomodarmi perché la mia "fidanzata" mi sta aspettando.
Come entro, noto subito che non è sola.
Saluto facendo trasparire tutta la mia irritazione per questa trappola "Ciao Eleanor ... Amanda, a cosa devo il piacere?"
E' Eleanor a rispondere per lei "Ho parlato con tuo padre e lui ha convenuto che era ora di farti ragionare. Amanda è qui per questo"
Devo trattenermi dal mandarla a fanculo, mi ha proprio rotto, se lo facesse perchè mi ama e vuole che scelga lei invece di Nea potrei anche capire, ma lo fa solo perchè le fa comodo continuare la nostra farsa. Solo perchè ha paura di dover dire per una volta nella sua vita la verità a sua madre.
"Io non ho niente da dirvi. Sono venuto qui solo per riavere il mio cellulare e le mie chiavi"
Questa volta è Amanda a parlare "Isiah ascoltami, tuo padre è molto preoccupato per te"
Scoppio a ridere "Ma fammi il piacere! Queste cazzate con me non attaccano! A lui non frega un cazzo di come vivo la mia vita, basta che non gli rompo i coglioni"
Lei mi guarda seria "Hai ragione. Però per tua madre non è così."
"Io non vivrò in una completa bugia solo perchè lei è una bigotta. Lei non c'è mai stata per me e ora è un pò tardi per venire a dirmi come mi devo comportare"
Si intromette anche Eleanor "Isiah cerca di essere ragionevole. Lo diciamo per il tuo bene"
La fulmino con lo sguardo "Mi hai profondamente deluso Eleanor. Pensavo veramente che fra noi ci fosse un rapporto speciale e invece a te frega solo di salvarti il culo anche a costo di calpestare i miei sentimenti. Ora vedi di ridarmi il mio cellulare e le mie chiavi, perché non ho tempo da perdere"
"E i miei di sentimenti?"
Lei sta per mettersi a piangere, ma non mi fa nessuna pena, ha proprio passato il limite.
"Ho cercato di venirti incontro, di capirti, ma oggi con questa cazzata" e indico Amanda "hai proprio superato il limite. Io e te abbiamo chiuso!"
Eleanor sbatte con forza il mio cellulare sul suo tavolo insieme alle chiavi ed esce chiudendo la porta.
Li afferro senza aggiungere altro.
"Cosa hai intenzione di fare?" Amanda è fredda e calcolatrice come al solito.
"Niente, solo di frequentare la persona che amo senza nascondermi"
"Non pensi che succederà un putiferio dopo tutto quello che c'è stato?"
La guardo negli occhi per farle capire che non scherzo "La volta scorsa è stato tutto ingigantito per le foto e sicuramente Margareth Ford ha pagato perché la notizia fosse pompata più del dovuto. Questa volta non credo proprio che sarà così. E comunque io farò tutto ciò che sarà necessario, non ho più intenzione di rinunciare a lui"
"Lo sai che se continuerai su questa strada tuo padre e tua madre non vorranno più vederti, taglieranno tutti i ponti con te"
Io alzo le spalle "Che gran cambiamento! Riferisci pure a quell'uomo che se continuerà a buttare i soldi con me, invece che con le corse dei cavalli, non avrò nessun problema ad essere morto per loro e soprattutto a non fare casini ... altrimenti la mia inventiva lo lascerà stupito"
Lei mi guarda malissimo "Isiah non fare cazzate"
"Non le farò, voglio solo riuscire a concludere l'università senza finire in mezzo ad una strada solo perchè mi sono innamorato di un ragazzo"
Lei annuisce "D'accordo parlerò con tuo padre e ti farò sapere"
"No, lo chiameremo adesso, mi sono stancato di questa situazione..."
Prendo il cellulare e sto per comporre il numero, ma lei mi ferma.
Sospira esasperata "Aspetta gli invio un messaggio. Se lo disturbi in una riunione importante, non sarà propenso ad ascoltarti"
Sbuffo impaziente e mi metto seduto. So che ha ragione lei, ma voglio concludere questa storia che si è protratta anche troppo.
Mentre aspettiamo rientra Eleanor ancora incazzata nera, mi rivolge uno sguardo di fuoco e si va a sedere alla sua scrivania, poi si rivolge ad Amanda "Sei riuscita a farlo ragionare?"
Lei scuote la testa e sta per dire qualcosa, ma il suono del suo cellulare la interrompe. Lo osserva e mi dice "E' tuo padre"
Poi risponde "Buongiorno George"
Se non fossi certo della venerazione di mio padre per mia madre, dei dubbi sul loro rapporto li avrei...
"Sì, è qui, davanti a me... sì .... d'accordo te lo passo"
Mi porge il telefono "Ti vuole parlare"
Devo raccogliere tutta la mia forza e la mia determinazione per parlare con lui, il mio passato mi ha segnato profondamente e non riesco ad essere distaccato, ma questa volta ho un motivo valido per lottare e non mi farò intimorire.
"Pronto"
Lui parte subito all'attacco "Allora cosa c'è di così importante da dirmi che non potevi discutere con Amanda?"
"Lei non è mio padre"
"Muoviti non sono un fannullone come te, non ho tempo da perdere"
"So che hai parlato con Eleanor"
"Sì mi ha chiamato e mi ha detto delle tue cazzate. Finirai mai di creare problemi? Non sei più un bambino, è ora di crescere e prenderti le tue responsabilità"
Mi faccio coraggio, è ora della verità "E' proprio questo il punto. Sono cresciuto e non voglio più mentire. La mia relazione con Eleanor è solo un farsa, io e lei stiamo insieme solo per nascondere il fatto che mi piacciono gli uomini"
"Tante relazioni solo una farsa. E questa cosa degli uomini è solo un'altro dei tuoi modi per farci incazzare e attirare la nostra attenzione. A me non interessa niente di come vivi la tua vita, ma tua madre..."
Mi sta proprio facendo incazzare "Ascolta bene. Non è un capriccio o altro. E' ciò che sono e da oggi non mi nasconderò più, uscirò con Niallan e starò con lui finché questa relazione durerà. Ti sto solo avvisando"
"Dopo quelle foto scandalose sei ancora lì a succhiare il cazzo a quella puttanella? Lo sai quanti se lo sono scopato..."
"A te questo non deve interessare!"
"Certo che mi interessa, se esci con lui non passerà inosservato. Io e tua madre non ti considereremo più nostro figlio."
Le sue parole fanno male, ma non posso demordere "Non mi interessa più la vostra approvazione. A me interessa solo che continuerai a mantenermi finchè non finirò l'università. poi potremo tagliare anche quel ponte"
Lui scoppia a ridere "Pretendi, pretendi... sei il solito poppante arrogante... una nullità. Chi ti dice che io voglia buttare i miei soldi per mantenere una cagna in calore?"
"Perchè i soldi ti escono anche dal culo e non avrai il minimo problema a mantenermi e soprattutto perchè se lo farai non darò scandalo e me ne starò buono... in caso contrario dovrò trovare un modo per procurarmeli e non sono molti i lavori che mi permetterebbero di continuare a studiare... sai ce n'è uno in particolare che con il mio aspetto sono certo mi porterà tanti soldi... vogliamo scommettere che fra i tuoi amici o colleghi troverei molti cliente... sono proprio quelli che si nascondono dietro ad idee omofobe i primi a volerlo mettere nel culo ai ragazzini"
Mio padre si mette ad urlare, sono riuscito finalmente a fargli perdere la sua aria di superiorità "Mi stai minacciando?!"
"No, ti sto solo proponendo un accordo. Tu continui a mantenermi e io farò il bravo. Non vi disturberò e non mi metterò a scopare in giro..."
"E secondo te dovrei accettare di essere ricattato da te?"
"Certo per quanto tu mi possa odiare, io resto pur sempre vostro figlio e tu non hai idea di quanti modi ci sono per dare scandalo e attirare l'attenzione... io ho una fervida immaginazione"
"Sei un depravato. Ripassami Amanda"
Sorrido soddisfatto e porgo il telefono alla donna.
Lei lo prende "Sì, dimmi pure.... ok. Preparo tutto... Arrivo subito"
Chiude la chiamata e si rivolge a me "Tuo padre ha detto che va bene, butterò già un accordo dove lui si impegna a continuare a mantenerti finchè non finirai l'università e ti troverai un lavoro onorevole, in cambio tu non dovrai più mettere piede a casa vostra e nemmeno chiamarlo. Inoltre ti impegnerai a non perdere tempo, non dare scandalo o creare problemi. Non dirai che quella dichiarazione ti è stata imposta da tuo padre e dovrà essere chiaro che loro non approvano la tua condotta, anche se non faranno niente per impedirti di uscire con Niallan Keaney"
Io annuisco soddisfatto "Perfetto"
Eleanor che per tutto il tempo della telefonata ha commentato le mie parole con frasi non proprio lusinghiere nei miei confronti, mi attacca "Adesso sei contento? Perderai tutto solo per quella puttana. Perderai i tuoi genitori, perderai me, perderai i tuoi amici. Sei pronto a rinunciare a tutto per lui?"
La guardo serio "Se tu, i miei amici e i miei genitori non siete disposti ad accettarmi per quello che sono, allora sì sono pronto a rinunciare a tutti voi, perchè significa che non tenevate veramente a me, ma solo alla bugia che è sempre stata la mia vita"
La sua voce trema "Isiah tu non puoi dire sul serio"
"Certo che sì. Ora scappo che devo correre in facoltà. Chiamami se vuoi ancora essere mia amica, ma da oggi non sei più la mia fidanzata. Ciao Amanda ci sentiamo"
Esco dalla sede dell'Ambrosia con sentimenti contrastanti. Leggerezza per aver finalmente detto cosa voglio a mio padre e paura per ciò che mi aspetterà nel futuro.
Ho fatto la parte del duro con loro, ma non so come affronterò tutte le difficoltà che sicuramente incontrerò da adesso in avanti. Ho solo una certezza e la mia certezza si chiama Niallan!
Prendo un taxi e mi faccio portare al ristorante a recuperare la mia auto.
Poi chiamo Nea.
Lui mi risponde subito "Ciao principessa"
Sorrido, solo sentire la sua voce mi infonde sicurezza e la certezza di aver preso la decisione giusta "Dove sei?"
"In giardino. Dove ci siamo incontrati..."
"Perfetto. Arrivo. Dobbiamo parlare"
"Speravo dicessi che volevi scopare"
Sorrido "Quello sempre"
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