CAPITOLO 20 - A caccia della verità
ISIAH
E' da quando ho salutato Natsu e sono rientrato a casa che provo a chiamare Niallan, ma senza successo. Fa un solo squillo e poi parte la segreteria telefonica che mi comunica che il suo telefono non è raggiungibile.
All'inizio potevo anche crederci, poteva essere impegnato con il lavoro e aver impostato il cellulare su "non disturbare", ma ora ho il fondato sospetto che mi abbia bloccato.
Mi sento terribilmente male, non vuole più nemmeno parlarmi, forse non sarà così facile avere un chiarimento da lui, ma devo assolutamente tentare.
L'unica cosa che mi rimane è andare direttamente al suo appartamento, cercarlo all'università non sarebbe una grande idea, troppi occhi indiscreti, oppure potrei chiamare Natsu. Ricordo che ieri mi ha mandato un messaggio appena sono entrato in quel bar.
Natsu risponde dopo alcuni squilli "Come mai questa chiamata?"
Mi scoccia fargli sapere che Nea non vuole parlarmi e che probabilmente mi ha bloccato, ma non vedo alternative "Niallan è per caso lì con te?"
"No. Io sono al lavoro, mi hai beccato in una pausa"
Mi esce un'imprecazione "Merda!"
"Perchè non chiami lui scusa?"
"Non mi risponde da ieri. Potresti dirgli, quando lo vedi, che ho bisogno di parlargli al più presto?"
"Mi dispiace, non lo vedrò per un pò di giorni. E' partito"
Una doccia fredda, riesco solo a ripetere ciò che ha detto Natsu "E' partito?"
"Sì, per lavoro, per girare uno spot, però non so dove sia andato e nemmeno quando tornerà"
Mi sembra una stronzata bella e buona "Ma non sei il suo migliore amico?"
Lui sembra irritato per la mia domanda "Certo, ma non se lo ricordava nemmeno lui. In questi giorni non è molto presente con la testa. Troppi problemi e troppi dolori ... so solo che è partito questa mattina presto"
La frecciatina è arrivata chiara e precisa, ma faccio finta di non averla sentita. Impreco di nuovo "Cazzo!" Poi però mi viene un'idea "Potrei chiamarlo con il tuo numero ..."
"Scordatelo! Non se ne parla proprio! Non voglio che mi odi, già averti parlato mi pone in una brutta situazione ... mi dispiace, ma dovrai aspettare che rientri"
"Non credo proprio. Troverò un modo. Ciao Natsu"
"Ciao dolcezza"
Ignoro il nomignolo "sarcastico", so benissimo di essere uno stronzo, non c'è bisogno che me lo dica anche lui.
Fallito il piano "Natsu" ho solo una via possibile: chiamare Eleanor, lei sicuramente è al corrente di tutti i suoi spostamenti.
Non ci ho provato prima, perché speravo di non dover chiedere a lei, sarà un problema grosso riuscire a convincerla a darmi l'informazione che cerco.
Poi una volta ottenuta, in base a dove si trova potrò decidere se raggiungerlo o aspettare che rientri.
Chiamo Eleanor per assicurarmi che sia in ufficio, preferisco parlarle a quattrocchi.
"Ciao Ely, sei in ufficio?"
"Ciao Isiah, si ho appena terminato una riunione. Perché?"
"Hai qualche minuto per me? Ho bisogno di parlarti"
"Certo. Vuoi che ci vediamo da qualche parte?"
"No, ti raggiungo in ufficio"
Meglio essere lontano da orecchie indiscrete nel caso iniziamo ad urlare.
"Ok. Ti aspetto"
Le nostre telefonate sono sempre molto veloci senza tanti giri di parole, convenevoli o moine fra fidanzati, visto che fidanzati non lo siamo veramente.
Dopo dieci minuti sono già da lei, la sua segretaria mi annuncia e dopo pochi minuti sono nel suo ufficio.
Ci sediamo su dei divanetti e ci facciamo portare due caffè.
Lei mi sorride "A cosa devo questa visita improvvisa?"
La guardo negli occhi, voglio che capisca subito che è una cosa estremamente importante "Ho bisogno di un grandissimo favore, anche se so che non sarai d'accordo a farmelo"
Lei mi guarda con sospetto "Spara, sentiamo"
Ho bisogno che non salti su tutte le furie appena sente il suo nome "Promettimi che non ti arrabbierai e ascolterai le mie ragioni"
Lei scuote la testa "Non posso farti una promessa senza sapere se potrò mantenerla"
Sbuffo "D'accordo ... mi puoi dire dove si trova in questo momento Niallan"
Si sta già arrabbiando "E io come diavolo farei a saperlo?"
La mia voce è sicura "E' partito questa mattina per registrare uno spot"
Lei cambia strategia, ora che il "non lo so" non regge più "E perchè vorresti saperlo?"
Non vorrei dirglielo, ma non c'è altro modo "Ho bisogno di parlargli e al telefono non mi risponde, credo mi abbia bloccato"
Mi guarda seria "Ha fatto bene. A quanto pare è più intelligente di te"
Inizio a spazientirmi "Allora me lo dici o no?"
Lei incrocia le braccia al petto "A parte il fatto che non dovresti assolutamente parlargli o avvicinarti a lui, queste sono le direttive di tuo padre, non puoi aspettare che ritorni?"
Lo so che è assurdo, anche Natsu mi ha detto di aspettare, ma io non voglio, ho come l'impressione che se non chiariamo adesso poi sarà sempre più difficile farlo, soprattutto dopo il nostro ultimo incontro.
"No, ho bisogno di parlargli subito"
"E cosa avresti di così urgente da dirgli?"
Non voglio raccontarle dell'altra notte, così resto sul vago "Ho bisogno di una spiegazione, poi potrò chiudere per sempre se è ciò che lui vuole"
Eleanor si spazientisce Come se lui vuole?! Devi chiudere con lui! Punto! Senza "se" senza "ma"! Altrimenti quello che hai dichiarato non varrà niente e quelle foto acquisteranno un altro significato. E' questo ciò che vuoi?!"
Cerco di restare calmo "Eleanor ti prego... ho bisogno di parlargli... ho bisogno di una spiegazione... mi sento morire... almeno tu dovresti capirmi..."
Lei scuote la testa "Io non capisco, perché vuoi buttare tutto all'aria per un bel culo?"
"Perchè non è solo un bel culo. Io ne sono innamorato e ho bisogno di chiudere questa cosa con una dannata spiegazione, altrimenti non riuscirò mai ad andare avanti. Non voglio vivere di rimpianti con tanti "se" ..."
L'ho ammesso ... mi è venuto fuori senza neanche pensarci.
Eleanor mi guarda sconvolta. "Perché proprio di lui?"
"Non si può decidere di chi innamorarsi..."
Lei annuisce pensierosa "Hai ragione ... non si può"
Probabilmente sta ancora pensando al suo primo amore, alla ragazza che ha dovuto lasciare quando sua madre l'ha scoperto.
Io proseguo "Se fosse stato possibile avrei preferito innamorarmi di te... adesso non sarei qui a disperarmi, perché non so nemmeno se per lui sono stato solo lavoro ... ed è proprio questo ciò che ho bisogno di chiedergli ... perchè ho il fondato dubbio che così non sia stato ..."
Lei mi guarda con sospetto "Cosa vorresti dire?"
"Adesso non posso dirti altro ... quando avrò parlato con lui, ti racconterò ogni cosa. Te lo prometto"
"Non puoi chiamarlo con un altro numero e parlargli?"
Io scuoto la testa "Ci avevo pensato, ma se mi ha bloccato, vuol dire che non vuole parlarmi e probabilmente chiuderà la telefonata appena sentirà la mia voce"
Lei sospira "D'accordo. Però devi promettermi che sarai discreto e non ti farai vedere da nessuno mentre parli con lui"
"Sarà complicato non credi?"
"No, non è complicato. Verrò con te e ti terrò d'occhio"
Sono scioccato "Tu cosa?"
"Prendere o lasciare"
Sbuffo sonoramente, non ho altra scelta "Ok. Mamma"
Eleanor ignora il mio commento e va al suo computer "Ecco qua ..." stampa qualcosa e poi me lo passa.
E' il nome di un hotel con tanto di indirizzo "Perfetto è sulla costa a solo un'ora di aereo." poi guardo Eleanor "Quando partiamo?"
Lei alza le spalle "Se vuoi anche subito."
Sono già in piedi con la mano sulla maniglia "Prenota, io vado a fare la valigia"
Riusciamo a trovare due biglietti per il giorno stesso e prima di cena siamo già in hotel.
Prendiamo due stanze separate, qui non ci conoscono, non è necessario che fingiamo di essere fidanzati.
Siccome il sole sta tramontando decido di attendere il suo rientro, che dovrebbe avvenire a minuti, invece di correre come un matto da lui.
Infatti sto bevendo un mojito al bar quando vedo arrivare dei ragazzi e la sua risata mi arriva nitida e inconfondibile.
Scatto in piedi e mi dirigo da Niallan per intercettarlo.
Appena lui mi nota, vedo la sorpresa e la paura nei suoi occhi.
Lo saluto subito "Ciao Nea"
La sua voce è dura e incazzata "Che accidenti ci fai tu qui?"
Quelli che sono con Nea, un ragazzo e una ragazza mi guardano sorpresi, poi sento la voce di Eleanor "Ciao Victoria",
La ragazza fa un gran sorriso e corre ad abbracciarla. Quanto avrei voluto che Nea avesse avuto la stessa reazione.
Riporto la mia attenzione su di lui che sta ancora aspettando una risposta "Devo parlarti"
Lui fa una smorfia e sembra cercare una scusa per rifiutare così lo anticipo "Ti prego Nea, solo pochi minuti e me ne vado"
Intanto l'altro ragazzo si è dileguato dicendo a Nea "Vado a fare una doccia. A dopo" il tono è un po' troppo confidenziale per i miei gusti.
Nea annuisce "D'accordo"
Mi sento sollevato, temevo di non riuscire nemmeno a parlarci, Forse ha detto di sì solo per evitare scenate.
Il motivo in fondo non importa, l'importante è che ho una possibilità per chiarire "Andiamo nella mia camera, staremo poi tranquilli" Lui mi guarda male così aggiungo "Voglio solo parlare'"
NIALLAN
Rientriamo in hotel stanchi, ma contenti. Le riprese sono andate molto bene e probabilmente finiremo prima del previsto.
Zachary mi sta proponendo senza tanti giri di parole di andare a trovarlo in camera sua per festeggiare, mentre Victoria si sta lamentando di venire sempre esclusa, quando mi ritrovo davanti il mio sogno erotico e al tempo stesso il mio terribile incubo. Il mio cuore si ferma e tutto il mio corpo trema, mentre la mia mente riesce solo ad urlare un silenzioso "No".
La sua voce mi fa correre un brivido di eccitazione, così rispondo più duro di quello che avrei voluto.
Non voglio assolutamente rimanere da solo con lui, averlo vicino mi fa troppo male, ma qualcosa nel suo sguardo e nella sua voce mi fa cambiare idea. Non c'è nessuna traccia di odio o rabbia, ma solo determinazione e sincerità. Se il suo scopo è veramente solo parlare forse posso concedergli qualche minuto, anche se non credo ci sia ormai niente da aggiungere, non credo abbia fatto tanta strada solo per dirmi nuovamente che sono solo una puttana.
Però andare nella sua camera... trovarmi da solo con lui dove c'è un letto è comunque una pessima idea... però anche restare qui e farci sentire da tutti non è il massimo.
Annuisco. La sua camera è il male minore, anche se l'eccitazione inizia già a scorrermi nelle vene... sono un vero masochista, so già che se mi saltasse addosso lo lascerei fare...
per una volta però ho scelto di fidarmi di lui.
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