CAPITOLO 19 - Sensi di colpa


ISIAH

Arrivo al luogo dell'appuntamento in ritardo, mi sta sulle palle e voglio farlo incazzare. 

Se devo dire la verità non lo conosco, ma solo il fatto che ha scopato con Niallan me lo fa odiare.

Appena metto piede nel locale, un elegante lounge bar con tavolini bassi e divanetti, mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto "Prosegui fino in fondo".

Faccio come mi dice finché vedo un ragazzo che mi fa un cenno con la mano.

Mi siedo e devo ammettere che è decisamente un bel vedere, molto sexy, se Niallan non mi avesse incasinato il cervello, cercherei sicuramente di portarmelo a letto.

"Tu devi essere Natsu"

Lui annuisce "Sei in ritardo Isiah" poi richiama l'attenzione della cameriera.

Aspetto che arrivino le nostre ordinazioni studiando il ragazzo di fronte a me in silenzio, poi visto che lui si ostina a non dire niente parto 

"Considerando che non siamo in questo locale per un incontro di piacere, posso sapere perché mi hai trascinato qui?"

La sua voce è dura "Voglio che tu stia lontano da Nea. Che smetta di approfittarti di lui"

Io scoppio a ridere "Che cazzo dici?! Io non ho approfittato di nessuno. Nea è una puttana e io l'ho pagato per fare sesso"

Natsu mi guarda malissimo e io decido di infierire "Se sei geloso di me. Dovresti esserlo anche di tutti quelli da cui si fa scopare. Ieri sera non sono stato il solo a metterglielo nel culo"

Mi sembra decisamente incazzato "Non osare parlare male di lui! Tu non sai proprio niente. Uno come te che non ha mai dovuto preoccuparsi di trovare i soldi per arrivare a fine mese, non può giudicare. Quando Nea si è iscritto all'università ha dovuto trovare un lavoro per pagarsi le tasse, l'appartamento e naturalmente per vivere. I suoi genitori non riescono a passargli neanche un centesimo. All'inizio il lavoro da modello gli rendeva veramente poco, così quando gli hanno proposto qualcosa di diverso, più remunerativo ha accettato. Prima erano solo lavori da accompagnatore, poi sono arrivate anche le richieste sessuali. Nonostante tutto Nea non è mai sceso a compromessi, non si è mai fatto trattare da puttana. Molte volte ha detto di no, quando le richieste era umilianti o troppo borderline"

Da come parla non sono certo si riferisca solo a Niallan, penso sia successa la stessa cosa anche a lui. Natsu prosegue "E adesso finalmente ha potuto smettere di fare sesso per soldi. Adesso guadagna abbastanza per non doverlo fare più."

Sento un gelo invadermi "Non ti credo. Mi ha chiesto un sacco di soldi per..."

Lui mi interrompe "Sperava non accettassi"

Io scuoto la testa "Stai dicendo un mucchio di stronzate! Perché semplicemente non rifiutarmi? Perché ha accettato tutto?"

Natsu mi guarda con rabbia "E tu perché l'hai trattato così? Sei un sadico bastardo che si diverte ad umiliare e ferire gli altri?"

Io non so cosa rispondere, adesso come adesso le mie azioni mi sembrano assurde e ho bisogno di giustificarmi "Io ero arrabbiato... mi sentivo tradito... Scoprire che ha fatto tutto solo per soldi... ha distrutto qualcosa dentro di me ... ieri sera poi quando ho visto che si faceva sbattere da quell'armadio non ci ho più visto... non ho sopportato l'idea che fosse una puttana ... "

Natsu scuote la testa "Nea ha accettato che lo trattassi in quel modo perchè si sente in colpa e tu ne hai approfittato meschinamente"

Mi ritorna in mente come mi sono comportato, quello che gli ho fatto e quello che gli ho detto ... le parole di Natsu mi risuonano in testa: si è lasciato trattare in quel modo perché si sente in colpa ... se è vero ... sono stato un vero pezzo di merda. Adesso dovrebbe odiarmi.

Natsu continua "Nea non ha mai avuto problemi a venire a patti con quello che faceva per vivere, finché non sei arrivato tu. Non so se è per via delle foto o perché ti ha ingannato o per altro. Ma non l'ho mai visto così distrutto sia fisicamente che emotivamente."

Sono stordito, non riesco a dire niente, così Natsu prosegue "Quindi te lo dico nuovamente: stai lontano da Nea!"

Le parole escono da sole "Non posso"

Natsu mi rivolge uno sguardo di puro odio "Hai ascoltato almeno una parola di quello che ho detto?!" 

Cerco di far ordine nei miei pensieri, perché il cuore ha risposto prima della mente 

"Proprio perché ho ascoltato quello che hai detto che prima ho bisogno di parlare con lui. Devo capire. Poi se è quello che vuole lui non mi farò più vedere."

"Spero manterrai la parola, perché come ti ho già detto non lascerò passare un'altra volta."

Io annuisco "Voglio solo parlare"

"E se lui non vuole farlo?"

Sento il panico assalirmi, non avevo valutato questa possibilità, anche se è la più probabile "In quel caso sparirò e non lo disturberò più"

Lui sembra in parte soddisfatto "Sei meno peggio di quello che pensavo"

Decido di alleggerire l'atmosfera "E tu sei decisamente più scopabile di quello che pensavo"

Lui sorride "Io sono il migliore sulla piazza"

"Se Nea mi da buca ti chiamo. Devo vendicarmi di mio padre. Cosa c'è di meglio che buttare i suoi soldi per scopare un maschio?"

Lui non smentisce, così capisco che la mia supposizione è giusta.

Ci salutiamo e io ritorno a casa con mille pensieri per la testa.

Devo rimettere in ordine le idee.

Mi ero accorto anch'io che ieri Niallan non era lui, che c'era qualcosa che non andava, ma ho cercato di illudermi dicendomi che fosse soltanto perché quello era ciò che faceva quando lo pagavano ... non avrei mai immaginato stesse soffrendo anche lui o semplicemente non ho voluto vederlo, perchè è stato più comodo sfogarmi su di lui considerandolo un basardo senza cuore.



NIALLAN

Quando mi sveglio Natsu non è più con me nel letto, mi alzo e mi dirigo in cucina per prepararmi un caffè, devo ritrovare un po' di lucidità anche se mi sento uno schifo.

Trovo David intento a studiare. Alza la testa dal libro e mi saluta "Nottata intensa? Hai saltato anche il pranzo. Se hai fame ti ho lasciato qualcosa in frigo"

Cerco di non pensare alla notte passata e faccio un sorriso che più falso non potrebbe essere "No, grazie. Ho solo bisogno di un caffè"

David indica un cellulare sul tavolinetto "Ha suonato un paio di volte"

Lo guardo stranito, non ricordo di averlo lasciato lì. Anzi sono certo di averlo lasciato in camera.

Lo afferro e vedo il numero di Gerard. Lo richiamo subito indietro.

"Scusa ero sotto la doccia" non ho voglia di dirgli che dormivo ancora, mi avrebbe fatto troppe domande a cui non ho nessuna voglia di rispondere.

"Nessun problema, volevo solo ricordarti l'orario del volo di domani mattina."

Io lo anticipo "Alle 5 mi passate a prendere per andare in aeroporto"

"Bravo il mio ragazzo. Fatta la valigia?"

"Ancora no"

"Prendi lo stretto necessario. Tutti i vestiti per le riprese te li daremo arrivati lì"

Sorrido "Ok. Perfetto" Io odio fare le valigie.

"A domani"


Come chiudo David mi guarda interrogativo "Parti?"

"Sì, alcuni giorni. Devo girare uno spot pubblicitario"

Me ne ero completamente dimenticato, penso che allontanarmi un po' non possa che farmi bene dopo il disastro di questa notte.

David sorride "Allora buon viaggio e buon lavoro"

"Grazie"

Ho ancora il telefono in mano e un'idea mi invade prepotente, devo tagliare ogni contatto con Isiah se non voglio sprofondare ancora di più e continuare a farmi male; il primo passo è bloccarlo, bloccare il suo contatto ovunque.

Appena ho finito mi sento svuotato come se avessi perso una parte di me, non devo avere una bella faccia perché fa preoccupare David "Nea tutto bene?"

Scuoto la testa per cacciare tutti i sentimenti che mi hanno investito "Sì, scusa stavo pensando ai miei, è un bel po' che non li sento. Con il fuso e gli impegni non è facile" 

Anche se quello che ho detto è vero, è comunque una bugia...

David annuisce "Potresti andare a trovarli nelle prossime vacanze"

"Non lo so ... vedremo"

Non so se i miei genitori sanno del mio lavoro o delle mie preferenze sessuali. Quando li chiamo mi chiedono solo dell'università, forse non approvano e vogliono fare finta di niente. Anche aver scelto di frequentare l'università invece di iniziare a lavorare non è stata una scelta condivisa. Mio padre mi aveva già trovato lavoro nel suo stesso cantiere e mia madre sperava di vedermi sposato e con prole da lì a pochi anni, magari con la figlia della nostra vicina di casa. Mi sento male solo a pensarci...

Me le vado proprio a cercare. Potevo scegliere una bugia che non mi portasse ad un altro argomento complicato.

Caccio ogni pensiero e sorrido "Ti lascio al tuo studio. Ritorno in camera a preparare la valigia"

"A proposito di studio, come farai in questi giorni?"

"Ho il permesso di collegarmi online quando non lavoro" È stato Gerard ad occuparsene "e comunque ho un'amica che mi permette di copiare i suoi appunti"

Lui annuisce "Bene. Vedo che pensi al tuo futuro, non come quel coglione di Natsu. Lui non riesce a vedere più in là del suo naso ... nel suo caso meglio dire del suo culo"

Natsu... quando sono rientrato ero distrutto e non l'ho sentito andarsene dal mio letto "Sai per caso dov'è andato?"

"No, esce sempre senza dire niente. Se muore lo ritroviamo dopo tre mesi"

Sentiamo aprire la porta "Ti preoccupi per me tesoro?"

David sbuffa "Non potrei mai coglione. Se crepi mi prendo la tua camera e la trasformo in palestra"

Io rido "Vi lascio ai vostri amoreggiamenti. Vado a preparare la valigia"

Natsu mi guarda sorpreso "Dove vai?"

Mi gratto la testa "Se devo essere sincero non lo so. So solo che parto per girare uno spot pubblicitario e che quanti giorni stiamo via dipende da come vanno le riprese"

Natsu scuote la testa "Ma saprai che aereo devi prendere"

Io scrollo le spalle "No, mi vengono a prendere a casa ... con i casini di questi giorni mi ero dimenticato anche che dovevo partire. Quando Gerard me l'ha detto non ero molto presente con la testa e sinceramente della destinazione non mi frega poi molto"

Natsu annuisce poi indicando David che nel frattempo ha ripreso a studiare "E mi lasci con questo qui? Senza di te finirò per ucciderlo"

David lo guarda come se avesse detto la cazzata più grande del mondo "Sì, mi uccidi schifandomi a morte lurida checca"

Natsu gli fa una linguaccia "Cazzo moscio"

Io sorrido "Lo so che sotto sotto vi amate e che io vi mancherò"

David fa finta di vomitare mentre Natsu mi abbraccia "Mi mancherai da morire e mi mancherà il tuo grosso cazzo"

Gli do una botta in testa e mi dirigo in camera per preparare la valigia.

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