CAPITOLO 18 - Innamorarsi fa veramente schifo

NIALLAN

Seguo Isiah in silenzio e anche lui non parla finché non arriviamo alla sua macchina. Poi dice solo "Sali" con tono perentorio.

Faccio come vuole anche se la ragione mi urla di andarmene.

Appena dentro Isiah mi rivolge uno sguardo furioso e con voce fredda mi chiede "Quanto vuoi?"

Sono sorpreso, non mi aspettavo una domanda simile "Come scusa?"

"Non fare il finto tonto. Quanto vuoi per farti scopare per il resto della notte?"

"Io ..." sto per dirgli che non faccio più quel lavoro, ma lui si spazientisce 

"Allora si può sapere quanto cazzo vuoi!? Quanto ti ha dato quell'armadio per scoparti per due ore? Non fare il santarellino con me! Sei una puttana quindi per te uno vale l'altro. E io ho voglia di scopare!"

Mi tratta come una prostituta, come dargli torto...

Voglio che se ne vada, non posso sopportare oltre il suo odio, così gli sparo una cifra molto alta, ancora più alta di quella che chiedeva l'agenzia e poi sorridendo aggiungo "Ma non credo tu li abbia"

Lui non fa una piega, dice solo "Dammi le coordinate bancarie ..."

Lo faccio allibito, lui digita qualcosa sul suo cellulare poi accende la macchina "Domattina saranno sul tuo conto".

Non posso credere che stia succedendo davvero. Isiah ha appena pagato una cifra enorme per scopare con me!

Cosa significa tutto questo?

Il suo sguardo non è quello di uno che desidera fare sesso, ma piuttosto di uno che vorrebbe mettermi le mani al collo e non come gioco erotico.

Vorrei essere più lontano possibile da qui e dal suo sguardo carico di odio.

Mi sento morire ... vorrei potergli chiedere scusa, ma a cosa servirebbe, ciò che ho fatto è imperdonabile.

Mi riscuoto dai miei pensieri e guardo fuori, non riconosco la strada, non siamo diretti al mio appartamento e nemmeno al suo, visto com'è andata l'ultima volta non c'è da stupirsi.

Perciò mi faccio coraggio e glielo chiedo, cercando di non far tremare la voce a causa dei sentimenti che mi stanno divorando "Dove stiamo andando?"

Lui risponde senza distogliere lo sguardo dalla strada "A casa dei miei. Sono partiti ieri e staranno via tutto il weekend. Lì nessuno ci potrà vedere o sentire. Domattina i domestici sistemeranno tutto"

Arriviamo con la macchina direttamente nel garage sotterraneo e da lì saliamo con un ascensore interno.

La villa è molto grande con un immenso giardino e una recinzione alta che non permette di vedere la proprietà da fuori.

Mi conduce in quella che penso sia la sua stanza.

C'è un grande letto e tutto è molto ordinato e pulito. Non sicuramente una camera vissuta.

Isiah rompe il silenzio "Visto i soldi che ho sborsato, tu farai esattamente ciò che ti dirò senza dire una parola. E adesso spogliati"

Faccio come mi ha ordinato senza discutere anche perché non saprei nemmeno cosa dire.

Il senso di colpa per ciò che ho fatto mi opprime e vedere il disprezzo e la rabbia sul suo volto mi fa terribilmente male.

Accetterò qualunque cosa... non capisco perchè con lui sono così debole e disperato ...

Il dolore che sento dentro è mille volte superiore a qualunque cosa lui voglia farmi...

Appena siamo entrambi nudi mi sbatte sul letto e venendomi sopra ghigna "Visto che ti sei già fatto scopare, non c'è bisogno che ti preparo"


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Isiah mi riaccompagna a casa che è ormai mattina, mi ha scopato tutta la notte ed è stato piuttosto violento. Il dolore che sento me lo fa ricordare perfettamente.

Le sue parole però hanno fatto ancora più male così piene di odio e di rabbia.

Non ho mai permesso a nessuno di trattarmi in questo modo, ma con lui non sono riuscito ad oppormi, ho accettato ogni cosa perché sento di meritarmi tutto il dolore e il disprezzo.

Non ho mai dato un giudizio di giusto o sbagliato a quello che faccio. Questa sera invece mi sono sentito sporco.

Isiah salutandomi mi ha solo detto "Se avrò ancora voglia di scopare con una puttana ti chiamerò"

Apro la porta del mio appartamento sperando di trovarlo vuoto, ma la fortuna non è dalla mia parte.

"Che cazzo ti è successo?" Natsu mi si avvicina preoccupato.

Io cerco di sorridere, ma con scarsi risultati "Niente. Ho solo esagerato"

Natsu mi si avvicina "Non ti credo. Se avessi scopato tutta la notte non avresti questa espressione disperata. O me lo dici tu o lo chiedo allo stronzo che ti ha appena riaccompagnato. Non ci vorrà molto a risalire al nome conoscendo la targa"

Deve aver visto Isiah allontanarsi.

Mi sforzo di sembrare tranquillo per rassicurare anche lui "Non c'è bisogno che ti preoccupi"

Con una mano mi sposta i capelli dal viso "Come no! Sei in uno stato pietoso non solo fisicamente"

Non ho la forza di contraddire Natsu e lui non demorderà facilmente.

Dico solo "Prima mi faccio una doccia" e mi allontano da lui.


Quando rientro nella mia camera Natsu è già lì seduto sul mo letto e mi osserva mentre mi vesto cercando di ignorare il dolore.

"Perché hai permesso che ti facesse del male? Non è da te. Ti sei sempre preso cura di te stesso Ti sei sempre rifiutato di ..."

In questo momento non ho la forza di dire una bugia, perciò lo interrompo "È stato Isiah ... io non lo so perché ... io mi sento in colpa ... e gli ho lasciato fare tutto ciò che voleva"

Natsu si alza e mi si avvicina, vedo la rabbia aumentare sul suo volto "Quel fottuto bastardo! Come ha potuto trattarti così! E tu perché ti devi sentire in colpa? Le foto non le hai scattate tu!"

Non riesco più a mentire a Natsu ho bisogno di dirgli la verità, anche se ho paura che dopo mi disprezzerà.

"Forse è vero che le foto non le ho scattate io, ma sono in parte responsabile e non solo perchè ci sono anch'io..." prendo un bel respiro e proseguo "Margareth Ford la responsabile di quelle foto ..."

Lui mi interrompe sorpreso "Sai chi le ha scattate? E chi diavolo sarebbe?"

Io annuisco e proseguo "Una decina di giorni fa mi ha contattato per propormi un lavoro: dovevo aiutarla a vendicarsi di un ragazzo, Isiah, che aveva ingannato suo figlio Daniel solo per portarselo a letto per poi abbandonarlo. Io dovevo fare la stessa cosa: scoparmi Isiah, farlo innamorare e poi spezzargli il cuore. Sinceramente mi sembrava una cosa impossibile decidere chi far innamorare. Siccome mi ha offerto una cifra considerevole ho accettato. Quella sera le ho mandato un messaggio per dirle che sarei andato da Isiah per fare sesso. Così lei ha potuto incaricare qualcuno di fare quelle maledette foto. Anche se io non sapevo le vere intenzioni di quella donna, ho comunque accettato di fare del male a Isiah per soldi. Gli ho raccontato tutto e ora lui giustamente mi odia ... mi disprezza, mi considera solo una puttana ... come dargli torto... l'ho ingannato...  sono una persona orribile"

Non mi sono reso conto di stare piangendo, finché non sento il sapore salato delle lacrime entrarmi in bocca.

Natsu mi abbraccia e accarezzandomi la schiena mi sussurra "Non è vero, non sei una persona orribile, hai solo commesso un errore ... E' lui adesso quello da biasimare, si sta approfittando di te e del tuo senso di colpa"

Io continuo a piangere, è la seconda volta che mi accade ed entrambe le volte per Isiah, prendo un respiro e riprendo a parlare "Non so cosa mi stia succedendo ... ho paura ... mi sento malissimo ... non ho mai disprezzato me stesso per ciò che comportava il mio lavoro e ora non riesco nemmeno a guardarmi allo specchio per quello che ho fatto ... è come se fossi caduto in un buco profondo e non riuscissi più a vedere l'uscita ..."

Natsu sorride amaro "Purtroppo come capita nella maggior parte dei casi ti sei innamorato della persona sbagliata"

Io lo guardo con gli occhi sgranati, dico solo "Non può essere... io non mi sono mai..." ma è l'unica spiegazione possibile per il dolore lancinante che sento anche solo a pensare a lui, così dico solo "Se innamorarsi è questo allora fa veramente schifo!"

"Ti posso assicurare che prima o poi il dolore diminuirà, ma non scomparirà mai del tutto" dalla tristezza nella sua voce capisco che lui deve aver provato dei sentimenti simili per qualcuno, però non me la sento di chiedergli altro. Se vorrà parlarmene sarà lui a farlo.

Infatti dopo alcuni minuti di silenzio prosegue "Sono passati 4 anni, ma ancora il ricordo mi fa terribilmente male. Io ero ingenuo e innamorato, invece lui mi ha usato solo come valvola di sfogo e quando ne ha avuto abbastanza mi ha buttato via come non valessi nulla."

Mi guarda negli occhi e continua "Per questo non voglio che anche tu ti faccia trattare come un inutile giocattolo da uno stronzo che si approfitta solo dei tuoi sentimenti"

Non voglio restare solo, ho bisogno di un'ancora per non perdermi "Se non hai di meglio da fare ... resti con me?"

Lui annuisce "Io ci sarò sempre per te"

Mi conduce al letto e dopo essersi spogliato anche lui ci stendiamo. Appoggio la testa sul suo petto e chiudo gli occhi mentre sento le sue mani massaggiarmi delicatamente la schiena.



ISIAH

Rientro nel mio appartamento con l'anima e il corpo completamente svuotati. Sento un buco immenso nel petto.

Ho fatto sesso tutta la notte con Nea, ma non è stato minimamente come l'ultima volta. Lui è sempre bellissimo, ma questa volta è stato come farlo con un bambola.

Sono stato molto stronzo, ho sfogato su di lui la mia rabbia e la mia frustrazione, volevo fargli male, umiliarlo e trattarlo come la puttana che è, perchè pensavo che così mi sarebbe passata, mi sarei sentito soddisfatto e avrei potuto vederlo finalmente per quello che è veramente.

E invece ho sentito solo più dolore.

Avrei voluto che lui si arrabbiasse, mi dicesse di no e invece non ha fatto niente per fermarmi.

E così io ho solo infierito di più per ottenere una reazione che non è mai arrivata.

Forse è così che si comporta quando "lavora": segue le indicazioni qualunque esse siano.

Per lui non sono niente di più di un cliente come tanti, sono solo io il deficiente che soffre, che non riesce a sopportare di dividerlo con altri, di essere stato niente per lui.

Ieri sera quando l'ho visto andarsene con il coinquilino di Will, ho sentito il mio cuore rompersi per l'ennesima volta. Come ho potuto innamorarmi di uno che non sa nemmeno cosa siano i sentimenti? Che è venuto a letto con me solo per soldi?

Mi faccio una doccia e mi infilo nel letto e senza volerlo sento le lacrime rigarmi il volto. 

Quando terminerà questo dolore? 

Questa è la prima volta che provo questi sentimenti per qualcuno, e se questo è essere innamorati allora fa veramente schifo!

Credo di essermi addormentato quando sento il suono del mio cellulare. Allungo la mano ancora preda del sonno, pronto a mandare a quel paese lo scocciatore, ma il nome sul display mi fa perdere un battito: Niallan.

Cerco di calmarmi e rispondo con voce fredda "Vuoi ancora il mio cazzo? Non ti è bastato questa notte?"

Sento una voce dura "Non sono Nea. Se fosse per me saresti in una stanza di ospedale con tutte le ossa rotte attaccato ad un respiratore per come lo hai trattato"

Mi metto seduto "Chi cazzo sei? Mi stai chiamando con il suo cellulare"

"Sono Natsu un suo amico e ho bisogno di incontrarti per parlarti di Nea"

Natsu, probabilmente il ragazzo asiatico di cui mi ha parlato Will. Sento la gelosia assalirmi prepotente "Io non ho nessuna intenzione di farlo"

"Se ci tieni anche solo un pò a Nea mi incontrerai, altrimenti non farti più vedere o sentire da lui, perché diversamente sarà l'ultima cosa che farai, puoi starne certo. Stanotte ci sono passato sopra, ma non capiterà un'altra volta. Ho molti amici che farebbe qualsiasi cosa per me e io per Nea..."

Anche se non ho nessuna voglia di vederlo, dalla sua voce capisco che è qualcosa di veramente importante e se riguarda Nea per quanto odi questi sentimenti non riesco ad ignorarli e fare finta di niente, inoltre la sua minaccia non mi sembra fatta a vuoto

"Va bene. Mandami ora e luogo. Ci sarò"



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N/A: un capitolo decisamente "angst" 

Spero vi sia piaciuto ugualmente

A presto 

J.

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