CAPITOLO 14 - In attesa
ISIAH
Non so cosa fare, dovrei avvisare mio padre, ma non ho nessuna voglia di essere insultato da lui.
Chiamare mia madre non è un'opzione, mio padre mi ucciderebbe!
Se lui non le ha parlato, non vorrà certo che lo faccia io. È molto protettivo nei suoi confronti, un tempo mi sarei accontentato anche solo di un millesimo dell'amore che prova per lei... ora se lo può tenere!
Quindi ho un'unica scelta possibile: chiamare Amanda.
Compongo il suo numero.
Lei mi risponde subito.
"Ciao Isiah. Qual'è il problema?"
Dopo tanti anni Amanda sa perfettamente che la chiamo solo quando sono in guai seri.
Con dei genitori praticamente inesistenti, ho sempre cercato di risolvere da solo i miei casini e quando non ci riuscivo chiamavo lei.
"So chi ha fatto le foto"
"Chi?"
"Margareth Ford"
La sua voce è scettica "Sei sicuro?"
"Sì. Le ho appena parlato, me l'ha confermato. La conosci?"
Mi sembra tesa "Sì, ma ora è meglio se mi racconti tutto"
Sapevo che me l'avrebbe chiesto, dopo quelle foto non ho più niente da nascondere
"Sono stato a letto con suo figlio Daniel. Pensavo fosse solo una notte di sesso. Solo divertimento. Invece lui ha perso la testa, ha annullato il suo matrimonio e ha mollato la fidanzata. Sua madre mi odia e vuole vendicarsi"
Non ce la faccio a dirle che Nea è stato pagato per venire a letto con me, fa troppo male. Proseguo il mio racconto cacciando indietro il nodo in gola che mi si è formato al solo pensarlo
"Oggi l'ho chiamata per cercare di convincerla a non divulgare le foto, ma lei non ha voluto saperne."
La sento picchiettare le unghie sulla scrivania, lo fa quando è pensierosa e preoccupata "Peggio di così non poteva andare. Margareth Ford è estremamente ricca. Ha un impero immobiliare, non riusciremo mai a convincerla promettendole del denaro. Forse con un po' più di tempo avremmo potuto trovare qualcosa come merce di scambio. Ma se vuole la sua vendetta non si fermerà e soprattutto non aspetterà"
Vorrei dire ad Amanda che Margareth ha già avuto la sua vendetta. Ha pagato Nea per farmi innamorare e spezzarmi il cuore e purtroppo lui è stato molto bravo, ha portato a termine il suo compito. Se non fossi così abituato a convivere con il dolore di essere abbandonato a quest'ora sarei nel mio letto a disperarmi.
Non riesco ancora a crederci, ma è successo. Non so come ci sia riuscito in una sola settimana.
Ho sempre pensato che per innamorarsi di una persona prima bisognava frequentarla, conoscerla e poi farci sesso.
Per questo ho sempre saltato la prima parte scopando ragazzi senza nemmeno conoscerli. Così da ridurlo ad un puro atto fisico senza sentimenti.
Ci sono sempre riuscito finché non è arrivato lui.
Mi sono sentito attratto da Niallan immediatamente, ma chi non si sentirebbe eccitato solo guardandolo?
Ma lui, a differenza degli altri, non mi ha detto subito sì. Ha giocato con me, facendomi desiderare sempre di più di farci sesso e non solo per il suo aspetto, ma anche per il suoi modi provocatori.
Poi mi ha posto davanti a quella scelta, non sarebbe stato uno dei tanti, ma sarebbe stato il primo...
Nel momento in cui ho scelto i sentimenti non erano più esclusi ...
E da lì il passo è stato troppo breve...
La mente mi vola alla prima volta che ho fatto sesso con un ragazzo, quella volta non è stata nemmeno una scelta. È stata una ripicca verso i miei.
Era la festa del mio quattordicesimo compleanno, l'ho scopato nel loro letto sapendo quanto gli avrebbe fatto schifo.
Una bella trovata del mio periodo ribelle.
Ho lasciato l'involucro vuoto del preservativo sul comodino per farglielo sapere, ma non ho mai detto loro che era un ragazzo.
La voce di Amanda mi riscuote dai miei pensieri "Quando usciranno le foto ci atterremo alla versione che abbiamo deciso con tuo padre. Intanto io mi attivo per trovare qualcosa per difenderci"
"D'accordo" Dopo quello che mi ha fatto Nea non vedo perché dovrei difendere quello che c'è stato fra noi, anche perché non c'è proprio niente da difendere.
NIALLAN
Le ore trascorrono lente e inutili, nonostante siano tutti argomenti che mi interessano, oggi non riesco a concentrarmi. Mi sento frastornato come se tutto mi scivolasse addosso senza alcun senso.
Gaia si è offerta di andare a prendermi qualcosa in caffetteria anche se non ho nessun desiderio di mangiare.
Mi stendo nel prato e chiudo gli occhi e senza volerlo il mio pensiero vola a Isiah a quando è venuto a cercarmi e mi ha trovato qui in questa stessa posizione.
Chissà se oggi è venuto a lezione?
Io non so nemmeno in quale Dipartimento sia, non mi sono mai interessato alla sua vita.
Senza pensarci cerco il suo profilo sui social, poi mi do subito dell'idiota: cosa penso di ottenere sapendo dove studia? Di poterlo incontrare? E poi? Cosa gli direi?
Gli chiederei scusa per averlo ingannato, per essere andato a letto con lui per soldi?
Non credo mi perdonerebbe mai e poi ci sono quelle dannate foto ... anche di quelle sono responsabile.
Scuoto la testa, lo devo dimenticare, non c'è più niente di recuperabile.
L'arrivo di Gaia mi riscuote dai miei pensieri.
"Ecco qua. Prendi"
Mi metto a sedere, ma non la guardo, dico solo "Non ho fame"
Lei si siede vicino a me "Lo mangerai quando ti sentirai meglio"
Mi sento un vero stronzo, così alzo lo sguardo "Scusami, sono una pessima compagnia"
Lei appoggia la testa alla mia spalla "Quando avrai voglia di parlare ... io ci sarò"
"Ehi Gaia, sei riuscita a fargli cambiare sponda?"
Alzo lo sguardo e vedo avvicinarsi Mikel con al suo fianco Robert e dietro di loro Henry e Desiré.
Non sono esattamente miei amici, sono amici di Gaia e lei mi ha quasi "costretto" a passare del tempo con loro.
Lei li saluta con la mano e risponde a Mikel con un sorriso "Ci sto lavorando"
Da quello che ho capito in questi mesi Desiré è la migliore amica di Gaia e sta con Henry, Robert e Mikel sono amici di quest'ultimo. Robert ci prova continuamente con Gaia, anche se lei finge di non capire, invece Mikel a volte mi dà l'impressione di guardarmi in modo un po' troppo interessato.
Si siedono vicino a noi e iniziano a parlare di cose di cui non potrebbe fregarmi di meno. Cercano anche di coinvolgermi, ma senza risultato.
Finché Mikel non salta su tutto eccitato "Mi stavo completamente dimenticando, sabato sera ci sarà la festa organizzata dall'Accademia di Belle Arti in onore della squadra di nuoto per gli ottimi risultati ottenuti ai Trials. Dovete venire assolutamente!"
Gaia sorride "Non potrei mai mancare Miky, adoro le feste"
Lui mi guarda aspettando una risposta da me che non arriva, allora ci riprova "Eddai Nea, non puoi darmi buca"
Io scrollo le spalle "Non so se sarò libero o dovrò lavorare"
Mikel insiste "Promettimi che se non dovrai lavorare verrai"
Anche se non ne ho nessuna voglia - non sono mai andato ad una festa senza un motivo di lavoro: in qualità di modello o di accompagnatore - forse potrebbe essere utile per distrarmi. Rispondo con un semplice "Va bene."
Gaia mi guarda raggiante "Grande! È la prima volta che accetti un invito".
Io osservo Mikel, non sono ancora riuscito ad inquadrarlo. È un nuotatore e come tale ha un gran fisico e anche un bellissimo viso, però non l'ho mai visto con una ragazza... e se il suo interesse fosse un'altro?
Così dico "Non capisco perché la mia presenza sia così importante"
Mikel mi sorride "Perché se ci sarai tu sarà pieno di ragazze. E visto che non ti interessano restano tutte disponibili per noi"
Io alzo le spalle "Hai detto bene a me non interessano, quindi perché dovrei venire?"
Lui sorride furbo "Naturalmente per i bellissimi nuotatori"
La sua frase mi sembra ambigua, perciò provo a prenderlo un po' in giro.
"Visto che ne ho già uno qui, potremmo risparmiare tempo e fatica e andare subito a scopare. Che ne dici?"
Mikel per poco non si strozza con la sua saliva e diventa tutto rosso "Io non parlavo di me"
La sua espressione mi fa venire voglia di infierire "Perché no? Sei decisamente molto eccitante e con il fisico che ti ritrovi ... mi farei fare qualunque cosa da te... vorrei proprio saggiare quanta violenza è contenuta in quei muscoli"
Mikel mi osserva e si morde il labbro inferiore. Sì, sono certo che l'idea di scoparmi non gli dispiace affatto.
Gaia corre in suo aiuto "Uffa! Non è giusto! A me queste proposte non le fai mai!"
Io alzo le spalle "Te l'ho già detto, ti manca una cosa fondamentale: il cazzo"
"Anch'io te l'ho già detto: prima o poi ti rapirò e ti terrò legato nel mio letto per il resto della tua vita" Tutti scoppiano a ridere davanti alla faccia decisa di Gaia.
Anche Mikel si rilassa.
Dopo poco rientriamo all'interno per le restanti lezioni della giornata, fortunatamente a me ne rimane solo una, dopo però dovrò passare lunghe ore di studio in biblioteca.
In casa non riesco a concentrarmi a causa del tempo passato con Isiah ...non farei che pensare a lui, il ricordo è ancora troppo fresco.
Inoltre Natsu, quando c'è, è troppo rumoroso, per non parlare di quando si annoia e cerca ogni scusa per litigare con David o per attirare la mia attenzione.
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