CAPITOLO 10 - Solo il DNA in comune
ISIAH
Come vedo il nome sul display del telefono mi esce un'imprecazione.
"Cazzo! Mio padre!"
Vedo Nea guardarmi interrogativo così decido di chiarire la mia paura.
"Mio padre non mi chiama mai. Quando lo fa è per dirmi qualcosa di veramente importante, altrimenti per il resto del tempo mi ignora. Non mi chiama certo per sapere come sto o fare due chiacchiere."
Eleanor annuisce seria "Non può essere una coincidenza"
Annuisco poi mi faccio coraggio e rispondo "Pronto"
La voce di mio padre è perentoria "Isiah dobbiamo parlare è una cosa estremamente seria. Ti aspetto a casa. Non tardare"
Io però ho bisogno di sapere, anche se ho pochi dubbi al riguardo "Hai ricevuto delle foto?"
Lui si spazientisce "Non è il caso di parlarne per telefono."
Detto questo riaggancia senza aggiungere altro.
Ora non ne ho più nemmeno uno, visto che non mi ha chiesto "quali foto?".
Eleanor e Niallan mi guardano in attesa.
Cerco di non farmi prendere dal panico e dico "Devo andare subito a casa dai miei. Sono certo che anche mio padre ha ricevuto le foto"
Eleanor sembra aver preso un ceffone "Porca puttana che casino"
Nea invece è impassibile dice solo "Io vado. Fammi sapere se hai bisogno di qualcosa"
Avrei voglia di dirgli "Ho bisogno di te. Resta"
Ma mi blocco subito... oddio cosa accidenti stavo per dire? Il solo averlo pensato mi spaventa.
Ho sempre affrontato i miei problemi da solo e ora ho bisogno di uno che conosco solo da pochi giorni e con cui ho solo scopato? Possibile che Nea mi sia entrato dentro così in profondità non solo fisicamente ...
Però devo ammettere che l'idea di portarlo con me da mio padre mi fa quasi ridere. Non penso la prenderebbe bene. Sicuramente le mie possibilità di uscirne vivo si azzererebbero.
________________________________
Come entro in casa una sensazione di disagio mi assale. È sempre così ogni volta che varco questa porta. Tutta la solitudine e la tristezza che ho provato qui mi piombano addosso. Odio questo posto. Per questo me ne sono andato appena ne ho avuto la possibilità e ci ritorno solo quando non posso farne a meno, anche se la mia camera è sempre pronta e pulita, come se abitassi ancora qui. Anche questo mi fa capire quanto il mio essermene andato a loro non ha fatto né caldo né freddo.
Mi accoglie una collaboratrice domestica che mi dice che mio padre mi aspetta in soggiorno insieme alla sua assistente e avvocato personale Amanda Blake.
Appena lo raggiungo mi fa segno di accomodarmi "Siediti. Non abbiamo tutto il giorno"
La sua voce è dura come sempre, non è una novità.
Io obbedisco e prendo posto sul divano il più lontano possibile dalla sua poltrona.
"Isiah non mi sono mai aspettato grandi cose da te. Sei sempre stato una fonte di problemi e una delusione continua. Pensavo che avessi già toccato il fondo quando sono stato costretto a spedirti in quella struttura, ma questa volta ti sei superato"
Io tengo la testa bassa e lascio che mi insulti. So già cosa pensa di me.
Quando ero piccolo cercavo in tutti i modi di ottenere il loro amore impegnandomi con tutte le mie forze in ogni cosa che facevo. Volevo sentirmi dire che erano orgogliosi di me. Ma ben presto mi sono reso conto che era forza sprecata. A loro non importava niente di me!
Così attorno ai 15 anni ho adottato la strategia opposta. Ho iniziato a bere, fumare, fare a pugni e uscire tutte le sera. La mattina a scuola dormivo invece di seguire le lezioni. Diverse volte la preside ha chiamato i miei genitori, ma loro hanno sempre mandato Amanda.
Alla fine ho capito che avevamo solo il DNA in comune e che quindi non potevo stare male e rovinare la mia vita per loro.
Sono andato a vivere da solo e ho limitato al minimo i contatti con i miei genitori. Siamo arrivati così ad un tacito accordo: loro continuavano a riempire il mio conto corrente e io non gli rompevo i coglioni.
Però alla fine so di essere ancora ancorato a quel maledetto e malsano bisogno di approvazione, perché quando ho capito che mi piacevano anche e soprattutto i ragazzi non sono riuscito a fregarmene della loro opinione. Ho iniziato a fingere e a fare di tutto per non farmi scoprire, perché ero certo che non avrebbero mai approvato.
Ed ora eccomi qui davanti a quest'uomo che odio, ad accettare senza reagire le sue parole di disprezzo e che mi scavano dentro una ferita profonda che si va ad aggiungere alle altre mai rimarginate.
Lui continua non aspettandosi da me alcuna obiezione "A me non frega un cazzo se ti piace farti scopare dagli uomini, ma cristo santo! Farti fotografare! Sei un vero deficiente! Non hai proprio un briciolo di cervello in quella testa vuota che ti ritrovi. A forza di farti mettere il cazzo nel culo ti sei rimbecillito. Non sei mai stato un genio, ma questa le supera tutte!"
Lo guardo stupito "L'unico problema sono le foto? Non ti interessa se sono gay"
Lui ride "Perchè dovrebbe fregarmi qualcosa di come vivi la tua inutile vita? Non saresti mai dovuto nascere, ma tua madre non ha voluto saperne di abortire. Buttare i soldi per te o per le corse dei cavalli a me non cambia. L'unica differenza: le corse dei cavalli sono più divertenti"
Questo è troppo, mi alzo per andarmene, non voglio crollare davanti a lui e fargli vedere quanto le sue parole fanno male.
Mio padre però non ha ancora finito "Dove credi di andare?"
Lo guardo con odio "Me ne vado. Hai detto che non ti frega niente di me. Considerami morto"
Lui fa un sorriso cattivo "Mi piacerebbe molto, anzi sarebbe meglio fossi morto veramente, ma così non è ... e infatti continui a crearmi problemi. Quindi ora ti siedi e vediamo come risolvere questo ennesimo casino"
Io mi risiedo e lo guardo serio "Semplice, se usciranno dirò che sono gay. Non ho fatto niente di male. Ero a casa mia con un ragazzo che mi piace. E denuncerò per violazione della privacy quel bastardo"
Mio padre alza la voce "Tu non ci arrivi proprio! Tua madre è una donna molto credente con dei sani principi, questa cosa la ucciderà sia emotivamente che lavorativamente. Lei è la stretta collaboratrice del leader del partito repubblicano. Lei scrive i discorsi e segue tutta la sua strategia politica. Uno scandalo del genere non passerà inosservato, magari non faranno clamore, ma certamente perderà il suo lavoro, un lavoro per cui ha lavorato duramente. Anche molti dei miei clienti non lo apprezzeranno e perderò molti contratti. Disconoscerti non servirà a niente, ai loro occhi noi siamo i tuoi genitori e non siamo riusciti a trasmetterti i giusti valori e la giusta educazione"
Mi viene da ridere "Voi non ci siete mai stati, non mi avete trasmesso un bel niente e poi che cazzo c'entrano l'educazione e i valori con il fatto che mi piacciono i ragazzi?!"
Lui ignora il mio commento "In questo momento sapere chi è stato e qual è il suo obiettivo non ci serve a niente. Se hanno voluto colpire noi o se è semplicemente un amante tradito non fa differenza. La differenza la farà se verranno rese pubbliche oppure no."
Dico solo "Non ho nessun amante tradito ..."
Lui prosegue come se non avessi nemmeno parlato "Per il momento dobbiamo solo aspettare e vedere quale sarà la sua prossima mossa. Se si è preso tanto disturbo per immortalarti così bene sicuramente pensa di poterne trarre qualche vantaggio. Quando arriverà la sua richiesta decideremo se accettare oppure no. Per il momento tu tranquillizzerai la tua ragazza, le chiederai di non fare scenate e non mollarti per questa ennesima stronzata"
Non voglio fargli sapere la vera natura del mio rapporto con Eleanor, dico solo "Noi abbiamo un rapporto aperto e sincero. Resterà al mio fianco"
Mio padre annuisce "Almeno qualcuno intelligente c'è"
"E se semplicemente le facesse diventare pubbliche senza chiedere niente?" Questo è quello che temo di più, perché non potrò farci niente.
Mio padre non si scompone "Tu dovrai dichiarare che eri talmente ubriaco da non riuscire a distinguere se era un maschio o una femmina e che quel ragazzo ha approfittato di te. Sanno tutti che hai problemi con l'alcool"
Sono allibito "Io non potrei mai dire una cosa del genere di Niallan"
Il tono di mio padre non ammette repliche "Certo che puoi e lo farai. Poi non dovrai rivederlo mai più, non dovrai rivedere nessun ragazzo almeno finché non si placheranno le acque"
Sento il panico assalirmi "Non se ne parla! Io non smetterò mai di vedere Nea!"
"Tu farai come dico io"
Amanda, che fino a questo momento è rimasta in silenzio, interviene facendomi sobbalzare, mi ero completamente dimenticato di lei "Da quanto conosci questo ragazzo?"
"Qualche settimana" cerco di restare sul vago anche se so esattamente quanti giorni sono.
Lei continua "È la prima volta che fai sesso con un ragazzo?"
Sorrido guardando mio padre "Certo che no" non le dico che è la prima volta che mi faccio scopare.
Anche loro sospettano di Niallan?
Lei annuisce "Quindi bastava aspettare e ti avrebbero beccato"
Mio padre riprende la parola "Ho aperto il pacco solo mezz'ora fa e ancora non abbiamo avuto il tempo di fare le dovute ricerche. Se ci dici tu il nome risparmiamo tempo. Sempre che tu lo sappia"
Mi sento stranamente ferito: è vero che scopo con chiunque, basta che sia bello e che mi ecciti, e che spesso conosco solo il nome e il giorno dopo nemmeno quello ... però questa volta voglio che sappia che non è così!
Sto per dire il suo nome ma mi blocco "A cosa ti serve?"
È Amanda a rispondere "Più elementi abbiamo e meglio possiamo prepararci"
Mio padre si è stancato, vuole terminare la discussione "Non farci perdere tempo. Lo sai o ti fai scopare da gente a caso?"
Guardo male mio padre e rispondo di getto "Nea ... Niallan Keaney. Ha 20 anni e lavora come modello per la Ambrosia"
Mio padre fa una strana smorfia "Questa storia è un disastro sempre più grosso: potrebbe venderle anche a qualche rivista di gossip. Comunque sia il nostro piano non cambia. E se questo Niallan dichiarerà il contrario, faremo testimoniare Eleanor che quella sera quando ti ha incontrato eri completamente ubriaco. Amanda penserà alla versione più credibile da rifilare ai giornali."
Lo guardo deciso "Te l'ho già detto: io non dichiarerò mai che non ero consenziente"
Lui ricambia il mio sguardo con odio "Ringrazia tua madre se sei ancora su questa terra"
Un dubbio mi assale "Lei lo sa?"
"No, e spera di non darle anche questo dolore. Abbiamo finito. Puoi andare. Io e Amanda abbiamo già perso troppo tempo per causa tua"
Vorrei sputargli in faccia, urlargli quanto lo odio e che anche per me sarebbe meglio fosse morto e invece come sempre non lo faccio. Mi alzo e me ne vado senza dire una parola.
_______________________________
N/A:
il capitolo non è molto lungo, ma mi sembrava giusto terminalo qui.
Al prossimo capitolo
Baci
J.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top