La festa cap 6
Miriam
Le settimane successive al compleanno succede un miracolo... la fortuna mi viene incontro... il sabato iniziano dei progetti nella scuola dei gemelli, corso d' inglese, di teatro, attività motoria ecc.. io avrei voluto fargli fare inglese ma loro si sono buttati sul teatro... da chi avranno preso? Boh! L' importante che questo gli faccia dimenticare l' idea di venire in istituto... passerà questa fase... e cosi non vedranno più Claudio. Intanto mi devo preparare per la festa dell' istituto... non ho nessuna voglia di andarci.. anche perché il supremo sicuramente non verrà da solo... forse porterà quella bionda? Carmen? Ma Virginia è irremovibile....
"Mi lasci solaaaaaa..."
"Ma se ci sono tutte le altre, non si perderebbero mai sta festa."
"E soprattutto Conforti elegante."
Sarà elegante come a Taormina, bello da togliere il fiato...
"Dai... solo con te posso spettegolare senza conseguenze."
Continua Virginia imperterrita... finché non acconsento ad andare... mi aiuta a scegliere un abito.... affondando le mani nel mio armadio.
"Altrimenti ti presenteresti in camicia e pantaloni. "
"È un must di eleganza."
"Ma mi faccia il piacere... vestiti da donna per una volta."
L' ho fatto una volta ed è successo il quarantotto.. con Claudio... meglio non ricordare... menomale che quell' abito bianco l' ho chiuso in uno scatolone che Virginia non troverà mai...
"Dobbiamo andare a fare shopping... non hai niente di decente.."
Usciamo e mi porta direttamente in un negozio dove va lei... mi fa indossare dei vestiti sexy, ma non sono per me... infine prendo un tubino rosa antico... semplice .
"È inutile..."
Si lamenta Virginia...
Vorrebbero venire anche i bambini, ma io con la scusa che non ci sono altri bambini non li faccio venire... comunque arriva il grande giorno ed io sono nervosa come una ragazzina alla prima festa... ed è tutta colpa di Claudio. Mi preparo con cura... per una volta... mi trucco e mantengo i capelli sciolti, mentre a lavoro ho sempre i capelli legati a coda di cavallo o comunque in alto... e struccata... Arrivo contemporaneamente a Virginia e chiacchieriamo con delle colleghe... finché vedo arrivare il supremo con una stangona .. pure più alta di lui...riccia, bellissima e sexy con un vestito nero corto particolare... non ci metterà niente a toglierlo... ma perché mi devo intossicare la serata per colpa sua? Mi defilo un attimo mentre lui la presenta agli altri... una anatomopatologa... Beatrice... mi allontano con la scusa di chiedere qualcosa ad un collega... lei mi fissa... mentre la osservo un attimo... mi sembra di averla vista da qualche parte... oh no... non là... a Taormina... mi pare che era lei al tavolo con lui, ma aveva i capelli lunghi... speriamo che non mi riconosce...
Claudio
"Allora Beatrice ... ti piace l' idea di venire qua? Non è Roma, ma è un bell' istituto e si lavora bene."
"Mmmm si... ma vedo che ci hai portato pure lei... perché non me l' hai detto?"
"Ma chi.?"
"Come chi? Credevi che non l' avrei riconosciuta?"
"Non ti capisco Bea. "
"Quella di Taormina, quella col vestito rosa... ce l' hai proprio di fronte."
"Ma che dici..?.. ti confondi."
"Mi ricordo benissimo.... quella che hai preferito a me, ero venuta apposta per te e..... tu... sei stato tutto il tempo con lei."
"Dopo ti sei rifatta però. "
"E anche ora... ma se c è lei.."
"Non c' è nessuna... ma fammi vedere chi dici... io non ricordo.."
"Tu sei scemo... quella col vestito rosa..."
Io la cerco... ma chi è? Oddio... la dottoressa Miriam... quegli occhi... quei capelli... con quel tubino...
Miriam
Mi vado a girare e vedo Claudio e questa Beatrice che stanno parlando... io faccio finta di niente e disinvolta sposto i capelli dietro l' orecchio... e lo vedo sgranare gli occhi.... guardarmi in un modo... è uno sguardo diverso... oddio....non è che mi ha riconosciuta...?
Claudio
Non è possibile... l' ho avuta da tanto tempo davanti agli occhi... quasi un anno.... dico... davanti agli occhi e non l' ho riconosciuta... e lei non mi ha detto niente... la guardo mentre Bea continua a parlarmi... di una cena e dopocena che sinceramente ora non mi interessa... rivedo nella mia mente flash dei momenti insieme... come ho potuto dimenticare il suo volto? E lei come si è dovuta sentire? Quando si è resa conto che non mi ricordavo di lei? Bea aspetta una risposta da me... ma io non ho sentito la domanda...
"Ecco ... stai a pensa a quella... lo sapevo che non dovevo dirti niente... boccaccia mia... ho sbagliato."
"Se tu non me l' avessi detto non l' avrei mai collegata ad allora."
"Hai avuto troppe donne Claudio... ti devi calmare."
"Mi sono già calmato."
"Mi fa piacere... stanotte siamo insieme?"
"Bea... non lo so... sono scombussolato."
Continuo a guardarla da lontano... non riesco a farne a meno.. che situazione... e che ricordi...
Miriam
Si... dal suo sguardo ricorda... ha gli occhi diversi... e ora? Farà finta di niente o mi parlerà? Io intanto non riesco più a sopportare questa situazione... con lui che mi fissa da lontano... e quella ancora più arrabbiata dell' altra volta.. sembra lanciarmi fulmini e saette... lo sapevo che non dovevo venire... dico a Virginia che non mi sento bene e scappo... quella volta è scappato lui, ora scappo io...
Claudio
Sta andando via... no... ci devo parlare... ha capito che ricordo... le ho visto gli occhi impauriti.... perché scappa.? .
"Ma dove vai? Le vuoi correre dietro?"
"Devo parlarci.."
"Come sei cambiato Claudio."
Cerco di andare fuori... il più presto possibile... tra la gente... ma lei è scomparsa...
Miriam
Arrivo a casa sconvolta... fortunatamente mamma e i bambini sono già a letto.. e non devo dare spiegazioni... mi spoglio e mi strucco... non so domani che succederà... può essere che si comporti come un vigliacco... come allora... per cui non ho da preoccuparmi... poi mi sorbiro' sicuramente i rimproveri di Virginia... per essermene andata presto e di fretta... dopo tre ore finalmente cado tra le braccia di Morfeo.
Claudio
Vado avanti ed indietro nel mio appartamento fittato da quando sto qui a Firenze, già ammobiliato... ci è voluto il bello ed il buono per non far venire Bea... era come una tigre... si immaginava di stare con me... come tante altre volte insieme ad un buon bicchiere di vino... ma io l' ho mandata in albergo... appena usciti dalla festa... non ho la testa... e non faccio altro che pensare a Miriam... ero proprio uno str...o e forse lo sono ancora... io sono sempre sincero con le donne con cui sono stato... solo divertimento... ma forse con lei ho sbagliato... non ho parlato... mi sono lasciato travolgere... e poi sono stato un vigliacco scappando la mattina.... lasciando poche frasi scritte su di un foglio... ci sarà sicuramente rimasta male pensando di poterci rivedere... perciò sono scappato come un ladro... per non vedere i suoi occhi dispiaciuti o ascoltare preghiere... menomale che ho compreso di aver sbagliato a comportarmi cosi con lei... ed altre.. ma ora sono maturato... anche perché questi rapporti così... col tempo non mi hanno dato più niente... dopo il sesso... il vuoto assoluto... non c' è stata nessuna che mi ha interessato più di tanto.. per cui ho lasciato perdere... anche Carmen è solo un ricordo... mi stendo sul letto sperando che il sonno arrivi, invece arrivano le immagini relative al mio incontro con Miriam.. la sua timidezza... la sua dolcezza... i suoi fremiti... quel suo modo di chiamarmi... di accarezzarmi... Mi avrà odiato... soprattutto quando si è resa conto che non l' avevo riconosciuta... ma fortunatamente dopo di me ha conosciuto un altro, si è sposata, anche se si è separata... mi spiace... ha avuto due figli... chissà quanto tempo hanno vissuto insieme....se era felice con lui... se è felice ora... pure questo.. vivere lontano con due figli... forse per lavoro? ma quello sguardo triste ed impaurito allo stesso tempo di stasera non lo posso dimenticare... mi ripeto... Claudio sei un uomo... ti devi scusare... dimostra di essere cambiato e non quella faccia di c....o di prima che tratta le donne come bambole... se le altre erano contente di farsi trattare cosi e lo volevano anche loro.. va bene... ma lei no... e poi ci dovrò a che fare sempre in istituto... devo chiarire... altrimenti ci sarà sempre imbarazzo... invece una volta parlato... basta... poi si vede che è una persona seria... che non dà adito a nessun pettegolezzo o voci di avventure... cosi dopo aver fatto pace con me stesso mi addormento sereno.
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