un giorno autunnale qualsiasi
Il corridoio della scuola è pieno
mi manca il respiro
di sottofondo un brusio continuo
il mio cuore in mezzo al mirino,
un posto così scialbo mai l'avevo visto
anche l'aria puzza di delusioni
di emozioni ormai ne ho un misto
lo stomaco si contorce nel vedere le illusioni
spezzate dal grigio di questa giornata,
spero tra qualche settimana dimenticata.
Poi di colpo mi giro per sbaglio
ed incrocio il suo sguardo
lo esamino mentre non mi vede
e trovo in quel viso la motivazione
che ancora cercavo
in questo corridoio senza colore
e non pensavo avrei trovato.
Passano i giorni e quel viso pallido
meno lo vedo più spesso lo sogno
anche quando annoiata chiudo gli occhi
e appoggio la testa sulla mano, come fossi sdraiata
appare lui, giuro mi vergogno,
sulla tela nera delle mie iridi scure.
Non abbiamo ancora parlato,
forse gli chiederò "ce l'hai mica una sigaretta?"
ho già controllato, fuma,
ci mette 3 minuti, avrà sempre fretta.
Chissà s'è un tipo generoso,
o si girerà e scapperà ansioso,
forse riderà scuotendo il capo
sarebbe imbarazzante, ma un suo sorriso che emozioni m'ha dato:
l'ho visto solo due volte.
La prima in palestra all'intervallo,
mentre giocava con addosso una canotta,
non so bene cosa stesse facendo,
io guardavo il petto,
le braccia, gli occhi e la gota
quella destra, asimmetrica
che ha una forma perfetta,
mistica.
La seconda forse m'ha intravisto,
spostando lo sguardo è caduto su di me,
in quel momento, cristo
volevo urlare dalla gioia ma, senza chiedermi perchè
alzai un sopracciglio, alludendo alla noia
e lui tirò le labbra in una specie di sorriso
mi chiesi se in fondo fosse quello il paradiso.
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