Capitolo 12

Stette zitta mezzo secondo prima di dire: <Beh, forse anche per quello... Ma non è questo il punto!> precisò, ondeggiando leggermente come a darsi un certo tono e facendomi ridacchiare.

<Più che altro perché i girasoli spiccano tra tutti i fiori... Conosci dei fiori belli come loro che spiccano così tanto senza sforzarsi, solo perché è nei loro geni? Credo sia difficile. Poi, il girasole sta rivolto solo verso il Sole, si apre solo a lui e solo a lui si fa vedere bene. Per gli altri fiori, dalla loro visuale, è difficile infatti vedere qualcosa e alla sera, con la Luna, il girasole si chiude in sé e ciaone che si fa vedere. Però mettiamo caso che capita che, per qualche miracolo, alcune volte dei fiori abbiano la fortuna di riflettere la luce solare e perciò al girasole, parendo quella luce più vicina, si gira verso di loro. Ok, così tanti fiori lì attorno possono vederlo ma solo quello che riflette il Sole può vederlo alla perfezione ed essere il piccolo Sole momentaneo del girasole perché tanto sa che prima o poi quella fortuna sparirà e il girasole tornerà a guardare il Sole... Però di sicuro si goderà di essere quel suo momentaneo piccolo Sole> spiegò con calma, quasi riflettendo sulle parole e borbottando qualcosa alla fine di cui credetti di capire bene solo la parola "eterno".

Io divenni ancora più rossa in quel momento ed affonda ancora di più il viso nei capelli di Asami sparsi sul mio cuscino. Era strano che parole così... carine fossero rivolte a me.
<Lo pensi davvero, cioè, che io sia un girasole come quello che hai descritto?> riuscii a chiedere senza far tremare la voce.

<Ovvio! Tu sei fantastica e non devi fare granché per esserlo. Non devi vestirti appariscente, truccarti tanto, puntare i riflettori su di te per essere notata e/o apprezzata anche solo nell'intimo di una persona... E non solo perché hai quel fottuto segno sulla guancia. Quello fa capire agli altri che, nonostante tutto l'odio incondizionato che chiunque può avere nei tuoi confronti, tu sei capace di sorridere, ridere, scherzare e... essere brillante in tanti campi.> spiegò lei.

<In motoria faccio davvero pena, sono generalmente un'impedita che inciampa sul nulla, sono un essere fin troppo emotivo e...> stavo ribattendo ma lei non me ne lasciò l'occasione.

<Ho detto tanti, non tutti. E poi non sei brava in motoria ma ci metti tutta la tua volontà, cosa che spesso la gente, dove si è negati, non ci mette mai. E poi credo che il tuo cadere spesso sia anche collegato al tuo Quirk, insomma... Una con l'equilibrio perfetto non si addice tanto al tuo potere. E l'essere tanto emotiva non è una brutta cosa. Anzi, è bella. Soprattutto utile per una persona che fa un liceo scienze umane come noi due...> fece Asami, per poi continuare <Quindi non darti difetti che, Amaya, non hai; perché già ci pensa il mondo ad andarti cretinamente contro. E mi ritengo fortunata perché, come stupida erbaccia rampicante, sono riuscita a riflettere i raggi del Sole originale e a diventare il tuo piccolo momentaneo Sole.> concluse, quasi melanconica.

Le diedi, quasi in uno scatto materno, un bacio sulla nuca per dire: <E chi ti dice che non posso avere più di un Sole?>

Mi parve, senza però vederlo, che sorridesse lievemente a quella mia affermazione. <Di sicuro tornerai a vedere il Sole reale.>

<Le persone, come i fiori, cambiano. Potresti diventare tu il Sole punto e basta, no? E chi sarebbe il Sole, scusa?> chiesi, perché a me non sembrava di star dipendendo dalle parole di qualcun altro che non fossero i miei familiari od Asami. <Beh... Il Sole è la vita stessa che, nonostante ha tentato più volte di appassirti, tu continui a guardare in faccia in tutto il tuo splendore.> sussurrò, come imbarazzata.

Ridacchiai notando: <Se non sapessi che tu sei fidanzata ed etero avrei detto che ci stavi a provare con me.> La sentii agitarsi, per dire frettolosa: <E che ci posso fare se è la verità? E io amo solo il mio fidanzato, ovvio!>

Mi misi a posto meglio nei suoi capelli per dire: <E ci mancherebbe altro.> e poi ci ammutolimmo, perse ognuna nei propri pensieri e sfruttando quella piacevolissima quiete.

[...]

Avevamo ragione, come al solito... Almeno per me. Io avevo sempre ragione (se, come no); o almeno nel 90% dei casi con Asami. Sarà capitato ogni morte di papa che, su una questione in cui davamo due risposte differenti, io avessi torto marcio. E solitamente era in campo vestiario o sui trucchi.

Era venuta a prenderla solo sua madre, che era gentile e socievole a differenza del marito era l'incarnazione di Levi Ackerman... ma letteralmente! Basso, apatico, freddo e con un sorriso inesistente. E Asami si reputava come suo padre, dato che le loro reazioni erano molto simili e non lo mettevo così in dubbio; comunque...

I miei genitori e sua madre stavano conversando del più e del meno finché non arrivarono all'argomento dell'attacco alla nostra scuola di quella stessa mattina.

<Che spavento che mi sono presa a sentirlo alla radio. Ho avuto tanta paura per Asami...> e sua madre guardò verso di noi, intente a chiacchierare sulle sedie del tavolo che stava in un lato del soggiorno. Noi ci ammutolimmo, volendo partecipare dato che avevamo subìto tutto in prima persona e avevamo di sicuro la nostra da dire.
<Ma per fortuna sta bene a parte quel taglio sul collo, che è superficiale> continuò lei e sorrise amorevole verso di me. <So che l'hai aiutata, me l'ha scritto attraverso Whatsapp. Ti ringrazio.> mi fece ed io, sentendomi imbarazzata, borbottai: <Non ho fatto nulla di eclatante> tenendo lo sguardo sul tavolo davanti a me.

Asami ridacchiò al mio lato e potei scorgere con la coda dell'occhio mia madre alzare gli occhi al soffitto e mio padre sorridere.

<Potrai pure essere perennemente una radio senza tasto "Off" ma sei così timida ad ogni piccolo complimento...> notò Asami e io borbottai: <Cosa ci posso fare...> e poi levai lo sguardo sui miei genitori e chiesi una domanda che mi ronzava da almeno metà pomeriggio: <E con la scuola come si farà? Sapete, ho giusto creato un po' di danni...>

<La coordinatrice di classe ha mandato una mail ai rappresentanti dei genitori che l'hanno fatta circolare sul gruppo. Gli interventi di riparo sono già iniziati e sono intensivi; in poco tempo sarà tutto a posto. Fra due lunedì, perciò non il prossimo ma quello dopo ancora, si ritornerà a scuola per tutti quelli della succursale. E i corsi facoltativi saranno sospesi tutto il tempo perché, beh, quasi la metà totale degli studenti è in succursale.> spiegò la madre di Asami.

Io e la mia amica ci alzammo dalle sedie ed esultammo con dei "Seeee" e delle mezze grida di gioia. Dopo poco ci ricomponemmo e io ritornai coi piedi per terra, con le guance rosse per la figura imbarazzante fatta.

<Asami, ci dovremo armare perché al ritorno saremo sommerse di verifiche ed interrogazioni...> notai subito io e lei mi guardò sia stizzita perché la riportavo sull'argomento scolastico sia disperata perché non è mai una sentenza bella da sentire. <Come mai?> chiese lei ed io risposi: <Sai, saltiamo sia questa settimana che la prossima, e avevamo programmate almeno 5-6 verifiche e dovevano iniziare il giro di interrogazioni almeno 2 prof. Al ritorno avremo tantissime cose da fare e si accavalleranno tutte.>

Mi guardò con uno sconforto che solo uno studente disperato può intuire e capire appieno. E comunque ne risi divertita perché adoravo quando Asami drammatizzava troppo il tutto, risultando una macchietta divertente. <Ehi! Sei te che mi hai fatto disperare, non metterti a ridere adesso!> replicò lei e mi diede una leggera gomitata e allora mi calmai. <Beh, almeno pensa che per le visite non dovrai saltare il corso di coro venerdì perché non puoi saltarlo se non c'è!> provai ad essere ottimista.

Roteò gli occhi sospirando come arresa alla mia stupidità in certi momenti e in quel momento mia madre mi ricordò: <Beh, May, anche te eviti di saltare scuola perché mercoledì, hai la visita trimestrale; ricordi vero?>

Sospirai stanca e commentai: <È purtroppo una cosa di cui non ho la fortuna di dimenticarmene facilmente come con tutte le altre...>
<Visita trimestrale? Ah, è vero,me lo avevi accennato. Non so perché ma ricordavo che facevi una visita solo una volta all'anno, a gennaio.> fece Asami, con una faccia che veniva come illuminata da un arcano segreto.
Feci un facepalm degno di nota e le spiegai ancora: <Allora, a gennaio ho la visita più importante che ho fra le quattro all'anno perché è stato a gennaio che, a quasi 3 anni e mezzo, ho manifestato il mio Quirk precocemente e subito abbiamo fatto visite. E fin da subito ci è stato detto che si pensa che ad ogni scattare di un nuovo anno da quando il Quirk si manifesta si abbiano più sviluppi. Con me non è proprio così ma di regola a gennaio devo stare via due giorni interi per tutti i test e prove di sviluppo. Davvero stancante, ma ormai ci ho fatto l'abitudine, quasi.>

<Scusa se posso risultare inopportuna, ma tutti i possedenti di Quirk devono fare questi controlli trimestrali?> mi chiese la madre di Asami, che ovviamente ne sapeva poco o nulla di tutto quello.

<No, solo quelli con Quirk di classe molto pericolosi, detti di classe S+, che sta a dire tipo "oltre lo speciale", come Amaya. Perché, sì, a seconda della pericolosità li classificano. Sotto i classe S+ ci sono gli S, gli "speciali", con visite quadrimestrali. Poi ci sono quelli classe C, i "comuni" e cioè quelli con un Quirk che possono sconquassare l'ordine pubblico ma con difficoltà, e perciò con visite semestrali. Poi ci sono i classe T, i "tranquilli", che hanno Quirk così innocui per l'ordine pubblico che è come se non ce li avessero (quasi) e che fanno solo visite annuali.> spiegò mia madre al posto mio.
<E io sono stata in classe S+ da subito, dato che avevano capito la distruttiva forza che il mio Quirk possedeva già al tempo.> aggiunsi e sia Asami che sua madre annuirono, assimilando i tanti concetti ricevuti da me e mia madre.

<E gli esami sono come...?> chiese la mia migliore amica a bassa voce (in modo che sentissi solo io) e, assottigliando lo sguardo come punta sul vivo, risposi: <Come i tuoi esami medici, sono faccenda privata che solo io e loro sanno bene come funzionano. I miei genitori e mio fratello ne hanno solo un riassunto...>
Spalancò un attimo gli occhi e poi, sviando, rispose: <Stupida io che ho chiesto.>

Di lì a poco le due donne della famiglia Watanabe se ne andarono. Feci in tempo a coricarmi sul letto in camera che mi arrivò un Whatsapp, da Asami.

"Come mai hai reagito così male alla mia domanda su in cosa consistessero gli esami?" diceva il messaggio e anch'io mi posi la domanda.
Il fatto era che mi ero sentita nello stesso modo in cui si potrebbe essere alla fatidica domanda "Qual è la tua più grande paura?" sapendo già che ti si sarebbe ritorto contro essere sincero nella risposta.

Era come se dirlo mi avrebbe denudato di tutto ciò che di più interno ed oscuro avessi. Non era come raccontare una visita oculistica e in cosa si articolava, per nulla. Era andare su una cicatrice ben vivida perché ogni volta che vedevo quella struttura per gli esami e vi entravo mi ricordavo che ci sarei andata ogni tre mesi fino alla mia morte.
Ed era brutta come cosa.
Più dell'esame in sè, ciò che consisteva nella mia mente. Ed erano entrambe due cose che erano solo mie. E, per qualche motivo, volevo che rimanesse così.

Decisi solamente di risponderle: "Te l'ho già detto anche prima, è come se chiedessi in cosa consistessero i tuoi esami: sono cose private che non ho il diritto di sapere."

Mi mandò in risposta un "Okaaaaaaay, se lo dici tu..." e la conversazione fu chiusa lì. Cazzeggiai un po' su Wattpad, Instagram e Youtube prima di mettere in carica (in silenzioso) il cellulare decidendo saggiamente di togliere il rumore della sveglia alle 6:00 del mattino. Dopo un po' di pensieri a casaccio, utili alla sottoscritta per distendere i nervi, finalmente mi addormentai.





N/A: spero di essere stata chiara con la spiegazione della classificazione dei Quirk che ho fatto sopra ma qua comunque faccio degli esempi, così capite meglio se sopra non ci avete capito nulla.

Katsuki= manco a dirlo, la bombetta sta ovviamente nella classe S+. Non penso di dover fare spiegazioni.

Uraraka= sarebbe nella classe S perché il potere di rendere senza gravità un qualsiasi oggetto (o persona) è molto pericoloso. L'unica cosa che la fa rientrare nella classe S e non S+ è che dopo un certo tot di utilizzo lei sta male.

IIda= classe C perché, okay, può ferire con un calcio ben assestato o rubare e scappare via veloce ma non può materialmente fare tanti danni quanti ne possono fare Uraraka e/o Katsuki.

Aizawa= classe T. Okay, il suo è un Quirk molto utile in un modo di eroi e cattivi, ma mettetevi nell'ottica di criterio di pericolo dei Quirk che ho pensato essere: "X con tale Quirk è in una piazza piena di gente senza poteri. Con il suo potere quanti danni può fare potenzialmente?" e capite che, messa giù così, le capacità di Aizawa con il suo Quirk sono davvero basse/nulle.

Come altro esempio, pensate anche ai Quirk di Angel ed Eye-Tech.
Quello di lei sarebbe da classe S+, quello di Eye-Tech sarebbe T ( o forse C, solo perché può vedere le debolezze fisiche della gente registrate in ospedale).

E, dopo questo, vi lascio finalmente andare. Alla prossima!

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