Capitolo 9

-"Cosa ci fai qua?" chiesi con voce tremate. Strinsi più forte la mano di Gary, che mi guardó con aria confusa. Tremavo ed ogni parte del mio corpo era disgustata alla sua vista.
-"Ti prego, perdonami piccola mia" disse mio padre, avvicinandosi verso me.
-"Vattene, mi fai schifo!" gli urlai contro, indietreggiando. Gary mi tiró e si frappose tra me e mio padre.
-"E tu cosa vuoi?" chiese a Gary.
-"L'ha sentita? Se ne vada" disse con fermezza. Mi sentii protetta dietro di lui e, senza guardarlo, sentii papà andar via singhiozzando. Scoppiai in un pianto copioso e, accorgendosene, Gary si voltò e mi abbracció e disse
-"Tranquilla, é andato via. Non so cosa sia successo, ma non vale la pena rovinare questo bel visino con le lacrime". Mi alzó il viso dal mento e le asciugó, una ad una.
-"Andiamo?" chiesi. Lui annuì e, senza lasciarmi la mano, ci avviammo alla fermata. Prendemmo l'auto, arrivammo alla rimessa, ripresi il telefono e lo controllai. Niente.
-"Andiamo a mangiare?" chiese Gary.
-"Solo se ti rimetti la maglia" risposi.
Si guardò e scoppió a ridere.
-"Me l'ero dimenticata" disse, per poi rimettersi la maglietta bianca ancora bagnata, che lasciava trasparire le forme scolpite dell'addome.
-"Ora va meglio. Possiamo andare" dissi, sorridendo.
-"Che ne dici di un pó di cinese?" chiese.
-" Solo se a volontà" risposi. Avevo una gran fame dato che nei giorni precedenti avevo mangiato poco.
Andammo al ristorante e iniziammo a ridere e scherzare. Gary provó ad insegnarmi ad usare le bacchette, ma con scarsa riuscita e dopo un pó chiese
-"Quell'uomo chi era?". Smisi di ridere e mi feci seria in volto, deglutii e risposi freddamente
-"Mio padre". Misi in bocca un involtino primavera e lo masticai lentamente, con lo sguardo perso nel vuoto.
-"Ti va di parlarne?" chiese.
-"Cosa vuoi sapere?" risposi.
-"Tutto quello che mi vuoi dire" disse, sorridendo dolcemente. Quello sconosciuto sapeva infondere tanta fiducia.
-"Lo odio, ha rovinato la nostra famiglia. Ha tradito mia madre con la madre del mio ragazzo" dissi. Rimase immobile per qualche secondo, poi disse
-"Quindi sei fidanzata".
-"Si, almeno credo" risposi.
-"Cosa vuoi dire?" chiese, ma non mi sembró a fatto fastidioso.
-"Voglio dire che sono due giorni che non ho sue notizie. So che sta bene ma é scomparso" risposi.
-"Capisco" disse. Giocó con il cibo nel piatto, mescolando i spaghetti ai frutti di mare, con aria pensierosa, poi aggiunse
-"Riguardo tuo padre, dovresti dargli un'altra possibilità secondo me". Rimasi basita da quelle parole. Come poteva aver detto una cosa simile? Come aveva osato consigliarmi di perdonare quel verme?
-"Non sai cosa vuol dire beccare tuo padre sopra un'altra!" urlai, sbattendo le mani sul tavolo.
Rimasi immobile dinanzi la mia reazione e disse
-"Hai ragione e mai potró saperlo". Vidi il suo volto farsi cupo, posó le bacchette e si alzó dal tavolo. Lo raggiunsi, lo presi per un braccio e chiesi
-"Cosa vuoi dire?".
-"Io un padre non cell'ho Sam". Mi si raggeló il sangue nelle vene, il cuore accelleró e spalancai gli occhi mentre un senso di colpa m'invase come uno tsunami.
Abbassai la testa e gli sussurrai
-"M-mi dispiace Gary, non lo sapevo".
-"Nessuno a scuola lo sa. Tutti mi reputano un puttaniere solo perché le ragazze, anziché parlare, si spogliavano subito. E no, non ho mai accettato nessuna di loro in quel modo, ho aspettato che arrivasse quella giusta e prima o poi arriverà. Tutti mi conoscono per le voci che girano, non per quello che sono" disse.
-"Io ti sto conoscendo peró" dissi, sorridendogli debolmente.
-"Ed io sto imparando a conoscere te" disse, dandomi un bacio sulla fronte e sorridendomi. Dove trovava la forza per riprendersi così in fretta? Pagammo il conto e uscimmo dal locale. Mi riaccompagnó a casa e gli chiesi se volesse restare un pó a farmi compagnia: mi divertivo con lui e in più non mi faceva pensare costantemente a Seth.
-"Allora piccola Buckley, cosa facciamo?" chiese.
-"Guardiamo un film?" risposi.
-"Va benissimo. Cosa guardiamo?" chiese nuovamente.
-"Non aprite quella porta" dissi, euforica. Lui annuì ed io iniziai a saltellare felice per il salotta, in cerca del DVD.
-"Sembri un coniglietto, Sam" disse ridendo.
-"Uffa! Non prendermi in giro" dissi, mettendo il broncio. Si avvicinó , si chinó vicino a me senza staccare gli occhi dai miei e disse
-"Sei così dolce quando metti il broncio". Sorrise, afferró le mie guance e le tiró.
-"Aia! Mi fai male!" urlai.
-"Scusa, non volevo farti male" disse, mentre mi massaggiava le guance.
-"Peró l'hai fatto" dissi, facendogli una linguaccia.
-"Allora devo rimediare" disse e mi diede un bacio su entrambi i lati. Avvampai all'istante per quel gesto inaspettato e lui se ne accorse, imbarazzandosi a sua volta. Giró lo sguardo verso sinistra , dove c'erano i DVD e disse
-"Eccolo!". Staccó le mani dal mio viso e prese il film. Lo mise nel lettore, accese la tv e schiacció play. Ci accomodammo sul divano di fronte , non troppo vicini e iniziammo a guardare il film.

Seth

Erano passati oramai due giorni da quando mio padre mi diede quella shockante notizia. Sapevo di dover parlare con Sam prima o poi e, evitandola, non facevo altro che prolungare lo strazio. Mi armai di coraggio, presi l'auto e mi misi in cammino. Guardai l'agenda e...
-"Merda! Stamattina aveva gli esami" dissi ad alta voce. Come avevo fatto a scordarmene? Che razza di fidanzato ero? Decisi di passare davanti scuola ma non vidi nessuno. Mi fermai davanti ad un fioraio e comprai un mazzo di rose , rigorosamente blu che andavano a sfumare sul bianco: sapevo quanto le amasse, ed io quanto amassi lei. Mi fermai qualche isolato prima di casa sua e riflettei su come meglio spiegarle la situazione. Decisi che come prima cosa era il caso di chiamare Carol. Composi il numero e, al quinto squillo, rispose.
-"Pronto Seth, tutto bene?" chiese.
-"No Carol, papà mi ha detto tutto".
-"Non capisco Seth, di cosa stai parlando?" chiese confusa.
-"So cosa é successo esattamente ventuno anni fa" dissi. Per qualche secondo regnó il silenzio e la sentii deglutire.
-"Hai detto qualcosa a Sam?" chiese.
-"Ancora no" risposi.
-"Tu ne hai la certezza?".
-"No, ecco perché vorrei che tu tornassi il prima possibile" dissi.
-"Meglio di no, Seth. Passa a salutare Sam e vieni qui. Risolveremo la cosa più in fretta e senza che la voce possa arrivare a Sam. Dille che sei dovuto partire per lavoro".
-"Va bene Carol, ci vediamo domani".
-"A domani" disse e attaccó. Feci un respiro profondo , accesi la macchina e andai a casa di Sam.
Appena parcheggiai, vidi un ragazzo uscire dalla sua abitazione. Si abbracciarono e si salutarono con un bacio sulla guancia. La rabbia prese il sopravvento, scesi di corsa dall'auto e andai in contro al ragazzo a grandi passi.
-"E tu chi cazzo sei?" urlai, sganciandogli un destro sullo zigomo.
-"Seth! Fermo!" ulró Sam, quando mi avventai sopra di lui, sferrandogli una raffica di pugni in pieno volto.
-"É solo un amico, Seth!" urló nuovamente Sam, questa volta piangendo. Mi voltai verso lei e, vedendola colma di lacrime, mi alzai da sopra lo sconosciuto, e l'abbracciai.
-"Scusa amore, scusami. Non volevo, te lo giuro, ma non sopporto l'idea che un altro ti tocchi" dissi, iniziando a piangere copiosamente.
-"Non farlo mai più" mi disse dolcemente, asciugandomi le lacrime. Poi so voltó verso il ragazzo , si precipitó verso lui e disse
-"Scusami Gary. Non volevo finisse così. Vieni, andiamo a mattere del ghiaccio".
-"No tranquilla, non ti preoccupare. Capisco che sia geloso; avrei fatto la stessa cosa se avessi visto uscire da casa della mia ragazza, un altro" rispose il ragazzo. So alzó e, avviandosi alla fermata, disse
-"Ci sentiamo piccola Buckey". Sentii la gelosia prendere nuovamente possesso di me ma, poco prima di rincorrerlo, sentii Sam afferrarmi col suo esile corpo e dirmi
-"Ti prego Seth, non farlo". I suoi occhi imploranti mi fecero tornare la calma e, stringendola forte a me, dissi
-"Mi sei mancata bambolina". Lei rocambió l'abbraccio e disse
-"Anche tu. Ma che fine avevi fatto?". La guardai negli occhi e dissi
-"Mio padre aveva bisogno di me. Domani devo partire per conto suo e torneró tra qualche giorno. Tu cercherai di fare la brava, vero?".
-"Certo" disse sorridendo.
Entrammo in casa e Sam mi cucinó una cena con i fiocchi: maccheroni al formaggio, insalata di pollo e patate al forno.
-"Cosa vuole fare la mia regina questa sera?" chiesi.
-"Vuole stare sul divano con il suo re, abbracciati, a vedere programmo demenziali" rispose, sorridendo dolcemente.
-"Ottimo programma bambolina" dissi, alzandomi dalla sedia per poi porgerle un dolce bacio sulle labbra ed uscendo a fumare.
Passammo la serata abbracciati sul divano a guardare 'Ciao Darwin' , tra baci e coccole. Ci addormentammo così e l'indomani arrivó presto.
-"Ciao amore, sta attento" disse salutandomi.
-"Sta tranquilla piccola. Piuttosto, vedi cosa puoi fare con quello la! Non mi piace per niente" dissi.
-"Sono solo tua" disse, dopo essermi saltata al collo e avermi dato un bacio passionale.
-"Fammi andare prima che ti porti in camera".
-"Non male come idea" rispose, con sguardo malizioso.
-"Quando torno ti daró anche il bis e tris piccola. Ma ora devo scappare. Torno presto". Le diedi un bacio sulle labbra e partii. Finalmente avrei scoperto la verità.

Wowowowo sono riuscita ad aggiornareeeeeee ma quanto sono brava? Dovete amarmi per questo!!! Ahahahah che segreto nasconderà Seth?  E cosa succederà tra Gary e Sam? Chi lo sa! (solo io muahahahaha)
SE VI é PIACIUTO SPOLLICIATE E COMMENTATE ANCHE PER SEGNALARE EVENTUALI ERRORI :) UN BACIO DA IAMADREAMER♡

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