Capitolo 2

Sam


-"Cosa vuoi?" chiesi.

-"Volevo solo sapere come stavi" chiese Erik.

-"Sto benissimo , grazie!" risposi acida.

-"Scusa se ti ho disturbata" disse, con fare da cane bastonato.

-"Ecco bravo e ora vedi di sparire" dissi velenosa.

-"Ciao Sam. Ciao Carol" salutò, per poi andarsene.

-"Chi era?" chiese Seth.

-"Erik" risposi freddamente.

-"E chi sarebbe?" chiese nuovamente Seth.

-"Il mio unico ex ragazzo prima di te" risposi.

Vidi Seth farsi nero in volto; iniziò a sfregarsi le mani e mordersi il labbro nervosamente.

Mi alzai dalla panchina, mi avvicinai a lui che fissava Erik e gli presi il viso tra le mani, lo girai verso me ma i suoi occhi non si schiodarono da lui.

-"Ehy Seth" provai a richiamare la sua attenzione.

-"Dimmi" rispose senza cambiare traiettoria con lo sguardo.

-"Devi stare tranquillo. Fa parte del passato lui, nel mio presente e futuro ci sei tu, solo tu" dissi.

Prese i miei piccoli polsi nelle sue forti mani, girò finalmente lo sguardo su me, chiuse gli occhi, inspirò profondamente e disse

-"Lo so Sam, ma non sopporto l'idea che lui ti abbia toccata e baciata. Non ce la faccio" disse.

-"E con questo cosa vuoi dire?" chiesi. Il sangue mi si raggelò, avevo paura che mi lasciasse da un momento all'altro.

-"Dico solo che mi da fastidio. E che deve sapere che tu ora sei mia e basta. Ora, sempre, per sempre" rispose, per poi baciarmi con passione, sotto lo sguardo di Erik. Io lo assecondai.

Vidi Erik spalancare gli occhi e la bocca, incredulo di assistere ad una scena simile visto e considerato che, con lui, nemmeno in privato c'erano questi baci.

-"Ora è meglio se la smettiamo, sennò ti porto in macchina e ti strappo tutto di dosso" mi sussurrò Seth nell'orecchio.

-"In realtà è proprio quello che desidero" gli sussurrai, mordendogli il lobo alla fine. Lo sentii sospirare e sussultare. Mi prese in braccio e, rivolgendosi a mia madre disse

-"Noi andiamo a vedere dove nasce la sorgente, o almeno ci proviamo. Ci vediamo più tardi. Intanto voi riposatevi un pò all'ombra che tra un'ora si riparte".

-"Va bene. State attenti" disse mia madre.

Seth

Corsi nel bosco con Sam in braccio. Per un pò seguii il sentiero finchè non fui sicuro che nessuno ci potesse vedere. Lì decisi di fare un percorso fuori strada e mi addentrai tra i fitti e alti alberi con Sam che rideva come una matta. La feci scendere e, attaccandola ad un grosso arbusto, mi avvicinai posando la sua fronte contro la mia e dissi

-"E ora? Non mi provochi più bambolina?".

-"Oh si che ti provoco bambolino" disse, leccandosi le labbra carnose mentre mi fissava negli occhi.

-"Smettila Sam. Ho paura di non riuscire a controllarmi" dissi.

-"Io non voglio che ti controlli" disse.

A quelle parole, qualcosa scattò nel mio cervello, le abbassai il top scollato e le morsi un seno. La girai, le abbassai gli short assieme al tanga fuxia , m'inginocchiai e , con una mano le tenevo una natica mentre l'altra la morsi.

-"Aia!" urlò Sam.

-"Shhh" dissi, tappandole la bocca con la mano libera. Mi sbottonai i pantaloni, e, allargando leggermente le natiche per avere una miglior visuale, mi addentrai in lei. Un colpo secco e deciso ci fece gemere entrambi. Le lasciai la bocca scoperta e, con la mano appena liberatasi, iniziai a sculacciarla ad ogni affondo. Man mano cresceva l'eccitazione, più forti erano i colpi e vidi la sua natica destra farsi rossa per gli schiaffi e la sinistra per la presa stretta.

-"Non fermarti Seth, ti supplico" disse ansimando. Quelle parole, dette in quel modo, fecero venir fuori l'animale che era in me e, afferrandola per i lunghi capelli neri, il mio ritmo accellerò, diventando quasi inumano. Le diedi delle stoccate forti, decisi e veloci.

-"Sam, sto per venire" dissi. Feci in tempo a finire la frase che lei venne, in un soave e rumoroso gemito. Il suo respiro era pesante, il suo corpo molle ed esausto al punto che si reggeva a stento sulla corteccia dell'albero. Mi tolsi prima di venire e, quando stavo per rivestirmi, Sam si girò, s'inginocchiò e , inaspettatamente, lo accolse tutto nella sua calda bocca. Un brivido mi percorse la schiena e fu così che, dopo qualche minuti, venni tra le sue labbra. Ci accasciammo a terra , esausti per l'intensità di quel rapporto ma, appena vedemmo l'ora, ci alzammo di scatto e corremmo giù per il sentiero.

-"Cazzo Seth, è passata quasi un'ora! Perchè non t'impari a venire prima?" disse Sam ridendo.

-"Se vuoi evitiamo di farlo bambolina. Così non arriveremo più in ritardo da nessuna parte" dissi io, con aria offesa.

Sam si fermò e, afferrandomi la mano, mi baciò.

-"Preferisco arrivare in ritardo che non fare più l'amore con te" disse. La presi in spalla e tornai a correre giù per quella discesa.

Quando arrivammo alla piazzola di sosta, avevo il fiatone per la corsa e Sam per le troppe risate.

-"Stavamo per venirvi a cercare" disse Carol.

-"Tranquilla, siamo sempre puntuali. O quasi" risposi io.

-"Dai ragazzi andiamo" disse Char.

Montammo tutti in auto e ci dirigemmo verso la città natale di Carol.

Guidai per altre due ore e, finalmente , arrivammo in una cittadina sperduta nella campagna.

-"Benvenuti ragazzi!" gridò la vicina di casa della vecchia abitazione di Carol.

-"Salve signora Collins" disse Carol. La signora, un pò sorpresa, la fissò per qualche secondo con le ciglia aggrottate e poi esclamò

-"Oh diamine! Sei tu Carol?".

-"Si signora Collins" rispose.

-"Da quanto tempo! Cosa ci fai qua?" chiese l'anziana signora.

-"Niente di speciale. Sono venuta a far visita alla mia vecchia città" risposa Carol.

-"Ma che brava ragazza. Sei rimasta bella come vent'anni fa" disse la signora Collins.

-"Grazie mille. E lei è sempre gentilissima" rispose.

-"Stasera sarete miei ospiti a cena! Vi aspetto per le otto!" disse la vecchietta, per poi rientrare.

-"Che simpatica quella signora" disse Sam.

-"Si hai ragione, è un amore. Ora però andiamo a darci una rinfrescata e poi dobbiamo passare in pasticceria: non ci si presenta mai a cena a mani vuote" disse Carol.

-"Hai ragione. Andiamoci a lavare " disse Sam.

Entrammo nella vecchia casa dove, all'entrata, c'erano il salone , la cucina e una scala di legno che portava al piano di sopra.

-"Salite ragazzi. Al secondo piano troverete due stanze e un bagno: in quelle due stanze dormiremo io e Charlotte. Mentre tu e Sam dormirete al terzo piano dove c'è un bagno e una camera" disse Carol.

Portammo su i bagagli , li sistemammo e sentii Sam dire

-"Amore, vado a farmi una doccia". Sentii l'acqua della doccia scorrere e, dopo qualche minuto, entrai in bagno anch'io,mi spogliai, aprii la tenda e vidi Sam quasi impaurita.

-"Che cavolo fai?" chiese.

-"Faccio la doccia con te, almeno risparmiamo" dissi sorridendo. Era davvero bella nuda.

-"Va bene ma non farti venire in mente strane idee. Siamo in ritardo" disse.

-"Va bene piccola" risposi. L'abbracciai e le baciai la nuca. Iniziai ad insaponarmi e lei fece lo stesso, senza staccare mai i nostri sguardi. Ci lavammo i capelli e la guardai dalla testa ai piedi; lei ricambiò, fissandomi intensamente per poi dire

-"Fanculo il ritardo, non siamo mai puntuali" e si avventò sulle mie labbra.

Quando finimmo, uscimmo di corsa dalla doccia e ci asciugammo. Indossammo i primi vestiti che ci capitarono e scendemmo di corsa.

-"Wow, siete addirittura in anticipo. Sicuri di stare bene?" chiese Char, ridendo sotto i baffi.

-"Benissimo" rispose Sam, con un grande sorriso.

Carol scese dalle scale ed era incantevole. Indossava un tubino color tiffany, decoltè bianchi di vernice e i capelli erano semi raccolti lateralmente da una treccia.

-"Sei bellissima mamma" disse Sam.

-"Si zia, sei una bomba sexy" disse Char.

-"Hanno ragione Carol" dissi io.

-"Grazie ragazzi miei" disse per poi abbracciarci tutti assieme.

-"Come mai ti sei vestita così?" chiese Sam.

-"Bhe piccola mia, vicino la pasticceria c'è l'officina dove lavora Scott" rispose, strizzando l'occhio.

-"Ora ho capito! Andiamo va, o faremo tardi" disse Sam. Montammo tutti in macchina e , una volta arrivati alla pasticceria, Carol esitò a scendere dall'auto.

-"Dai mamma, sei splendida. Cosa vuoi che succeda? Al massimo gli cade la mascella quando ti vede" disse Sam.

-"Hai ragione piccola, non ho nulla da temere. Ma ho il cuore a mille, come se fossi tornata adolescente" rispose Carol.

Scendemmo tutti e, quando aprimmo la porta della pasticceria, un uomo fece cadere a terra il vassoio appena comprato.


Spazio autrice: amoriiiiii cosa ne pensate di questo amore tenuto nascosto da Carol per venti lunghissimi anni? Tra Sam e Seth sembra funzionare. Ma Erik? Sparirà facilemente dalle loro vita? E William che fine avrà fatto? Char riuscirà a sostenere la situazione?

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