Capitolo 13

Sam

Mi era mancato tutto questo. Mangiare, ridere, scherzare, baciarlo, far l'amore con lui, accoccolarmi sul suo petto, sentire il suo battito e addormentarmi tra le sue braccia. Mi era mancato tutto di Seth. 'Il bacio con Gary' disse la mia coscienza. Forse avrei dovuto dirglielo? E se poi mi avesse lasciata? In fondo non sono stata io a baciare Gary, ma viceversa. Si, glielo avrei detto , prima o poi.
Mi svegliai, sentendo qualcosa di caldo sulla punta del mio naso, poi la fronte, la guancia e di nuovo sul naso: erano le labbra di Seth. Aprii leggermente gli occhi e lo vidi sorridere dolcemente.
-"Finalmente ti sei svegliata" disse.
-"Si, anche se mi piacevano tutti quei baci" risposi.
-"Posso continuare se vuoi" disse. Annuii e in un secondo me lo ritrovai sopra di me, che mi riempiva il volto di baci, mentre mi abbracciava. Lo amavo così tanto quando era così dolce.
-"Ora che hai ricevuto la tua razione di dolcezza mattutina, andiamo a far colazione" disse. Lo spinsi sul letto e, mettendomi sopra, dissi , facebdo su e giù con l'indice, dal collo all'elastico dei boxer
-"Io pensavo di fare un pó di stretcing prima".
-"Credo sia un'ottima idea" rispose, sorridendo maliziosamente.
-"Io ho sempre buone idee" risposi, per poi avventarmi su quelle labbra che mi erano tanto mancate.
*
Ci stendemmo sfiniti tra quelle lenzuola impregnate dei nostri ormoni , poggiai la testa sul cuscino e Seth si posó sul mio ventre.
-"É sempre bellissimo con te bambolina" disse , guardandomi dal basso, con quegli occhi color smeraldo. Gli scompigliai il ciuffo color pece e gli sorrisi. Poi dissi
-"Modestamente so di essere brava in tutto". Seth sorrise maliziosamente e disse
-"Tutto eh".
-"Amore, ora suggerirei di mangiare prima di sentirci male" risposi.
-"Peccato, ma hai ragione. Andiamo a mangiare" disse, saltando giù dal letto, prendendomi in braccio e portandomi in cucina, ancora nudi. E fu così che mangiammo: non mi vergognavo di spogliarmi di tutto cob lui.
-"Devo dirti una cosa" dissi improvvisamente, con tono serio.
-"Cosa c'é?" disse, perdendo il sorriso e assumento un espressione preoccupata.
-"Prometti che non ti arrabbi?" chiesi. Chiuse gli occhi, inspiró profondamente, li riaprì e disse
-"Non te lo prometto, ma ci proveró con tutto me stesso". E ora? Dovevo dirglielo per forza, ma avevo paura della sua reazione.
-"Gary mi ha baciata" dissi, chinando il capo.
-"E tu?" chiese.
-"Io mi sono spostata subito e me ne sono andata via" risposi, stavolta guardandolo negli occhi. Potevo vedere la rabbia che provava verso Gary. Si alzó da tavola in preda all'ira, corse in camera, si vestì in fretta e furia ed uscì di casa , sbattando la porta. Sapevo che avrei dovuto dargli retta quando diceva di non uscire con Gary. Sapevo che aveva ragione. Sapevo che si sarebbe arrabbiato. E allora perché l'ho fatto? L'avevo perso? Rassegnata, decisi di andare a farmi un bagno caldo per rilassarmi un pó.

Seth

Non potevo credere che quel verme avesse toccato la mia Sam. MIA e basta! Decisi di andare a scuola per farmi dire dove abitasse Gary. Arrivai, parcheggiai ed entrai: trovai una segretaria abbastanza giovane, una alle prime armi. Avrà avuto circa venticinque anni: occhiali, capelli rossi legati, occhi color nocciola, formosa.
-"Salve" dissi, mostrando il miglior sorriso di sempre. Appena alzó lo sguardo, rimase come incantata: ce l'avevo in pugno.
-"S-salve" balbettó lei.
-"Come va?" chiesi.
-"B-bene" rispose arrossendo.
-"Sa, è molto carina quando arrossisce" le sussurrai all'orecchio, poggiandomi con le mani sul tavolo e sporgendomi in avanti. Potevo notare con facilità la sua pelle d'oca.
-"G-grazie" disse , deglutendo.
-"Una bella ragazza come lei, non dovrebbe stare qui, sa? Dovrebbe uscire con un bel ragazzo" dissi, spostandole una ciocca di capelli che aveva dinanzi gli occhi.
-"Lei dice?" chiese, arrossendo ancor di più. Si notava che era nervosa: con una mano si portava i capello dietro l'orecchio e sfregava le gambe tra loro. Era arrivata l'ora!
-"Ne sono sicuro. E sono sicuro che lei sia molto gentile. Potrebbe darmi un informazione riguardante un ragazzo di nome Gary?".
-"Oh si bhe, ce ne sono due. Uno é nella squadra di basket e l'altro nel club degli scacchi" rispose, mostrandomi le foto. Lo riconobbi sibito e, vedendolo, la rabbia riaffiorì.
-"Lui" dissi, indicandolo.
-"Cosa vuole sapere?" chiese.
-"Dove abita?".
-"Non posso dirglielo, mi spiace". Dovevo assolutamente sapere dove abitasse, quindi decisi di giocare un pò più pesante. Le accarezzai una guancia per poi posarci sopra la mia mano e, avvicinandomi alle sue labbra, le sussurrai
-"Ti prego, devo riportargli una cosa". Pendeva dalla mie labbra e , appena mi diede l'indirizzo, me ne andai in fretta e furia:
- "Gary, sto arrivando" dissi tra me e me.
Arrivato dinanzi la sua abitazione, scesi di corsa e andai a bussare alla porta. Mi aprì proprio lui e, appena mi roconobbe, spalancó gli occhi e disse
-"Cosa ci fai tu qui?". Non gli risposi a parole, ma un gancio destro partì e si scontró direttamente con il suo zigomo sinistro. Cadde a terra e, preso dalla collera, mi catapultai su lui prendendolo per il colletto e continuando a riempierlo di pugni: non riuscivo a fermarmi. Quando vidi la mia mano e la sua faccia piena di sangue capii che forse avevo esagerato; mi alzai da terra e, vedendolo ancora coscente gli dissi
-"Non avvicinarti mai più a Sam. É mia, solo mia e nessuno puó toccarla".
Mi voltai e tornai a casa. Quando entrai , corsi in camera da letto e vidi Sam seduta sul davanzale, intenta a leggere un libro. Quando si voltó e mi vide sporco di sangue, spalancó gli occhi, lanció il libro sul letto e corse da me.
-"Cosa é successo? Stai bene? Da dove ti esce tutto questo sangue? Muoviti, andiamo al pronto soccorso" disse preoccupata. Mi venne da ridere e lei mi guardó perplessa.
-"Perché ridi?" chiese.
-"Io sto bene, sono solo andato a dare una lezione a quel coglione" risposi.
Sam si mise le mani sulla bocca e si allontanó da me, iniziando a piangere. Cos'aveva?
-"Sei un pazzo. Come cazzo ti é venuto in mente Seth? Vattene, non voglio più vederti" disse.
-"Cosa?" chiesi. Non poteva dire sul serio, non poteva arrabbiarsi perché avevo difeso ció che era mio.
-"Sparisci dalla mia vita! Ti odio Seth, ti odio" urló. Serrai le mani a pugno e corsi, infuriato, giù per le scale. Salii in macchina e partii. Per quale cazzo di motivo non le stava mai bene nulla? Perché non le stava bene il modo in cui la proteggevo? Fanculo, ero stufo: se con Sam era davvero finita, sarei tornato quello di prima. Dopo qualche ora di guida, mi fermai in un bar e la vidi lì, con i suoi lunghi capelli dorati e mi avvicinai.
-"Ei" la salutai.
-"Ciao Seth" rispose, sorridendomi.

Sciaoooooo amoriiii!!! Allora, io sono in viaggio e voi? Partirete? Questo capitolo é stato un pó un parto perché ero indecisa su un paio di cose ma alla fine mi sono schiarita le idee :D spero vi piaccia!
Passate a leggere "Non lasciarmi" di Andiamoviadi-qua. Ve lo consiglio, é davvero bello.

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