Capitolo 12

Sam

Mi svegliai presto quella mattina. Ero ansiosa per il ritorno di Seth. Decisi di sistemare l'intera casa e di fare una sorpresa al mio ragazzaccio. Mi alzai dal letto, sistemai tutta la camera, pulii il bagno e poi corsi giù in cucina. Pulii tutto e poi passai alla sala. Spolverai i mobili, svuotai il camino dalla cenere, lucidai il lampadario e passai l'aspirapolvere in tutta la casa. Era oramai ora di pranzo e decisi di mandare un messaggio a Seth.
'Ei ragazzaccio, finito l'incontro?'. Inviai e corsi a farmi una doccia; non sapevo a che ora sarebbe tornato. Appena uscii, aprii il cassetto dell'intimo e notai la scatola del completino preso per la prima notte di nozze: quello dove immaginai Seth sfilarmelo e decisi d'indossarlo. Sopra misi un lungo abito a righe bianco e nero, con una cinturina in caucciù marroncina, delle infradito e un velo di cipria. Feci una coda alta, presi il telefono, la borsa , le chiavi , il portafogli e mi precipitai al piano di sotto. Volevo che tutto fosse perfetto quindi andai in centro a comprare delle cose. Per prima vosa comprai alcune candele profumate alla vaniglia, poi delle lenzuola rosse nuove, delle rose ed infine mi recai all'alimentari. Presi delle ostriche, qualche gamberone, un astice ancora vivo , cioccolato bianco, burro, zucchero e farina. Tornai a casa verso le cinque del pomeriggio e mi misi subito ai fornelli. Seth non si era ancora fatto sentire, ma sapevo che sarebbe arrivato. Come prima cosa , preparai l'impasto per un soufflé al cioccolato bianco e, una volta pronto, lo misi a riposare. Presi l'astice, lo guardai e gli dissi
-"Perdonami, ma stasera ho bisogno di te. Morirai per una buona causa" e lo calai nell'acqua bollente. Doveva soffrire molto poverina. 'Ora ti preoccupi per un astice?' chiese la mia vocina interiore. In effetti a cosa stavo pensando? Alzai lo sguardo e vidi che l'orologio segnava le sei. Mi sbrigai a mettere i gamberoni in padella con aglio e prezzemolo, li lasciai a fuoco lento e corsi in camera a prepararmi. Optai per un vestitino corto nero. Aveva il top rigido ricoperto di brillantini, con scollatura a cuore che arrivava fino la vita e la gonna in tulle si apriva come i tutù. Sotto optai per un paio di tacchi neri in raso con un solo dettaglio dietro al tallone: un fiocco. Andai al bagno, presi la paletta degli ombretti e feci uno smokey eyes nero e argento. Un color nude sulle labbra, ciglia finte e blush rosa antico. Al collo misi una collana nera, stretta, come se fosse un collare. Lasciai i capelli neri sciolti, raccolti solo lateralmente da una treccia. Feci qualche boccolo alle punte ed ero pronta. Guardai il telefono ed erano le sei e trenta. 'Cavolo, i gamberi!' pensai. Corsi in cucina e lo vidi lì, ai fornelli. Si giró e rimase sbalordito, come se non mi avesse mai vista prima. Spense tutto e mi corse incontro, baciandomi con foga, passione, desiderio, amore, voglia. É come se non ci vedessimo da anni, come se quel bacio ci fosse stato proibito per molto tempo. Dopo alcuni minuti ci staccammo per riprendere fiato e gli dissi sorridendo
-"Ciao ragazzaccio".
-"Ciao bambolina" rispose Seth, ricambiando il sorriso.
-"Mi sei mancato".
-"Anche tu, da morire" disse, per poi stringermi in un abbraccio che toglieva il fiato.
-"Così mi uccidi" dissi, scherzando.
-"Non riesco a staccarmi" rispose.
-"Non staccarti mai" dissi, per poi prendergli il viso e baciarlo. Avevo bisongno di lui più di ogni altra cosa.

Seth

Appena vidi la scritta 'negativo' su quel foglio piansi di gioia. Char e Carol mi abbracciarono ed io corsi in camera a prepararmi. Sentii bussare alla porta e Charlotte entró dicendo
-"Posso parlarti un secondo?".
-"Certo, dimmi" risposi, mentre facevo le valige.
-"Ieri Will mi ha chiamata". Mi fermai per un secondo, sorpreso da quella notizia, e poi chiesi
-" Cosa ti ha detto?".
-"Mi ha detto che ha sbagliato e che é giusto che si prenda le sue responsabilità nei confronti del bambino. Ma non vuole saperne di stare insieme a me".
-"Che testa di cazzo. Lo uccido" dissi.
-"No Seth, tranquillo. A me va benissimo. Non mi piace Will, non é il mio tipo" disse Char, sorridendo. L'abbracciai , le diedi un bacio sulla nuca e le dissi
-"Per qualsiasi cosa sai che ci sono e che puoi chiamarmi".
-"Lo so" disse, ricambiando l'abbraccio.
Sentimmo delle grida provenire dal piano di sotto e corremmo a vedere cosa stesse succedendo.
-"Perché non me lo hai detto?".
-"Cosa avrei dovuto fare? Rinunciare al college?". Carol e Scott stavano litigando furiosamente al piano di sotto.
-"Tu non potevi rinunciare al college, ma hai tranquillamente potuto dare in adozione nostro figlio, vero?" urló Scott.
-"Scott, mi dispiace. Ho avuto paura" disse Carol, piangendo.
-"Ed io che ero pronto a ricominciare con te. Io che volevo davvero tornare a stare con te. Non ti perdoneró mai Carol" disse, andandosene e sbattendo la porta dietro di se.
-"Zia, che succede?" disse Charlotte, correndole incontro.
-"Scott ha scoperto tutto. Sua zia questa mattina mi ha vista in clinica e ha chiesto cosa ci facessi lì all'infermiera. Gli ha raccontato tutto".
-"Mi dispiace Carol" dissi, avvicinandomi a lei e abbracciando entrambe.
-"Tu non hai colpe Seth" disse, ricambiando l'abbraccio.
-"Ora va da Sam; ti starà aspettando" continuó. Annuii, presi la valigia, salii in macchina e sfrecciai verso l'unico posto in cui vorrei essere in questo preciso istante. Dopo svariate ore di guida, arrivai dinanzi quella casa dove vidi Sam la prima volta. Avevo il cuore che mi batteva all'impazzata, quasi a scoppiare. Feci i tre gradini dell'atrio in una sola volta, aprii la porta e sentii dei rumori provenire dalla cucina. Corsi li, pensando di trovare Sam e invece vi trovai solo dei gamberi che sfrigolavano in padella. 'Ora si bruciano' pensai, allora mi misi a girarli. Pochi secondi dopo sentii dei passi provenire dalla scalinata e , quando mi voltai, persi un battito. Era bella più che mai con quel vestitino nero, le autoreggenti e quegli occhi che brillavano e risaltavano col trucco. Era perfetta , come sempre. Il primo impulso fu quello di baciarla : non potevo più star lontano da lei, mi era mancata così tanto.
-"Ciao ragazzaccio" disse sorridendo.
-"Ciao bambolina" risposi, ricambiando il sorriso.
-"Mi sei mancato".
-"Anche tu, da morire" dissi, per poi stringerla in un abbraccio.
-"Così mi uccidi" disse, scherzando.
-"Non riesco a staccarmi" risposi.
-"Non staccarti mai" disse, per poi prendermi il viso e baciarlo. Avevo voglia di lei, di sentirla mia. La presi in braccio , la poggiai con la schiena al muro, tenendola ben salda dai glutei ed iniziai a baciarle il collo, fino alla scollatura. Aveva un seno davvero bello, grande e sodo. Decisi di morsicarlo e succhiarlo e la sentii gemere sotto questo mio atto. La misi giù e dissi
-"Prima mangiamo, perché dopo ti rinchiudo in camera". Avevo una voglia matta di far l'amore con lei, ma preferivo aspettare. Mi preparó una cena davvero ottima: ostriche e champagne, spaghetti all'astice, gamberoni in padella e soufflé al cioccolato bianco. Tutto a lume di candela: era tutto perfetto.
-"Aspetta qui" disse, alzandosi da tavola.
-"Dove vai?" chiesi, curioso.
-"É una sorpresa" disse, schioccandomi un bacio sulle labbra e chiudendo la porta della cucina dietro di se. Dopo circa dieci minuti mi arrivó un messaggio sul telefono; era Sam.
'Vieni in camera, ragazzaccio'. Quando aprii la porta, trovai un percorso fatto di candele al profumo di vaniglia e con petali di rose; esso portava in camera di Sam. Corsi per le scale e, quando aprii la porta della camera, trovai Sam seduta sul letto, in intimo e tacchi. Rimasi estasiato dinanzi quella visione celestiale. Si alzó e mi venne incontro, tirandomi verso lei per la maglietta; mi buttó sul letto e fece cenno di aspettare. Prese il telefonino e mise una canzone sexy e lenta ed improvvisó uno spogliarello. Inizió con lo sciogliere la treccia, poi mise un piede con ancora il tacco, tra le mie gambe e si sbottonó un autoreggente, sfilandola pian piano. Era straziante l'attesa e, non facendocela più, l'attirai verso me, la buttai sul letto e capovolsi la situazione. Ora era lei ad essere sotto il mio comando. Le slacciai lentamente il bustier, finché non vidi i capezzoli turgidi fuoriuscire. Ad ogni gancetto sfilato, corrispondeva un bacio sul punto aperto. Così arrivai al ventre e, lentamente, le sfilai il perizoma: era perfettamente liscia, come sempre. Non seppi resistere e affondai il viso in quel paradiso proibito, a me donato per primo. Amavo quel profumo di Sam. La mia lingua non riuscì a fermarsi e inizió ad assaporarla, prima lentamente, poi sempre più avidamente ad ogni gemito di Sam. Giocai a lungo col clitoride finché non sentii il suo orgasmo esplodermi in bocca; bevvi fino all'ultima goccia quell'elisir a me donatomi. Mi spogliai , feci per rimettermi sopra ma Sam, abilmente, mi mise a sedere e si mise sopra di me, facendo entrare il mio membro in lei, in un colpo solo. Rimasi sorpreso e quasi senza fiato per questo gesto; inizió ad ondeggiare lentamente su me, facendomi impazzire e gemere contemporaneamente. Dopo alcuni secondi, minuti o ore, non ne potei più di quella sofferenza: presi i suoi fianchi e iniziai a farla muovere più velocemente ma lei si ribelló e disse
-"Comando io" e mi leccó il collo. Persi completamente il controllo e, prendendola per le natiche, mi alzai, la poggiai con la schiena al muro ed iniziai a fare dentro e fuori velocemente, con stoccate rumorose e decise. I nostri gemiti si mischiarono, il sudore c'imperlava la pelle ed esplodemmo entrambi in un orgasmo sincronizzato. Con cautela, la portai a letto e, una volta stesi, uscii da lei delicatamente. L'abbracciai e dissi
-"Mi mancava far l'amore con te".
-"Anche a me" rispose, accoccolandosi sul mio petto.
-"Ti amo bambolina".
-"Ti amo ragazzaccio". E ci addormentammo.

Ho aggiornato due volte di fila!! Amatemi su ♡ ahah allora siete contente che Sam e Seth non sono fratelli? E cosa ne pensate della decisione di Will di fare il padre? Le cose tra Scott e Carol si sitemeranno? Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo...a presto ♡

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