Capitolo 10

Sam

Ero rimasta nuovamente sola. Non so perchè, ma qualcosa faceva suonare il campanello d'allarme in me. Perchè il padre di Seth si era rifatto vivo dopo un anno? Perchè aveva chiesto proprio a lui di andare? E se invece non fosse vero, ma Seth avesse un'altra? Perchè non ha voluto far l'amore con me? Si, avrà sicuramente un'altra e sarà andato da lei. 

Mille pensieri invasero la mia mente e, a distogliermi da essi, fu lo squillo del cellulare.

-"Ei Gary!" risposi, sorpresa.

-"Ei Sam, ti disturbo?" chiese.

-"No no anzi. Sono felice che mi abbia chiamata; come stai?".

-"Ho lo zigomo leggermente gonfio ma sono vivo. Sei con lui?".

-"No, sono sola. Lui è dovuto partire un paio di giorni per conto del padre".

-"Allora ti va di vederci oggi? Andiamo al mare" disse.

-"Va benissimo. Mi passi a prendere tu?" chiesi.

-"Si. Scendi quando sei pronta, io sono qui sotto" disse e riagganciò.

Rimasi imbambolata davanti al telefono; ero sorpresa. Corsi in camera, mi feci velocemente una doccia, infilai il costume, un abitino di lino, raccolsi i capelli in una coda alta, presi l'asciugamano, telefono , crema solare, occhiali e corsi giù dalle scale. Uscii di casa e lo vidi poggiato su uno scarabeo nero, con un casco in mano, in attesa che andassi da lui. Gli corsi in contro, lo salutai con un abbraccio e notai lo zigomo gonfio.

-"Cavolo, guarda qui" gli dissi, toccando il punto gonfio.

-"Aia!" urlò, ritraendosi.

-"Che femminuccia" dissi, sfottendolo.

-"Che fai, mi prendi in giro?" chiese. Lo guardai e ridemmo entrambi, poi mi porse il casco e lo infilai.

-"Posso fidarmi?" dissi, salendo in sella.

-"Certo. Non mi piace correre" disse, infondendomi sicurezza. Mise in moto e partimmo.

Quando arrivammo, notai che era la stessa spiaggia in cui mi portò Seth la prima volta: la malinconia s'impossessò subito di me e Gary lo notó subito.
-"Che hai?" chiese.
-"Nulla, tranquillo" risposi, accennando un falso sorriso.
-"Non prendermi in giro, cos'hai?". Chinai il capo e risposi
-"É la spiaggia dove mi ha portato la prima volta Seth".
-"E perché ora sei triste?" chiese.
-"Credo che mi nasconda qualcosa" risposi. Non so il motivo, ma sapevo di potermi fidare di lui.
-"Se pensi questo, parlaci. Gli occhi non possono mentire Sam, ricordalo sempre" disse. Aveva ragione, ci avrei parlato appena fosse tornato. Sentii il telefono squillare, lo presi e vidi un messaggio di Seth
'Sono arrivato amore. Tu cosa fai?'. Mi affrettai a rispondere, mentre un sorriso si formó involontariamente.
'Sono al mare. Com'é andato il viaggio?'.
'Bene piccola. Tu con chi sei al mare?'.
'Con Gary, ma non arrabbiarti. Siamo solo amici'. Dopo il mio messaggio, aspettai cinque minuti ma Seth non rispose.
-"Se hai finito, andiamo a farci un bagno" disse Gary.
-"Certo, andiamo" dissi. Posai i vestiti nella borsa e corsi in acqua assieme a lui. Si notava che faceva sport: addominali scolpiti, gambe e braccia possenti.
-"Cosa guardi?" chiese con tono malizioso.
-"Te" risoposi, sostenendo lo sguardo. Che diavolo stavo facendo? Stavo flertando con Gary?
-"Ah si? E ti piace?" chiese, avvicinandosi a me, pericolosamente, fino a trovarmelo a pochi centimetri dal mio corpo tremante. Perché mi faceva questo strano effetto? Quell'effetto che solo Seth era stato in grado di farmi.
-"Smettila Gary, non provocarmi" dissi freddamente, voltandomi dall'altra parte. Sentii delle braccia lunghe avvolgermi la vita e il fiato caldo sul collo.
-"Perché ti sei arrabbiata?" disse con tono dolce. Deglutii e risposi
-"Sono fidanzata Gary".
-"Lo so" disse e rimanemmo così per qualche secondo. Mi sentii sollevare e in un secondo mi ritrovai sott'acqua. Quando riemersi vidi Gary ridere come un matto e non potei far a meno di ridere assieme a lui.
-"Questa me la paghi!" gli urlai, ed iniziai a schizzarlo con l'acqua; lui ricambió. Dopo un pó si fermó e vidi che si toccava l'occhio; mi avvicinai a lui e gli chiesi
-"Tutto bene?".
Mi prese il volto e mi bació.

Seth

Arrivai dinanzi la casa di Carol, bussai e mi aprì Char.
-"Ei" disse.
-"Ciao Char, dov'é Carol?" chiesi, guardando alle sue spalle.
-"Vieni, entra" rispose, facendomi spazio. La vidi seduta sul divano di fronte al caminetto, tenendo in mano alcuni fogli. Mi sedetti nella poltrona di fianco a lei e la guardai, in attesa che proferisse parola.
-"Ciao Seth" disse.
-"Ciao Carol" dissi.
-"Immagino che tuo padre ti abbia raccontato tutto. É per questo che tu sei qui".
-"Dimmi che non sono io Carol. Che non sono io il figlio che hai dato in adozione ventuno anni fa" dissi, con gli occhi colmi di lacrime.
-"C'é il cinquanta percento di possibilità che sia tu. Quando ho partorito, nella mia stanza, un'altra ragazza diede in adozione il figlio. Io mi ricordo di tuo padre e mi ricordo che , appena entró nel nido e vide il mio bambino, andó subito da lui e lo prese in braccio" disse.
-"Carol, io amo Sam. Non posso essere suo fratello, non posso amare mia sorella, capisci?" dissi, singhiozzando. Lei tiró un sospiro e disse
-"Domani andremo a fare le analisi e tra due giorni sapremo la verità. Spero per voi che non sia così". Si alzó e andó via. Ripensai a ció che disse mio padre qualche giorno prima: 'Seth, ho saputo che sei fidanzato con una ragazza molto carina. Ma devi sapere una cosa : la ragazza é figlia di una donna che, tempo fa, incontrai nell'ospedale dove ti adottammo. Lei e un'altra ragazza avevano dato alla luce due maschietti e noi scegliemmo te. Non ho l'assoluta certezza che tu sia suo figlio, perché prima di portarti via, lei lasció l'ospedale. Ma c'é un'alta probabilità che tu e la tua fidanzata siate fratelli'.
Ancora non riuscivo ad accettare la possibilità che io e Sam potessimo essere amici. Mentre ero assorto nei miei pensieri, sentii una mano toccarmi la spalla destra. Alzai gli occhi e vidi Charlotte sorridermi dolcemente, mentre mi porgeva un bicchiere di limonata.
-"Tieni, fa caldo e tu sei troppo agitato. Zia mi ha spiegato la situazione e spero che sia tutto un equivoco" disse dolcemente. Come avevo potuto trattarla male per quasi un anno? Di getto l'abbracciai, rovesciando tutta la limonata sul pavimento e continuai a piangere, ma stavolta rumorosamente. Mi abbandonai tra le sue braccia, tra quell'abbraccio quasi materno.
-"Sfogati Seth, ne hai bisogno. Sei stato forte troppo a lungo" disse, lasciandomi un bacio tra i capelli. Quando smisi, mi asciugai le lacrime, la guardai e dissi
-"Grazie Char e scusa per tutto il male che ti ho fatto. Non sono mai stato alla tua altezza, meriti di meglio". Rimase sbalordita dalle mie parole, arrossì, chinó la testa e rispose
-"Grazie Seth". L'abbracciai e le diedi un bacio sulla guancia. In fondo, nonostabte tutto, le volevo un gran bene.
-"Con Loris come va?" chiesi.
-"Siamo solo amici" rispose, ma non sembrava seccata.
-"Come mai solo amici?" chiesi, curioso. Si guardó attorno, come ad appurarsi che non ci fosse nessuno e, avvicinandosi al mio orecchio, mi sussurró
-"É gay".
-"Cosa?" urlai sbalordito.
-"Shhh non lo sa nessuno. E, se proprio vuoi saperlo, ti trova sexy" disse, facendo una risatina.
-"Ha delle fantasie su di me?" chiesi, sconvolto.
-"Si" disse Char.
-"O cazzo. Bhe, modestamente, sono un figo pazzesco" dissi e tutti e due scoppiammo a ridere. Un pó di spensieratezza ci voleva. Passammo la giornata così, a parlare del più e del meno. Cucinammo pollo arrosto con patate , pulimmo la cucina e andammo a dormire. Il giorno dopo mi svegliai in preda al panico. Sapevo che da quel giorno in poi, la mia vita sarebbe cambiata, per sempre. Decisi di alzarmi e correre sotto la doccia feedda, in modo da distrarmi. Appena entrai in bagno, trovai Charlotte intenta a spogliarsi e, quando i nostri occhi s'incrociarono, lei arrossì e si coprì con un asciugamano striminzito.
-"Nulla che non ho già visto" dissi io.
-"Dovrei lavarmi Seth" rispose Char.
Mi spogliai a mia volta e, vedendo ció che stavo facendo, lei chiese
-"Cosa diavolo fai?".
-"Devo lavarmi. Oggi ho l'esame del sangue" risposi.
-"Ma c'ero prima io!" disse, mettendo un finto broncio. Aprii la porta della doccia e la tirai dentro con me.
-"Laviamoci assieme allora. Tanto ci siamo già visti nudi quindi, non c'é nulla di nuovo e nulla di imbarazzante". Lei annuì ed inizió a bagnarsi i capelli.
-"Mi passi il bagnoschiuma?" chiese Char. Mi voltai leggermente e , quando mi rigirai, vidi che mi stava fissando.
-"Non fare pensieri strani, maialina" le dissi, dandole un colpetto sul naso.
-"Ma quali pensieri strani!" esclamó, strappandomi dalle mani il bagnoschiuma e voltandosi. Potei ammirare il fondoschiena perfetto che aveva e, per distrarmi, decisi di farle lo shampoo. Finimmo di lavarci entrambi , uscimmo, ci asciugammo e ci vestimmo. Quando scesi le scale, trovai Carol pronta sul ciglio della porta che disse
-"Sei pronto?".
-"Si, voglio sapere" risposi. Mi prese per mano e ci avviammo alla clinica per il test. Chissà se avrei dovuto dire addio a Sam o se avremmo potuto sposarci e avere dei figli. A questo pensiero un flashback mi percorse la mente: figli! E se Sam fosse incinta?

Amoriiii scusate ma Wattpad mi ha cancellato due volte il capitolo ed é stata dura riscriverlo tre volte. Ero demoralizzata con questi problemi!!! Speriamo non capiti più :( allora cosa ne pensate di questo colpo di scena? E di Gary? In più volevo chiedervi un parere...che ne dite se apro un gruppo su whatsapp dove poter parlare tutte quante? Grazie ancora per il sostegno ♡ p.s. ho una sorpresina per voi....e ve la faró vedere nell'eventuale gruppo di cosa si tratta. Un bacio a tutte...vi amooooo

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top