Capitolo 13: Rivali

Barbabianca girò lo sguardo verso verso i due e quando riconobbe il rosso, il suo sguardo si focalizzò sulla figura del ragazzo.
Atsushi in quel momento istintivamente afferrò Maeko, la prese in braccio e impuntò il piede nell'asfalto.
Con una forte spinta Atsushi corse nella direzione opposta a gran velocità.
Non poteva affrontare Barbabianca con Maeko vicino, lo aveva visto. Aveva visto quanto poteva essere potente, già lui avrebbe avuto poche chance.
Conosceva la forza di Maeko, ma questo non voleva dire che se lei fosse stata vicino a lui sarebbe stata al sicuro.
Anzi probabilmente era il contrario.
<Atsushi, chi è quello?> Chiese la ragazza, notando che Atsushi era parecchio preoccupato.
<Numero 2, Barbabianca, l'uomo più forte del mondo. Quel nome non è così per dare acqua alla bocca.>
Maeko lo fissò, mentre scappavano a gran velocità per I vicoli.
<L'uomo più forte del mondo...>

Atsushi si fermò in un vicoletto distante da dove aveva inizialmente incontrato Barbabianca.
<Forse qui dovremmo->
Non ebbe neanche il tempo di finire la frase che l'enorme figura dell'uomo varcò la via traversa a quella dove si trovavano i due, mettendosi in fronte a loro.
<Non scappare Atsushi. Voi due finirete ammazzati comunque. Vendicherò Smaug, mostrando la vostra arroganza nel mettervi contro l'uomo più forte del mondo.>Disse Barbabianca.
Questo tirò su il braccio. Nel suo pugno chiuso comparve una sfera biancastra.
<Sparite.> Disse solamente.
Atsushi non aveva la Slicer. Doveva proteggere Maeko a tutti i costi.
Una enorme esplosione colpì l'area intorno a Barbabianca.
<Mi fai pena.>Disse una voce.
Una figura saltò giù da uno dei palazzi della via. I capelli corvini ricordavano le piume di un corvo, in picchiata dall'alto dei cieli per discendere e portare morte su questa terra.
<Non sai certo combattere senza il tuo inutile coltellino da burro. Non è vero Atsushi?> Gli fece notare Aria alzando il volto. Poi si avvicinò a lui.
<Per stavolta ti aiuto io, ma non farci l'abitudine.> Disse il corvino.
I due si pararono davanti a Maeko, mentre la nube dell'esplosione si dissolse. Barbabianca era indenne, neanche un graffio o un livido.
<Moccioso insolente.> Disse solamente.
Atsushi allora, usando il suo braccio creò una lama di potere spirituale, come estensione di quest'ultimo.
Barbabianca creò nuovamente la sfera nel suo pugno. Quando lo sferrò questo frantumò l'aria e lo spazio circostante. Aria si spostò davanti ai due. Una cassa toracica di potere violacea si eresse proteggendolo dal colpo, ma spezzando 2 costole a questa.
Atsushi si proiettò in avanti e grazie ad una rampa creata da Maeko balzò da sopra e attaccò il gigante.
Barbabianca si difese a bloccando il colpo con un pugno, frantumando la lama di Atsushi. Entrambi i ragazzi vennero spinti indietro.
<Pensate seriamente che questo possa bastare per sperare di scalfirmi. Voi tre. Siete deboli. Lasciate che vi dimostri cosa sia la vera forza.> Disse numero 2.
Allora Barbabianca portò entrambe le mani in alto e le fece cadere verso il basso. Eccola. La sua vera forza.

L'intera città cadde a rotoli.
Palazzi che si disintegravano a destra e a manca, strade che venivano sollevate.
Di colpo la strada dove u tre si trovavano venne inclinata verso le loro spalle. Per poco la gravità fu come invertita.
I 4 caddero verso una delle strade maestre, anche il distretto in cui si trovavano era cambiato. Si trovavano infatti su una grande strada piena di grattacieli, che tremavano di fronte alla potenza di quell'uomo che era definito il più forte del mondo.
Aria, Atsushi e Barbabianca riuscirono a frenare la loro caduta, tuttavia Maeko non ne fu capace.
Questa sbattè violentemente la testa contro il muro di un edificio, svenendo.
La cima di questo crollò per via dell'instabilità del terreno.
Atsushi subito si lasciò cadere.
Si appoggiò alla superficie, afferrò Maeko e la lanciò via verso il corvino, prima che il palazzo potesse crollare su di lui. Un enorme frastuono venne sprigionato e una enorme nuvola di polvere e detriti colpì i tre rimasti li.
Aria non battè ciglio. Si lanciò contro Barbabianca in quel momento di apertura, senza tuttavia ottenere alcun risultato. L'uomo bloccava la sua lama con la mano.
In quel momento però una colonna di cristallo spuntò dal terreno gettando il villain in aria.
La ragazza stava viaggiando sopra Ayaka trasformata in tigre, portandosi appresso la spada di Atsushi.
<RAGAZZI! ABBIAMO PORTATO RINFORZI!> Disse Shinara.
Di colpo una voce tuonò tra i palazzi.
<Non preoccupatevi... perché ora ci sono qui io!> Disse questa, mentre un forte pugno colpiva Barbabianca in pieno volto.
La figura bionda di All Might si mostrava in tutta la sua lucentezza nel cielo.
Barbabianca cadde sulle ginocchia, poi si rialzò subito. Una sola goccia di sangue gli era uscita dal naso.
<All Might...> Disse lui.

Shinara e Ayaka si avvicinarono a Maeko.
<Aria, dove si trova Atsushi?> Chiese Shinara, mentre visitava Maeko.
Aria girò lo sguardo indicando il palazzo caduto.
Ayaka si poggiò una mano sulla bocca.
<No...non dirmi che...>Mormorò lei.
<Non è morto. Odio ammetterlo ma è forte. Non morirà per così poco, tuttavia ora è meglio che andiamo a liberarlo.> Disse Aria.
Maeko riprese conoscenza e, con l'aiuto di Ayaka, si rialzò.
In quel momento una strana aura si accentrò nell'aria. Due portali si aprirono. Da uno uscì la slanciata figura di Gild. Dell'altro invece uscì una figura che gli altri oltre ad Atsushi non avevano ancora visto.
I capelli neri, lunghi e scompigliati.
Gli occhi vacui erano gli stessi con cui aveva combattuto Atsushi.
<Chi di voi è Maeko Akiyama?> Chiese Musashi.
<Cosa vuoi da me?> Rispose la ragazza.
Musashi la guardò.
<Mi spiace, dato che sei una bella ragazza, tuttavia devo farti fuori sedutastante.> Disse l'uomo.
A quelle parole uno scossone percosse il suolo. Un terremoto scosse tutta l'aria circostante. Tutti guardarono verso il palazzo che era caduto.
Questo pian piano si stava sollevando.
La figura sotto era tutta insanguinata, ma nonostante ciò reggeva il palazzo e con la sua sola forza lo stava alzando.
Fiamme cremisi percorrevano il suo intero corpo, mentre I suoi occhi stavano diventando gialli.
<Musashi... non ti azzardare a toccarla neanche con un dito...o ti ritroverai morto all'istante...>
Disse Atsushi.

La rabbia di Atsushi aveva acceso le fiamme del suo animo, quali ora avrebbero bruciato tutto, nel loro abbraccio infernale.
<Così ti volevo Atsushi. Lo spirito combattivo in te non si era ancora incendiato quando ci siamo scontrati l'ultima volta. Ma ora guardati, bruci di passione. Questo è il ritratto del vero guerriero. Voglio spingerti al massimo. Ma per farlo devo uccidere il tuo ultimo legame che ti trsttiende dal combattere al massimo delle tue forze. Lei.> Disse il numero 4 indicando Maeko.
Atsushi si scostò dal palazzo, uscendo da sotto le macerie. Allungò la mano.
La Slicer venne attirata a sé, come se avesse una calamita.
Lui la afferrò in pugno. Le bende si avvolsero attorno al suo braccio.
<Non te lo lascerò fare, sappilo.>
Rispose il rosso. Tutti lo guardarono.
<Atsushi, ma quelle ferite-> Disse Ayaka, ma Atsushi le fece segno che non erano un problema.
In realtà lo erano, peesino più di quanto Atsushi stesso pensava.
Si era lacerato parecchi muscoli e aveva almeno 6 ossa rotte. Dopo ciò che era successo era inevitabile.
Nonostante questo però si reggeva in piedi. Anche Aria, che rimaneva impassibile di fronte a tutto, questa volta, anche se per un solo attimo, minore di un secondo, si era sorpreso.
Sapeva che era sarebbe sopravvissuto, ma le sue condizioni non avrebbero neanche farlo reggere in piedi.
Allora come poteva lui stare così, di fronte a tutti. In piedi, reggendosi solo alla sua forza di volontà.
<Non credere che sconfiggermi possa essere semplice come la scorsa volta.> Disse lui sfoderando la sua katana.
Atsushi prese la Slicer a due mani.
<Accadrà comunque.> Rispose il rosso.
<Questo è tutto da vedere.> Rispose l'uomo scattando in avanti.
Atsushi si lanciò fulmineo, facendo incrociare le spade.
Una miriade di scintille scaturì da quella lotta.
Aria fece per lanciarsi in mezzo, quando ad un certo punto vide All Might sfondare un palazzo di schiena.
Barbabianca stava avanzando verso l'eroe con solo qualche livido.
"Simbolo della pace sto cazzo. Non vale nulla dopo lo scontro con All For One."
La trasformazione di questo sparì, mentre Aria si gettava contro numero 2. Gild guardò le ragazze.
<Le donne non mi piacciono affatto. Ma voi tre siete anche peggio.> Disse poi.
Gli studenti si trovarono separati ora.

Nello scontro, ne la Slicer, ne la katana di Musashi riuscivano ad avanzare.
Atsushi perdeva sangue come se lo stesse sudando. Questo fece slittare la spada avversaria sul terreno per poi sferrare un forte calcio all'uomo.
Questo parò il colpo con l'altro braccio, poi conficcò una piccola lama nascosta nella gamba di Atsushi e si allontanò.
<Visto? La tua lotta è già persa in partenza. Non sei nelle condizione fisiche per affrontarmi.> Disse Musashi.
Atsushi era in ginocchio. Si tolse la lama dalla gamba, proiettando uno schizzo di sangue sul pavimento.
Si rialzò e afferrò la spada talmente forte da fargli sanguinare la mano.
I suoi capelli rossi coprivano il suo viso macchiato dal sangue di innumerevoli ferite.
<Ah...è così?> Disse Atsushi con un fil di voce. <Allora perché... se tanto dici che ho perso... perché...non sono morto?>
Atsushi sollevò il viso i suoi occhi erano di un giallo acceso.
Un fuoco ardeva intensamente dentro questi. Un fuoco che ancora avrebbe divampato fino a distruggere tutto.
Fiamme dorate cominciarono a ricoprire il corpo di Atsushi, mentre una enorme energia sembrava venir liberata.
<Vuole la sua rivincita signor Musashi? FORZA, SONO QUI, FACCIAMOLA FINITA!> Gli urlò Atsushi.
<CON PIACERE!> Gridò in contrapposizione Musashi.
I due scattarono uno verso l'altro. Gli occhi di Musashi diventarono rossi, come quelli di un demone, mentre la sua lama anch'essa si tingeva di sangue.
Atsushi afferrò la sua spada più forte che mai, pronto a rilasciare quel colpo finale. Questa si macchiò delle fiamme dorate del purgatorio.
<HEAVEN'S BANE! RELEASE!>

Orsù, povera anima in pena, 
Tu che disturbi la quiete su questa terra,  Porta a me tutto il tuo rancore e risentimento. 
Porgi la testa al leone e perisci per mano della spada,
ch'é fiamma e anima mia.

Il mondo sembrò rallentare, mentre i due si stavano scambiando un colpo invisibile ad occhio nudo.
Si ritrovarono nuovamente sui lato opposti. Atsushi si inginocchiò.
Una incredibile quantità di tagli e lacerazioni profonde si formarono sul suo petto, sulle sue braccia e sulle sue gambe.
Musashi si girò verso di lui. Riportò la spada nel fodero.
<Hai mirato bene stavolta...>
Disse lui, mentre la testa si separò dal collo, cadendo a terra, mentre le fiamme dorate colmavano le sue ferite.
I suoi occhi si spensero.
Non vi fu spargimento di sangue.
Il collo si era cauterizzato, grazie all'azione del fuoco.
Atsushi guardò il suolo, oramai era ridotto ad una brodaglia sanguinante.
<Quindi numero 4 è caduto. Patetico.>

Uno stivale schiacciò la testa di Musashi.
<Patetico pensare che un uomo così debole fosse così vicino al podio dei più forti.> Disse la voce.
Atsushi alzò lentamente il viso, grondante di sangue.
<Lascialo stare...e poi non eri tu...il suo diretto superiore, non è vero Raiden?>
Disse il rosso, sputando sangue.
Di colpo il piede si levò dalla sua testa e tirò un forte calcio al ragazzo.
<Chi ti ha detto di poter alzare lo sguardo con me, moccioso.> Disse la voce, mentre Atsushi lo guardava.
Il cappello dalla forma conica nascondeva il viso dell'uomo che aveva sedeva sul trono, stando direttamente sotto il boss della Associazione.
Il numero 1. Raiden, il Dio del Fulmine.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top